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Autore: silverblood    16/06/2014    0 recensioni
Questa one shot è stata scritta durante un periodo di noia, e racconta di come sarebbe la fiaba di Cappuccetto Rosso se la protagonista fosse un adolescente un po' zoccola. E' abbastanza volgare, quindi chiedo alle moraliste di non entrare. Spero vi faccia ridere, è la prima volta che scrivo cose di questo tipo ahah. Grazie mille, buona lettura
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: What if? | Avvertimenti: Non-con
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Come sarebbe la favola dei fratelli Grimm con Cappuccetto Rosso adolescente?

Tanga Rossa

C’era una volta una ragazza tanto bella e sexy che solo a vederla, tutti volevano farsela. La nonna ne era innamorata e non sapeva davvero più che sex toys regalarle. Una volta le diede un tanga di velluto rosso, e poiché le stava tanto bene e lei non voleva mettere che quello, tutti la chiamavano Tanga Rossa.
Un giorno sua madre le disse: ”Vieni Tanga Rossa, qui ci sono oggetti del sexy shop della città e una bottiglia di whisky, portali alla nonna. Ha le sue cose (no, non è ancora in menopausa AHAH) e questi oggetti le tireranno su il morale. Preparati prima che faccia troppo caldo e mi raccomando va piano e sii ben cauta per la tua strada, perché potresti cadere e rompere la bottiglia e per la nonna non resterebbe nulla. E quando arrivi da lei non scordarti di tirare fuori il lubrificante e non metterti, come sei solita, subito a novanta.” “Farò tutto per bene”, promise Tanga Rossa alla mamma, “te l’assicuro.” La nonna abitava lontano nel bosco, e quindi non era consigliabile andare in motocicletta. Si avviò dunque a piedi, quando, dopo una decina di minuti, incontrò il lupo.
“Buon giorno Tanga Rossa”, disse il lupo. “Buon giorno a te”, rispose la ragazza. “Dove vai Tanga Rossa, così presto di mattina? Pensavo che voi adolescenti non vi svegliaste prima di mezzogiorno.” “Ma i cazzi tuoi mai?” “Dai, non essere cattiva con me. Cosa porti nascosto sotto il grembiulino?” “Lo sai quali sono le mie tariffe, lupo. Non faccio nulla gratis.” “Lo so, lo so, ma purtroppo non ho il portafoglio con me in questo momento. Stai andando da tua nonna? Che vado a prenderlo e poi ti raggiungo.” “Con la vagina! Non ti dico proprio nulla. Vai a stuprare i porcellini, io devo andare.”
Il lupo penso fra sé e sé: “Questa troia bella sexy è proprio un bocconcino prelibato per me, è certo meglio della nonna! Se sarai accorto te le farai tutte e due”.
Fece un tratto di strada con Tanga Rossa, poi le disse: “Tanga Rossa, guarda quanti preservativi nuovi, guardati attorno. Mi pare che tu non senta neppure come cinguetta il mio uccellino. Te ne stai seria e composta come una verginella, e qui è tutto così caldo e sexy”. Tanga Rossa alzò gli occhi e vide tanti uccellini che danzavano nel cielo e quante banane e cetrioli c’erano e allora pensò: ”Se porto un po’ di banane alla nonna, certo le farà piacere. E ancora così presto”. Uscì dal sentiero e si inoltrò nel bosco in cerca di banane. Non appena ne ebbe raccolta una, là ne vedeva un'altra ancora più bella e così correva qui e là e si inoltrava sempre più nel bosco. Il lupo invece se ne filò dritto a casa della nonna e bussò alla porta.
 “Chi è?” “Tanga Rossa, ti porto tante belle cosine, aprimi.” “Apriti da sola”, disse la nonna, “sono pigra e mi rompo la vagina di venirti ad aprire”. Il lupo fece leva sulla maniglia, la porta si aprì ed egli entrò senza pronunciare parola. Andò dritto al letto della nonna e la stuprò. Dopodichè la mangiò. Poi si infilò i suoi vestiti, si mise la sua cuffia, si infilò nel letto e tirò per bene le tendine. Ma Tanga Rossa si era persa dietro le banane e i cetrioli e quando ne ebbe un mazzo che quasi non poteva portare, le venne in mente la nonna, e si mise in cammino per arrivare da lei.
Molto si meravigliò che la porta fosse spalancata e quando arrivò nella stanza tutto le parve così strano e insolito, che pensò: ' Oh mio Dio, che sensazione strana ho oggi, e pensare che di solito vengo così volentieri dalla nonna! '. Allora si avvicinò al letto e scostò le tendine: la nonna era coricata con la cuffia ben abbassata sul viso e aveva uno strano aspetto.
 “Ehi nonna, che pelosa che sei, se me lo dicevi ti portavo le strisce depilatorie!” “Ho scordato di andare dall’estetista.” “Ehi nonna, che cosce grandi che hai!” “Non ti preoccupare, sto provando le somatoline.” “Ehi nonna, che bocca grande da pompinara che hai!” “Per mangiarti meglio!” Appena detto ciò il lupo balzò dal letto e stuprò e successivamente ingoiò la povera Tanga Rossa.
Quando il lupo ebbe saziato il suo eccitamento si rimise a letto, s’addormentò e cominciò a russare fragorosamente.
Un cacciatore che passava di là penso fra sé: ”Come russa la vecchia troia, devo andare a vedere se si sente bene!” Entrò nella stube e, quando si avvicinò al letto, vide che lì dentro c’era il lupo. “Ti ho trovato, vecchio pompinaro stupratore di tua madre!” (cit.Esorcista) . Già era pronto col fucile, quando gli venne in mente che forse il lupo s’era ingoiato la nonna e che forse era ancora possibile salvarla. Allora non sparò, ma prese la dentiera della vecchia e cominciò ad aprire la pancia del lupo che era ancora addormentato. Dopo appena un paio di morsi vide brillare un tanga rosso e dopo altri due la puttana saltò fuori gridando: “Che paura ho avuto, pensavo di non potermi più scopare nessuno!” Poi uscì fuori la nonna ancora viva, anche se a malapena poteva respirare. Tanga Rossa corse a prendere i cetrioli e le banane, riempì la pancia del lupo e presto la ricucì.
Quando il lupo si svegliò voleva andarsene, ma le banane e le zucchine erano talmente difficili da digerire che subito cadde a terra e morì. Tutti e tre erano felici contenti e, dopo una breve cosa a tre, il cacciatore scorticò il lupo e se ne tornò a casa con le palle, la nonna giocò con i suoi giocattolini nuovi e bevve il whisky e subito si sentì meglio. Tanga Rossa pensava: ”Mai più me ne andrò da sola per il bosco, lontano dal sentiero, senza preservativi, che se mi stupra qualcuno c’è il rischio di prendere la sifilide”.
  
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