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Autore: Winry558    14/08/2008    5 recensioni
Siamo Aryuna e Roro, con una nuova storia!
Sango e Kagome sono due sorelle che, complice la loro bellezza, ingannano gli uomini per estorcergli denaro. Il loro sogno da raggiungere, fuggire in California!
Convintissime che l'amore sia solo d'impiccio, Kagome incappa in Koga, e poi in Inuyasha. Nel frattempo Sango viene perseguitata da una sua ex-vittima... ehm... ex-marito, Miroku, che cerca di riconquistarla.
Buona lettura e commentate in tanti!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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HeartBreakers

Vizio di famiglia








 

Capitolo 6 – Non posso avere tutti e due?




 

 

 

Kagome sobbalzò, stringendo istintivamente Inuyasha a sé. Non voleva affrontare l’ira di Sango, ma neppure fuggire all’infinito.

“Andrà tutto bene, vedrai”, le sussurrò all’orecchio l’hanyou, ma la ragazza poté percepire anche in lui poca convinzione. Forse anche lui aveva paura di Sango? No, non aveva mai conosciuto la vera Sango. Sango era molto, molto peggio di quanto sembrasse all’apparenza.

“KAGOME, SCEGLI! SE NON APRI TU, SFONDO LA PORTA!”.

“Non lo farà”, mormorò Inuyasha, convinto.

“Oh, sì che lo farà”, rispose Kagome terrorizzata, scattando in piedi. Sango era talmente sconvolta che si era scordata di chiamarla Rei. Era davvero nei guai. Inuyasha, con un movimento veloce, la precedette alla porta, forse per cercare di far sbollire la sorella prima di arrivare a lei. Falsa speranza.

Sentì la serratura scattare, un cigolio veloce e…

“AHI, ma sei impazzita?”, urlò Inuyasha, coprendo quasi del tutto con la sua voce il rumorosissimo schiaffo che Sango gli aveva appena dato.

“Zitto!”, ordinò Sango gelida, e Inuyasha ammutolì. Kagome si pentì di non aver fatto sfondare la porta a Sango; magari si sarebbe rotta qualcosa nell’operazione e non avrebbe più pensato al disastro combinato da lei. Stava di nuovo sperando: Sango non si era mai fatta un graffio in tutta sua vita.

Una serie di rapidi passi la riscosse, e si pentì – di nuovo – di non essersi nascosta da qualche parte. Sango entrò nel salone come una furia, fissandola come il bersaglio di una fucilazione. Meno male che nella casa non c’erano armi… o forse sì? Quanto erano appuntiti i coltelli della cucina?

Sango, ti posso spieg…”.

“Zitta!”, la interruppe, esattamente come aveva fatto prima con Inuyasha. Kagome deglutì, in evidente difficoltà. Inuyasha raggiunse le due massaggiandosi la guancia, rossa e gonfia, e restando in silenzio.

“Sei felice adesso? Non mi hai dato retta, no! Dovevi farti scopare prima!”, strillò Sango, acchiappandola per la maglietta. Kagome boccheggiò, incredula di quello che la sorella le stava dicendo. Credeva davvero… Si rabbuiò, per la poca fiducia che Sango aveva in lei.

“Non l’ho toccata”, disse la voce roca di Inuyasha, serio e immobile alla porta.

“Sì, come no”, rispose Sango inviperita, “nessuno al mondo non si farebbe mia sorella”.

“Questo è vero”, ammise Inuyasha, prendendo entrambe alla sprovvista, “ma che uomo sarei se mi fossi approfittato di lei? Si vede lontano un miglio che Kagome ha paura degli uomini”. Sango boccheggiò, incredula. Quel ragazzo… Come si permetteva di prenderla in giro?

Sango, è la verità”, mormorò Kagome, cercando di far lasciare alla sorella la presa della maglietta, senza successo.

“Ma per piacere!”, sbottò nuovamente, stavolta decisa a tirarsi dietro Kagome. Inuyasha si parò tra di loro.

“Così la renderai infelice”, sibilò, assottigliando gli occhi nel guardarla. Sango sbuffò.

“Che ne sai, tu, della felicità di noi donne?”.

“Di voi donne ben poco, ma Kagome… credi che possa essere felice di come vive? Sei tu a decidere tutto per lei”, ringhiò Inuyasha, prendendole il braccio e obbligandola a lasciare la maglietta della minore. Sango rimase sorpresa da quel gesto, quanto colpita da quelle parole. Colpita nell’orgoglio.

“Come ti permetti”, sbraitò, “di dire a me cosa è bene per mia sorella quando le hai appena portato via…”.

“Non. L’ho. Toccata”, scandì Inuyasha urlando, “E se non mi credi portala in ospedale a visitare! Non solo ti diranno che non ha avuto rapporti oggi, ma mai!”.

Kagome non sapeva che fare. Era totalmente passiva agli avvenimenti, le scorrevano davanti agli occhi senza darle il tempo di reagire. Le due persone che più… amava – credeva di poterlo dire apertamente ormai – stavano combattendo tra di loro per lei, e ognuno era convinto di battersi per il suo bene.

Lei voleva solo che smettessero di litigare. Voleva solo che sua sorella avesse più fiducia in lei. Voleva poter vedere Inuyasha quando voleva, senza dover scappare di nascosto.

Non voleva andare in California.

“Basta adesso!”, urlò Sango, prendendola per il braccio, “Kagome, andiamo”. La ragazza si ritrasse dalla presa, stupendo anche sé stessa. Sango la fissò, incredula. Delusa.

Sango, io…”, cercò di scusarsi Kagome, senza capire cosa le fosse preso. L’espressione affranta della sorella la colpì, le fece venire da piangere.

Capisco… sono io la cattiva della situazione”, mormorò, lasciando ricadere il braccio teso lungo il fianco, gli occhi nocciola spenti. Sconfitta.

“No, non è così, non l’ho fatto apposta! Io…”, disse Kagome, prendendo una mano della sorella tra le sue, “… io…”.

“Se è come dici, allora scegli”, disse Sango con tono distaccato, osservandola seria, “o resti qui, o vieni con me”.

Kagome sobbalzò, e Inuyasha fulminò Sango per quella mossa sleale. Cosa doveva scegliere la minore? Se avesse scelto il ragazzo, la sorella non le avrebbe più rivolto la parola. Viceversa, non lo avrebbe più potuto vedere.

Perché non poteva scegliere entrambi? Perché dovevano essere così… divisi. Troppo divisi, due mondi separati.

Inuyasha la guardò, accennando con un movimento alla sorella. Kagome, fingendo di non aver visto, si rivolse a Sango.

“Andiamo a casa”, mormorò, precedendola alla porta. La maggiore, soddisfatta, la seguì ignorando Inuyasha. Ma lui, tutt’altro che contento della situazione che Sango aveva causato, la fermò per il braccio.

“Sappi che non rinuncerò a Kagome”, sibilò, con voce roca e dura. Il sorriso vittorioso di Sango si spense. A quanto pare, non aveva ancora vinto.


 

Kagome montò in macchina, silenziosa, e Sango fece altrettanto.

Normalmente avrebbe dovuto sgridare Kagome, ma non se la sentiva. Non le piaceva come si stava comportando, non sembrava più lei. Dove erano finite le due sorelle complici, le Higurashi, sempre d’accordo su tutto e con una sintonia perfetta? Allora era proprio vero che gli uomini erano una piaga.

Ma non era Kagome ad essere cambiata, e Sango lo sapeva fin troppo bene. Era lei che era diventata fredda nei suoi confronti, decisa solo a raggiungere il suo obbiettivo. E a proteggerla, certo. Ma, in quel momento, l’espressione vuota di Kagome sembrava dimostrare il contrario. Sembrava accusarla urlargli contro ‘mi stai ferendo’.

Sospirò  facendo per un attimo voltare impercettibilmente la sorella. Doveva parlare con Inuyasha, non aveva altra scelta. Doveva parlarci e sperare bene.

“SANGO!”, urlò di colpo Kagome, e la sorella, istintivamente, premette il pedale del freno. I fari illuminarono in pieno volto un ragazzo con occhi blu e codino, e Sango si sentì male. No, non di nuovo!

Il ragazzo cadde a terra, spaventato, e, pur di malavoglia, Sango scese dalla macchina.

“Tutto ok?”, domandò, sicura di non averlo preso per un soffio. Tirò un respiro di sollievo quando si accorse che non era Miroku. Era decisamente più giovane, i capelli più spettinati e più lunghi.

“Pazza! Ci sono le strisce pedonali, il tuo semaforo è rosso!”, sbraitò il ragazzo, decisamente rozzo.

“Lo so, scusami davvero”, ammise Sango, conscia di avere tutta la colpa, “sicuro di stare bene? Ti accompagno in ospedale se vuoi”.

“Stammi alla larga”, rispose quello, alzandosi in piedi e lasciandola immobile a fissarlo. Rozzo e maleducato. Sango gonfiò le guance, scocciata, e tornò nell’abitacolo. Kagome era ancorata al sedile, terrorizzata, ma fin troppo silenziosa. Sembrava quasi che… , che qualcuno avesse occupato il sedile posteriore e la stesse minacciando con una pistola, o simili.

Sango sbirciò, giusto per sicurezza. Niente pistole, ma incrociò un sguardo cobalto e profondo.

“Ehilà, Haruna!”, salutò Miroku, mentre sulle labbra di una complice Kagome – la quale lo aveva fatto salire sui sedili posteriori senza proteste – compariva un debole sorriso.

Sango urlò.







 

 

 

 

 

Coff coff, non mi falciate >.> Ho scritto il cap in fretta e furia, presa da un momento di ispirazione! ù.ù Due aggiornamenti in un giorno, il mio record! Speriamo solo che non cali improvvisamente >.>’

Allora riguardo al capitolo *letto dalla mia Roro-chan in anteprima, ovviamente* Le cose si complicano, chissà che faranno le nostre protagoniste, e i nostri ragazzi ^^ Miroku continua ad assillare Sango *lo so, è irreale incrociarlo sempre ovunque, ma è una ficci no? XD Fatemi sbizzarrire! XD*, con la complicità di Kagome, che vedendolo bussare al finestrino, dopo aver visto Sango in strada, lo ha fatto entrare senza problemi!

E adesso, conoscendo le fisse mie e di Roro, un indovinello! Chi è il ragazzo che Sango ha quasi investito?

E adesso, Roro-chan, lascio a te ^^

Aryuna

Ringraziamenti:

-Emiko92: , per l’aggiornamento presto… come dire…. Ehm >.>’ *sguardi assassini circondano Aryuna* Cmq, sono felice ti sia piaciuta la scena al ToyStore! ^^ La frase di Roro… , sappiamo quanto sia brava con le frasi ad effetto ^^ *ricordiamoci il ‘Non mento’ che ha avuto un grande successo!* … Vedi, mi da ragione, non dice nulla ù.ù (ma se mi hai imbavagliata! O.O ndRoro) Oh, davvero l’ho fatto >.> Non l’avevo notato, no no ù.ù

-Mikamey: Sango e Miroku, che piaga ù.ù (ehi! è.é ndI diretti interessati) Le donne di Miroku sono un mistero anche per noi scrittrici, ogni tanto ne salta fuori una e la inseriamo per l’occasione ù.ù Staranno insieme? Sì? No? Rimarrà un mistero che solo Miroku potrà svelare ù.ù XD A parte tutto, non stanno assieme, è una delle tante rimorchiate dal nostro libertino ^^ Ripeto: le frasi ad effetto di Ro-chan sono Wonderfull! E l’urlo di Sango alla fine rientra tra queste ^^ Che dici di questo capitolo? Spero ti sia piaciuto, Miroku ricomincia a muoversi *non smette mai, in realtà >.>* Un bacio! ^^

-Bchan: Kagome ha la bocca un po’ larga, dato che per tanti anni si è tenuto tutto dentro. In effetti la capisco, anche io spiattello tutto o quasi quando sto con qualcuno con cui mi sento a mio agio >.> Questione di carattere, credo, poi non so, anche questo è un mistero ù.ù (e basta! è.é ndKagome e Miroku) E bello leggere le opinioni diverse, anche qualche piccola critica o pensiero, sono sempre bene accette ^^ Aiutano a migliorare, in fondo ^^ (perché in fondo? O.o ndRoro)(perché sono orgogliosa in realtà >.> ndMe) , l’orgoglio non è sempre un difetto, se non ti impunti, no? Un bacione, continua a seguirci! ^^

-Maryku: eheh, il mio drago è imbattibile! XD *me vanto mode on – termine coniato da Meg >.>* La ragazza è stata odiata parecchio, non a torto purtroppo, considerato che poi, come hai giustamente detto, Sango si sarebbe sfogata sui nostri poveri Inu e Kag XD Bella sfuriata, non trovi? Un bacione anche a te, mi piace il fatto che indovini sempre il seguito! XD *non solo in questa, ma anche in altre storie!* Bye! ^^

-Meg___X3: Ehm… sìììì, ho aggiornato presto… certo… infatti… >.>’’’ Coff coff >.>’’ Su, che so che mi perdoni, vero Meg? ^^’ Vero? *silenzio* Noooo!!! ç.ç (ti perdono, ok, d’accordo! O.O ndMeg) Glassie ç.ç Tu sì che lo ricordi bene il film, io un po’ l’ho scordato XD *e meno male che sono l’unica delle due a saperlo XD* , non è un problema in fondo, dato che la ficci è completamente diversa dall’originale! Credo che da questo capitolo prenderà una piega che non ha nulla a che fare con il film *vedi l’incidente, assente nell’originale, e anche la sfuriata di Sango con Kagome e Inu*. A proposito di Ayame, dobbiamo inserirla in qualche modo, o il povero Koga rimarrà scompagnato! O.O *e mi sta troppo simpatico per fargli questo torto ù.ù* Oltretutto, io adoro Ayame! *__* Un bacione, grazie per l’aiuto con la mancanza d’ispirazione! ^^ *che rima, muhahah XD*

-Kaggi_Inu91: Giulia!!! *___* La mia omonima! *o viceversa, io sono la tua omonima? che rompicapo @.@* Le cose si vanno complicando, ho incasinato un po’ la situazione, non trovi! XD Povera Roro, e pensare che sarà lei a doverla sbrogliare! Inoltre, gli ultimi capitoli finiscono tutti con urli O.o Roro, dobbiamo riprenderci, o diventeremo ‘il duo di scrittrici che ama terminare i capitoli in urli’ ù.ù Continua a seguirci, un bacio! ^^

-Jessy101: No Jess, non mi decedere per colpa di Sango! XD Poi come faremmo senza i tuoi commenti e il tuo supporto? ^^ Miroku è inguaribile (ma insomma, lasciatemi in pace! ndMiroku) e Sango ha ragione, come la folla attorno *tranne quelli che cercano di dare il loro numero a sango… ehm… imbarazzante! XD* Sango e di Miroku, non cercate di accalappiarvela! è.é *la massa di uomini si ritrae terrorizzata in un angolino* ecco, ora si ragiona ù.ù Aspetto il tuo commento, un bacio! ^^

-Ary22: Già, proprio vero, Sango si è arrabbiata parecchio >.>’ Certo che Miroku che va in giro con l’anello e una ragazza dietro… è proprio una vergogna ù.ù (già ù.ù ndRoro)(Ehi, sei tu che mi hai descritto così! è.é ndMiroku)(Ma io ho riflesso la realtà dei fatti ù.ù ndRoro) Sì, ha ragione Miroku, non scaricare le tue colpe sugli altri, sei perfettamente IC in quell’immagine ù.ù (ç.ç ndMiroku). Grazie per i complimenti, sei sempre carinissima! ^^ Bye!

  
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