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Autore: Little Redbird    18/06/2014    4 recensioni
Chi la conosceva sapeva di non potersi aspettare gesti ecclatanti da Bonnie McCullough, non perché non fosse coraggiosa ma perché tutti erano così convinti che fosse ancora la ragazzina sedicenne che aveva scoperto di essere una sensitiva da insinuare anche in lei il dubbio di non riuscire a maturare una volta per tutte.
[...]Quella sera però sentiva il bisogno di fare qualcosa, di spezzare quell'immobilità.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Coraggiosa

Chi la conosceva sapeva di non potersi aspettare gesti ecclatanti da Bonnie McCullough, non perché non fosse coraggiosa ma perché tutti erano così convinti che fosse ancora la ragazzina sedicenne che aveva scoperto di essere una sensitiva da insinuare anche in lei il dubbio di non riuscire a maturare una volta per tutte.     Ma Bonnie sapeva cosa voleva, il coraggio non c'entrava nulla, quello che le serviva davvero era un'occasione e finalmente l'aveva.
Non era una serata speciale, non c'era la luna piena e le stelle erano poche, era solo un'altra nottata passata nel giardino della signora Flowers, con Meredith ed Alarick che giocavano a scacchi, Matt che raccontava aneddoti imbarazzanti sulla loro infanzia a Stefan mentre Elena gli lanciava occhiate irrequiete quando si parlava di un suo ex ragazzo. 
Damon se ne stava disteso sull'erba, come se facesse parte della natura stessa, e fissava il cielo scuro sopra di loro, come tutte le altre sere. Forse era quello il segreto dei suoi occhi neri: a furia di fissare l'oscurità che lo sovrastava, doveva esserne diventato parte. E a lei non restava che guardare lui, nella speranza di far la stessa fine del cielo.
Quella sera però sentiva il bisogno di fare qualcosa, di spezzare quell'immobilità. 
Seppur con enorme imbarazzo, si avviò in direzione di Damon, consapevole di non potersi tirare indietro perché aveva già disturbato la sua quiete con il rumore dei suoi passi sull'erba umida di rugiada. Si sedette a terra, a pochi centimetri da lui, ma Damon continuò ad ignorarla; allora si distese al suo fianco, vicinissima, e si voltò a guardarlo, aspettando che anche lui facesse lo stesso. 
Quando finalmente si decise a lanciarle uno sguardo stizzito, Bonnie arrossì colpevole.
"Non volevo disturbarti."
"Sì, invece."
"B-beh..."
"Vai al dunque, uccellino."
Bonnie strinse le labbra. La esauriva cercare di avere una conversazione decente con Damon, lui cercava in tutti i modi di estraniarsi, di stare al di fuori della cerchia. A volte, anche se sapeva che era sbagliato, Bonnie si trovava a desiderare che arrivasse una nuova minaccia, in modo da potegli stare vicina durante le emergenze e sentirlo proporre piani su piani, anche se quei piani avevano l'unico obiettivo di mettere in salvo Elena.
Bonnie si alzò su un gomito.
"Devo dirti una cosa."
Sbuffando, Damon si tirò su a sedere, si pulì le mani sfregando i palmi e aspettò che lei continuasse.
"Non è chedevo proprio dirti una cosa" precisò Bonnie. "In realtà devo fare una cosa."
Damon la guardò perplesso ma non si mosse.
"Beh..." Bonnie si sedette di scatto e prima di finire di pulirsi le mani si lanciò sulla bocca di Damon.
Gli accarezzò i capelli, sentendo sotto le dita i fili d'erba che vi si erano impigliati.
Damon la scostò di pochi centimentri e si guardò intorno, Bonnie non lasciò la presa sul suo collo.
"Era questo che dovevi fare?" le chiese.
Tutti gli altri li stavano guardando sbigottiti.
Bonnie arrossì ma fece segno di sì con la testa.
Damon sorrise sornione. "Potevi farlo prima."
La baciò dolcemente sulle labbra, attirandola ancora un po' verso di sé.
"Avrei dovuto farlo prima" confermò Bonnie, incapace di staccare le mani dalle sue spalle e la bocca dalla sua.




 

AN:

Questa storia partecipa all'iniziativa dello Pseudopolis Yard, che festaggia il suo compleanno con un fantastico contest.

Era tantissimo che non scrivevo su Bonnie e Damon e ringrazio le ragazze dello Pseudopolis per avermi spinta a scrivere di nuovo sulla mia OTP delle OTPs.
Spero vi sia piaciuta questa piccola shot e che qualcuno si ricordi ancora di me e dei bei tempi in cui ne scrivevo a tonnellate :')

Love ya,
Red.
   
 
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