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Autore: Alysia Moon    18/06/2014    3 recensioni
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Rin Nohara ha subito la perdita dei propri genitori per colpa di un'incidente stradale, e all'età di sedici anni è costretta ad andare in un istituto. In seguito, scoprirà di non trovarsi in un normale istituto, ma bensì in una vera e propria accademia dove imparerà le arti ninja e troverà ragazzi che come lei sono stati mandati in quel luogo da persone in particolare. Non solo scoprirà l'esistenza del vero mondo ninja, ma anche che l'ombra della guerra incombe su di lei e su tutti i suoi compagni.
[Kakashi/Rin] [Obito/Nuovo Personaggio]
*
Questa storia è costituita da due parti, intervallate da un salto temporale. Nella seconda parte, che sarà la più lunga ed importante, saranno presenti anche i personaggi attuali.
*
E' la mia prima fanfiction su Naruto, e con la speranza che possa piacervi, buona lettura!
[Il rating è salito]
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Obito Uchiha, Rin, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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1. L'entrata all'accademia ninja
 
 
 
 
Rin guardò fuori dal finestrino, assorta nei suoi pensieri, mentre il bosco si faceva sempre più fitto man mano che si avvicinavano a destinazione. Per tutto il tragitto si era limitata a torturarsi nervosamente le dita, in totale silenzio, trattenendo le lacrime. Non avrebbe mai creduto che un giorno sarebbe successo, che avrebbero deciso di mandarla definitivamente in un istituto dove sarebbe stata fino alla maggiore età. Ma d'altronde, i suoi genitori erano morti tempo fa in un incidente stradale e sua zia non aveva più la possibilità di ospitarla a casa sua. Prese un profondo respiro per cercare di calmarsi, in fondo, mancavano solo due anni.
 
Solo due anni... - pensò, chiudendo le palpebre e lasciandosi andare sul morbido schienale in pelle.
 
 
 
 
***
 
 
 
 
Capì che erano arrivati, quando la macchina si fermò, e l'autista le aprì la portiera porgendole la valigia. Scese dal veicolo e spalancò gli occhi, completamente rapita dall'aspetto del luogo.
 
Davanti a lei si ergeva un enorme edificio, circondato da boschi con alberi dal tronco altissimo e dove scorreva un fiumiciattolo. Si avvicinò al fiume e si sporse su di esso, dove oltre ai vari pesci, vide il proprio riflesso. I capelli color nocciola che erano lunghi fin sotto le spalle, le ricadevano in parte sul viso. Li spostò, guardando i propri occhi castani dalla sfumatura verde, sul luminoso specchio d'acqua. Ad un certo punto, sentì l'autista che la chiamava. La ragazza respirò la fresca aria di montagna, prima di raggiungerlo. Quando attraversarono il portone d'ingresso, l'uomo firmò alcune carte, salutò Rin e la lasciò sola nel grande atrio. Lei si guardò intorno smarrita, sporgendosi sul corridoio ogni tanto per controllare se arrivava qualcuno, finchè una voce non la fece sobbalzare.
 
-"Hey, tu devi essere Rin Nohara!"-
 
La ragazza si girò verso la voce e vide un uomo alto e biondo, che  a detta sua non avrebbe superato i venticinque anni di età. Lo guardò avvicinarsi sorridente a lei. Aveva dei pantaloni neri, con una maglia del medesimo colore e un giubbotto verde scuro senza maniche, che lasciava vedere quelle lunghe della maglia sotto.
 
-"Piacere, io sono Minato."- disse in modo cordiale.
 
-"Ehm... Piacere mio!"- disse Rin, ricambiando il sorriso.
 
-"Sei stata affidata alla sezione della foglia, e mi è stato comunicato da poco che io sono il tuo sensei!"- continuò, sempre con il sorriso sul volto.
 
Sensei? Sezione della...foglia?
 
 La castana inarcò un sopracciglio -"Scusi... posso chiederle cosa intende con sensei e sezione della foglia?"-.
 
A quel punto Minato incrociò le braccia e diventò serio. -"Non...non ti hanno detto perchè sei qui e che luogo è questo?"-
 
Rin negò con il capo, scuotendo i capelli.
 
-"Va bene, allora te lo spiegherò io, ma devi ascoltarmi molto attentamente."- disse il biondo, sedendosi su una panca e facendo segno alla ragazza di sedersi vicino a lui -"Questa è una vera e propria accademia, e qui ci si allena per diventare ninja. Io sono il tuo sensei, cioè la persona che ti insegnerà."- disse, come se fosse una cosa da tutti i giorni. -"Qui ci sono varie sezioni: della foglia, della sabbia, della roccia e così via."-
 
 La Nohara non sapeva se mettersi a ridere.
 
-"Come? Ninja, dice? Non capisco... io..."-
 
-"Ascolta..."- la interruppe -"In questa accademia vengono mandati ragazzi che a detta del giudice sono particolarmente dotati... Se sei qui, un motivo c'è. Vedi, le persone che hanno deciso di mandartici, non sono semplici umani, ma ninja che sono stati inviati in questo mondo per trovare ragazzi dotati di una grande quantità di chakra, quindi che hanno la possibilità di compiere delle tecniche e che verranno poi, mandati nel vero mondo ninja tramite un portale che abbiamo qui."-
 
La castana lo guardò con un sopracciglio inarcato e con la bocca aperta. Non sapeva cosa rispondergli, era successo tutto così velocemente. Minato capì, così si alzò dalla panca e sbuffò con un sorrisetto appena accennato.
 
-"Forse è meglio che tu veda, prima..."- detto questo, fece dei strani gesti veloci con le mani. Poco dopo, accanto a lui apparse una sua copia identica. -"Adesso mi credi?"- concluse.
 
Rin quasi non prese un colpo. Si mise in piedi velocemente e arretrò di qualche passo, spaventata.
 
-"M-ma... che cosa ha fatto? Io, n-non..."- balbettò, mentre fissava la copia dell'uomo che si dissolveva in una nube di fumo.
 
Minato abbassò il capo. Avrebbero dovuto spiegargli tutto, prima del suo arrivo all'accademia, come facevano con tutti gli studenti, d'altronde. Perchè diavolo non l'avevano fatto?
 
Le fece cenno di seguirlo.
 
Percorsero delle scale che portavano al piano di sotto e vari corridoi enormi. Durante il tragitto, la ragazza era così persa nei suoi pensieri che quasi non inciampò in una fessura sul pavimento. Era confusa fino all'apice, e continuava a ripetersi mentalmente che era molto probabile  le stessero facendo uno scherzo. Forse, lo facevano a tutti i nuovi arrivati.
 
Non era minimamente possibile quello che le aveva detto il suo... sensei. E soprattutto, come aveva fatto a creare quella sua copia di prima? Quando arrivarono a destinazione Rin rimase senza parole.
 
-"Ma che..."- farfugliò. Erano in un salone gigantesco ed era pieno zeppo di persone che si allenavano. Si girò verso Minato, e lui le fece cenno di andare avanti. La ragazza passava in mezzo agli altri, ancora stupita, sperando che tutto quello non se lo fosse immaginato. C'erano coppie di ragazzi che si allenavano in incontri ravvicinati, e altri  invece che tiravano a bersaglio una specie di coltello.
 
-"Questo è uno di alcuni saloni sotterranei che abbiamo per esercitarci, ma solo con tutto ciò che non implica delle tecniche"- spiegò Minato.  
 
Rin annuì, ancora incredula. -"Tecniche? Come quella che mi ha fatto vedere prima?"-
 
Il sensei annuì.
 
 -"E... quello cos'è? Non mi sembra un normale coltello..."- disse, girandosi a guardare i ragazzi che aveva visto tirare a bersaglio poco prima.
 
-"Sono dei kunai, possono essere utilizzati sia in incontri ravvicinati che lanciati a distanza."- spiegò con tono professionale.
 
Fu in quel momento, che sia Minato che Rin si bloccarono sul posto vedendo una fiammata enorme divampare davanti ai loro occhi. La castana sgranò gli occhi, stupita e terrorizzata al tempo stesso. Sentì l'uomo accanto a lei sbuffare.
 
-"Quante volte devo ripetertelo che è vietato usare tecniche come questa, qui?"- disse il biondo, iniziando ad incamminarsi con passo deciso verso il colpevole. -"Vuoi asfissiarci tutti, eh Obito?"-
 
-"Eh eh, mi scusi sensei!"- ridacchiò il ragazzo, chiaramente in imbarazzo mentre si grattava il capo. Era piuttosto alto, aveva dei capelli color onice spettinati e dei grandi occhialoni arancioni poggiati sulla fronte. Portava dei pantaloni blu, con delle fasce bianche legate intorno alle caviglie. Indossava una maglia nera e una giacca blu scuro, le cui maniche arrivavano fino ai gomiti. Sembrava avere più o meno sui diciassette anni.
 
-"Mmh...vedi di scusarti, oltre a me stavi per incenerire Rin, il nuovo membro del nostro team!"-
 
Solo allora Obito si accorse della ragazza. La guardò, per poi arrossire vistosamente.
 
-"P-piacere di conoscerti, io mi chiamo Obito Uchiha!"- disse, leggermente in difficoltà. A lei scappò un risolino, era piuttosto buffo.
 
-"Io sono Rin Nohara!"- gli si rivolse, ricambiando il sorriso.
 
-"Bene Rin, come hai già capito, oltre ad essere assegnata ad una sezione, ti viene dato un team composto sempre da due ragazzi e una ragazza. Adesso non ti resta che conoscere l'ultimo componente."- disse il sensei, girando il capo in ogni direzione in cerca dell'interessato -"Ma... dov'è andato a finire?"-
 
Successe tutto così velocemente che nè Obito nè Rin se ne accorsero. E a quanto pare nemmeno Minato. Il biondo si era bloccato, e dietro di lui c'era un ragazzo dai capelli argentati che gli aveva preso il braccio e puntato un kunai alla schiena.
 
E' sbucato dal nulla! Che velocità... - pensò la ragazza con stupore.
 
L'Uchiha roteò gli occhi. -"Esibizionista..."-
 
-"Eheh, bene... Lui è Kakashi Hatake, Rin."- disse, mentre si liberava dalla presa dell'allievo. Lei lo scrutò con attenzione. Portava i capelli pettinati all'insù, che gli ricadevano leggermente sul lato sinistro. Indossava dei pantaloni scuri, con una benda legata intorno alla caviglia destra e un maglioncino nero con scollo a V che lasciava intravedere sotto una maglia bianca. La cosa che lasciò Rin un pò perplessa era il fatto che teneva una maschera che gli copriva tutto il collo e fin sopra il naso. Anche lui sembrava avere l'età dei due ragazzi. Senza preavviso, il cuore della Nohara iniziò a battere più velocemente. Abbassò lo sguardo, in preda all'imbarazzo più totale.
 
-"Hey, stai bene?"- disse lui, notando l'improvviso rossore sul suo viso. Lei alzò la testa di colpo, sfoggiando un sorriso enorme.
 
-"Si si, benissimo!"-
 
Obito si accigliò leggermente e mise le braccia a conserte. Minato sorrise nel vedere il suo team finalmente al completo.
 
-"Allora, adesso che vi siete presentati, c'è qualcuno che vuole far fare alla nostra Rin un giro di perlustrazione dell'accademia?"- disse il sensei. -"Ah, e se ti serve sapere qualcos'altro, chiedi pure a me. Tieni, qui c'è scritto il numero della tua stanza e i vari orari, più coprifuoco."- continuò, rivolgendosi alla ragazza e porgendole un foglio piegato che aveva tirato fuori dalla tasca della giacca. L'Uchiha, notando che Kakashi aveva affondato le mani nelle tasche e non si era ancora proposto per il giro di perlustrazione, si fece avanti.
 
-"L'accompagno io!"- disse prendendola per mano e trascinandola via dal salone. La ragazza ridacchiò divertita. Che mattinata strana aveva avuto, non se l'aspettava così. Si aspettava di entrare in un istituto, dove non avrebbe albergato altro che tristezza, e invece si era ritrovata in un'accademia dove dei ragazzi ambivano a diventare... ninja! Chissà se anche lei ce l'avrebbe fatta.
 
 
 
 
 
***
 
 
 
 
-"Quindi, neanche tu sei ancora andato nel vero mondo ninja... Ci si accede tramite un portale, giusto?"- disse Rin, mentre lei e il ragazzo dai capelli neri stavano andando verso gli alloggi della foglia, dopo che lui le aveva fatto fare tutto il giro dell'accademia, più una zona fuori che era in prossimità del bosco. Aveva detto che veniva usata per i team mentre si allenavano con i propri sensei e per dei particolari esami.
 
-"Già."- annuì lui. -"Sembra che se un team non è al completo, non ci può andare. Ma adesso sei arrivata tu!"-
 
La ragazza sorrise. -"Cosa bisogna fare prima di entrarci?"-
 
-"Beh, allenarsi, per poi fare i famosi esami di cui ti parlavo prima..."- disse serio.
 
-"Perchè?"- gli chiese lei, interessata.
 
-"Per attraversare il portale e andare nel vero mondo ninja, bisogna impegnarsi per diventare chunin tramite degli esami. Io e Kakashi, ora, siamo ancora dei genin, che è il grado che viene prima."- spiegò, intanto che erano che già entrati negli alloggi. C'era un lungo corridoio con file di porte su entrambi i lati e alcuni salotti comuni.
 
-"Ah, capisco... quindi io non sono un genin, come faccio a diventarlo?"-
 
-"Non preoccuparti, è semplice! domani Minato-sensei, ti insegnerà qualcosa di facile, per poi vedere se sarai capace ad eseguirlo!"- esclamò felice, il ragazzo.
 
Rin controllò sul foglio il numero della sua stanza. Si guardò intorno e la trovò.
 
-"A questo punto credo sia meglio salutarci, Obito. Ti ringrazio per avermi fatto fare il giro dell'accademia, a domani!"- gli sorrise lei.
 
L'Uchiha arrossì vistosamente, ricambiando il sorriso. -"Figurati!"-
 
Rin, lo guardò avviarsi verso quella che sembrava essere la sua stanza. Affilò lo sguardo e lesse i nomi su un foglio attaccato alla porta. Sotto al nome di Obito c'era un certo Asuma, per poi arrivare a Kakashi. Nel leggere il suo nome, il cuore della ragazza mancò un battito.
 
 
Ma perchè? Non lo conosceva nemmeno...
 
 
Lasciò perdere, quindi si girò velocemente e si diresse verso la sua stanza. Ci si fermò davanti e si apprestò a leggere i nomi sul pezzo di carta, scorrendoli con l'indice:
 
 
Rin;
 
Kurenai;
 
e...
 
Yuriko.
 
 
 
Prese un profondo respiro e bussò.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
 
(In fondo è presente l'anticipazione del capitolo successivo.)
 
Hey! Ed eccomi con la mia prima fanfiction su Naruto, che emozione! Credo di essere diventata matta a fare un'altra long fic anche se ce ne sono in esecuzione altre due... Ma avevo troppa voglia di postare almeno il primo capitolo! Spero che sia abbastanza lungo...
A proposito del titolo della fic, mi sono scervellata tantissimo: sono passata da titoli in inglese fino ad arrivare a questo. Non è il massimo, ma riassume bene Rin. Poi, naturalmente le vicende potranno cambiare, anche se il titolo rimarrà uguale.
Ho voluto mettere Rin tra i protagonisti perchè è un personaggio che mi piace, e nel manga purtroppo, non viene approfondito molto.
Non so se avete notato che ho cambiato un pò il vestiario sia di Kakashi che di Obito, ma avendo non più tredici anni ma diciassette, ho voluto variarlo. Stessa cosa di Rin, ha i capelli più lunghi. Nel prossimo aggiornamento si spiegheranno molti altri dettagli che qui non ho messo e dovrebbe fare entrata il nuovo personaggio: Yuriko! Naturalmente insieme a Kurenai, ecc...
Se ci sono cose che non avete capito, chiedete pure! Anche se alcune si spiegheranno andando avanti con gli aggiornamenti e nel prossimo.
Nell'introduzione della storia ho messo "spoiler" perchè più avanti potrebbero capitare.
Fatemi sapere se questo come primo capitolo vi è piaciuto! Se ci sarà qualcuno che recensirà, vi ringrazio in anticipo, e anche chi aggiungerà a seguite o soltanto leggerà. Alla prossima! :)
 
P.S Il raiting più avanti potrebbe diventare arancione.
P.P.S Ad un certo punto nella storia, ci sarà un salto temporale dove faranno entrata anche i personaggi attuali.
 
 
 
Anticipazione del prossimo capitolo:
-"Con tutta sincerità, sto venendo con voi solo per farvi compagnia..."-.
Yuriko e Rin si bloccarono di colpo sul posto, si guardarono, poi tornarono a ridere energicamente.
-"Ah si? Allora avresti intenzione di lasciare Asuma da solo, mentre sei lì?"- le chiese la bionda, con una punta di malizia nella voce. Kurenai sgranò gli occhi, per poi gonfiare le guance, diventate rossissime.
-"Andiamo."- concluse.
 
 
 
 
 
 
Alysia Moon
   
 
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