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Autore: Little Redbird    18/06/2014    3 recensioni
Erano destinati a non incontrarsi mai, come gli elementi che davano loro più potere e concentrazione, come il sole e la luna. Del resto, Zuko glielo aveva detto la prima volta che si erano trovati faccia a faccia: “Tu sorgi con la luna. Io sorgo con il sole.” Erano state parole profetiche, alla fine.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katara, Zuko
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Storia partecipante al contest Titoli su titoli indetto da Eireen_23 sul forum di EFP.


 
Gli opposti si attraggono
 

Le dita bruciavano e pizzicavano terribilmente ma Zuko non si fermò.
Il sole dietro di lui, di un intenso arancio, iniziava ad affondare nel mare all’orizzonte; era quasi ora di rientrare per fare una doccia fredda, che avrebbe alleviato le sue bruciature, Katara sarebbe uscita ad allenarsi subito dopo di lui e sarebbe rientrata subito prima che lui uscisse. Non si incontravano mai, pur sapendo benissimo che avrebbero ottenuto più risultati lavorando insieme, ma forse era proprio quello che li frenava. La vicinanza dell’uno all’altra era impossibile, l’aria si caricava di elettricità e la tensione era un peso insopportabile. Erano destinati a non incontrarsi mai, come gli elementi che davano loro più potere e concentrazione, come il sole e la luna. Del resto, Zuko glielo aveva detto la prima volta che si erano trovati faccia a faccia: “Tu sorgi con la luna. Io sorgo con il sole.” Erano state parole profetiche, alla fine.
Si fermò, finalmente, guardò ancora per un istante il sole che si faceva da parte, proprio come lui. Neanche quella sera era riuscito a dominare i fulmini, forse non ci sarebbe riuscito mai, ma continuare ad allenarsi era un ottimo modo per scaricare la frustrazione - e un'ottima scusa per tentare di incontrare Katara da solo.
Forse era proprio la sua ombra alla finestra: aspettava che le liberasse la spiaggia o lo spiava? O forse, come lui, godeva del piacere di osservare gli sforzi ed i fallimenti di qualcun altro? Lei sapeva che anche a lui piaceva osservarla allenarsi?
Distolse lo sguardo ed osservò le proprie mani rovinate, avrebbe chiesto a Katara di curargliele l’indomani, prima di torturarle ancora, e le avrebbe chiesto di nuovo di uscire, magari cercando di evitare il suo schiaffo questa volta.




 


AN:

Questa storia è stata scritta perl'iniziativa dello Pseudopolis Yard, che festaggia il suo compleanno con un fantastico contest.

Mi mancavano questi due, dovrò farmi un re-watch di tutta la serie!
Spero che questa piccola flashfic vi sia piaciuta.

Love ya,
Red.
   
 
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