IN QUESTA STORIA
PARLERO’ IN
PRIMA PERSONA…IL MOTIVO E’ CHE MI SCOCCIA PARLARE
PER TUTTI I PERSONAGGI IN
TERZA XD
I
capitolo
Era una
notte di Settembre, quando io, Yuna Yoshimoto mi stancai della vita che
facevo.
Mia madre non voleva che mi avvicinassi ai ragazzi, che facessi
amicizia con
persone di colore o di classe inferiore e che mi vestissi in modo
decente. Infatti
mi faceva andare sempre con maglioni a collo alto di lana e jeans
larghi a vita
alta. In fondo non ero una brutta ragazza come mi faceva credere quella
megera:
ero una diciassettenne con degli occhi azzurri con sfumature violacee e
profondi, labbra carnose da fare invidia a tutti, capelli biondi,
lunghi e
ricci. L’unico difetto era il fisico: non ero grossa, ma
nemmeno magra…normale…
ma mia madre mi diceva sempre che ero troppo
“piena” perché potessi piacere a
qualcuno.
Ero
stanca di quella vita da reclusa che conducevo impotente agli ordini di
quella
vecchia…forse troppo gelosa di me.
Erano le
2 di notte. Non circolava neanche un gatto per strada. Presi uno zaino
che non
avevo mai fatto vedere alla mamma: era nero, con un sacco di frasi
scritte con
la scolorina e vari adesivi. Dentro ci misi qualche pezzo di pane, due
bottigliette d’acqua e dei soldi che avevo messo da parte a
sua insaputa da quando
avevo 5 anni. In tutto avevo raccolto abbastanza soldi da poter vivere
da sola.
Per non
far insospettire i miei genitori della mia fuga, lasciai un biglietto
sul letto
che diceva che ero andata a dormire da Xiaoyou, la mia migliore amica.
Avevo
pensato a tutto. In caso avessero chiamato la famiglia della ragazza,
li avevo
avvertiti di dire che ero con loro, in modo da guadagnare del tempo.
***
Aprii la
porta di casa. Era buio pesto. Iniziai ad incamminarmi per la mia
strada. In
realtà non avevo una meta, ma sapevo che
m’aspettava qualcosa…qualcosa che ribolliva
dentro di me e che avrei voluto che succedesse prima.
Ero
ormai lontana chilometri e chilometri da casa. Erano le 7 del mattino e
stavano
aprendo i negozi. Per prima cosa pensai di comprarmi dei vestiti nuovi,
ma il
negozio di indumenti apriva alle 8. Gli unici negozi aperti erano i
tabacchini
e le cartolerie.
Mi
incamminai lontano, lontano, lontano…chissà
dov’ero in quel momento. Erano le 9
e mi diressi verso un
parrucchiere. Osservavo con curiosità i cartelloni delle
ragazze appese fuori in vetrina. Allora entrai.
Parrucchiere-
desidera,
signorina?
Mi
guardavo intorno. Era un posto del tutto nuovo. Esitai qualche secondo
prima di
rispondere
Yuna-
si…voglio una nuova
acconciatura
Parrucchiere- sono qui per
questo! Dimmi quello che ti serve e sarà fatto
Ero
sorpresa della gentilezza di quel ragazzo. Aveva i capelli corti e
neri, gli
occhi a mandorla e scuri e un fisico atletico. Parlammo un
po’ mentre osservavo
il libro delle tinte. Il ragazzo si
chiamava Law e aveva origini americane.
Yuna- scelgo questo
Dopo
aver scelto il colore che desideravo mi mise sotto l’acqua e
fece il suo
lavoro…e anche benissimo.
Dopo
qualche ora, non ero più la stessa. Avevo i capelli lisci e
neri lunghi per
tutta la schiena.
Law- ti piace?
Yuna-…si! È meraviglioso! Grazie!
Abbracciai
il ragazzo che arrossì. Era stupito del mio
comportamento.
Lasciai
il parrucchiere e subito dopo mi diressi verso un negozio di vestiti.
Era un
centro commerciale più che altro:era enorme ed aveva vari
piani.
Mi
divertivo a fare avanti e indietro sulle scale mobili e a provare tutto
quello
che vedevo nei negozi. Comprai svariati abiti neri e alcuni rossi; poi
andai
nella profumeria e acquistai delle matite per gli occhi che misi subito.
Ero
diventata irriconoscibile…nessuno avrebbe capito che ero io
conciata in quel
modo, così se i miei genitori m’avessero cercata,
non m’avrebbero mai trovata.
Alle 13
e mezza mi recai in un ristorante e mangiai solo un po’ di
sushi.
Avevo
ancora un sacco di soldi da parte. Pensai bene di comprarmi un mezzo di
trasporto, mi ero proprio stancata di andare a piedi! Mi diressi verso
una
concessionaria. Il mio obbiettivo era una moto.
Per mia
fortuna, ne trovai una nuova, nera con le fiamme ai lati…e
costava anche poco!
Mi assicurai che non fosse truccata, cosa che mi aveva insegnato a fare
papà che
era un meccanico e dopo aver verificato la sua validità
decisi di acquistarla.
Andai da
un benzinaio e feci il pieno. Mi erano rimasti giusto i soldi per
il cibo di una settimana.
Adesso
ero un’altra persona e potevo fare ciò che volevo,
ero completamente libera e
indipendente. Come prima cosa, cercai un lavoro.
CONTINUA…
Eccomi di nuovo con
un’altra ff! Si, so che
vi aspettavate qualcosa di demenziale, ma la mia prossima
“demenfiction” è
ancora in costruzione…intanto, ho deciso di pubblicare
questa che è seria e
professionale e vi intratterrà intanto che scrivo
l’altra ff…spero vi piaccia perché
è così lunga che non ho ancora finito di
scriverla e l’ho iniziata a febbraio! Spero
che questo capitolo vi abbia catturato…continuate a
seguirla!!