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Autore: Ginny_theQueen    19/06/2014    1 recensioni
"Mi dispiace."
Era strano, quanto dolore potevano contenere due parole. Due misere, insulse parole. Due parole che gli spezzarono il cuore, anche se non sapeva nemmeno a cosa si stesse riferendo. Passarono pochi, interminabili secondi prima che Jason deglutisse il droppo che aveva in gola e fosse in grado di chiederle, "Cosa?"
Questa volta Reyna rispose subito, senza esitazioni nella sua voce.
"Che Giunone vi abbia scambiati."

[friendship/nonromantic!Jeyna]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Reyna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualche nota prima di iniziare: erano mesi che dovevo scrivere questa fanfiction. Sentivo il bisogno di farlo perché dovevo riscattare il personaggio di Reyna – che amo alla follia – visto che nell’altra Jeyna che ho scritto l’avevo fatta apparire troppo dura e semplicemente un po’ cattiva. Se vi va di leggerla, per vedere quanto è maturata e quanto i suoi sentimenti sono cambiati, l’altra oneshot si chiama Things that should be left unsaid. Buona lettura, ci vediamo giù.

 

Sentì Reyna sospirare.
"Jason."
Si voltò a guardarla, aspettando che continuasse a parlare.
"Mi dispiace."
Era strano, quanto dolore potevano contenere due parole. Due misere, insulse parole. Due parole che gli spezzarono il cuore, anche se non sapeva nemmeno a cosa si stesse riferendo. Passarono pochi, interminabili secondi prima che Jason deglutisse il droppo che aveva in gola e fosse in grado di chiederle, "Cosa?"
Questa volta Reyna rispose subito,  senza esitazioni nella sua voce.
"Che Giunone vi abbia scambiati."

La forza di quelle parole lo colpì in pieno petto.
Non lo stava accusando.
Le erano bastate cinque parole. Cinque parole per dirgli che le mancava, che voleva che tutto fosse come prima, che odiava quella situazione, ma gli stava dicendo anche che non attribuiva a lui la colpa di quanto era successo negli ultimi due anni. Era questo che voleva dirgli. Che non era arrabbiata con lui. Che era stata Giunone. Non era colpa sua. Lui aveva solo tratto il meglio dalle circostanze in cui si era trovato: senza memoria e con una ragazza bellissima che già lo amava a causa di finti ricordi.
Dopo lo shock arrivò la felicità: Reyna non provava più astio nei suoi confronti. Sarebbe tornata - forse - ad essere la sua migliore amica e compagna. La sua confidente, la sua collega, l'unica di cui si fidava abbastanza per farsi guardare le spalle in battaglia.
Poi Jason arrossì, dandosi mentalmente dello stupido perché, no che le cose non sarebbero tornate come prima. Non sarebbe tornato a casa. Il Campo Giove non era più la sua casa. Non lo era più da quella ventilata mattina di dicembre in cui aveva varcato per la prima volta le barriere protettive del Campo Mezzosangue. E lo aveva fatto, inconsapevolmente, una volta e per sempre. Ora non poteva più tornare indietro, e lo sapeva. Non voleva tornare indietro. Perché da quando aveva messo piede al Campo Mezzosangue, ogni volta che pensava di ritornare a casa, pensava a modi di rendere il Campo Giove più greco. E quando poi infine ci era tornato, al Campo Giove, non aveva provato alcun senso di familiarità. Solo nostalgia per una cosa che sapeva di avere perduto.
Non gli mancavano le tediose sedute in senato, o il suo appartamento sulla Via Praetoria o la toga viola. La legione era solo un ricordo, così come la vista su Nuova Roma e il Campo di Marte e la cioccolata calda preferita di Reyna.
Durante l'impresa dell'Argo e nelle settimane conclusive della Guerra coi Giganti, era il Campo Mezzosangue che sognava. Il volto di sua sorella Thalia e i campi di fragole, il sapore della frutta e l'odore dell'erba del prato. Gli occhi eterni di Chirone e l'interno della sua cabina, le riunioni del consiglio attorno al tavolo da pingpong.
E poi c'era Piper.
Piper, - ora poteva dirlo con certezza - l'amore della sua vita. La figlia di Afrodite più modesta della terra, gelosa e testarda come poche. Si erano scelti a vicenda, tra interventi divini, ricordi fittizi e ricordi perduti.
Jason tornò a guardare Reyna. Sì, gli dispiaceva che Giunone avesse scambiato lui e Percy, sconvolgendo irreparabilmente la sua vita. Ma conoscendo tutte le conseguenze di quell'azione spregiudicata di Era, Jason pensò che gli sarebbe dispiaciuto di più se non lo avesse fatto.
Ma questo non poteva dirlo a Reyna.
"Già," rispose solo, abbassando il capo. Non poteva guardarla, non voleva vedere l'espressione di dolore che campeggiava nei suoi occhi neri come l'ossidiana. Reyna era brava a fingere, a celare le proprie emozioni, ma Jason era sempre stato in grado di leggerla, uno dei pochi che riusciva a cogliere i suoi reali stati d'animo. Ma ora non voleva leggere dentro di lei, non voleva vedere tutto il dolore che nascondeva. Lo aveva perdonato, si ripeté Jason, ma la sua assolta colpevolezza poco serviva a confortarla per il suo effettivo abbandono. Abbandono di cui non si pentiva.

“Jason?” chiamò di nuovo lei.

“Sì?”

Ora alzò lo sguardo, perché la disperazione nella sua voce era troppo chiara per essere ignorata. Si domandò cosa gli stesse per chiedere, se avesse dovuto trovare una scusa e andarsene, prima che fosse troppo tardi, prima che la situazione divenisse irrecuperabile, prima che potesse compiere danni irreparabili per entrambi.

“Almeno hai riavuto tutti i ricordi?” gli chiese alla fine, abbassando il capo a sua volta.

Gli stava chiedendo se ricordava tutti i momenti passati con lei; gli stava chiedendo se ricordava di loro. Voleva sapere se aveva fatto una scelta consapevole.

Jason avrebbe potuto mentire, ma a che pro? Era sempre stato un pessimo bugiardo e lei sapeva sempre quando mentiva. Lo conosceva troppo bene per cascarci. Lo conosceva troppo bene per non conoscere già la risposta.

“Sì,” rispose dopo interminabili attimi di silenzio. “Li ho riavuti.”

Reyna annuì piano. Era già preparata a quella risposta, era stata avvisata, ma voleva che fosse Jason a confessarglielo.

Ricordava tutto, eppure aveva scelto i Greci. Ricordava tutto, ed aveva comunque preferito Piper.

 

 

Angolo autrice: rieccoci. Spero che vi sia piaciuta. Lo ammetto, ho pianto come una pazza mentre la scrivevo, (e pensare che non li shippo nemmeno!). Se avete letto anche l’altra, avete sicuramente colto tutte le differenze.

Pensate che in Blood of Olympus Reyna perdonerà davvero Jason? E Piper?

Lasciatemi qualche recensione <3

Alla prossima,

Ginny_theQueen

   
 
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