Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Jake Blake The Heartquake    20/06/2014    1 recensioni
Due persone, una cucina, un piatto da preparare. E tanti concetti da spiegare. Perchè la carne non è una pietanza, ma un'arte
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Sai, una volta mia madre cucinò un petto di tacchino per me. Era come mangiare la suola di una scarpa, da quanto faceva schifo. Aveva preso quel bellissimo pezzo di carne, l'aveva sbattutto in una padella antiaderente e l'aveva lasciato lì a bruciare. Non hai idea di che spreco fosse stato quel succoso pezzo di carne così violentemente rovinato..."

La sua voce era calda e tranquilla, le sue mani si muovevano rapide sul tagliere. Con abilità impareggiabile manovrava i coltelli, tagliando con precisione chirurgica la carne, operandola in modo tale da renderla perfetta. Dai suoi movimenti, pareva un direttore d'orchestra che dirigeva un gran concerto. SI muoveva nella cucina con una fluidità impressionante. Riusciva a svolgere il lavoro di tre persone con tale armonia e sicurezza da far impallidire chiunque. Dopo aver operato perfettamente sulla carne e averla distesa sul tagliere, ci aggiunse un pizzico di spezie dopo averla delicatamente bagnata con un filo d'olio e del limone. Dopo aver delicatamente passato tutto in un delicatissimo velo di farina, dispose la carne in padella, la quale era già sul fornello con all'interno quello che sarebbe stato poi il contorno del piatto: delle doratissime patate tagliate a cubetti. Dopo aver preso la padella per il manico e aver iniziato a far girare la carne, parlò

"Vedi, è questo il più grande piacere che l'essere umano prova. La scelta della carne di cui ci nutriamo ha un valore molto profondo e intrinseco. Si va dallo studio della preda per giorni, se non settimane, per poi passare alla fase più eccitante, la caccia. Una volta che si è entrati in comunione con la preda, la si può conquistare in una terribile danza di morte dalla quale solo uno dei due partecipanti esce sulle sue gambe. Ma, paradossalmente, entrambi ne escono vivi, in quanto durante la lavorazione della preda, quando si tolgono gli scarti da ciò che può essere utilizzato, si diventa un tuttuno con essa. Ed è in quel momento che realizziamo quanto siamo deboli e imponenti di fronte all'infinita bellezza della Natura. Una volta separati i contenuti, avviene la fase che hai appena visto ora, la preparazione. Subito dopo la preparazione, mia cara, avviene la fase che più preferisco. Avviene il consumo del pasto"

Con un movimento impercettibile, si spostò, portando con sè la padella. Con la mano libera prese due piatti, disponendoli sul tavolo. Posizionò la padella al centro e, con maestria formidabile, impiattò con una velocità incredibile carne e contorno. Stappò una bottiglia di vino e, dopo aver riempito i due bicchieri, sedette, indossando il tovagliolo. Guardò la persona che aveva di fronte, gustando il primo boccone di quella delicata prelibatezza che aveva preparato. Quando anche l'ospite lo fece, si perse nel suo sguardo

"Allora, cosa ne pensi?"

"Avevi ragione sai? Mia madre è davvero ottima..."



 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Jake Blake The Heartquake