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Autore: Jake Blake The Heartquake    20/06/2014    3 recensioni
A volte, dietro il più innocuo degli inviti a cena, si cela qualcosa che potrebbe sorprendervi tutti quanti...
Genere: Angst, Erotico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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"Ben arrivata, cara, il viaggio è stato faticoso?"

"No, figurati, è stato molto piacevole. Ho imparato ad apprezzare i vostri paesaggi, e devo dire che al tramonto sono decisamente mozzafiato!"

"Trovo che in questo momento non siano solo i paesaggi di questo luogo, ad essere mozzafiato, se mi è concesso farlo notare"

"Adulatore che non sei altro! Mi fai accomodare o vuoi continuare a contemplarmi qui?"


I due si guardarono negli occhi, per poi sfogarsi in una risata fin troppo composta. Dopo averla fatta accomodare, le tolse il cappotto, appoggiandolo ad un attaccapanni posizionato dietro la porta, rivelando un bellissimo vestitino azzurro chiaro, con una generosa scollatura, ornato da alcuni piccoli ghirigori che andavano a formare le spalline che reggevano l'abito su quel corpo Venereo. Dopo essersi seduti l'uno di fronte all'altra, iniziarono a chiacchierare tranquilli

"Allora, cara, come va il lavoro? Ti annoi ancora o hai iniziato a divertirti un pò?"

"Ti dirò, se prima catalogare i libri era diventato noioso, ora ho trovato un modo abbastanza divertente per farlo. Ed è anche molto appagante sai?"

"Non oso immaginare cosa possa aver generato la tua mente, cara. Ma mi azzarderò a chiederti che metodo hai escogitato"

"Beh, ho iniziato a lavorare in biblioteca indossando abiti molto succinti. Dovresti sentire le imprecazioni degli studenti ogni volta che mi abbasso per raccogliere qualcosa. Per non parlare di quando salgo sulle scale per posizionare i libri nei ripiani alti e chiedo aiuto a qualcuno di loro. Una vera goduria"

"Non lo metto in dubbio, cara, non lo metto in dubbio"

"E tu invece, come procede il tuo lavoro?"

"Diciamo che... procede"


Con un sorriso sulle labbra, porse alla donna un bicchiere con del vino rosso al suo interno, prendendone uno a sua volta, sollevandolo e facendoli tintinnare assieme. Dopodichè tornò a sprofondare nella poltrona, fissandola intensamente

"Ultimamente non ho casi interessanti, saporiti... Solo le solite cose insipide, oramai la gente non ha più inventiva, non ha più fantasia... Non esistono più le menti di una volta. Ma forse tu hai la fortuna di cogliere qualche giovane promettente virgulto in quella biblioteca, no?"

"Ti dirò, ne ho adocchiati un paio, caro. Ma non sono nulla comparati a te, lo sai"

"Mi lusinghi, cara, ma sai benissimo che non potrò mai competere con te, e la prova sta nel fatto che tu abbia già finito il tuo bicchiere, e io non me ne sia nemmeno accorto"


Di nuovo, i due proruppero in una risata composta, con dei sorrisi sui volti che parevano essere stati scolpiti nella cera. Dopo aver fatto roteare il vino restante nel bicchiere per qualche istante, ammirandone la corposità e il colore di un rosso intenso. Dopo averlo finito e appoggiato al tavolo, si alzò, guardandola negli occhi

"La cena è pronta, sarai affamata dopo quel viaggio. Andiamo?"

Senza rispondere, lei porse la mano, che lui prese senza esitare, accompagnadola nella stanza a fianco del salone. Un lungo tavolo con una splendida tovaglia bianca dominava la stanza. Al lato del tavolo, a fianco di una porta, un grosso camino in marmo nero. A metà del tavolo vi era un centrotavola contenente una fantasia di frutta, chiaramente finta. Della finissima argenteria era al lato dei piatti di porcellana, immacolati, che erano posizionati immediatamente ai fianchi del capotavola. Fra i due piatti, un enorme vassoio vuoto, lungo circa due metri. Dopo averla fatta accomodare, prese da un carrello lì a fianco un vassoio coperto, poggiandolo su quello lungo e scoprendolo, mostrando delle stranissime composizioni culinarie. Alla base vi era la conchiglia di un'ostrica, con all'interno un ripieno gratinato di pesce e verdurine. Dopo averne poggiati svariati sul piatto di lei e averne presi alcuni a sua volta, appoggiò il vassoio, sedendosi e iniziando a mangiare. Passarono svariati istanti prima che i due ripresero a parlare, in quanto entrambi presi dal gustare quell'incredibile prelibatezza. Dopo averle versato del vino, riprese la conversazione

"E' di tuo gradimento, cara?"

"Sì, quasi sopraffino. Cos'altro hai preparato, di buono, mio caro?"

"Ora vedrai, ho preparato un piatto che sicuramente sarà di tuo gradimento. Ti posso solo anticipare che troverai molta, motlissima carne"

"Non vedo l'ora!"


Disse lei estasiata, guardandolo allontanarsi. Dopo essere arrivato in cucina, si mosse rapido, estraendo dalle credenze una griglia. La appoggiò sul fornello acceso, inserendovi svariate fette di tagliata, scottandole appena. Una volta scottata, la carne veniva immediatamente posizionata in un piatto da portata ornato da un letto di lattuga. Dopo aver finito la preparazione e aver spruzzato delicatamente dell'aceto balsamico sulla carne, prese il vassoio e si diresse in salone. Lo spettacolo che vide lo colpì molto

"Ti stavo aspettando, ci hai messo un pò sai?"

La donna era distesa, completamente nuda, sul vassoio in mezzo al tavolo, che lo guardò con fare suadente. La sua voce era calda e bassa

"Beh, la carne richiede una preparazione molto accurata e devo dire che volevo fosse perfetta. Spero mi perdonerai se ho tardato"

"Tranquillo caro, ma perchè non vieni qui ora? Sono sicuro che anche tu sia affamato" 


Lui poggiò il vassoio con la carne sul tavolo, avvicinandosi a lei

"Pensavo di mangiarlo dopo il dolce, ma se proprio insisti... Farò un'eccezione"

E così dicendo, si avventò su di lei







 
  
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