Cap. 1

"Allora, hai fatto le valige?"
"Sì, mamma.. non preoccuparti!"
"Hai controllato due volte di non aver dimenticato niente?" "Accidenti, mamma! Quante volte te lo devo dire? È tutto a posto! E poi sn io quella che deve partire, non tu! Rilassati, ok?"
mia madre si stende sul divano. "Ok, ok.. è solo che.. questa è l'ultima notte che passi qui.."
"Oh, mamma.." le dico, e corro ad abbracciarla. Povera mamma.. adesso mi fa quasi pena.. Domani partirò per Londra, mi trasferirò da mio padre. Ma ero così emozionata all'idea, che mi sono praticamente scordata che rivedrò mia madre solo una, due volte al mese..
I miei hanno divorziato prima che nascessi (lui a quanto pare la tradiva già da un bel pezzo), e l'unico ricordo che ho di mio padre sono delle vecchie fotografie nascoste in vecchi calzini usati.. Mio padre vive a Londra, si è risposato e, a quanto pare, ho un fratellastro (nato prima di me, tanto per dimostrare da quanto tempo mio padre tradiva la mamma..). Non so niente di loro, ma dovrò viverci, da domani. Già, perchè mia madre nn ha abbastanza soldi per continuare a mantenermi e, con il nuovo lavoro, che le dovrebbe garantire qualche soldino in più, dovrà essere continuamente in viaggio. Così mi trasferisco. Non mi dispiace, però.. qui, dove ho vissuto per i primi 16 anni della mia vita, non ho amici. Tutti fumatori, ladri e drogati.. alcuni con una pistola in tasca, e con molta 'roba' da vendere. Insomma, una città a dir poco malfamata. Ci sono stata da schifo, ma l'ho sopportato. Domani, finalmente, potrò rifarmi una vita.
Ma ora, fra le braccia di mia madre, in quell'appartamento pieno di scarafaggi e di topi, non sono più molto sicura di volerlo.
"Alyssa.. mi mancherai.." mi dice lei. Poi, mi addormento con alcune lacrime piene di ricordi e di timori per la mia 'nuova vita'.

*****

Mi sveglio sul divano. "Mamma?"
Un rumore di piatti accompagnato da un buon profumino, arriva dalla cucina.
Mi alzo stiracchiandomi. Poi vado di la.
Sul tavolo trovo delle frittelle giganti, vicino ad una tazza di cioccolata denza fumante.
"Mamma, grazie!"
"Bè, il viaggio è lungo e voglio che tu sia in forze.." mi fa un sorrisino complice.
Mangio con calma, poi a malincuore, prendo la mia valigia, lo zaino e dico addio a quel pezzettino di mondo, che forse.. dico forse,.. mi potrebbe anche un po' mancare.
Poi mia madre mi accompagna all'aereoporto. Dopo un lungo abbraccio mi stacco da lei. Una gentilissima hostess mi accompagna sull'aereo.
Si parte.