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Autore: fly90    20/06/2014    6 recensioni
Tratto da un sogno che ho fatto qualche tempo fa e che mi ha decisamente angosciata...Cosa fareste se un gruppo di pazzi sanguinari mettesse a soqquadro un supermercato e poi decidesse di inseguirvi per uccidervi?
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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IL MASSACRO.



Erano le sette di sera e il supermarket era pieno di gente che faceva le commissioni o semplicemente faceva un giro.

Joanna era andata a fare un giro prima di cena con Lena, la sua migliore amica, era da tempo che voleva comprare il nuovo cd del suo gruppo preferito e per averlo aveva fatto qualche ora in più nel negozietto dello zio.

Era ancora presto per tornare a casa così decisero di prendersi un gelato nel bar del supermarket perciò si diressero verso le casse quando Lena vide un vestitino carino e la obbligò a fermarsi per provarlo.

E dai Jo! Scommetto che mi starà da dio, devo provarlo!” La supplicò con la faccia da cucciolo.

Joanna non sapeva proprio resistere a quel faccino che le faceva sempre Lena quando voleva qualcosa.

E va bene ma il gelato lo paghi tu.” Le rispose porgendole il vestito rosso fuoco con una smorfia impertinente.

Sei proprio una ricattatrice Jo!” Le disse Lena mentre con una linguaccia prendeva il vestito e se lo accostava al corpo.

Dai sbrigati! Corri a provarlo sennò ti lascio qui e mi mangio sia il mio che il tuo di gelato.” La minacciò corrugando la fronte e cercando di restare seria.

Lena non rispose e si fiondò nel primo camerino libero.

Due secondi dopo ritirò la tenda ed uscì con addosso il vestitino leggero che le metteva in risalto le curve pronunciate.

Cavolo Lena sei uno schianto!” Sussurrò Joanna ammirata.

Lena era una bella ragazza bionda con gli occhi nocciola ed un fisico decisamente da bomba sexy.

Per questo l'aveva sempre ammirata.

Lei invece era l'opposto mora con gli occhi azzurri ed un fisico asciutto con poche curve.

Non era brutta solo era meno appariscente dell'amica.

Grazie! Penso che lo comprerò.” Le sorrise Lena estasiata.

Mentre stava per rientrare nel camerino si bloccò a guardare un gruppo di uomini decisamente enormi e muscolosi appena entrati.

Facevano paura, sembravano indiani ma decisamente poco amichevoli dalle facce.

Come se non bastasse si guardavano attorno corrucciati digrignando i denti a chi osava guardarli con apprensione.

Le due ragazze si scambiarono un occhiata preoccupata.

Lena se sbrigò a rientrare nel camerino per cambiarsi mentre Joanna si guardava intorno cercando di non fissare gli indiani.

Un brivido le percorse la schiena mentre le passavano dietro dirigendosi nella corsia dell'attrezzatura per lo sport.

Stai calma Jo! Sono solo persone un po' bizzarre tutto qui.” Si disse mentre si stringeva le braccia al corpo.

Lena uscì dal camerino guardandosi attorno con aria ansiosa.

Era evidente che l'arrivo di quegli uomini aveva innervosito anche lei.

Meglio andare a casa.” Sussurrò prendendola a braccetto e stringendola più del dovuto.

Si, lo penso anche io.” Rispose Joanna a mezza voce.

Un fracasso tremendo alle loro spalle le fece trasalire.

Sentirono la gente che urlava di dolore e paura.

Si girarono di scatto e ciò che videro gelò loro il sangue nelle vene.

I sei indiani avevano ognuno raccolto degli oggetti e con essi stavano menando colpi a chi gli capitava sotto mano.

Una vecchietta era stesa a terra con la testa fracassata da un colpo di mazza da baseball menata da quello più grosso del gruppo, esso reggeva con entrambe le mani la mazza insanguinata guardando la prossima vittima.

Un altro aveva preso un coltello da cucina dalla lama enorme e lo aveva piantato in pieno petto ad un uomo che cercava di proteggere il proprio figlio che ora urlava disperato.

Il fragore arrivava anche dai reparti vicini segno che anche gli altri componenti del gruppo stavano massacrando chiunque.

Le due ragazze fecero qualche passo indietro cercando di passare inosservate in mezzo alla confusione.

Lena si mise una mano sulla bocca per impedirsi di urlare quando l'uomo armato di coltello tagliò la gola ad una ragazza inondando il pavimento di sangue che prese a zampillare dallo squarcio.

Joanna non fu abbastanza sveglia e urlò mentre si girava e iniziava a correre a perdifiato verso l'uscita.

Mentre Lena si preparava a seguirla scorse con la coda dell'occhio uno degli indiani che la guardava con sguardo crudele.

Non si rigirò più almeno finché non fu vicino alla cassa dove una cassiera era rintanata sotto di essa tremante e in lacrime.

Allora si guardò dietro e vide l'indiano avvicinarsi con una catena tra le mani.

Presa dal panico afferrò la ragazza per il polso e la costrinse ad uscire dal nascondiglio.

Andiamo sbrigati, dobbiamo uscire da qui o moriremo!” Le urlò contro mentre se la tirava dietro.

Si misero a correre all'impazzata mentre l'indiano serro la catena intorno al collo di un altro cassiere che aveva cercato di fermarlo invano.

Si unirono a Joanna che correva più veloce che poteva verso la propria auto.

Cercò freneticamente nella borsa ma delle chiavi non vi era traccia.

D-devo aver perso le c-chiavi mentre correvo, la borsa era aperta e...” Si interruppe in preda alle lacrime.

Due ragazzi sfrecciarono loro affianco dirigendosi verso una macchina scura.

Due indiani uscirono dalla porta di corsa individuandoli subito.

Vi prego portateci con voi!” Gli gridò dietro Lena mentre prendeva uno dei due ragazzi per un braccio.

Salite presto!” Acconsentì il ragazzo spingendole frettolosamente ad entrare e sbattendo la portiera appena prima che l'amico sgommasse a tutta velocità fuori dal parcheggio.

Ai due indiani si unì un terzo e insieme si diressero ad un grosso pick up arancione inseguendoli.

Ci stanno seguendo! Ma perché?” Bofonchiava la cassiera guardando dietro dove il grosso mezzo usciva dal parcheggio diretto verso di loro.

Cazzo! Pazzi svitati!” Urlò il ragazzo alla guida.

Accelerò ulteriormente sbandando mentre imboccava l'incrocio che li portò sulla strada principale.

Lena si strinse contro Joanna tremante chiedendole di dirle che era solo un sogno e presto si sarebbero svegliate.

Joanna intanto cercava di calmare le due ragazze costringendosi a sembrare quella forte anche se dentro aveva una paura terribile mai provata prima.

Prese la testa della cassiera tra le mani guardandola fissa negli occhi.

Come ti chiami?” Le chiese tenendole stretta le testa per impedirle di sottrarsi al suo sguardo.

M-mi chiamo Deanna. Ci uccideranno tutti!” Urlò quella scuotendo la testa nel tentativo di liberarsi.

Ascoltami Deanna devi calmarti o non sarai di nessun aiuto ok? Ti prometto che andrà tutto bene.” Le disse mentre le asciugava le lacrime con i pollici.

Deanna parve calmarsi un poco e fece segno di si con la testa.

Non appena la lasciò si accasciò sul sedile con lo sguardo fisso sul sedile davanti a se in stato di schock.

Lena piangeva in silenzio accanto a lei e per infonderle un po' di forza le strinse forte la mano nella sua sentendo la stretta dell'amica rafforzarsi.

Davanti i due ragazzi erano chiusi nel mutismo.

Greg era concentrato sulla guida scansando una dopo l'altra le auto troppo lente e guardando di continuo nello specchietto retrovisore per controllare che il pick up non fosse troppo vicino.

Adam al suo fianco stringeva i pugni sulle cosce cercando di non dare di matto.

Gli indiani erano ancora abbastanza lontani nonostante andassero come il vento per raggiungerli.

Per fortuna rimasero intrappolati dietro ad un grosso camion mentre l'auto di Greg sfilava a tutta velocità sulla strada lasciandosi tutti i veicoli dietro di sé.

Ascoltate sto cercando di andare a casa, abito ad una mezz'ora da qui in un posto abbastanza isolato dove non credo ci troveranno mai. Li abbiamo seminati ma per precauzione meglio che continuiamo a procedere a velocità sostenuta. Non credo si arrenderanno tanto facilmente.” Disse loro Greg mentre guardava ogni due secondi nello specchietto.

L'unica che rispose fu Joanna che riuscì a sussurrare un debole si.

Il rumore del motore al massimo copriva i lamenti di Deanna ed il pianto di Lena, lo stridore dei freni le faceva ghiacciare il sangue per paura di finire fuoristrada.

Non potevano permettersi di perdere la macchina, unica via di scampo.

Greg si stanno avvicinando cazzo!” Urlò all'improvviso Adam guardando dietro.

Il ragazzo sollevò lo sguardo distinguendo un puntino arancione a diversa distanza.

Cazzo, sono quasi al massimo non posso andare più veloce!” Farfugliò Greg mentre spingeva ancora sull'acceleratore quasi volesse farlo uscire dall'auto aprendovi in buco.

Ok ok, cerchiamo di stare calmi, tra un paio di curve c'è una stradina laterale che imboccherò per depistarli anche se allungherà di dieci minuti il percorso. Siete d'accordo?” Chiese loro Greg con il cervello che lavorava a mille.

Tutti acconsentirono non trovando altra via d'uscita a quella situazione.

Non appena superata l'ultima curva Greg inchiodò prendendo una stretta stradina laterale alquanto malandata sollevando un gran polverone e rimbalzando sugli ammortizzatori.

Deanna sbatté la testa contro il finestrino tagliandosi la fronte e premendola con la manica della maglietta per fermare il sangue.

Tutto bene?” Le chiese Adam guardandola preoccupato.

S-si, è solo un taglietto.” Borbottò la ragazza mentre tratteneva un lamento penoso al contatto del tessuto con la ferita.

Joanna guardava preoccupata dietro di sé cercando di capire se gli indiani avessero capito il diversivo o se avessero proseguito sulla strada principale.


Per un quarto d'ora dietro di loro ci fu solo la strada finché un puntino chiaro non entrò nella visuale di Joanna.

R-ragazzi, credo che ci abbiano trovato.” Urlò mentre strizzava gli occhi cercando di vedere meglio il veicolo dietro di loro.

Greg si sistemò nervoso sul sedile maledicendo la macchina e gli indiani mentre accelerava ancora bruscamente.

Joanna era praticamente sicura che fossero proprio gli indiani nonostante non riuscisse a vedere bene perché troppo lontani.

Sarebbe finito quell'incubo?



ANGOLINO DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti ragazzi!

Eccomi qui con un altra storiella appena sfornata per voi.

Mi auguro che sia abbastanza avvincente la trama.

Preannuncio che non sarà lunghissima questa storia, giusto un paio di capitoli.

Che dire?

So che è piuttosto strana la trama ma mi è venuta in mente un giorno così per caso e non ho potuto non scriverla.

Volete sapere come finisce?

Beh, allora dovrete leggere il prossimo capitolo:-)

Un bacione dalla vostra Fly90



  
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