Capitolo  1; Piacere, Enrico.
 
Era lí seduto ad un tavolo, non avevo mai visto una tale bellezza. I suoi occhi si notavano anche al buio; erano di un verde, un verde che ti ci perdevi. Mi trovavo a quella festa per puro caso, ero lì con mia sorella eravamo state invitate dal suo ragazzo. Ci trovavamo a Rimini per le vacanze estive, ma ormai erano finite mancava un giorno alla partenza. Mentre ero intenda a bere qualcosa al bancone del bar un ragazzo mi si avvicinò e mi chiese di ballare. Ci dirigemmo in pista ma lui aveva altre intenzioni. Iniziò a toccarmi da tutte le parti e mi trascinò verso il bagno. Cercai di liberarmi ma niente, urlavo ma niente. Finché un ragazzo alle mie spalle urlò -Lasciala stare- e si mise in mezzo. Il tizio scappò via. "Ei, va meglio?" mi chiese. Era il ragazzo di cui mi ero incantata qualche minuto prima. Lo guardai e gli annuii sorridendo. ||Sono Rebecca, ho sedici anni. Sono una ragazza che sta sempre sulle sue, ho i capelli color carota, lentiggini e occhi verdi. Sono molto timida ma nonostante questo riesco a socializzare con molte persone. Ho un papà e una mamma meravigliosi e una sorella e un fratello altrettanto meravigliosi.|| "Io sono Enrico, tu come ti chiami? Mi chiese ancora. <>  sospirai. "Tranquilla quell'essere ora è lontano da qui; e ora comunque ci sono io." Disse accarezzandomi un braccio. "Sei sola qui?" Continuò. <> Sorrise "Dai andiamo più in là che questo non è un bel luogo." In effetti aveva ragione. <> chiesi. "Sisi, ma purtroppo questa vacanza è quasi finita. Tu?" <> risposi. "Di dove sei?" Mi chiese. <> "Treviso, provincia di Treviso." Rispose. Restai a parlare con lui per tutta la serata. Ero un pò arrabbiata con mia sorella, mi aveva lasciata da sola. Ma da un lato aveva fatto bene. "Allora, che scuola fai?" Mi chiese. <> "Liceo artistico." Rispose. <> chiesi ancora ridendo. "Non proprio, voglio fare il calciatore." Disse tutto fiero. Certo che ci stava un bel pò di differenza. "Tu invece, che vorrai fare?" Chiese ancora sorridendo. <> Risposi. Il mio telefono squillò era mia sorella dovevo tornare a casa. <> dissi. "Il piacere è stato mio, figurati, quello si merita solo il carcere." Mi abbracciò forte. Andai via consapevole che non lo avrei mai più visto e che sicuro mi sarebbe mancato, anche se non lo conoscevo bene. 
Un mese dopo.                                      
 Non avevo proprio voglia di andare a scuola, eppure era il primo giorno. Era passato un mese da quando avevo conosciuto quel ragazzo eppure mi mancava. Il primo giorno passò fin troppo lento. All'uscita stavo con i miei amici, passeggiavamo tranquillamente per le strade di Perugia quando un ragazzo mi venne a sbattere contro "Oddio, scusami non ti avevo vista." Mi girai e notai che era il ragazzo conosciuto a Rimini. "Rebecca!" Esclamò lui. <> Dissi in un sorriso. "Enrico non Emilio." Mi corresse lui scoppiando a ridere. Sorrisi e lo abbracciai. Non ci credevo, era tipo un sogno. <> chiesi. "Sono venuto qui con mia sorella." Disse indicando la ragazza vicino a lui. La guardai e le sorrisi. <> mi presentai. "Io sono Elisa." Disse sorridendomi. "Reb, noi andiamo." Mi disse Valentino probabilmente avevano fame. Li salutai e continuai a parlare con Enrico. <> "Anche io lo pensavo, eppure guarda qui, ci siamo rincontrati." Sorrise. "Ragazzi, perché non andiamo in un bar così ci sediamo e possiamo parlare." Propose Elisa. <>