Quel giorno Andrea accompagna la mamma a fare la spesa nel supermercato sotto casa.
Il bambino di circa quattro anni, è un vero monello, sempre disattento corre, inciampa e cade a terra ma si rialza subito.
Come al solito non ascolta quello che la mamma gli dice e col naso per aria ad osservare gli scaffali pieni di ogni "ben di Dio", si scontra con una signora di mezza età, rovesciandole per terra il contenuto di una grossa borsa gialla che questa ha al braccio.
Dalla borsa escono: un litro di latte, un giornale, un pacchetto di biscotti e una piccola barchetta a vela, regalo per il nipotino della malcapitata.
Andrea incuriosito si avvicina alla barca e con grande stupore sente una vocina che dice
"Ciao Andrea, io sono il capitano" Andrea si guarda in giro e poi osserva con più attenzione la piccola imbarcazione e vede un omino piccino piccino vestito da marinaio che agitando il braccio lo saluta
"Che bella barca che hai, mi piacerebbe salirci ma sono troppo grande per una barca così piccola" sospira Andrea
"Niente paura farò una magia" risponde il capitano.
E così all'improvviso Andrea ha le stesse dimensioni del capitano e si trova con lui sulla barca
"Questa è la Freccia dei mari e io ho l'onore di esserne il capitano, vieni Andrea ti faccio visitare la barca. Qui i marinai dormono, qui mangiano e qui viene conservato il pesce pescato"Andrea vorrebbe uscire in alto mare a pescare con loro ed esprime il suo desiderio ad alta voce.
"Issate le vele, togliete l'ancora! Si va in mare a pescare! Come desidera il mio giovane amico" L'aria è frizzante e gli spruzzi d'acqua bagnano il viso del bambino, ma in lontananza si sente una voce è quella della mamma
"Andrea! Andrea! Andrea!"
"Presto, presto capitano, la mia mamma mi chiama, devo andare da lei!"
Puff!!
E di colpo Andrea si ritrova di fianco alla mamma che lo sgrida
"Insomma Andrea mi vuoi rispondere? Possibile che vivi sempre nel mondo dei sogni?"
Ma allora è stato un sogno, o è stata realtà l'avventura vissuta da Andrea?
Come sono salati gli spruzzi o le lacrime di gioia per questa insperata avventura