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Autore: DarrenCrissArmy    22/06/2014    0 recensioni
Cosa succederebbe se Adam si innamorasse di Lea e fosse ricambiato, ma entrambi avessero troppa paura dei loro sentimenti per esprimerli?
Song-Fic!
Dalla storia:
Tutti e due sappiamo che sta arrivando, le illusioni contano per qualcosa che nascondiamo? Nessuno lo sapeva, ed era già abbastanza difficile viverlo così, questo sentimento strano e potente che la prendeva alla bocca dello stomaco ogni volta che lui la guardava con quegli occhioni azzurri contornati di matita, concentrato e dritto su di lei.
La superficie della tensione si sta rompendo, una goccia è tutto ciò che serve per far affondare questa bugia. No, tu non lo sai, non sai quanto sei perfetta ai miei occhi, eppure ci sei davanti tutti i giorni, possibile che non ti accorga di quanto lo splendore che emani cancelli il mondo intorno a te? Abbiamo sempre detto che è Rachel la star, ma in realtà qui lo sei tu, tu che arrivi e cambi la giornata in meglio, tu che ti addormenti ubriaca dopo le feste, ed io che rimango lì a farti compagnia, perché lo so che dormi bene se ti sono accanto. Rassegnati, Lea Michele, so già tutto di te. Anche se non sempre è una cosa buona.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adam Lambert, Lea Michele
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Battlefield- SongFic

Battlefield

 

 

“Ed  è così  facile innamorarsi” stava pensando Lea, quel pomeriggio di maggio, uscendo dagli studi di Hollywood “Ma è così difficile spezzare il cuore a qualcuno” sospirò. Ci stava provando, davvero. Erano mesi e mesi che resisteva, ma non ce la faceva più.

 Ciò che sembrava una buona idea si è rivelato essere un campo di battaglia, ne era consapevole, non faceva nulla per cambiarlo e quel sentimento la stava uccidendo dentro.

Insomma, ma cosa aveva di sbagliato lei? Perché non poteva avere semplici e normali relazioni di lavoro con i suoi colleghi? Perché doveva necessariamente, per forza, innamorarsi dei suoi partner di scena? L’aveva fatto prima con Matt, poi con Cory (Dio l’abbia in gloria) ora lo stava facendo con Adam!!! Adam Lambert!!!

Era come dire di essersi presa una cotta per John, o per Chris.. davvero, cosa le stava prendendo? Sapeva che tutte le sue storie si basavano su una carica passionale ed emotiva non indifferente, e lui la faceva impazzire sotto quel punto di vista, ma..

Ma una volte che la passione è diventata polvere e tutto ciò che ne è rimasto ti fa trattenere il respiro, cosa ne rimane davvero? Possiamo dire di essere sempre gli stessi dopo un’esperienza andata male, come poteva andare questa, quando ci siamo dimenticati di chi incontrammo per primi e tutto ciò che vorremmo fare è lasciare e scappare?

 Quella che sembrava una buona idea si è rivelata essere un campo di battaglia. Già. Quante volte se l’era già ripetuto? Milioni, per quello che poteva ricordare, ma stava così bene con lui.. il suo sorriso la riscaldava, la sua voce l’ammaliava, i suoi acuti la mandavano in estasi, e non poteva nascondere di esserne anche parecchio eccitata.

Tutti e due sappiamo che sta arrivando, le illusioni contano per qualcosa che nascondiamo? Nessuno lo sapeva, ed era già abbastanza difficile viverlo così, questo sentimento strano e potente che la prendeva alla bocca dello stomaco ogni volta che lui la guardava con quegli occhioni azzurri contornati di matita, concentrato e dritto su di lei, quasi a volerle leggere l’anima, e  al contempo così, così misterioso che lei si fermava, insicura, offrendosi alla sua vista, ai suoi occhi indagatori. Come se lui sapesse, e capisse.

La inquietava, quasi sempre, questo suo comprendere profondamente i suoi umori. Alla mattina, le portava il caffè, e si sedeva sempre vicino a lei, senza chiederle come stesse, ma intuendolo da un’occhiata. Le faceva un massaggio se era indolenzita dalle lezioni di danza e lei ogni volta lo stuzzicava, chiedendogli come lo sapesse. “Lo vedo da come cammini, tesoro” era la risposta, e lei ogni volta ne era sorpresa. Sorpresa dal fatto che qualcuno sapesse come camminava e cosa ci fosse che non andava. E la chiamava tesoro, sempre, in continuazione. Dio, avrebbe potuto amarlo per questo. “Ma tu lo ami, infatti” diceva la voce nella sua testa. “Zitta, non è vero. E lui è gay” era la risposta “Se se” continuava la voce, canzonandola divertita. La sua coscienza era davvero odiosa, e la rendeva sempre più tesa.

La superficie della tensione si sta rompendo, una goccia è tutto ciò che serve per far affondare questa bugia.

Anche questo le diceva la sua mente, e non le piaceva affatto. Un conto era avere una piccolissima cotta per il suo compagno di set, un conto era sbandierarlo ai quattro venti, e lei non era proprio persona da farlo. Senza contare che continuava ad avere gli incubi,  e non dormiva più bene, se non quando Adam era con lei.

…..

Ok, non fraintendete. Era successo solo un paio di volte, non avevano fatto niente- ma dai?- ma non poteva negare di essersi sentita al sicuro con lui che l’accompagnava e l’aiutava a salire i gradini di casa. Aggiungeteci il fatto che la prima volta era ubriaca e quindi il cantante aveva dovuto metterla a letto, per poi ritrovarsi intrappolato con lei che non gli si scollava di dosso. Tra le sue braccia aveva dormito come una dea, ma era morta di vergogna la mattina dopo, mentre lui rideva alle sue scuse e l’aiutava a rendersi di nuovo presentabile.

“Davvero, Adam, sono così mortificata.. magari avevi altro da fare e io ti ho trattenuto qui” aveva iniziato “Tranquilla, tesoro, mi sono solo perso una serata allo strip club..” aveva ribattuto lui, per poi ridere della sua faccia basita “Dai che sto scherzando!”. Che voce, aveva pensato lei. E che risata….

Da quel momento, dopo ogni festino del sabato sera lui la riportava a casa e la faceva addormentare tra le sue braccia. Come se si fosse accorto..

Tu ed io ci dobbiamo lasciar andare a vicenda ma non è possibile se io continuo a venire da te ,se continuiamo a resistere, lo sappiamo entrambi che quella che sembrava una buona idea è diventata un campo di battaglia. Non posso davvero credere che innamorarmi di te mi sia sembrata una buona idea, ma cosa ho nel cervello? Pigne??? Tu sei gay. Gay. Lea, calmati, non è niente, lui è gay, non è innamorato di te, no. No. No. No.

Ma io continuo a sperarci, sono stupida e me lo dico da sola, eppure tu sei qui con me, sempre, e mi abbracci come sei io fossi la cosa più bella del mondo, come se fossi importante.

La pace arriverà solo quando uno di noi abbasserà la pistola e sarà forte per tutti e due. Sai che sarò io a dirlo, sai che non dovrai farlo tu. Di noi due, sono sempre quella che ha preso l’iniziativa. Chi ti è venuto  a cercare il primo giorno sul set? Chi si è presentato per primo? Chi ti ha portato a fare il giro nella nostra “base”? E chi ha organizzato la festa a sorpresa? Io, solo io, sempre io.

 Non pregare, non correre, non correre. Occhi negli occhi, affronteremo le nostre paure, disarmati in un campo di battaglia. Se tu lo vorrai. Se tu lo vorrai, perché io sono qui, guardami. Guardami, sono già tua.

Noi sembravamo una buona idea, davvero, te lo giuro, noi sembravamo una buona idea.

 

Neanche una goccia di sangue sarà versata se ci arrendiamo entrambi, ora. Adam stava guardando quella donna fantastica, la sua donna, provare e riprovare le battute e far uscire di testa le costumiste, e rideva.

Si, era gay, e sì anche le donne lo attraevano.  Beh non tutte… solo Lea lo attraeva. Era fantastica, ma che dico, strabiliante. Lo aveva ammaliato e conquistato sin da quando era corsa a presentarsi e lo aveva sottratto a Ryan, lo aveva fatto con così tanto calore e spontaneità, e lui era rimasto bruciato dentro.

Ancora, è difficile spegnere il fuoco che si accende ad ogni tocco, per quanto minimo questo sia. E mi dico che non posso, che è ancora provata dalla morte di Cory, che è troppo presto. E poi crede che io sia gay, dannazione, di questo passo non andrò da nessuna parte!!!

Quella che sembrava una buona idea è diventata un campo di battaglia e i giorni sono passati, e siamo diventati molto amici, ormai la capisco con un’occhiata, so decifrare ogni sua mossa, ogni suo più piccolo segno di fastidio, dolcezza, disapprovazione, tenerezza, allegria. La piccola smorfietta che fa quando è indecisa, la frangia che si alza quando è contenta per qualcosa ed inizia a saltare per casa, il viso rilassato di quando dorme, e l’espressione ultra sexy che ha quando canta.

I sentimenti  stanno cambiando come la marea, tra poco non riuscirò più ad ignorarli. Mi risulterà sempre più difficile fermarmi, non vorrei neanche farlo.

E io penso troppo al futuro ,ci penso sempre, continuamente ad un futuro con te, ma quella che sembrava una buona idea, è diventata un campo di battaglia. Il mio amore, amore mio, è reale, e forte, e sa che sei qui. Ti chiama, perché sei mia.

Tutti e due sappiamo che sta arrivando la marea, spazzerà tutto via ed io non sono pronto a lascarglielo fare, mi illudo ancora che qualcosa tra di noi cambi, che tu veda nei miei occhi e capisca che ti amo. Però la mia domanda, è sempre quella: le illusioni contano per qualcosa che nascondiamo?

Continuo a dirmi di si, ma amore, lo sai meglio di me, questa è solo una balla.

La superficie della tensione si sta rompendo, una goccia è tutto ciò che serve per far affondare questa bugia. No, tu non lo sai, non sai quanto sei perfetta ai miei occhi, eppure ci sei davanti tutti i giorni, possibile che non ti accorga di quanto lo splendore che emani cancelli il mondo intorno a te. Abbiamo sempre detto che è Rachel la star, ma in realtà qui lo sei tu, tu che arrivi e cambi la giornata in meglio, tu che ti addormenti ubriaca dopo le feste, ed io che rimango lì a farti compagnia, perché lo so che dormi bene se ti sono accanto. Rassegnati, Lea Michele, so già tutto di te. Anche se non sempre è una cosa buona.

Tu ed io ci dobbiamo lasciar andare a vicenda, ma come  faccio se ogni volta che ti vedo vorrei solo prenderti tra le mie braccia e non lasciarti mai più? Ti prego,  continuiamo a resistere, perché è lo stare senza te che mi uccide, uccide me, Adam Lambert, il sogno –modestamente- di milioni di fan sparsi per il mondo.. io mi sono innamorato di te, e ho lasciato perdere tutto il resto, gli altri uomini, le promozioni e le pubblicità per stare sul set ventiquattr’ore su ventiquattro, solo per te.

Poteva davvero funzionare, ma lo sappiamo entrambi che quella che sembrava una buona idea è diventata un campo di battaglia.

Il nostro inferno personale, creato da noi due, con le nostre  stesse mani. Sarebbe ironico, se non fosse come musica per le mie orecchie. Se ognuno è l’inferno dell’altro, pensare a cosa potrebbe essere il paradiso quasi mi spaventa.

La pace arriverà solo quando uno di noi abbasserà la pistola e sarà forte per tutti e due. Avanti ,fallo. Io sono qui, penso ancora, ti aspetto.

E quando la vedo arrivare, dopo un intero weekend in cui non ci eravamo visti né sentiti, sotto la pioggia torrenziale di quel lunedì mattina, il mio cuore balza nel petto, mi spinge a muovermi, ad andarle incontro.

Con un sorriso a trentadue denti, le prendo le borse, mentre le dico con convinzione “Sei bellissima persino sotto la pioggia, se possibile anche di più”

 “Adam, cosa..?” non le do tempo di finire la frase, perché  è qui, è lei.

 La stringo a me e la bacio, noncurante della pioggia che  scende su di noi, avvolgendoci , insinuandosi tra i vestiti ed inzuppandoci. Non pregare, non cercare di capire. Non correre, non correre via da me. Ti prego.

La lascio andare, perdendomi nei suoi occhi, cercando qualcosa da dire. Lei è seria, non mi guarda “Adam, scusa. Io non posso” dice, senza alzare lo sguardo “Lea.. almeno guardami” la prego “Io ho capito di essere innamorato di te, e non voglio scusarmi per questo. E lo so che anche tu mi ami, o perlomeno mi vuoi. Non mi fermo più neanche a chiedermi perché,  ormai so che sei l’unica per me” le confesso.

Lei si volta, lasciando le mie mani e allontanandosi senza dire una parola. Sono piuttosto certo di aver visto delle lacrime sul suo viso, e non posso trattenermi dal sussurrarle “Occhi negli occhi, affronteremo le nostre paure, disarmati in un campo di battaglia.” Ma non serve a molto. Sono stato stupido, perché sono così stupido? No, aspetta, io sono una diva, e mi prendo ciò che voglio. Solo che non potrebbe funzionare questa volta.

Noi sembravamo una buona idea, dannazione, ho il ragazzo che mi piace davanti a me, che mi bacia, e che bacio, che si dichiara, che dichiarazione!, e me ne vado come una stronza?? Eppure…noi sembravamo una buona idea. Il mio cuore mi dice ancora così. Perché sto ascoltando la mia testa? Perché me ne sto andando? Che cazzo, sto ancora camminando?? Sul serio, Lea Michele??

Noi sembravamo una buona idea…..

La vedo fermarsi, guardare verso il cielo e poi girarsi di scatto verso di me, con un sorriso enorme sul volto e le fossette ai lati delle labbra. Corre verso di me, la prendo a mezz’aria, la faccio girare mentre la guardo incredulo. E quando lei si sporge per far incontrare le nostre labbra e ci incontriamo a metà strada, in un bacio che sa di burro di cacao, pioggia e lacrime, mi rendo conto che sbagliavo e che non potevo cadere più in errore di così.

Perché mi rendo conto che noi siamo una buona idea.

Angolo dell'autrice:

Sono innamoorata di Adam dalla prima volta che l'ho ascoltato un paio di anni fa, e trovo che l'accoppiata Lea/Adam porti una carica erotica non indifferente... e ho questa pazza idea  di fare una raccolta di song-fic su di loro, anche se questa è la prima in assoluto che pubblico. Volevo ringraziare le mie amiche che mi hanno supportato e convinto a pubblicare anche quando pensavo che facesse schifo. Vi voglio bene dolcezze! Quindi.. fatemi sapere, e recensite, recensite o anche solo leggete e inviate uno smile ahahaahaha va bene tutto! Critiche sempre ben accette!

Xoxo Bea

  
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