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Autore: Danielle83    22/06/2014    0 recensioni
"Devo scegliere, scegliere dentro questi sentimenti così stretti ed affrontare surreali realtà. Come se fossi fuori tempo."
Due ragazzi sporchi di terra escono da un'auto urlando e correndo. Si avvinghiano sulla professoressa facendola cadere a terra.
Sbuffo: un scherzo da qualcuno? Mi allontano dalla ringhiera per avviarmi verso il corridoio interno e tornarmene in classe quando inaspettatamente un urlo straziante mi colpisce alle spalle: era la professoressa. Quei due le stavano dilaniando la pelle.
Non era uno scherzo, era cannibalismo. Spaventata, corro verso la stanza del preside..senza sapere che la scuola era sotto assedio da esseri più spaventosi del normale.
Genere: Avventura, Horror, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chanel.




« OVERTIME »
 
22 Maggio, 17:56. Missouri.

 
Sapevo che prima o poi mio fratello si sarebbe lasciato prendere dall'avvilimento. Lo trasciniamo fino all'auto.
Austin prende il controllo del volante, Lynn cerca di asciugare Rachel mentre io cerco di risvegliare Tyler.
« E' la fine, siamo finiti. » Austin si lascia dominare dal terrore.

« Austin! Pensa a guidare!! » Ordino. Mi sento in dovere di prendere il controllo quando lo perde Ty. 
Ma Austin non aveva tutti i torti: Tyler sul sedile dell'auto privo di sensi. Sonny e Whitney morti. Altre ore di viaggio. La nostra unica via d'uscita da quella casa piena di non morti era un gelido tuffo in piscina e a Rachel, quel tuffo, proprio non serviva con quella febbre che si ritrova.
« Dove siamo diretti? » Chiede Lynn.
« Con questa restante benzina presumo di poter arrivare a Portland, vicino Louisville, nel Kentucky. Faremo rifornimento e NON CI FERMEREMO PIU'! 
» Stabilisce Austin.
Ti guardo mentre, con gli occhi colmi di lacrime, percorri la strada verso l'ultima pausa. Ormai è fatta. E' finita. Stiamo per arrivare. Ma ricordi, Austin, quando tutte le mattine mi aspettavi fuori la classe per verificare che stessi bene? Anche fino alla fine, quando l'apocalisse era già in corso, sei corso su nel terrazzo per verificare ancora che stessi bene, salvandomi la vita.

Io ricordo il tuo « Ti cercavo. » ed il suono di tali parole è tatuato sul mio cuore. Riuscirò a confidarti i miei sentimenti prima che sia troppo tardi?
 
19:30
 
« Dove siamo? » Fortunatamente sento la voce di mio fratello, anche se indebolito ancora è vivo.
« Hei, siamo entrati nel Kentucky, mio eroe, siamo ad un passo dalla Virginia ormai, dobbiamo solo rifornirci di benzina. » Confesso accarezzando il suo volto. 
« Cosa ci è rimasto? » Chiede ancora, cercando di sollevarsi.
« Abbiamo dell'acqua, ma per mangiare dobbiamo resistere fino all'arrivo da mamma..
» Detto ciò, noto la rabbia e la frustrazione di Austin ripercuotersi sul volante, stringerlo forte ma senza perdere il controllo dell'auto. Lynn poggia la mano sul suo braccio che ormai presenta venature rabbiose che vogliono solo liberare l'ira e ripercuotersi su tutto il mondo. Questo mondo non morto. 
 

22 Maggio, 21:03. Portland, LouisVille, Kentucky.
 
Giungiamo in luogo che sembra deserto e privo di pericolo. Il confine era tracciato da un recinto in acciaio ma siamo riusciti a passare poiché il recinto da una parte era rotto. Ciò significa che non possiamo esser soli qui. 
Stazione di servizio, tutto sembra andar piuttosto bene: meno male, non possiamo rischiare di perder ancora qualcuno. Austin scende dall'auto, allontanandosi.
« Chanel. » Lynn fa il mio nome mentre Tyler scende per rifornire l'auto di benzina. « Va da lui. » Non ci penso due volte. Scendo dall'auto e raggiungo Austin. E' proprio vero quando, dopo mille avventure, e alla fine che le persone si lasciano prendere dalle crisi e dalle emozioni. Così sta accadendo con Austin: Le manca la sua famiglia, è evidente. 
« E se non mi fossi mai sbagliato? Se stanno ancora bene, Chanel? Non me lo perdonerei mai! Mio padre, mia madre..anche io ho due fratlelini piccoli. Perché Rachel è qui ed i miei sono a casa a morire di paura? » Chiedi furioso. Si allontana ancora di più mentre lo seguo.
« Austin, se così fosse, manderemo un elicottero il prima possibile a cercare la tua famiglia, lo prometto. Però ti prego, sali in auto, è pericoloso. » E' buio e gli zombie al buio possono uccidere gli pare, senza barriere. 
« Cos'ho da perdere? » Lo guardo mentre si dispera, potanto il suo ciuffo indietro. Mi avvicino toccandogli la spalla ma quest'ultimo si allontana mostrandomi degli occhi terrorizzati. Lo avvicino a me stringendolo forte. Stringo il suo volto gemente sul mio petto. Volevo essere quel rifugio che le sue paure non potevano varcare. 
« Devi vivere per loro. » Detto ciò, Austin smette di singhiozzare. 
Sento la presa sui miei fianchi farsi sempre più decisa. Accarezzo i suoi capelli mentre lui si solleva. In un attimo, siamo naso contro naso. Il suo respiro difficile e le sue lacrime ad un centimetro da me. Sposto il volto verso destra, socchiudendo gli occhi. Sorpassa le sue indecisioni e mi bacia. Mi bacia decisamente. Tenendo la testa premere contro le sue labbra, baciarmi intensamente. In modo energico come se davvero non avesse altro da perdere. 
Un sentimento così vivo, così profondo e irrefrenabile. Morde il mio labbro per poi baciarlo delicatamente.
« Da quanto tempo provi questi sentimenti? » Chiedo sussurrando. Continua a baciarmi, la risposta sembrava non poter arrivare più.
« Diciamo che conoscerti è stata la cosa più bella che potesse capitarmi. » Sussurra anche lui senza farsi sentire dal male che ci circondava, dal mare di dolore attorno. Sembrava tutto vuoto e spento intorno ma carico e lancinante dentro noi. Questi sentimenti finalmente svelati. 
Non potevamo dimenticarci in che mondo non morto ci trovavamo, così veniamo interrotti da un urlo straziante: Era Lynn. Corriamo entrambi verso l'auto ed oltre essa Lynn a terra tremante mentre Tyler prende a martellate un zombie versione benzinaio. 
« Cazzo, Lynn, no no!! » Urlo inutilmente, avvicinandomi alla mia amica ferita sul fianco. Premo contro la sua ferita.

« E' finita...è finita... » Cerca di dire, affaticando le sue ultime forze. Quegli occhi a mandorla rischiando di spegnersi. La sua mano sfugge dalla mia presa. Guardo l'orologio: era un movimento privo di sentimenti, guardare l'orologio per poter scappare prima che potesse ucciderci tutti. Abbiamo un minuto e trenta secondi. Mi giro verso Tyler che minaccia di uccidersi sparandosi sulla fronte.
« Ty, Ty! Porca puttana, reagisci! Non farlo! 
» Urla Austin. Mi giro verso l'auto, Rachel è in una valle di lacrime appoggiata sul finestrino. No, Tyler non si sarebbe mai ucciso ad un passo dalla salvezza, ad un passo dalle sue sorelle, con Lynn che minaccia di diventare uno zombie. 
Riguardo l'orologio, abbiamo perso un minuto. 
« Ty, tu sai meglio di me che dobbiamo andare via. » Mi alzo e, con un nodo stretto alla gola, supplico mio fratello di ragionare.
« E' la tua migliore amica, come fai!? Come fai a lasciarla là?! » Chiede Tyler come un disperato. 
« Mi mancherà! Mi mancherà ogni giorno!! Ma se non scappiamo immediatamente, ci ucciderà tutti perché ti dirò ua cosa: Non avremo mai la forza di spararle. » Urlo, cominciando a piangere anche io. 
Gli occhi di Tyler incrociano i miei. Lo so, lo so cosa sta pensando: Non abbiamo nemmeno passato un giorno da fidanzati, hai così tanti bei ricordi di lei, così come io. Ma avremo modo di pensarci insieme, solo non qui. 
Austin prende Lynn e la trascina qualche metro più distante.
« Ormai è questione di 10 secondi. » Confessa Austin.
« Dobbiamo andare. 
» Tendo la mano verso mio fratello e con gli occhi lo supplico di salire in auto. Improvvisamente, Rachel urla. Mi giro: Austin si allontana da Lynn correndo, quest'ultima si alza un modo spaventosamente veloce per essere una morta. Tyler mi prende per il polso e corriamo verso l'auto che Austin ha già raggiunto. 
Mi sento afferrare per un piede: non era Lynn, bensì il non-morto che l'ha uccisa.  Cerco di tenermi con il sedile ma inaspettatamente vedo un essere piazzarsi sul non-morto che mi stava aggredendo e cominciare a sbranarlo: Era Lynn. Non avevamo mai visto due non-morti dilaniarsi tra di loro. E' come se Lynn mi avesse salvato, come sempre. Salgo in auto, chiudo lo sportello e la mia migliore amica si gira verso di me: I suoi occhi sono diversi, sono bianchi, senza un filo di rosso sangue. Non ci attacca, non ci segue, ci difende ma sbranando. L'ultimo ricordo di Lynn è lei...non morta.

 
23 Maggio, 06:40. Harrisonburgm, Virginia.
 
« Manca davvero pochissimo. » Austin ha ragione, le ultime 126 miglia che, anche se non pochissime sono comunque poche rispetto a quello che abbiamo passato. Abbiamo attraversato gli Stati Uniti d'America, perdendo tre di noi, ma perdendoli da eroi. 
 

07:01

 
« Da adesso la strada è tutta dritta, siamo arrivati. » Informa Austin, tra il silenzio di Tyler e il mio rassicurare Rachel. 
« Ecco il quartier generale. » Ribadisce Ty. Poggio una mano sulla spalla e poggio la testa sul sedile. 
Improvvisamente, ci troviamo davanti uno zombie che fa deviare l'auto, ribaltandola. Ad un passo dalla salvezza.
 
  
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