Libri > Divergent
Ricorda la storia  |      
Autore: pukpuk    23/06/2014    3 recensioni
Scegliere non è facile, c'e' chi si trova in difficolta, chi sceglie il posto sbagliato e poi c'e' chi, come me, sa da sempre quale sarà il proprio destino.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caleb Prior
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Entro lentamente nella sala dove si svolgerà la cerimonia della scelta. Il rumore mi invade la testa distraendomi dalla preoccupazione. Mi guardo intorno scrutando i volti degli altri ragazzi che oggi decideranno quale sarà il loro futuro, vorrei poter sapere cosa pensano, se anche loro sono nervosi come me, cosa hanno raccontato ai loro genitori? Hanno avuto il coraggio di dirgli che se ne sarebbero andati? O hanno fatto come me, recitando per sedici anni una parte che non gli si addice sforzandosi di sembrare il più possibile simili alle persone con le quale vivevano? Scendo le lunghe scale cercando il posto riservato a me e alla mia famiglia. Ad ogni passo realizzò sempre di più quello che succederà oggi, cerco la mano di mia sorella e la stringo con forza assimilandone il calore e la morbidezza che potrei sentire ora per l’ultima volta mentre l’ansia mi assale lentamente. So già quello che farò, so cosa prevede il mio futuro, l’ho sempre saputo e il test non ha fatto altro che confermarlo.  Mi siedo rigido sulla sedia che mi sembra scottare nonostante non ci si metta nessuno da un anno intero. Marcus inizia a parlare. Ci ricorda che oggi decideremo del nostro futuro, come se avessimo bisogno che qualcuno ce lo ripeta. Sono anni che i nostri insegnanti ci preparano a questo giorno come se fare la scelta giusta fosse per noi di vitale importanza, il che probabilmente è vero. Faccio scorrere lo sguardo sugli spalti per distrarmi, ogni fazione è posizionata in un punto diverso della sala; pacifici, intrepidi, candidi,eruditi ed infine la mia fazione, gli abneganti. Osservo la mia mano intrecciata a quella di mia sorella è adagiata sulla sua gonna grigia, abbiamo solo pochi mesi di differenza, per questo oggi faremo entrambi la nostra scelta. Dopo un tempo che mi pare interminabile Marcus inizia a chiamarci uno ad uno,  un brivido mi scorre lungo la schiena e mi passo una manica sulla fronte per detergere il sudore che mi imperla il volto nonostante non faccia poi tanto caldo.  Stringo la mano con più forza per fermare il tremore e chiudo gli occhi facendo dei respiri profondi.
“Caleb Prior” Tuona la voce del mio capo fazione. Mia madre mi da un rapido bacio sulla guancia sorridendomi incoraggiante, mio padre mi da una pacca sulla spalla guardandomi convinto che io faccia la scelta giusta, che decida di rimanere con la mia famiglia, e Beatrice mi stringe più forte la mano come se non volesse lasciarmi andare, io la guardo e le sorrido annuendo impercettibilmente, l’ altra sera prima di andare a dormire le ho ricordato che oggi non dovremo pensare agli altri, ma a noi, le mi ha guardato sconcertata, ma io spero che abbia capito cosa intendevo.  Mi avvio lentamente verso il tavolo con le cinque coppe disposte ordinatamente, ad ogni passo sento il cuore battere più forte e coprire tutti gli altri rumori, mi asciugo le mani sulla camicia e mi fermo davanti a quella degli abneganti osservando le pietre grigie mentre, riluttante ,prendo in mano il coltello. Solo ora realizzo la grandezza di quello che succederà oggi, che da questo dipenderà il mio futuro, sento le gambe cedermi e mi appoggio al tavolo per non cadere. Marcus mi incita con uno sguardo e io faccio un passo di lato osservando tutte e cinque le coppe attentamente. Improvvisamente non sono più tanto sicuro di quello che voglio fare. La pace del quartiere degli abneganti, le giornate con i ritmi scanditi e le semplici costruzioni di cemento del quartiere. È questa la vita che mi aspetta? Non sarebbe  male poter rimanere con la mia famiglia per il resto della mia vita. Poi ripenso a tutte le volte che mi sono dovuto nascondere per fare quello che mi piaceva, ai libri abbandonati  nella mia stanza tra il muro e l’armadio, all’eccitazione che provo ogni volta che scopro qualcosa di nuovo e sono assolutamente convinto su cosa devo fare, so che i sentimenti non devono prevalere su quelle che sono le abilità, che non è giusto che io scelga di rimanere in un posto che non mi rappresenta solo per affetto. Voglio vivere la mia vita come meglio credo, e questo lo posso fare solo stando nella fazione che ritengo più opportuna. Alzo la mano e ci passo sopra il coltello, lentamente , per assaporare quel momento che rappresenta la prima decisione presa in relazione a quello che voglio fare io e non agli altri, l’inizio di una nuova vita, di una nuova avventura. Il sangue scivola lento sulla pelle e io stringo il pugno lasciando cadere una goccia sul vetro . Gli eruditi. Ora sono sicuro. È questo il mio posto.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

devo dire che non sono completamente convinta, però va be, voi che ne dite?
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Divergent / Vai alla pagina dell'autore: pukpuk