Teatro e Musical > Les Misérables
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Autore: Linsday BlackRose    24/06/2014    8 recensioni
Immaginte un Javert fissato con Harry Potter, un Jean Valjean Harleysta e con problemi di linea, una Fantine che spoilera finali di film, un Marius ancora più cretino del solito... e avrete solo una vaga idea di quello che vi aspetta leggendo questa storia.
E' pazzia?
E' follia?
NO! E' solo Les Miserables!
Hope you like it!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo quattro
"Perché Javert non andò a vedere Harry Potter"

 
 
Nel momento in cui iniziò a sospettare che il sindaco Madeleine potesse essere l'ex galeotto Jean Valjean, Javert prese a trascurare tutti i suoi altri doveri di ispettore; incluso debellare il fiorentissimo mercato della prostituzione presente in città.
Aveva però trovato il tempo di fare quattro ore di fila per la prima di Harry Potter, vallo a capire st'ispettore, era una creatura complicata.
Nel frattempo, la povera Fantine, sedotta, abbandonata incinta e costretta a separarsi dalla figlia, era stata appena licenziata. Ma vi pare che questo possa bastare per la protagonista di un romanzo drammatico dell' '800? Certo che no! Così la nostra povera protagonista si era trovata nelle fauci del fiorente mercato della prostituzione sopracitato.
E che ci volete fare, C'est la vie!
Ma l'incontro che doveva rendere inutili le quattro ore di fila di Javert, avvenne in una fredda sera d'inverno.
Fantine venne notata da Bamatobois, un giovane borghese utile alla società quanto i francobolli al lampone che monsieur Le mayor adorava leccare i giorni in cui non aveva niente da fare.
Si stava quindi divertendo a tormentare la povera donna.
"Sei brutta! Sei sdentata!" come si vede, oltre che di un invidiabile spirito d'osservazione, Bamatobois era anche dotato di una fervida immaginazione per gli insulti.
"E tu sei un brutto babbano!" Replicò lei voltandosi a guardarlo.
Bamatabois spalancò gli occhi, poi chiese:"Nooooooo, ai visto anke tu hp xdxd"
Come potete notare, Bamatabois era subumano anche nel modo di esprimersi. Probabilmente ascoltava anche gli One Direction e Justin Bieber.
"Si, l'ho visto, e se non metti le acca al posto giusto giuro che ti picchio." Replicò lei con sguardo truce.
"cm ti prmt d prlr in qull md a m!!!! hihihihi" (Per chi non parla la lingua degli aborti dell'umanità= Come ti permetti di parlare in quel modo a me)
Ma Bamatabois pensò anche di aggiungere i fatti alle parole, ed infilò un pugno di neve nella schiena della povera Fantine.
"MA PORCA DI QUELLA PUTTANA CHE SEI!" Ruggì Fantine gettandosi su di lui, ed iniziando a picchiarlo selvaggiamente.
(Se a qualcuno interessa la sorte di questo scherzo della natura, sappia che venne portato in ospedale, e passò il resto della sua vita in sedia a rotelle, pensandoci due volte prima di importunare onesti lavoratori.)
Ma le grida di Bamatabois attirarono la più grande rottura di coglioni di tutta la città: L'ispettore Javert.
"Tell me quickly what's the story/who saw what and why and where/e me la sento troppo matta/ perchè io sono JAVERT!" recitò l'Ispettore fermandosi in quel momento sul luogo del delitto.
Bamatabois e Fantine lo osservarono perplessi per qualche istante, poi cominciarono a parlare tutti e due insieme, cercando di sovrastarsi a vicenda.
"UNO ALLA VOLTA!" ruggì l'Ispettore. "Non ci ho capito una mazza. Chi ha aggredito chi?"
"Qll tr m a aggrdt in mzz all strd e m a cmt bbn" Esclamò Bamatabois.
Javert lo fissò battendo le palpebre per qualche istante, poi disse:"Ok. Adesso si che è tutto chiaro."
"Traduco io per questo scherzo di natura" intervenne Fantine "Ha detto che l'ho aggredito in mezzo alla strada e che l'ho chiamato babbano"
Javert le rivolse uno sguardo di puro disprezzo. "Primo: non ti ho dato facoltà di parlare. Secondo: comincio a comprendere perché ti abbia aggredita."
"Primo: la facoltà di parlare te la metti dove so io" ribatté Fantine. Poi, accorgendosi di aver fatto un errore, assunse la sua espressione da Gatto con gli Stivali e disse, con una vocina sottile sottile:"La prego, Ispettore Javert, mi creda: non stavo facendo niente... ho solo detto al signore qui che nell'ultimo film di Harry Potter Harry sopravviveva..."
Javert la fissò, e tutto il colore parve sparire dal suo viso. In un istante, assunse lo sguardo gelido che i criminali ben conoscevano.
"Fatine" disse con voce gelida "io ti dichiaro in arresto per l'aggressione ai danni del signor Bamatobois e per un reato ancora più grave."
"Quale?" domandò Fantine, schiantata.
Javert estrasse dalla tasca dei pezzi di carta e cominciò a stracciarli lentamente, mormorando ad ogni strappo una parola tra i denti:" E per aver mandato a puttane... le... quattro... ore...di... fila... per i biglietti della prima di Harry Potter e i Doni della Morte!!!" le ultime parole Javert le gridò, buttando all'aria in un colpo tutto quel che restava dei biglietti. Per un istante rimase immobile, quindi, tra la pioggia di pezzi di carta che gli cadevano intorno, completò, con voce assolutamente calma: "Parte due."
Dopo quelle parole, Fantine comprese che il suo destino era ormai segnato.
Ma non aveva fatto i conti con un potere più forte.
In quel momento, il rombare di una moto ruppe il silenzio.
"No..." Mormorò Javert alzando gli occhi al cielo" Il sindaco tamarro e Harleysta no!"
E in quel momento, Jean Valjean fece il suo ingresso sulla piazza a bordo della sua Harley, i guanti da guida coordinati al suo giubbetto, la sua magliettina:"I'm sexy and you're not" e, per finire, gli AC/DC sparati a palla dalla moto.
"Hey you, shook me all night long! Hey you! Shook me all night long!" Cantò Valjean a squarciagola, mentre frenava al centro della piazza.
"Questa la so, questa la so!" urlò Fantine, alzando una mano. "Shook Me All Night degli AC/DC!"
Javert la fissò, inorridito. "Quindi, oltre a prostituirti, e spoilerare finali di film" queste ultime parole furono pronunciate con sguardo assassino "ascolti anche musica satanica?!"
"Satanica?" ribatté Fantine, offesa. "Scusa, ma hai presente in che secolo vivi?"
Javert scosse la testa, pieno d'orrore. "Quella musica orrenda che porta alla perdizione, * con la sua carica di sfrenata sessualità..."
Sulle parole "sfrenata sessualità", il suo sguardo scivolò casualmente sul sindaco. Nel momento in cui se ne rese conto, Javert sussultò e si guardò freneticamente intorno. "Non ci sono slasher in giro, vero?".
Non ce n'erano, quindi Javert tirò un sospiro di sollievo, e continuò: "... dicevo, con la sua carica di sfrenata sessualità... e, con tutto questo, non dovrei nemmeno portarti in galera?"
"Javert, si può sapere cosa ha fatto questa donna?" intervenne Valjean.
"Mi ha rivelato il finale di Harry Potter" ruggì l'Ispettore.
"Cosa?" Valjean scese dalla moto e si chinò sulla donna prendendole le mani. "Fantine, ditemi: nel finale, Harry Potter vive o muore?"
"Oh, no, sopravvive".
A quelle parole, Valjean si raddrizzò con aria soddisfatta e tese una mano, sulla quale l'Ispettore Javert sbatté, con sguardo ancora più omicida, una banconota.
"Adesso, vieni con me!" ordinò l'Ispettore alla donna con sguardo truce.
"Cosa?..." Fantine sbiancò. "Vi prego, Ispettore! Non potete farlo! Devo mantenere la mia bambina, non posso andare in prigione, io..."
"Meno chiacchere, e comincia a camminare".
"Non potete farlo!" insorse Valjean. "E' innocente!"
"Ha aggredito un borghese, e perciò io devo portarla in prigione, come il mio dovere m'impone" Javert si raddrizzò e declamò con voce solenne: "Dove io passo, il crimine finisce; l'ordine è mantenuto...*"
"La noia impera" borbottò Valjean.
"Come?"
"Ma che palazzo!" rispose immediatamente Valjean. Quindi si chinò su Fantine e la prese in braccio. "La porterò in ospedale."
"Monsieur le Mayor!" intervenne Javert, scandalizzato.
"Oh, tacete voi!" sbottò il sindaco. "Vi ricordo l'articolo 81 della legge 13 Dicembre 1799 sulla detenzione arbitraria**".
"Ve lo siete appena inventato" sbottò l'Ispettore.
"Può essere" ribatté il sindaco con la sua miglior faccia di bronzo. Quindi, caricò Fantine sulla moto. "Dov'è tua figlia?" le domandò.
"Monsieur le Mayor!" urlò Javert, ormai sull'orlo di una crisi isterica.
"Oh, ma vi si è rotto il disco?"esplose Valjean. "Allora, dov'è tua figlia?"
"Da un locandiere di Montfermeil" rispose quella, stupefatta.
Valjean annuì, quindi mise in moto e partì, allontanandosi tra i bui vicoli di Montreuil-sur mer .
Dietro di loro, Javert rimase a fissarlo, negli occhi una luce fredda e determinata.
"Giuro" ringhiò "che prima del prossimo salto temporale riuscirò a finire una frase iniziata con Monsieur le Mayor!"
 
*Angolo degli autori*
Linsday:"Buongiornoooo
Catcher: Buongiorno a questo giorno che, si sveglia qui con me! Buongiorno al latte ed al caffè, buongiorno a chi non c'è!
Saitou: Catcher, placati.
Catcher: Ehi :c placati tu! Se io sono acculturata musicalmente che ci posso fare!
Linsday: PLACATEVE! Non ci riusciamo proprio a non fare più di 874489470 asterischi a capitolo? Allora
*Citazione del testo originale francese di Fantine's arrest, dove Javert se la sente mattissima
**Citazione dal libro
Linsday: Okay, tutto messo, mi pare...Poi, se non capite qualcosa, cavatevela da soli u.u
Saitou: Vi lovviamo con tutto l'heart
Catcher: Si sta trasformando in Bamatabois
Linsday: *Urla stile Comfortably numb dei Pink Floyd* AAAAAAAAAAH
*entra Fabrizx*
Questo è il primo capitolo di cui il sottoscritto FABRIZX partecipa in maniera quasi diretta alla scrittura, oltre a contribuire come prima come compositore, e con alcuni dei dialoghi, e ad essere stato fra le menti dietro alla follia, e tra i principali ideatori degli sviluppi successivi. Perdonate il crossover con Pokémon, se vi turba, è stata una mia debolezza, ma stranamente è apprezzato perfino da catcher che di solito non è tipo da Pokémon, per cui ora che ci sono riuscito ve lo tenete, XD!
Se per caso vi interessa approfondire la follia, passate dal mio account, mi raccomando. Sto sotto esami di Maturità, per cui posso scrivere e recensire poco, ma c'è già abbastanza da leggere per chi arriva ora, e dopo aggiungerò altro. Penso di farcela a rispondere ad eventuali recensioni in tempi brevi.
E ora, se mi perdonate lo spot pubblicitario, ci vediamo alla prossima puntata!

 
*Nel frattempo, Manzoni ed Hugo*
Manzoni: Invero la gente non sparisce così nel nulla! Victor, mi stai ascoltando?
Hugo: QUESTO E' IL TEMPO DELLE CATTEDRAAAAAAALIIIIIIII!!!!!!!!
Manzoni: L'abbiamo perso.
Hugo: LA PIETRAAAAA SI FAAAAAAA STAUTA MUSICA E POESIAAAAA
Manzoni: Questa deve essere la macumba che mi è stata lanciata dagli studenti che mi hanno studiato per tutti gli anni. Un compagno rincretinito.
Hugo: Ehi :c
Manzoni: Allora ci senti quando ti pare!
Hugo:LE HO TROVATE!!! SONO LORO!!!! *prende il fucile* Em...Ale....mi si è inceppato il fucile
Manzoni: Se non lo carichi non vedo cos'altro potrebbe succedere.
Hugo: Ah. *Si rinchiude in cucina*
*Passa un'ora*
Manzoni: Vicccccc! Victoooor! *Entra in cucina*
*Victor si trova con la testa nel forno*
Manzoni: MA CHE CAZZO STAI FACENDO?!
Hugo: Ho letto che Virginia Wolf si è suicidata con la testa nel forno. Perché io non muoio?
*Alessandro si china e lo trascina via* Deficente, se reusciti, accendilo il forno! E comunque, era Silvya Plath.
 
The eeeend

 
  
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