La base è grande, forse troppo e la maggior parte delle stanze sono chiuse o riempite di scatoloni pieni di fascicoli polverosi.

Jemma Simmons è seduta sul divano, i popcorn appoggiati pigramente sulle ginocchia e la quarta serie del Doctor Who scorre sul televisore, nessun suono se non per la tv e il leggero rumore dei popcorn masticati. Skye è lì seduta a fianco a lei non guarda la tv, guarda Jemma con lo sguardo preoccupato, fissa le occhiaie scure sotto gli occhi della scienziata e la sua pelle pallida, non parla e respira lentamente, vuole solo dirle che andrà tutto bene, che Fitz tornerà e poi tutto tornerà alla normalità, ma sa che è solo una bugia.

«L’agente Romanoff non ti risponde?» Melinda cerca di tenere uniti i pezzi, da sostegno al suo nuovo capo e cerca di non lasciar andare i sentimenti e finire ad abbracciare Simmons mentre piange, «Natasha è fatta così, sparisce quando si alza un grande polverone» Coulson sospira digitato qualcosa sul suo pad «Dopo New York è sparita quattro mesi» dice sovrappensiero «La troverò» è un sussurro e Melinda non sa come faccia ad essere così fiducioso «E Barton?» chiede Triplett con estrema cautela mentre sistema dei vecchi fascicoli, Melinda lo fissa, prende aria nei polmoni «Sparito anche lui» ed ora capisce quanto lo S.H.I.E.L.D sia andato in frantumi.

Sono seduti a mangiare cibo liofilizzato, nessuno dice niente, Jemma non mangia, Melinda la guarda preoccupata e Skye non sa che fare, «Potremmo sempre riunire gli Avengers a farci dare una mano» Triplett lo dice senza pensare a voce relativamente alta e il suo nuovo capo, il nuovo capo di quella massa di rottami e documenti bruciati che è lo S.H.I.E.L.D, sospira «Chiamerò Stark e vedremo cosa ci dirà lui» un filo di voce rassegnato, ha bisogno di aiuto perché in questo momento anche lui dopo anni di situazioni tragiche non sa che fare, non ha più colleghi, non ha più un mentore, non ha più niente se non la sua piccola squadra che sta lentamente cadendo a pezzi e ora quel che gli serve sono proprio dei supereroi.

Skye sospira la sua famiglia, perché non smetterà mai di pensarlo, è andata in pezzi come un bicchiere rotto a terra e lei non sa che fare, ora che Ward se n’è andato ha rivelato chi è, Fitz è in coma chi sa dove non sa come andrà a finire, non sa che dire, sa solo che può continuare a sperare che tutto vada per il meglio.