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Autore: Emily Kingston    24/06/2014    4 recensioni
| Leo/Hazel | Missing Moment | Spoiler!Alert
Quand’è che ti sei innamorato di Hazel, Leo?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hazel Levesque, Leo Valdez
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Questa è la nostra storiache un giorno potremo riprenderci
 
This is our story that we could take back someday
Our lonely glory that we could get back they say
 
 Il vento batte forte sul ponte della Argo II, ma tu non ci fai caso, continuando ad accarezzare la testa sbuffante di Festus, il drago di metallo.
Sospiri, lasciando che le folate ti scompiglino i ricci mentre osservi i disegni delle stelle, provando a immaginare quale figura potrebbe uscire fuori, se avessi una matita con cui unire i puntini.
 Jason e gli altri si sono eclissati e tu, come ogni sera, sei salito sul ponte della nave per andare dall’unico che possa veramente capirti: il buon vecchio Festus. Non potrai mai dimenticare il giorno in cui l’hai trovato o il giorno in cui l’hai riportato alla vita, sbuffante e fiero come un tempo. Il tuo migliore amico.
Alzi il naso verso il cielo e un gruppo di stelle somiglia così tanto ai capelli color cioccolato di Hazel. Senti le labbra distendersi in un sorriso e una strana euforia scorrerti nelle vene. Voglia di toccarli, incastrarci le dita, stringerli per avvicinarla a te.
Quand’è che hai cominciato a pensare ad Hazel in questo modo? Non lo ricordi. Ma ricordi benissimo quell’istinto di abbracciarla e stringerla forte contro il tuo petto, interrotto poco dopo dall’arrivo di Frank, il suo ragazzo. Già.
Non puoi farti strane idee Leo, lei ha già qualcuno che la prende tra le braccia; qualcuno che le ha messo in mano la sua stessa vita e che sarebbe pronto a sacrificarla per lei. Come te.
Scuoti il capo, cercando di mandare quei pensieri il più lontano possibile, nello spazio, tra le stelle.
“Eccoti qua,” la sua voce ti arriva cristallina alle orecchie, inaspettata.
Ti volti e lei è lì, con quegli occhi grandi che ti fissano, le labbra leggermente increspate e i suoi soliti vestiti addosso. Attraverso la manica della maglia, intravedi il tatuaggio che le hanno fatto al Campo dei Romani e sorridi, come se avessi realizzato solo in quell’istante che è davvero lei.
“Non riuscivi a starmi lontana, eh?” le dici, passandoti una mano tra i capelli con aria decisa. “Lo so, faccio questo effetto alle ragazze, non preoccuparti.”
Hazel ride, avvicinandosi per darti una botta giocosa sulla spalla.
“Che imbecille,” sussurra tra sé, ma tu l’hai sentita bene e potresti scoppiare di amore.
Qui.
Adesso.
Quand’è che ti sei innamorato di Hazel, Leo? Non lo sai. Non ne hai la più pallida idea e non ti capaciti di come possa essere successo. Lei non ti amerà mai; vedrà per sempre Sammy in te. Sammy che l’ha amata decenni fa. Sammy a cui lei ha dato in custodia il suo cuore.
Sammy, non te.
“Frank?”
“Frank cosa?”
“Dov’è,” rispondi, evitando di guardarla. È la cosa che sai fare meglio ultimamente: evitare. “Perché non sei con lui?”
Hazel arrossisce, abbassando lo sguardo, come se sapesse di essere nel posto sbagliato con la persona sbagliata, eppure non dà cenni di volersene andare.
“Lui…” inizia, incerta. “Lui era stanco ed è andato a dormire presto.”
“E tu?”
“Io non volevo stare da sola.”
Annuisci e dai un’altra carezza a Festus: diventa spesso agitato quando c’è Hazel nei paraggi, come se fosse geloso di lei.
Hazel sospira, portando lo sguardo sull’orizzonte scuro, incerto.
“Non è vero.”
“Cosa?” chiedi, inarcando le sopracciglia.
“Frank era in bagno e io sono sgusciata via dalla cabina, piantandolo in asso.”
Volti completamente il busto verso di lei, stupito da quella sua confessione. Se n’era andata da Frak per raggiungerlo? Non correre troppo con la fantasia, Valdez.
“E-e come mai?”
Hai balbettato. Dei, che stregoneria ti ha mai fatto quella ragazza? Leo Valdez non balbetta. Mai.
“Per vederti,” ammette, un leggero rossore a imporporarle le guance.
“Senti Hazel, se vuoi di nuovo provare ad avere una di quelle tue visioni io… Mi dispiace ma-”
Sono fresche, le labbra di Hazel. E morbide, e dolci, e calde, e buone. Così buone.
È sbagliato, maledettamente sbagliato.
Perché lei sta con Frank, perché chiunque potrebbe vedervi e poi quel tizio enorme ti spaccherà la faccia, perché lei ama Sammy e non te. Ma come può una cosa tanto sbagliata renderti così felice?  Come te lo spieghi Leo?
Istintivamente, le tue mani volano tra i suoi capelli, li stringono e l’avvicinano a te. Adesso puoi sentire il suo petto contro il tuo e le sue mani sulle spalle ti fanno venire i brividi per quanto sono vicine alla tua pelle. Dei, vorresti poter fermare tutto averla per te così, per sempre.
“Non è me che vuoi baciare,” dici all’improvviso, allontanandoti da lei. Ha ancora le labbra semidischiuse e gli occhi chiusi e avresti così voglia di baciarla un’altra volta. “È Sammy.”
A quel nome apre gli occhi e ti fissa con aria smarrita.
“Io non lo so più cosa voglio, Leo!” esclama, allontanandosi di qualche passo da te. E li vedi adesso: la frustrazione, la paura, la confusione, l’amore. Ma per chi sono quei sentimenti che le riempiono gli occhi?
“Credevo di amare Frank,” dice, la voce ora più flebile. “Lo credevo veramente. L’ho osservato da lontano così tanto al campo e quando finalmente mi ha baciata pensavo che fosse la cosa più bella che mi fosse mai capitata… dopo Sammy. Poi sei arrivato tu e niente è stato più chiaro. Eri così uguale a lui e io non sapevo più se ero davvero pronta a dimenticarlo. E non lo sono, non lo dimenticherò mai.”
Non sai cosa aspettarti da quel discorso: sta forse confermando le tue paure? Oppure vuole distruggere i tuoi castelli in aria?
 “Non lo so perché sono venuta qui e ho fatto quello che ho fatto,” ammette, abbassando infine lo sguardo.
Tu ti avvicini di qualche passo e le metti due dita sotto al mento, alzandole il viso.
“Te ne sei pentita?” domandi, stringendo leggermente i denti.
Hazel si morde le labbra, perché la risposta è quella sbagliata.
No.”
Tu annuisci e colmi la distanza che vi divide, baciandola come non hai mai baciato una ragazza prima d’ora: come se fosse il primo e ultimo bacio che darai nella tua vita.
Lei si stringe a te, aggrappandosi alle tue spalle, mentre tu le cingi i fianchi.
 Vi baciate a lungo, ma sembra che il tempo non passi mai e ad ogni bacio scopri un pezzetto in più di lei e quella scoperta ti lascia senza fiato, consapevole che ci saranno altre notti come quella, ma non altri giorni.
“Te l’avevo detto,” sussurri, quando vi allontanate. “Nessuna resiste al fascino di Mr. Valdez, baby.”
Lei ride e ti senti così realizzato ad aver plasmato quella risata tu stesso.
Segue un momento di silenzio, poi l’aria di Hazel si fa grave.
“Non posso lasciare Frank,” dice, ma tu lo sapevi già. “Lui ripone in me tutta la sua fiducia e io non posso abbandonarlo. Non mi sento pronta a farlo. C’è qualcosa che mi lega a lui e voglio coltivarlo ancora per un po’.”
Tu annuisci, portandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Hazel porta una mano sulla tua guancia e ti guarda negli occhi, sicura e decisa.
“Non è stato uno sbaglio però, Leo,” dice. “Era quello che volevo.”
Le sorridi e in quel momento un rumore di passi sulle scale vi fa sussultare e la mano di Hazel torna rapida al suo posto. Passano pochi secondi prima che Frank emerga sul ponte, confuso e accigliato.
“Ma dove ti eri cacciata?” esclama appena nota Hazel.
La ragazza stringe le labbra, cercando una scusa credibile.
“Mi era venuta un po’ di nausea e sono uscita a prendere una boccata d’aria,” spiega poi, sorridendo dolcemente al ragazzo. “Ho provato ad avvertirti, ma avevi il rubinetto aperto. Stavo per vomitare sul tuo letto. Mi spiace.”
Lui scuote il capo, avvicinandosi a lei e prendendole la mano. Tu stringi i pugni, ma poi ricordi i baci di poco fa e una parte di te sa che lei non bacerà mai Frank come ha baciato te stanotte.
“Te la senti di torna di sotto?”
Hazel annuisce e i due si avviano verso le scale.
“Allora buonanotte, Leo,” ti dice lei, mentre Frank fa solo un cenno di saluto con la mano.
“Buonanotte, Hazel.”
I due spariscono sottocoperta e tu torni a concentrare tutte le tue attenzioni su Festus e sul cielo stellato. Il vento si è alzato e l’aria si è fatta più pungente, forse è l’ora di tornare in cabina anche per te.
“Buonanotte amico,” dici al drago di metallo, che sbuffa in risposta. Poi ti allontani, scendendo lentamente i gradini di legno che conducono sotto al ponte.
La tua cabina è tra quella di Percy e quella di Jason. Dall’interno di entrambe le stanze senti provenire dei sussurri e non fatichi a immaginare che Piper e Annabeth non siano nei loro letti.
Ripensi ad Hazel e alla sua pelle luminosa nella notte scura.
 Un giorno arriverà il vostro momento.
Un giorno arriverà il momento della vostra storia e voi potrete andare a prendervela.
 
Questa è la nostra storia, che un giorno potremo riprenderci
La nostra gloria solitaria che un giorno, dicono, potremo riavere indietro
 
 
 





Emi's corner
Questa storia doveva partecipare a un contest, ma per problemi burocratici non è stato possibile. Ormai l'avevo scritta, quindi ho pensato che valesse la pena pubblicarla. 
La coppia Leo/Hazel è una delle mie preferite ne 'Gli Eroi dell'Olimpo' e se zio Rick non li fa mettere insieme è la volta buona che l'ammazzo. Uomo-troll dei miei stivali!
La canzone è Our story di Mako, che consiglio a tutti di ascoltare durante la lettura, perché rispecchia molto l'idea che ho io dell'amore tra Leo e Hazel: un amore reale che non può essere vissuto, ma che un giorno avrà finalmente il suo momento. 
Spero di non essere andata nell'OOC e che la storia vi piaccia. 
E, niente, grazie a tutti di tutto. 
Un bacione, 
Emily. 
 
 
   
 
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