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Autore: Lord Gyber    25/06/2014    0 recensioni
Giuro solennemente: l'odio e la paura saranno il mio nutrimento, la vendetta sarà la mia guida, la disperazione la mia dimora e la distruzione il mio scopo, tutto questo perché: sono la Scintilla del Caos.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nardo si risvegliò nel letto della sua stanza, era parecchio sudato ed non indossava più la sua maschera. Cominciò a guardarsi intorno cercando di capire perché si trovasse lì. Eppure aveva impostato la macchina per ritornare al centro della base. Una voce vicina lui lo costrinse ad interrompere i suoi pensieri.

- Vedo che sei un po' spaesato, fratellone... - Nardo girò il capo per capire chi stesse parlando. Una figura nascosta in un angolo ombroso della sua stanza uscì allo scoperto mettendosi alla luce che proveniva da una piccola finestra: era un ragazzo poco più giovane di Nardo, dai capelli neri rivolti verso l'alto a mo di cresta, indossava una maglietta rossa coperta da un lungo cappotto di pelle nero che gli arrivava alle gambe, dei jeans, degli stivali e sugli occhi teneva degli occhiali da sole.

- Lazo. Cosa è successo? -

- Beh, sei arrivato nella sala delle riunioni, ti sei accasciato al suolo, hai cominciato a vomitare sangue e poi ti ho portato qui. -

Nardo si mise una mano sul volto ricominciando a ricordare ciò che era successo dopo essersene andato da Avalr.

- Cosa diavolo ti hanno fatto per ridurti così? Eppure ho osservato mentre combattevi, e quei due non ti hanno inflitto colpi così gravi. Allora, me lo vuoi dire? - Nardo lo guardò con aria seccata, soprattutto perché non era in condizioni di dare spiegazioni ne aveva voglia di farlo, ma conoscendo quanto era insistente suo fratello fu costretto a cedere.

- E' per colpa di una mia nuova tecnica di potenziamento. In poche parole riesco a fare in modo che il mio corpo rilasci una grande quantità di adrenalina per potenziare il mio fisico e una altrettanto grande quantità di endorfine per non sentire il dolore dovuto allo sforzo, unite ad altre sostanze chimiche . E' molto utile in battaglia, però il mio corpo vai in overdose, dato il numero di tutte le sostanze prodotte, e questo causa un problema a tutti i miei organi e provocando cospicue perdite si sangue.

- Wow – Lazo sembrava parecchio interessato dalla spiegazione – e perché hai utilizzato una mossa tanto pericolosa contro quei draghi, in fondo li hai battuti in modo molto semplice. -

- Ammetto di esserci andato in modo pesante, ma ho pensato, dato che erano riusciti a battere Malefor e basandomi su tutte le storie che ho sentito su di loro, di dover subito dare il 100% del mio potenziale. -

- Si sono fatti annientare in modo imbarazzante, è chiaro che avresti vinto senza sforzo. -

- E' qui che ti sbagli – Lazo lo guardò con aria perplessa – ho vinto solamente per due ragioni: 1) non hanno mai combattuto contro un umano e quindi non sanno quali sono i nostri stili di combattimento e 2) era chiaro che era da molto che non si allenavano, probabilmente avevano allentato un po' la cintura dato che è da anni che non subiscono minacce consistenti. Ma ti posso assicurare che se fossero stati nel pieno della loro forma, avrei avuto serie difficoltà anche sotto l'effetto del mio potenziamento. Senza contare... - si portò la mano al collo – che quando quel drago viola si è trasformato ha ottenuto una forza tale che sarei rimasto secco al colpo che mi ha inflitto. Quindi ti assicuro al 150% che avevo una probabilità molto alta di perdere, ho, come si può dire, “vinto” soltanto per un colpo di fortuna. - Voltandosi di nuovo verso il fratello notò che ora aveva un'espressione seria – A proposito, ho raccolto un numero sufficiente di draghi? -

- Certo, ne hai catturato circa un centinaio ed ora vengono utilizzati per caricare il cristallo – guardano dritto negli occhi di Nardo vi notò una leggere amarezza – ma sta tranquillo non gli abbiamo uccisi. Sappiamo che non sopporti gli spargimenti di sangue. E poi quando tutto questo sarà finito vedrai che non dovremo più ricorrere alla violenza. -

Quelle parole parvero rincuorare non solo Nardo, ma anche Lazo che come il fratello non apprezzava particolarmente togliere la vita a qualcuno.

- Un'altra cosa – interruppe il ragazzo dai capelli corvini – Reon ha detto che puoi riposarti e che mi occuperò io delle altre missioni. Inoltre... - infilò una mano nel cappotto per poi estrarvi un pacchetto rettangolare rilegato in carta regalo, adornato con un grande fiocco che poi lanciò a Nardo – Buon compleanno. - Mentre stava per uscire dalla stanza una mano lo afferrò al colletto della giacca – Prima di andare, devo fartela pagare per avermi fatto cadere da 300 metri di altezza grazie a quel tuo stupido scherzo. - - A-andiamo c-cosa ti fa pensare che avessi voluto u-uno scherzo... - prima di poter finire un potente pugno colpì in pieno volto il ragazzo facendolo volare fuori dalla stanza facendolo schiantare contro una parete – Ancora tanti auguri fratellone... -

 

 

Nella sala delle riunioni un uomo seduto su una sedia girevole scrutava fuori dall'enorme finestra. Il paesaggio era molto tetro, quella che probabilmente era stata una valle rigogliosa ora era solamente un cumulo di terra grigia dove non cresceva più nulla. Nella stanza entrò Lazo che si sedette su una delle tante sedie intorno al tavolo della sala.

- Allora Lazo, come sta il nostro paziente? -

- Bene, capo. Solo qualche ferita superficiale, nulla di cui preoccuparsi.

- Sono felice per questo. - il suo tono di voce si fece improvvisamente cupo. - Quel drago viola è un problema che non va affatto sottovalutato. Sicuramente, adesso tutti i draghi guardiani sono stati messi in allarme. Dobbiamo agire in fretta, ed è per questo che ti ho chiamato. Devi recuperare questo. - L'uomo fece levitare davanti al ragazzo un rotolo di carta. Lazo lo prese e lo aprì lanciando un fischio di ammirazione per quello che c'era sopra – Accidenti è quello che penso che sia? -

- Pensi bene, figliuolo. Sfortunatamente c'è un solo essere che ne conosce l'esatta ubicazione. -

- Cioè...-

- Il nuovo drago guardiano del fuoco, Furno. Devi pedinarlo, probabilmente sarà costretto a raccontare la storia degli umani a quei due draghi e questo ci porterà al Mietitore. Spero che tu abbia capito bene. -

- Tranquillo, boss. Parto immediatamente. -

Posò il pezzo di carta sul tavolo per poi scomparire in una luce violacea.

 

 

Non avrebbe dovuto dare quel pugno, era troppo debole e quel colpo l'aveva sfinito, quindi decise di rimettersi subito a letto. Poco prima di sdraiarsi si ricordò del pacchetto che aveva ricevuto. Nardo lo prese e cominciò a scartarlo constandone il contenuto: una serie di pastelli colorati e di pittura. Lazo sapeva che amava disegnare, serviva a distrarlo dalle sue missione. Ma ancora troppo stanco decise di rimandare e si rimise a dormire.

- Un giorno...-

 

 

 

Angolo dell'autore: salve a tutti cari lettori, se mi state leggendo significa che mi avete perdonato per come ho scritto i precedenti capitoli, il fatto è che mi ci sono lanciato a capofitto in questa storia senza badare troppo ai contenuti, ma vi assicuro che non succederà di nuovo. Ringrazio calorosamente Sasuke per avermi aperto gli occhi.

 

  
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