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Autore: Zeon97    25/06/2014    0 recensioni
Questo è un crossover tra elsword e metin2. Lo ho proposta per l'evento di halloween chiamato "Le storie di Hekat" circa un anno fa, ma non ho vinto. Non lo ho fatta interamente da solo, cioé i contenuti sono tutti miei, ma ho chiesto molti consigli per la grammatica. Spero possa essere di vostro gradimento ^^
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aisha, Elsword
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mentre sorgeva l'alba del 31 ottobre, eravamo ancora vicini al portale per combattere contro i demoni che continuavano ad uscire, ma per nostra sfortuna sembravano non finire mai ed il drago continuava ad attaccarci sputando fiamme e provocando terremoti.

"Dobbiamo tenere duro, prima o poi il portale si chiuderà" dissi alla squadra, sforzandomi di usare un tono che potesse trasmettergli sicurezza, ma anche io avevo i miei dubbi.

"Fino alla fine amico" disse Raven a bassa voce stringendo l'impugnatura della sua sciabola.

Il tempo scorreva, ma non vedevamo nessun segno di cedimento da parte dei demoni. Quei dannati sembravano diventare sempre più forti, mentre noi eravamo allo stremo e potevamo prendere fiato solo quando uno di noi ripuliva il campo con un devastante attacco speciale.

Rena si fermo improvvisamente, lasciando cadere il suo arco. Una lama le aveva trapassato il ventre.

"Aiuto..." L'elfa non riuscì a dire altro ed il demone che l'aveva colpita la scaraventò sul terreno.

Avevamo appena perso non solo una valida compagna di squadra, ma soprattutto un'amica, e per la sua perdita ci sentimmo subito tutti molto tristi. Ma quello che soffriva di più era Raven: aveva sempre avuto un debole per l'elfa. Per lui era molto più di una semplice amica ed infatti cercò di rianimarla in tutti modi, ma fu del tutto inutile. Continuammo disperatamente a combattere. Uno alla volta cadevamo tutti come involucri vuoti: prima la nasod Eve, poi il principe Chung ed infine il mio fedele amico Raven. Restammo in due, stremati: io e la maghetta Aisha.

"E' finita..." ansimò lei.

Improvvisamente il suo viso si incupì, poco alla volta cambiò aspetto sotto ai miei occhi esterrefatti. Le chiesi se si sentiva bene, ma lei di scatto si girò verso di me. Rideva, rideva in modo isterico; non mi sembrava più lei. Mi faceva paura.

"Questa battaglia mi ha stancata, ora Hekat renderà le cose più interessanti!". Dopo aver pronunciato queste parole cominciò a farfugliare silenziosamente qualcosa che pareva proprio essere un incantesimo.

Mentre la maghetta pronunciava la formula magica molte cose iniziarono a cambiare. Il drago smise di attaccare ed iniziò a sciogliersi lentamente nel cratere, riempiendolo di lava incandescente. I demoni improvvisamente si disintegrarono, senza lasciare nessuna traccia. Il portale dimensionale stava cambiando colore e forma: una scena formidabile.
La maga sembrava posseduta da qualche essere.

"Aisha, torna in te!" le gridai preoccupato.

Nessun segno di ripresa; era come se la sua mente fosse completamente assente. Poco alla volta i piedi della maga iniziarono a staccarsi da terra, si sollevò in aria ed arrivò vicino al portale. Da lontano mi urlò delle fredde parole di sfida: << Se desideri salvare la tua amica dovrai sconfiggere un guerriero proveniente dal mondo di Metin, ma se non ci riuscirai lei verrà uccisa per mano sua! Puoi fuggire e salvarti, lasciandola al suo destino, oppure combattere! Fa’ la tua scelta, eroe!>>

Restai immobile, fissando il suo corpo rimasto a mezz'aria. Non potevo credere a quello che stava succedendo, ma la maga fece un ghigno e dal portale si vide qualcuno: era un uomo che stava uscendo dal varco.Alto, possente, con gli occhi rossi come il sangue; indossava una spessa armatura che dava l'impressione di essere indistruttibile, come la spada che stringeva tra le grandi mani. Quando uscì completamente dal portale Aisha cadde al suolo priva di sensi: lo spirito pareva essersene andato, ma ora dovevo pensare al mio nuovo avversario.
I suoi occhi diabolici non si distoglievano dai miei; entrambi aspettavamo a fare la prima mossa. Stufo di attendere mi avventai contro di lui, più veloce che potevo, cercando di colpirlo con la mia lama, ma con un rapido movimento mi respinse violentemente. Decisi di riprovarci. Questa volta però il demone iniziò a scatenare la sua forza verso di me. I suoi colpi erano fortissimi e mi resi subito conto che non avrei mai potuto superarlo in forza quindi mi affidai alle mie tecniche, ma nulla avrebbe mai potuto abbattere quel mostro; la sua armatura era ancora illesa nonostante tutti i colpi subiti.
Stavo tentando di riprendermi quando vidi il mostro dirigersi verso il corpo inerme di Aisha disteso al suolo. La afferrò per il collo e la levò in aria, per poi stritolarla ed improvvisamente la maga spalancò gli occhi ormai pieni di lacrime di dolore.

Le sue urla risuonavano per tutto il campo di battaglia, come il suono delle sue ossa che si spezzavano tra le braccia di quel mostro. Mi lanciai verso quel lurido essere, cercando di distrarlo per salvare la mia amica, ma ormai era troppo tardi. In un lampo il corpo della maga fu scaraventato con forza contro il muro li accanto; una grossa pozza di sangue si formò velocemente attorno al suo corpo. Corsi più velocemente che potevo verso di lei.

"Aisha dì qualcosa, rispondi!" dissì scuotendola, ma ormai era morta e non potevo fare niente per nessuno, ormai ero rimasto solo. Solo.
Il tempo pareva essersi fermato. Restai lì, seduto a guadarla in quel lago di sangue lasciando scorrere le mie lacrime sul suo viso; l'avevo davvero persa. La sola cosa che potevo fare era vendicare la sua morte, a qualsiasi costo!

"Sei un mostro, non dovevi. La pagherai!" gli dissi e, senza pensarci due volte, sbucai al suo fianco senza dargli il tempo di vedermi e sferrai il colpo più forte che le forze mi permettevano.
"Super Fendente!!" dissi colpendo violentemente la testa, che si staccò di netto. Ce l'avevo fatta, l'avevo finalmente sconfitto!
D'un tratto quell'essere mi prese in una morsa fatale e assieme cadevamo nel cratere di lava.
Nell'immensità del buio si levò uno spiraglio di luce. Mi svegliai e pensai di aver sognato tutto: la battaglia, il drago, la morte dei miei amici e lo scontro con quell'essere diabolico. Mi sbagliavo, ero morto. Guardavo dall'alto il mio corpo inerme in una bara, era tutto vero. Al mio fianco una figura lucente mi strinse la mano. Era lei.

"Perdonami, Aisha" le dissi guardandoci negli occhi, lei mi sorrise.

Ci allontanammo insieme da quel luogo, tenendoci per mano, verso una vita migliore.
   
 
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