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Autore: Rie_James    27/06/2014    2 recensioni
Beh, niente, è una storia per lo più inventata, ma con l'aggiunta di qualche evento reale. Nemmeno io so la trama precisa. Vi posso dire semplicemente che è la storia d'amore tra Duncan James ed una sua fan. Spero vi piaccia ^^
Leggete e recensite, mi raccomando!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Duncan James, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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 13. I Can’t Sleep At Night ‘Till You’re By My Side.
 
Duncan non riuscì a chiudere occhio quella notte: era troppo felice ed eccitato per riuscire a dormire. Si sentiva strano, non gli era mai capitato di stare così per una ragazza … Almeno non dopo aver oltrepassato la soglia dei 17 anni! Eppure Gab gli faceva lo stesso effetto di tutte le sue fidanzatine del liceo: gli faceva perdere il lume della ragione fino al punto di non riuscire più a far nulla.
Aveva passato la notte a fissare il soffitto bianco, perdendocisi dentro ormai affondato nei propri pensieri; lui era uno di quelli abituati ad avere tutte le ragazze ai suoi piedi da quando era diventato un membro dei Blue, in particolar modo se le suddette ragazze erano più piccole, ma  il fatto di essere riuscito a conquistare Gab era per lui quasi sconvolgente. Non che lei non fosse stata abbagliata da quel ragazzo già tramite lo schermo del pc, ma il fatto di essere riuscito a conquistarla anche materialmente lo rendeva più che felice. Il fatto di essersela dovuta sudare un po’, gli aveva reso la cosa anche più intrigante, gli aveva fatto venire ancora più voglia di stare con Gab: lui che, da un po’ di tempo, era abituato ad avere tutto e subito, di certo era rimasto colpito da quella ragazza, così comune eppure così diversa da tutte le altre e così simile a lui …
Prese il suo cellulare dal comodino e guardò l’ora: le quattro e dodici del mattino.
Dovrei almeno provare a  dormire” pensò lui … “Se domani mattina avessero intenzione di uscire io non riuscirei ad alzarmi … E probabilmente Gab poi mi ammazzerebbe …” ridacchiò tra sé e sé.
---
Di cosa ti stupisci, Gab?”  pensò, ragionando con se stessa, rannicchiata sotto le coperte, con il viso rivolto sulla parete bianca attaccata al suo letto … “ Quel ragazzo era capace di mandarti in pappa il cervello non lasciandoti la possibilità di dormire anche quando il massimo del contatto avveniva nella tua stupida mente da ritardata! Anche quando lo avevi visto solo su uno schermo era capace di non farti dormire la notte … Perché adesso ti stupisci del fatto che dopo QUEL bacio tu non riesca a dormire e ti stia girando e rigirando nel letto da ore?”
Anche Gab si tormentava cercando di prendere sonno e, nel contempo, si chiedeva se Duncan stesse dormendo e se e cosa stesse sognando o, nel caso fosse sveglio, a cosa stesse pensando; si chiedeva se anche lui potesse essere sveglio a causa sua … Ma certo che no. Lui era Duncan James, quello figo dei Blue, quello che otteneva tutto ciò che voleva, e lei non faceva certo eccezione. Certo, con lei era diverso, ma di sicuro lui era cosciente del fatto che prima o poi Gab avrebbe ceduto, quindi perché sarebbe dovuto essere diverso in quest’occasione?
Il cellulare si illuminò vibrando sul comodino accanto a lei. Lo afferrò sorrise visualizzando il messaggio appena arrivato:
Sei sveglia? Io non riesco a dormire … “
Gab ridacchiò, poi cominciò a digitare in risposta:
Nemmeno io … C’era bisogno di mandarmi un messaggio per dirmelo? XD Non potevi semplicemente venire in camera, visto che sei dall’altra parte della casa?”
La risposta arrivò immediata.
Se Alex si fosse svegliata, mi avrebbe ucciso senza pietà … E se tu fossi stata addormentata avrei rischiato di svegliare anche te … ♥”
Gab strinse il telefono al petto, quasi sperando che l’abbraccio potesse arrivare al destinatario all’altro capo del telefono.
Vieni in salotto …”  rispose subito dopo, per poi alzarsi velocemente dal proprio letto e, senza fare rumore, dirigersi nell’altra stanza.
Si sedette sul divano rannicchiandosi sul bracciolo; pochi secondi dopo arrivò anche Duncan:
- Fammi spazio … Mi metto accanto a te – sorrise e sussurrò dolce mentre prendeva una coperta che era piegata sull’altro lato del divano.
Gab si scostò un po’ più in avanti, mettendosi in punta al divano, in modo da far stendere Duncan dietro di lei … Lui le mise la coperta addosso, in modo che coprisse bene entrambi, poi la strinse forte e le diede un bacetto sulla guancia. Gab si voltò in modo da mettersi di fronte a lui, accoccolandosi beata sul petto di Duncan che intanto le accarezzava la testa delicatamente.
Lei alzò la testa per guardarlo, come a richiedere un bacio che non tardò ad arrivare: Duncan sorrise e la baciò lentamente, accarezzandole piano la guancia mentre con l’altra mano la reggeva per la schiena, come a volersi assicurare che non se ne andasse mai e che rimanesse con lui per sempre … Lei, da parte sua, gli allacciò le mani dietro la nuca, infilando le dita tra i capelli di lui mentre continuava a godersi il sapore dolce di quel bacio che, per quanto tenero ed innocente potesse essere, non mancava mai di essere al contempo anche sensuale e passionale.
- Allora … Come mai la mia piccola non riusciva a dormire? – chiese sussurrandole all’orecchio, mentre scendeva piano con la testa per baciarle il collo. Il viso di Gab era in fiamme.
- Pensavo a un po’ di cose … E tu? – rispose tentando di avere almeno una parvenza di calma
- Colpa tua … - ridacchiò lui – Pensavo a … Te. Pensavo a prima, fuori al locale quando ci siamo baciati … Alla soddisfazione di poter rientrare mano nella mano con te in quella discoteca, facendo invidia a tutti quei pervertiti … - continuò poi a spiegare, vedendo l’espressione confusa sul volto di lei.
- Beh, vedere la faccia di quelle ochette che mi guardavano in cagnesco non è stato poi così brutto, devo ammetterlo … - ridacchiò lei – Però …
- “Però”…?
- Però non so se sia giusto … Forse sarebbe meglio non esporre … Tutto questo ai media … Forse è troppo presto … Sia per la tua carriera, che per la nostra privacy … E se poi diminuissero le tue fan? – continuò lei, abbassando lo sguardo.
Lui le sollevò il mento con il pollice e l’indice, costringendola a guardarlo negli occhi.
- Non mi interessa: che mi perseguitino i paparazzi, non importa, non ho niente da nascondere! Tantomeno voglio nascondere quello che stiamo costruendo io e te, anzi … Voglio urlarlo a tutti, soprattutto alle mie fan … Se sono mie fan, saranno felici perché io sono felice, come lo sono state per Antony e Simon quando si sono messi con Rosanna e Maria … E sta’ tranquilla, la mia carriera non subirà alcun danno … Al massimo, avrò trovato una musa ispiratrice! – ridacchiò lui per farla sorridere, poi la baciò facendo schioccare le labbra.
- E quindi … Adesso cosa siamo? Cos’è quel “qualcosa” che stiamo costruendo? –sorrise lei
- Beh, diciamo che per come stanno adesso le cose, tu sei mia ed io sono tuo … Mi piaci davvero tanto Gab … Anzi, non voglio spaventarti dicendotelo, ma non credo sia solo questione di piacersi … Non vorrei essere affrettato nel dirlo, ma è qualcosa di più: magari non è ancora amore, ma è sicuramente più del semplice piacersi … E sinceramente vorrei che tu … Vorrei che tu diventassi la mia ragazza … Ufficialmente, intendo …
Gab sorrise con gli occhi lucidi e gli prese il viso tra le mani:
- Provo anche io le stesse cose e, se è quello che vuoi anche tu, anche io voglio gridare a tutto il mondo che tu sei mio ed io sono tua … Anch’io voglio gridare che da oggi ci apparteniamo, che da oggi tu sei il mio ragazzo ed io sono la tua ragazza!
- Quindi … Questo è un sì? – sorrise lui entusiasta. Gab lo baciò nuovamente, impadronendosi in maniera quasi possessiva delle labbra carnose di Duncan che, in tutta risposta, facevano lo stesso con quelle di Gab.
Dunk si spostò di peso stendendosi su di lei mentre la teneva stretta a sé, godendosi tutto il sapore della bocca di Gab, mentre i loro respiri erano diventati una sola cosa …
Gab si staccò:
- Ti basta questa come risposta? – sussurrò poi, sorridendogli. Lui sorrise di rimando e, di tutta risposta, riprese a baciarla tenendola sempre più stretta a sé …
***
Bene, e adesso che è tornata cosa diavolo faccio?” pensò Lee, appena sveglio. Aveva avuto una nottataccia, prendere sonno gli era risultato troppo difficile … La guerra cuore-cervello aveva preso a diventare più forte quando aveva portato Federica all’esterno del locale: lui le aveva messo una mano dietro al fianco e l’aveva portata a fare un giretto là intorno, ma non c’era stato niente di più. Non che Lee non fosse stato tentato (più volte) di baciarla, ma semplicemente aveva preferito trattenersi: non era ancora sicuro di chi gli piacesse di più tra Alex e Federica, e questa volta voleva fare le cose per bene, non voleva commettere le solite sciocchezze che facevano star male la gente. Le cose si erano complicate quando, una volta rientrati a casa, si erano ritrovati Julie davanti agli occhi.
Il cuore gli era saltato fin su in gola: sapeva che prima o poi sarebbe tornata anche lei in Italia, ma di certo non pensava che sarebbe tornata QUEL giorno … Insieme al ragazzo per giunta. E quello che più gli rodeva, era che questo Leonard era anche simpatico! Stava perdendo ogni speranza con Julie … Forse stavolta l’avrebbe dimenticata …
Si alzò dal letto e si diresse in salotto, notando che ormai era mattina. La casa era ancora completamente addormentata, per cui cercò di fare il meno rumore possibile.
Entrato in salotto, si ritrovò davanti la scena di Duncan e Gabriella che si tenevano stretti, dormendo l’una nelle braccia dell’altro: avevano un’espressione così serena, così beata e dolce che non poté fare a meno di lasciarsi scappare un ‘aww’ non appena li vide. Pensò tra sé e sé che un giorno anche lui avrebbe avuto una storia così; si era ripromesso che dopo Sam, la madre di suo figlio Rain, anche lui sarebbe tornato ad essere sereno con la ragazza giusta. Ci aveva provato tante volte, ma nessuna sembrava essere ‘quella giusta’… Nessuna, tranne Julie, che quasi gli sembrava essere stata fatta apposta per lui.
 Sorrise, poi andò fuori al balcone ad affacciarsi, sempre cercando di non svegliarli; normalmente, da bravo disturbatore, avrebbe cercato il modo più stupido e fastidiosamente irritante per farli saltare giù dal divano, ma siccome il continuo rumoroso muoversi di Duncan nel letto era uno dei motivi della sua insonnia, penso che fosse meglio per tutti lasciarlo dov’era: gli concesse di godersi quel momento con Gab, ma giurò a se stesso che sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe risparmiato. Rise tra sé e sé, scuotendo un po’ la testa e godendosi i raggi del sole, non ancora cocente, che gli baciavano il viso, rendendolo ancor più luminoso di quanto già non fosse …
Poco dopo, anche Julie entrò in salotto e, ritrovatasi anche lei quei due piccioncini abbracciati e addormentati, ridacchiò, contenta che avessero chiarito e fatto finalmente pace. Notò che Lee era fuori al balcone, così decise di andare a fargli compagnia … :
- Buongiorno, mr. Ryan! – sorrise Julie.
- ‘Giorno, Julie … - sorrise di rimando - … Come mai già sveglia? Non sei stanca per il viaggio?
- Mmh, no … Ormai ho fatto l’abitudine a viaggi di questo genere … E tu, invece?
- Oh beh, io ho continui problemi di insonnia … Se tu avessi twitter e mi seguissi, lo sapresti come tutti i miei followers – ridacchiò – ho sonno solo quando non posso dormire!
Julie rise, cercando di non fare troppo rumore per non svegliare i piccioncini.
- Capisco … Chissà come mai però … Beh, allora? Cosa mi racconti? Ti piace Napoli? E le amiche di Gab?
-  Beh, già una volta ci sono venuto, tanto tempo fa … Non la ricordavo così bella! – sorrise e guardò Julie, poi continuò: - E poi Alex e Federica sono simpaticissime! E se devo proprio essere sincero, mi piacciono un po’ entrambe … E sono indeciso su chi scegliere, in realtà … Ma troverò una soluzione, promesso!
- Il solito dongiovanni! – rise lei
- Hey, non è colpa mia se il genere femminile è così amabilmente intrigante e seducente! … Comunque anche il tuo ragazzo, Leonard … Mi va a genio! È simpatico, sai?
- Di solito conquista tutti … Tutti tranne Gab!! Quei due sono come cane e gatto: si prendono in giro in continuazione, ma in realtà si vogliono un gran bene … - ridacchiò Julie guardando il sole che ormai era definitivamente sorto.
- Beh, lo capisco … Da un lato è gelosa di te; dall’altro, adora Lenny per ciò che ha fatto per voi quando sono arrivati i problemi con vostro padre … E anche per come lui ti tratta. Anche io, se fossi in lei, avrei questo rapporto di amore-odio con lui … E poi stiamo parlando di Gab! Lei non ha MAI un rapporto normale e sereno con le persone se gli vuole realmente bene, o sbaglio? Deve per forza “trattare male” le persone a cui tiene, altrimenti non è contenta!- ridacchiò
- L’hai capita al volo, eh? – rise, poi continuò – In ogni caso, forse hai ragione … Beh, vuoi fare colazione? Io ho un po’ fame … - disse accennando a ritornare dentro
- Magari solo una merendina veloce … Ho molto sonno adesso – rispose lui sbadigliando.
- Ah, mi stai dicendo che sono così noiosa da metterti sonno?! – esclamò Julie fingendosi offesa
- No, no, no, no e ancora no! Assolutissimamente no! Non mi fraintendere! –rise Lee tentando di scusarsi
- Tranquillo, stavo solo scherzando! – rise lei in risposta – Al cioccolato va bene? – chiese lanciandogli la prima merendina capitatale in mano. Lee la prese al volo, la osservò un po’, poi annuì.
- Perfetta. Anche se è mattina … ‘Notte, Julie. – sorrise lui, scartando la merendina e addentandola.
- Sogni d’oro … Ah, ehm … Lee! … Qualsiasi sia il tuo problema … Riposati e dormi un  po’: la notte porta consiglio! …– ammiccò.
Lee la guardò un attimo sorpreso, poi sorrise, la ringraziò e tornò in camera sua; si distese sul letto a fissare il soffitto, ma poi il sonno lo assalì, facendolo sprofondare …
***
Appena svegliata, Gab si ritrovò sul divano, ancora stretta tra le braccia di Duncan che continuava a dormire. Rivolse lo sguardo verso il viso di lui e ridacchiò: un pensiero che accomunava tutti sull’aspetto di Duncan, era la sua marcata virilità. Ogni singolo centimetro del suo corpo e del suo viso, evidenziavano quanto fosse maschio, quanto fosse uomo. Eppure, vedendolo dormire, poggiato con la testa su quel suo fantomatico cuscino che portava sempre con sé, ricordava tanto il viso di un bambino: sembrava quasi un angioletto, ed era stranissimo, per lei, vederlo sotto quell’aspetto. Guardò poi l’orologio e si accorse che, a breve, anche il resto della casa si sarebbe svegliata.
Si scostò piano da sotto al braccio di lui, cercando di non svegliarlo … Una volta alzatasi, prese una penna, un foglio e cominciò a scrivere …
---
Poggiò la mano su qualcosa di sottile e liscio, che al tatto fece rumore e si deformò sotto la pesantezza della sua mano, non ancora del tutto sveglia. Si decise a socchiudere l’occhio che non era bloccato dal cuscino e si rese conto di un piccolo foglietto di carta piegato a metà, messo proprio accanto a lui.
Duncan si stropicciò gli occhi con le dita di una mano, mentre con l’altra apriva il foglietto e col gomito si aiutava ad alzarsi per mettersi seduto. Cominciò a leggere:
Ben svegliato …
So che forse avresti preferito trovarmi lì con te, ma sinceramente non ce l’avrei fatta a dirtelo di persona, quindi comincio col chiederti scusa …”

Duncan si stropicciò nuovamente gli occhi corrugando un po’ il viso, non capendo il senso di ciò che leggeva.
… Mi dispiace di non essere coraggiosa abbastanza da dirtelo in faccia, ma ti giuro che stanotte ho pensato e riflettuto molto: ho pensato al modo in cui avrei potuto dirtelo, ho pensato a se fosse giusto dirtelo, se fosse il momento ed il modo adatto per farlo, ma alla fine, l’unica cosa che ho capito di riuscire a fare, è questa.
Mi sono resa conto che tra me e te non funzionerebbe. Sei un cantante ed il tuo lavoro comprende girare il mondo, essere carino con le fan e con le ragazze in generale. Non credo che riuscirei a sopportare l’attenzione dei media fino a questo punto, soprattutto vista la mia gelosia …”

Duncan sentiva gli occhi che cominciavano a pungergli ed un nodo alla gola cominciava a formarsi … Deglutì un paio di volte, poi riprese a leggere.
… E poi c’è un’altra cosa … Odio dovertela dire così, ma è l’unico modo … Non riesco a fidarmi di te, mi hai fatto troppo male … Ho la costante paura che tu possa abbandonarmi di nuovo, ed io ho bisogno di sicurezze …”
Una lacrima gli rigò il viso. Si alzò dal divano.
… Vorrei solo non averti detto quelle cose ieri sera e non averti dato quel bacio. Mi dispiace. Spero mi perdonerai.”
Si sentì morire: le gambe non riuscivano a reggere il suo peso , le lacrime cadevano senza che lui nemmeno se ne accorgesse.
Stava per cadere, quando poi … Aprì gli occhi, e si ritrovò steso sul divano con le guance e gli occhi ancora bagnati. Aveva solo sognato. Tirò un sospiro di sollievo, poi si accorse che Gab non c’era più. Si alzò dal divano, col terrore che non avesse sognato e che fosse tutto successo davvero …
- Ben svegliato! – ridacchiò – Hai fame? Io sto tipo morendo! … Hey, ma cos’è quella faccia?  – disse lei guardandolo preoccupata.
Duncan si girò di scatto e, anche se le lacrime si erano fermate, le sue guance erano rigate ed i suoi occhi ancora rossi.
- Ti sembra uno scherzo da farmi questo?! Stava per prendermi un infarto!! – protestò lui infuriato
-  Scherzo? Ma di cosa stai parlando? – disse lei guardandolo seria
-  Gab, non farlo MAI più. – disse abbracciandola – Credevo di averti persa di nuovo … Non me lo sarei mai perdonato …
- Dunk, sul serio, non ti sto capendo … Mi spieghi che succede? – disse dopo essere arrossita
- Ho sognato che mi lasciavi con una lettera e poi sparivi … - ammise Duncan rabbuiandosi
Gab sorrise, e gli allacciò le mani al collo.
- Non potrei mai lasciarti, tantomeno così … Quindi sta’ tranquillo, ok? – sorrise e lo baciò – Sono qui e non ti libererai così facilmente di me!
- Non potevo chiedere di meglio … - sorrise e ricambiò il bacio.
---
E se si fossero baciati?” pensò Alex mentre camminava “No, no, no, Alex, calmati. Non è sicuramente andata così, e se anche fosse, a te non deve interessare minimamente, chiaro?!” continuò rimproverandosi.
Ma a chi voglio darla a bere … E’ così palese che mi piace … L’avrà capito anche lui ormai …”

- …
Alex? Mi stai ascoltando?
- Eh? No, scusa Gab … Ero sovrappensiero … Dicevi? – rispose lei scuotendo la testa. Gab sospirò.
- Dicevo, cosa credi che possa regalare a Julie per il suo compleanno?
- Ah beh, sei tu sua sorella. Dovresti saperlo meglio tu che io!
- Grazie per l’aiuto! …
- Perché non le regali un nostro CD? – intervenne Lee.
Gab fece per rispondere, ma Duncan la interruppe:
- Oh, sì, certo, così crederà che  gliel’abbiamo dato noi gratis e che sua sorella non abbia nemmeno la decenza di pensare ad un regalo per lei!- rise
- Oh, per fortuna qualcuno con un po’ di cervello! – sorrise Gab stampandogli un bacio a stampo.
- Tsk! Avrebbe potuto dire che il cielo è blu e avresti detto lo stesso che ha cervello solo perché l’ha detto lui e tu ne sei cotta! – la prese in giro Alex
- Alla faccia della migliore amica ….  – disse Gab fulminandola mentre Duncan e Lee se la ridevano tra loro.
---
Girarono ancora un po’ per i negozi, finché Gab non si accorse di quanto l’amica avesse un’aria strana … La prese a braccetto e lasciò che gli altri avanzassero un po’, in modo da poter rimanere da sole.
- Mi spieghi che hai?
- Nulla. Perché? – rispose Alex facendo finta di nulla.
- Alex …
- E’ solo che ho il ciclo, quindi sono un po’ giù …
- Non dire palle. Il ciclo ti è venuto non più di una settimana fa, quindi è impossibile che sia quello.
- Ti giuro che non ho niente!
- Allora se non hai niente, che bisogno c’è di mentire? Dimmi cos’hai e non prendermi in giro! Ti conosco meglio di quanto conosco me stessa!
- Niente, Gab … Niente …
- Dimmelo!
- E’ s-solo che … Boh, non so come dirtelo …
- E parla!
- Credo che mi piaccia Lee …
- E me lo dici così?! È una bella cosa!!
- Non se lui è interessato a Federica …
- E questo lo dici perché … ?
- Guardali come camminano insieme, tutti sorridenti – rispose indicandoli - … E poi ieri sera lui se l’è portata fuori dal locale, in disparte … Credo si siano baciati …
- Federica me l’avrebbe detto … Vuoi che parli un po’ con lui o con lei?
- No! No, no, no, no! Non fare niente! Per piacere, non fare niente! …
- Sicura? …
- S-sì … Credo …
***
Tornati a casa nel pomeriggio, i ragazzi andarono nelle loro stanze per quel classico sonnellino pomeridiano post-pranzo. Le ragazze, invece, rimasero in salotto, a chiacchierare allegramente sul divano.
- Sono soddisfatta del regalo che ho preso a Julie, sapete?  È stata una fortuna trovare quell’offerta per un viaggio a Santo Domingo per due …
- Gab, diciamo anche che se non era per Duncan e Lee, l’offerta non l’avresti mai trovata!- rise Federica
- Bisogna pur approfittare di queste conoscenze, no? – rise in risposta Gab.
In realtà, la conversazione procedeva sempre e solo tra loro due. Alex continuava a tacere già da un bel po’; Gab, che la conosceva fin troppo bene, se ne era naturalmente accorta, ma aveva cercato di non farlo notare, onde evitare una lite tra le due.
Nonostante ciò, Federica se ne accorse ugualmente:
- Terra chiama Alex, ci sentite? – ridacchiò Federica – Cos’hai? Sei un po’ stanca? Ti vedo silenziosa oggi … - chiese Federica
- Eh? No, no, tranquilla … - rispose mentre continuava a giocare col cellulare
- Forse se spegnessi un po’ quel cellulare parleresti un po’ di più con noi … - la punzecchiò
- Forse se passassi meno tempo a sbavare dietro a Lee ti accorgeresti che magari gioco al cellulare proprio perché non ho voglia di parlare!!
Gab sgranò gli occhi: tutto quello che aveva cercato di evitare per l’intera giornata, adesso si sarebbe trasformato nella terza guerra mondiale.
- C’è qualcosa che dovrei sapere? … - chiese Federica ad entrambe, guardandole allibita.
- Nulla, scusa, sono solo un po’ nerv- … - Gab interruppe Alex.
- Diglielo.
- Cosa? – intervenne Federica
- Nulla … - finse Alex
- No, adesso mi spieghi!! Qual è il problema?! Lee?!
- No!! Il problema sei tu che ti ci azzecchi addosso!!
- E quindi?! Mica è il tuo ragazzo!
- E se mi piacesse?!
- E se piacesse anche a me?! Mai pensato che potrebbe essere così?!
- Ma se lo conosci appena!!
- Non è che tu lo conosca da molto più di me!!!
- Ragazze!! – intervenne Gab sottovoce – Cercate di non urlare e calmatevi, o sveglierete i ragazzi!!
Alex e Federica sospirarono contemporaneamente, lanciandosi come uno sguardo di sfida.
- Perché non mi hai detto prima che Lee ti piaceva, se ti dava così fastidio?
­- Cosa potevo saperne che piaceva anche a te e che ti ci saresti accollata? … E poi dovevo esserne sicura anch’io … - rispose Alex avvilita, poi continuò – Ma tanto a lui piaci tu, no?
- E questo da cosa lo deduci? – rispose Federica
- Vuoi farmi credere che quando ieri ti ha portata da sola fuori dal locale non ti ha baciata?
- No, non l’ha fatto. Non ci ha nemmeno provato. Voleva solo … parlare.
- “Parlare”, eh?
- Giuro. Mi ha parlato tutto il tempo di Julie e del fatto che gli piaccia … Cioè, in realtà non ha parlato esplicitamente di Julie, ma si capiva che parlava di lei …
- Ah … - disse alzandosi e avvicinandosi a Federica – Mi dispiace averti assalito in quel modo … Scusami.
- Scuse accettate – sorrise Federica subito prima di averla abbracciata.
Si alzò anche Gab per abbracciare entrambe:
- Venite qua … ABBRACCIO DI GRUPPOOOO!!! - urlò facendo cadere tutte e tre sul divano accanto a loro mentre continuavano a ridere.
***
Il giorno dopo, Julie organizzò una festicciola a casa loro per festeggiare il suo compleanno: c’erano tutti i loro più cari amici, a cui si aggiunsero anche Antony e Simon. Ovviamente, i Blue cantarono alla festa e Gab fece in modo che gli invitati credessero che fossero stati semplicemente “ingaggiati” per quella festa.
Nonostante il discorso che aveva fatto precedentemente con Duncan, preferiva non spargere ancora la voce in giro ed aspettare che fosse lui stesso ad annunciarlo.
In realtà, pesava ad entrambi il fatto di mantenere il segreto e di stare lontani l’uno dall’altra mentre erano nella stessa stanza, ma riuscirono a sopportarlo.
Alcune amiche di Gab, in realtà, avevano cominciato ad intuire qualcosa:
- Gab … Secondo me piaci a Duncan … - sorrise Nadine sorseggiando un succo di frutta. Alex tentava di non ridere e, per nascondersi, cominciò a bere la sua cola.
- I-io? A Duncan James? Perché lo credi? – chiese Gab evidentemente a disagio
-Non fa che guardarti! – rispose lei.
- Sono d’accordo con Nadine. Anche io ho notato che sta passando la serata a fissarti. Persino quando cantava non ti toglieva gli occhi di dosso! E soprattutto, ad ogni “One Love” che dicevano, si girava verso di te! Se tu ti muovi, lui si muove. Cerca sempre di tenerti nel suo campo visivo, quasi ti controllasse!- intervenne Aoi.
- M-ma no! C-cosa dici!! – cercò di smentire subito Gab.
- Non è che per caso ci nascondi qualcosa Gab? – la punzecchiò Nadine
- M-ma ti pare!!
In quel momento Gab distolse lo sguardo incrociando quello di Duncan: lui si guardò un po’ intorno, poi le ammiccò.
- E quell’occhiolino?! – ridacchiò Aoi, dandole qualche gomitata sul fianco.
- Senti, tu perché non te ne torni a China Town e stai zitta?! – disse Gab avvampando
- Perché sono giapponese, idiota!! – protestò lei in risposta, mentre Nadine, Alex e Federica continuavano a ridere tra loro.
A quel punto, Gab fu costretta a spiegare loro la situazione con la promessa che non l’avrebbero detto a nessuno. Dopo averla rimproverata per aver mantenuto il segreto così a lungo, le amiche la abbracciarono tutte sotto lo sguardo vigile di Dunk, che, ovviamente, tra una risata e l’altra, aveva già capito tutto e si era già preparato ad un eventuale terzo grado da quelle ragazze.
---
Subito dopo la torta, Gab decise di dare il suo regalo a Julie:
- Bene sorellona, è giunto il momento di darti questo. Non vorrei anticiparti nulla, ma voglio farti una premessa ed un paio di precisazioni. Tanto per cominciare, questo regalo non è solo da parte mia, ma anche da parte della mamma, di Alex, Federica e anche da parte di quei quattro fantastici ragazzi che si sono rivelati essere i Blue … (come se non si sapesse già!) – ridacchiò, poi proseguì – Hanno tutti voluto partecipare, perché tutti si sono affezionati a te e tutti ti vogliono un gran bene … E poi volevo ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per me in questi giorni, ma anche in tutti questi anni. E adesso basta con le smancerie, che non sono per niente da me, e apri ‘sto regalo prima che escano i lacrimoni!! – esclamò consegnandole la busta con i biglietti.
Julie aprì, la busta rimanendo a bocca aperta e con gli occhi sgranati che le luccicavano per l’emozione.
- S-Santo D-Domingo … I-io … N-non …
Non disse altro. Si limitò ad abbracciare fortissimo la sorellina per il regalo ricevuto e successivamente a ringraziare gli altri uno per uno. Non poteva desiderare compleanno più bello …
***
Ore 8.40, la sveglia aveva già suonato due volte. Era giorno di partenza, si ritornava a Londra. I bagagli a mano erano pronti all’entrata, il gas spento, le valigie in macchina. Volo di prima classe, ovviamente scontato grazie agli sguardi ammiccanti di quei ragazzi che avrebbero potuto avere tutto senza nemmeno chiedere!
Se solo le hostess non avessero continuato a fare le idiote con tutti e quattro i Blue (in particolare, se non le avessero fatte con Duncan e Lee), sarebbe stato un viaggio molto più piacevole per Gab e Alex. Federica si era ormai arresa al fatto che a Lee piacesse qualcun’altra, per cui preferiva prendersi gioco della gelosia di Gab.
- Gab, passami la tua borsa … Così te la infilo nel bauletto … -sorrise Dunk
- Ce la faccio da sola, grazie!! – rispose quasi infastidita
- Daaai, non dirmi che te la sei presa per quella ragazza?
Gab sbuffò e tentò di ignorarlo.
- Mi ha solo chiesto una foto, dai, piccola … - continuò lui, abbassando leggermente il tono di voce al “piccola”.
- Non è la foto, ma dove teneva le mani il problema!! Ma ti pare? E manco si scollava di dosso a foto fatta!! Non mi stupirebbe  se me la ritrovassi su questo volo! Magari si è imbarcata solo per accollarsi come una cozza ad uno scoglio!
- Può darsi … Solo perché non sa che sono già impegnato … Ma del resto è la mia ragazza che vuole così … Fosse per me, l’avrei già baciata davanti agli invitati della festa di ieri …
- Ah sì? E con chi saresti impegnato? Sentiamo! – lo provocò lei sogghignando.
- Con una ragazza che non mi dà mai lo sfizio di dirmi ciò che voglio sentirmi dire e che, per questo stesso motivo, adesso non si sentirà dire ciò che lei vuole!! – sogghignò a sua volta baciandola velocemente a stampo.
- MATTUGGUARDACHERRAZZADIINFA-…
Julie la interruppe.
-Gab, puoi sederti vicino a me, almeno per parte del viaggio? Ho voglia di parlare un po’ con te.
- Arrivo! – disse guardando malissimo Dunk, poi si andò a sedere al posto accanto a quello della sorella.
- Finestrino o corridoio?
- Preferirei finestrino, ma forse dopo torno da Dunk, quindi meglio corridoio. – disse subito prima di sedersi.
Una volta seduta, Gab si sistemò la borsetta accanto ai piedi, prese il cellulare e lo mise in modalità aereo.
- Volevi parlarmi, eh? Mi devo preoccupare?- ridacchiò Gab
- No, no tranquilla … - ridacchiò Julie – Volevo parlarti di Duncan in realtà – proseguì abbassando la voce
- Di Duncan?
- Sì … Adesso state insieme, no?
- Già – ammise sorridendo, mentre, quasi in automatico, distolse lo sguardo dalla sorella per guardare il ragazzo.
- Sei contenta no?
- Molto. Davvero molto.
- Beh, lo sai come sono … In genere non sono contenta se torni con qualcuno che ti ha mollata .. Ma Duncan mi piace. Non so perché ma è così.
- Ammettilo che ti piace solo perché il regalo che ti ho fatto è praticamente dovuto solo a lui! – la prese in giro Gab.
- Idiota! Non è per quello! … Quello è solo un motivo in più!! – rise Julie – La realtà è che, non so perché, mi ispira fiducia. Mi piace, ah!
- Ne sono contenta … - sorrise Gab, finalmente felice.

Poco dopo l’aereo prese il volo. Dopo un altro po’ di tempo, Gab andò a sedersi accanto a Duncan, addormentandosi sulla spalla del ragazzo. Lui, dal canto suo, non aveva sonno, così la fece poggiare con la testa sulle proprie gambe e le prestò quel suo adorato cuscino che non mancava mai di portarsi dietro ovunque. Rimasero così fino alla fine del viaggio, per poi svegliarsi solo quando furono a Londra.
***
Aaah … Home sweet home”  pensò Alex non appena Lee parcheggiò la macchina nel parco di casa sua.
- Vuoi una mano con i bagagli? – chiese lui sorridendole
-  No, tranquillo … Ce la faccio, grazie. – sorrise lei di rimando.
Alex scese dall’auto, per dirigersi verso il portabagagli: aveva un po’ di difficoltà ad aprirlo, ma Lee la lasciò fare. Prese il primo trolley più piccolo, ma non appena lo sollevò, le cadde di mano, emettendo un rumore fortissimo per la botta a terra.
- Tutto ok là dietro? – chiese Lee tentando di trattenere le risate.
- S-sì!! – balbetto lei imbarazzatissima – mi è solo scivolato di mano.
Rialzò il trolley, poi prese il secondo trolley (ancor più grande del primo) e fece cadere anche quello: un rumore ancora più assordante, visto che il secondo aveva provocato una seconda caduta del primo trolley.
- Sicura che non vuoi una mano? – rise Lee
- Aiutami, e stai zitto!! – sbuffò Alex in risposta, totalmente rossa per l’imbarazzo.
---
Salirono insieme  in ascensore e Lee la aiutò a portare le valigie dentro casa.
- Vuoi qualcosa da bere, Lee? Acqua, succo, birra …
- Birra, grazie … - disse ormai col fiatone – Cosa c’era in quelle valigie, tanto per curiosità?
Alex rise.
- Giusto lo stretto indispensabile!
- Alla faccia! …
- Accomodati pure dove vuoi, io vado in cucina a prenderti la birra – gridò mentre apriva il frigorifero.
Versò la birra in un bicchiere apposito, posò la bottiglia e, nel girarsi, si ritrovò Lee davanti.
- Ah, non ti sei seduto? Ecco, tieni. – disse porgendogli il bicchiere.
- Grazie - rispose lui afferrandolo.
Si bagnò appena le labbra, poi poggiò il bicchiere sul ripiano più vicino e prese a fissare Alex.
- Non ne vuoi più? – chiese lei deglutendo.
- Devo dirti una cosa. – disse avvicinandosi a lei.
- C-cosa? – avvampò.
Lee si avvicinò ancora, sempre di più, mentre lei continuava ad indietreggiare fino a che non la bloccò il piano cottura. Lui continuò a fissarla a lungo.
- Ho cambiato idea. Non … Non la voglio più … La birra.
 
 
 
Salve genteeeeeeeeeeeeeeee :3
Ok, lo ammetto, sono sparita, ma vi giuro che non sono morta ( BITCH PLS, I’M IMMORTAL!! MUAHHAHA) …. Ho solo avuto un bel po’ di impegni con la scuola, un pc mezzo rotto e un blocco dello scrittore uno di seguito all’altro! XD
Beh, insomma? Che ne pensate di questo capitolo che ( a quanto mi dicono) era tanto atteso? Vi erano mancati i miei finali cattivissimi? Eheheheh 8D
E cosa pensate di Lee? Riuscirà a conquistare Julie? O forse non ha ancora preso una decisione definitiva?
Fatemi sapere tutto con una recensione! :3
Grazie a chi (nonostante l’attesa) legge, segue, aggiunge a preferiti, ma soprattutto a chi RECENSISCEEEEEE! :3
 PS:
Cippi, non mi uccidere ahahahah♥
PPS:
Quanto mi era mancato scrivere ç___ç ♥
Xoxo
Rie ♥
  
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