Anime & Manga > Death Note
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Autore: Tully_    28/06/2014    2 recensioni
One-shot basata sui fotogrammi finali dell'opening 2 di Death Note, che ho apprezzato davvero: per me sono gli ultimi pensieri deliranti di Light prima di finire nel Nulla.
"Il tuo riflesso nello specchio, prima perfetto e armonioso, si deteriora con la rottura del vetro: è decaduto il Re. E con lui il suo regno."
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da leggere ascoltando preferibilmente la seconda opening di Death Note "What's Up People?!" facendo riferimento, per le immagini e per il sottofondo delle ultime righe a ciò che succede dal minuto 1.06 in poi. -> http://www.youtube.com/watch?v=HGQAjAjsZNo





Un ragazzino canuto rivolge le spalle a te, Light, mentre i suoi occhi, di un innaturale giallo penetrante, si accendono: all’improvviso è tutto buio. Ha vinto lui, scacco matto. Il Re, che incarnava te, è caduto.
Poi, il delirio.
Lo sguardo del Dio del mondo al suo declino spodestato si sposta verso il sole: tale è la sua irradiazione che può rimembrare la sua decaduta potenza.
Mano che scrive veloce su un quaderno, mandata verso la pazzia; persone che muoiono come foglie staccate dai rami nei momenti in cui, per loro, la morte non era attesa e occhi color nocciola che si aprono, determinati nel loro operato.

Lo credono giusto e inattaccabile.

E infine, quello stesso ragazzo si ritrova dietro a una grata, imprigionato, impossibilitato alla libertà: e quella gabbia l’ha creata lui stesso perché ha infettato la propria anima col quaderno del destino.
Altre grida, altri lamenti da parte di criminali sull’orlo del precipizio ma si aggiunge a questo coro anche la tua voce, Light Yagami: nella tua testa malata vedi mani sanguinanti che cercano un appiglio scendendo inesorabilmente verso la voragine dalla quale non faranno ritorno, la prima regola del Death Note che sta mandando al patibolo pure un semplice umano come te e scorgi i morti che tu hai portato al Calvario. Osserva bene come ti sei divertito a ucciderli, perché farai la stessa fine pure tu.
La pazzia ti ha pervaso, si è appropriata del tuo corpo.
Eppure prima era la razionalità a prevalere. Ma era razionalità o soltanto una fase precedente a quella della follia, che tenevi incubata, ingabbiata negli anfratti del tuo cuore dalla nascita?
Di nuovo te che scrivi: è il pensiero più ricorrente nella tua mente che non tollera ancora altre urla devastanti e che lacerano; la luce che c’è in te, Yagami, sta svanendo a poco a poco come neve al sole.
Manca poco.
Ed ecco i corvi portatori di morte: gli animali che si cibano dei cadaveri putrefatti umani; anche tu finirai come questi ultimi. Anonimi uccelli neri, lugubri come la tua anima, si avvicineranno deliziati.
Sei cibo per loro.
Non sei un Dio.
Il tuo Mondo perfetto è piombato nel Nulla, il suo respiro era dato dalla luce che infondevi con la tua presenza. E’ morto asfissiato, annegato nell’egocentrismo del suo dittatore a vita.
Nuovamente te che urli, non ascoltato da nessuno, imprigionato da te stesso, dalla fine che ti è stata indicata dal principio, forse dalle tue stesse mani: non la vuoi accettare.
“Basta.
Basta.”

Non saranno le tue grida di supplica a far terminare tutto ciò, rimasto inglobato dentro di te per troppo tempo: ha bisogno di uscire allo scoperto.
Teschi intrisi di sangue, posto che rasenta la vera essenza del Nulla: un terreno arido, sterile, nel quale regna il silenzio e le ossa creano la storia.
Nei tuoi pensieri passa per un millisecondo anche Misa: donna assuefatta dal suo stesso malato amore per una persona che mai l’avrebbe ricambiata… Cosa farà ora, ormai abbandonata al destino? Non riuscirà a tenersi in piedi, a sorreggersi, come un bambino sui suoi primi passi.
Non importa.

Pensa a te stesso, Yagami, come hai sempre fatto.

Le immagini che si formano sfocate nella tua mente ormai si riducono a semplici fotogrammi confusi, senza un apparente significato celato, si sovrappongono, creando solo dolore nella tua testa: delle rose sbocciate, bellissime, di un color turchese pastello ora predominano. Anche loro sporche di sangue.
Del tuo sangue.
Il riflesso nello specchio che raffigura il tuo viso, prima perfetto e armonioso, si deteriora con la rottura del vetro: è decaduto il Re.
Non è mai esistita la perfezione.
Sei incompleto. Come ogni umano.
Ti ritrovi nel mondo dominato dal Nulla: e forse davvero la tua fine è arrivata, sotto note dissonanti e urla concitate emesse ora solamente da te.

Buon viaggio,
pseudo-Dio capitombolato a causa della sua superbia.



La Giustizia ha vinto.
Quella creata dai lerci umani che volevi eliminare, non la tua.











{ Angolo dell'autrice:
E' la prima volta che in questo fandom apro questo piccolo angolino in cui posso esprimere i miei pareri, ehy! Che dire, avevo in progetto di descrivere le mie parti preferite delle opening che per me sono veramente stupende. Spero che il mio "esperimento" sia gradito a voi lettori! ;)
Scusate il disturbo e grazie se avete letto, ne sono grata! ♥
Tully_
  
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