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Autore: Mugi_Sasuko    28/06/2014    3 recensioni
Cosa fare quando senpai e kohai si trovano in piscina e il più piccolo è terrorizzato dai temporali? Toccherà proprio a Rin trovare un modo per placare l'animo del piccolo Aiichiro. Buona lettura!
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nitori Aiichirou, Rin Matsuoka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Water Swallows Everything

Aiichiro e Rin si erano ritrovati, come sempre, nella piscina della Samezuka. Si allenavano ormai da molto tempo anche fuori dall'orario stabilito e Rin ne stava approfittando per insegnare al suo piccolo compagno di stanza alcuni esercizi per aiutarlo a migliorare il tempo e lo stile di nuoto.

Ai era immerso nell'acqua tiepida della piscina, mentre Rin era seduto sul bordo a spiegargli un trucchetto per aumentare la spinta quando doveva girare sott'acqua, per completare la vasca. Il piccolino ascoltava attentamente, senza badare al fatto che il cielo si stava oscurando e dalle finestre della loro piscina di vedeva ciò.

Era in arrivo un temporale.

Il temporale, una delle cose di cui Aiichiro aveva sempre avuto paura, sin da piccolo. Fu proprio un forte rombo, provocato da un tuono, a farlo trasalire. Prese in fretta tutto il fiato che poteva e si immerse in acqua, portandosi le mani alle orecchie e raggomitolandosi sul fondo della piscina, sotto lo sguardo perplesso del suo compagno di stanza.

“Ma che diamine sta combinando?” Furono queste le parole che uscirono dalla bocca del rosso, quando l'aveva visto immergersi così di fretta.

Ai restava lì sotto, trattenendo il respiro e tremando leggermente. Quando era piccolo aveva preso l'abitudine di nascondersi in posti che lo isolassero in modo da non fargli sentire quei tuoni che lo spaventavano così tanto.

Era passato un minuto intanto e Rin iniziava a preoccuparsi. Iniziò quindi a chiamarlo, sperando che alzasse almeno lo sguardo verso di lui, ma nulla, piuttosto piccole bollicine stavano uscendo dalle labbra del piccolo.

In fondo, in acqua non avrebbe potuto sentirlo, l'acqua mangia tutto. Le emozioni, i suoni.

I sensi.

È proprio quando il rosso si immerse che si accorse che era logico che non l'avrebbe potuto sentire. Era svenuto, probabilmente da pochissimi istanti, restando in quella strana posizione.


Lo prese con sé ed uscì dalla piscina, sedendosi sul bordo e tenendolo poggiato a sé.

“Ai... Ohi, Ai! Svegliati!” Rin gli diede qualche delicato colpetto sulle guance, per farlo riprendere, tirando un sospiro di sollievo quando lo vide riaprire gli occhi.

“S-Senpa-” Fu l'unica cosa che riuscì a dire, guardando il ragazzo accanto a sé, quando un tuono, più forte del precedente, lo fece irrigidire. Senza che potesse controllare il proprio corpo, si ritrovò a stringere il compagno di stanza tra le braccia, tremando e con la fronte poggiata al suo petto bagnato. Si aspettava di essere spinto via, ma ciò che non si aspettava erano invece due robuste braccia che lo stringevano ed una mano che gli accarezzava la schiena leggermente.

“Ai, hai paura dei temporali, non è vero?” Fu ciò che Rin riuscì a domandargli. Non sapeva come affrontare quella situazione, non sapeva nemmeno che il suo kohai avesse una paura tale da portarlo a rischiare l'affogamento pur di annullare quei rumori provocati dalla tempesta. Un leggero cenno del capo da parte del ragazzo che stringeva tra le braccia gli bastò per alzarsi e prenderlo in braccio con sé, dirigendosi negli spogliatoi.

“Da quanto tempo ne hai paura? E perché non me l'hai mai detto? Nelle altre notti in cui il tempo era brutto cosa facevi?” Fece tutte quelle domande, preso da un forte senso di colpa per non essersene mai accorto. Probabilmente erano le notti in cui il rosso aveva gli incubi e Ai, pur di calmarlo, si faceva forza per entrambi.

“È da quando ero piccolo che ne ho paura, senpai... Solitamente mi nascondo in bagno o nell'armadio... Oppure, quando siamo in dormitorio...” Ai fece un piccolo sospiro, prima di continuare “Affondo il viso nel cuscino, affogando lì gli urli e le lacrime.” Volse lo sguardo altrove, stringendosi leggermente al ragazzo.

“Ora tocca a me farmi forza per entrambi” Sussurrò Rin con un filo di voce, come se stesse pensando a voce alta, facendo sedere il ragazzino su una panchina negli spogliatoi, dirigendosi poi verso il proprio armadietto e prendendo il lettore musicale, per poi darlo al più piccolo.

“Ascolta un po' di musica mentre ti asciugo e ti metto la tuta, così non sentirai i tuoni” Sussurrò, poggiando delicatamente le cuffiette nelle orecchie del suo compagno di stanza e andando poi a prendere un asciugamano per togliere l'acqua dal suo corpo. Ai accese il lettore e si lasciò trasportare dalla musica, rilassante, che lo portava nuovamente ad isolarsi, mentre il più grande gli stava ora infilando la tuta.

Rin lo prese poi nuovamente in braccio. Non c'era un motivo specifico, in fondo Ai non era ferito o cose del genere, ma il rosso pensava che fosse troppo fragile in quel momento. Attraversò i corridoi che portavano al loro dormitorio e poi alla loro stanza. Ai non diceva nulla, guardava il suo compagno, tenendo i lettore musicale tra le dita, come se fosse un tesoro.

Arrivati in stanza Rin lo fece stendere sul suo letto, cosa che sorprese non poco il più piccolo, che si sfilò le cuffiette, spegnendo il lettore e guardandolo.

“Senpai, perché mi hai fatto stendere qui? N-Non devi preoccuparti per la notte, posso dormire nel mio letto” Furono queste le parole che uscirono dalla sua piccola bocca ma che si bloccarono non appena le labbra del suo senpai si posarono sulle proprie.

Quando si allontanò dal bacio, Rin sussurrò: “Questa notte dormi con me. Mi hai sempre aiutato e calmato ogni volta che avevo gli incubi, per cui ora tocca a me fare qualcosa per te. E, anche se nel cuore della notte, quando hai paura o non ti senti bene, chiamami, okay?”

Ai non sapeva come rispondere a quelle parole, non se le aspettava. Si limitò semplicemente ad annuire ed abbracciare il ragazzo, chiudendo gli occhi e addormentandosi appoggiato a lui, stringendogli la felpa.

Il rosso scosse leggermente la testa e lo prese tra le proprie braccia, facendolo poi adagiare sul letto e si stese accanto a lui, abbracciandolo con dolcezza, poggiando le labbra sulla sua fronte.

“Dormi bene... E ricorda, l'acqua ingoia tutto, è vero. Ma una persona accanto ti salva sempre da quell'acqua e questa persona sarò io per te, Ai.” Furono quelle le parole che sussurrò prima di addormentarsi profondamente con il piccolo tra le braccia.  

  
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