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Autore: Tully_    30/06/2014    2 recensioni
[ Piccola parentesi: scusate se pubblico sempre one-shot separate e distinte, questa volta saranno legate e composte in un piccolo insieme. ]
4 one-shot basate sull'alternanza tra Light Yagami, studente modello e il Dio Kira, che incarna la giustizia. Dualismo in questo corpo senza nome, anime differenti e opposte che si scontrano.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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{ Piccole note dell'autrice prima della lettura. I pensieri o i dialoghi di Light Yagami saranno scritti in blu, come l'iniziale della prima parola. I pensieri o i dialoghi di Kira in rosso, idem l'iniziale della prima parola che si riferisce alla sua persona. Inoltre ciò che si riferisce allo studente viene allineato a sinistra, mentre quello del grande Dio della Giustizia allineato a destra: dopotutto... la destra è il bene e il giusto, no? 
Passate pure alla lettura, magari con sottofondo mettete questo: http://www.youtube.com/watch?v=6gmZ5KUPADY





Light.
Un ragazzo tra i più brillanti del Giappone, chioma color nocciola, viso grazioso e mascolino, invidiato dai compagni e amato dalle fanciulle.
Ma a lui non interessa: nonostante il suo nome rievochi la luce che dovrebbe far parte di lui nella sua interezza, donandogli luminosità e in un certo senso calore, come i raggi del sole che piano inizia a scendere a causa del pomeriggio inoltrato, ha gli occhi più spenti e vacui che si possano vedere.
“Il Mondo è in rovina. La feccia dovrebbe essere eliminata. E io posso? Posso fare qualcosa del genere, da solo? Dubito.”
Sì, è una semplice utopia per lui, un ideale che mai si potrebbe realizzare, nonostante non voglia distaccarsi da esso: tuttavia ci crede, continua a camminare con quegli occhi scuri e cupi assorti nel vuoto, poi indirizzati a un libro di scuola mentre passeggia verso la strada di casa. Sa che tutto sta andando in frantumi, che si dovrebbe tornare alle origini… Ma è sempre esistito il male? Ha sempre popolato il mondo oppure no? Eppure, imparando dalla storia, non c'è mai stato un completo Paradiso Terrestre anche nel luogo più tranquillo e pacifico del globo. Forse il maligno esiste in tutti gli esseri viventi, macchiandone irreversibilmente l'anima e rimane incubato, latente, ma potrebbe svilupparsi e predominare sul "bene" a seconda delle azioni che compiono e dai loro voleri. Quello sguardo rivolto al futuro di Light, che ora non considerano nella borsa quel quaderno nero con su scritto “Death Note”, nuovamente si annullano nello spazio in cui passeggia il ragazzo. Si sente internato in un luogo in cui lui non dovrebbe mai stare, come in una prigionia, o un esilio, perché l'infanzia gli rivelava uno scenario differente. Oppure possedeva degli occhi ciechi o i genitori gli avevano mentito circa la vera realtà. Ci vorrebbe una rivoluzione, qualcosa che lo spinga a modificare il posto in modo che risulti degno a tutti gli abitanti. Magari alcuni personaggi, non narrati nei libri perché poco importanti, ci hanno provato invano. Però Light non vuole più sentirsi fuori luogo od oppresso, in una terra dominata da criminali, da ingiustizie. Pensa di essere dentro a una gabbia angusta, dalla quale non può uscire, come in trappola. Non si è capaci addirittura di respirare in modo efficiente; se lo si fa crea affaticamento. Possibile che solo lui se ne sia accorto? Oppure gli altri fanno credere di non aver capito e stanno silenti, forse per non avere problemi?
Possibile che la gente faccia finta di niente e che rimanga incurante di fronte ai disastri che accadono ogni giorno?
Indifferenza. Soltanto mera indifferenza.
Disgustoso.
“Non pensavo che gli umani si riducessero a tal punto tanto da ignorare le morti o tutto ciò che non è giusto.
Ma cos’è la Giustizia?
Non lo so nemmeno io. Forse non è mai esistita, perché qui svolge soltanto ciò che fa comodo a chi si trova sui gradini alti.”

Ma lui non può fare nulla contro tutto questo. Le classi sociali dominano, nonostante si dica che non esistano più. Che sciocchezza, è soltanto per tranquillizzare i deboli. Ogni umano è impotente di fronte a ciò, non è capace di compiere miracoli: non può che essere uno spettatore il quale rimane a osservare senza poter intervenire su ciò che accade dinanzi a lui. Degradante.
La luce comparirà mai in Light, donandogli finalmente quella vivacità che possedeva prima di comprendere come fosse veramente il mondo, quando era ingenuo, piccino e poco capiva di quello che succedeva attorno alla sua figura?
“Non si può tornare indietro all’infanzia e continuare a gustarsi quei momenti perché è impossibile e abbastanza puerile… Devo modificare il mondo in cui sto ora, in modo che il futuro sia diverso da quello che si prospetta se continua ad andare avanti così, senza freni. Ma non posso, dannazione, non posso.”



 
“O forse sì?”




 
 
E l'ultima nota di una musica che rappresentava il suo animo tormentato gli fa improvvisamente spalancare gli occhi, mentre il suono vaga nel Nulla.

 
  
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