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Autore: Cloud394    01/07/2014    1 recensioni
Durante i meravigliosi anni '60, Eleanor è sola come tanti giovani ragazzi di quell'epoca, vuole essere indipendente, cerca la libertà così dalla romantica Parigi migra a Londra in cerca di libertà, uguaglianza ma soprattutto di sé stessa.
**Avviso**
La storia non è originale, ho fatto un errore. Questa è una fanfiction sui Beatles, spero che non mi segnaliate la storia e spero anche che se c'è qualche fan dei Beatles potesse leggerla. Grazie mille
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Infiniti secondi di sospiri inondano la nostra distanza, sono al limite tra l'immensa felicità e l'estremo dolore. Ho dato il mio primo bacio alla persona che amo e per di più l'ho dato a Paul McCartney, l'anima viene pervasa dalla felicità, dsalla gioia, dall'allegria..ma al tempo stesso le sue parole mi logorano l'anima. Deglutisco -Quando.-dico boccheggiando -Domani- dice lui soffiando il fumo-Per quanto tempo?-chiedo -Forse un mese..-dice inspirando dalla sigaretta -cosa ne sarà di me e te?- dico sospirando e buttando fuori il fumo; Paul si gira di scatto -questo non cambierà niente Eleanor, ti giuro io ti prometto che ogni giorno ti scriverò e che non ti lascerò sola.-mi dice accarezzandomi il viso con la mano libera e guardandomi negli occhi, sorrido -non devi giustificarti, tu devi seguire i tuoi sogni. Sei un musicista eccezionale McCartney, fate sognare me e tutta la Gran Bretagna, adesso perché non far sognare gli Stati Uniti D'America?!-dico ridendo, lo so che non mi lascerà sola, sò che sarà al mio fianco nonostante i suoi frequenti concerti, registrazioni. Troverà sempre un po' di tempo per me. Sò già che quando girerà il mondo, lui tornerà da me. -ti chiedo solo una cosa...-dico io -qualsiasi cosa.-dice lui -questo giorno vorrei passarlo con te.-dico decisa, ma sento la mia voce tremare.
La tovaglia è brandita a lume di candela, Paul mi aiuta ad apparecchiare, non siamo vestiti eleganti, io ho addosso una maglia corta dalla quale si vede l'ombelico e i jeans a vita alta, lui ha una maglia a lupetto blu e i pantaloni neri. Ceniamo a casa mia con la tavola inbrandita di piatti vegetariani, nonostante la sua passione per il Pollo apprezza volentieri la cena. Siamo a casa mia, Penny è fuori come al solito, dopo aver cenato ci accomodiamo sul divano. Insieme cantiamo e inizia a comporre qualche canzone sul momento-McCartney, sai suonare la batteria?-chiedo appoggiata su di lui -certo che la so suonare.- dice lui con una certa arroganza -e il violoncello?-chiedo -il violoncello non ho mai provato.-dice lui -io lo so suonare-dico con allegria -Davvero? Dove hai imparato?- mi chiede -I miei genitori sono fissati con la musica classica, quindi quando avevo 5 anni mi hanno iscritto ad un corso di violoncello, violino, pianoforte e flauto traverso-gli racconto -quindi sei una polistrumentista, frequentare tutti quei corsi non costavano molto?-mi chiede lui -McCartney, vengo da una famiglia ricca-dico giocando con la sua mano -perché ora sei qui senza un soldo in mano? Ma a pensarci io non so niente di te..-dice lui. Inizio a raccontargli la mia storia. Al termine Paul prende ad accarezzarmi il viso,ad attorcigliarmi i capelli e mi bacia leggermente. Il mio cuore balza, ricevere quel bacio è rigenerante. Ne richiedo un altro e questa volta sono io a premere sulle sue labbra, lui mi abbraccia, prende il mio viso dalle mani, inizia a baciarmi delicatamente dietro l'orecchio tenendomi leggermente la testa. Mette la mano sulla mia pancia, faccio un balzo, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra dolci parole che nei miei sogni più nascosti avrei sempre voluto sentire -Mi piaci davvero tanto- sorrido, le lacrime mi scendono dagli occhi senza volerlo. Lui me le asciuga e lentamente mi sfila la maglia, mi abbraccia forte, la lana del maglione mi prude sulla pelle, così gli tolgo anch'io il maglione assaporando di nuovo la sua pelle: strumenti, fumo e carta. Riprendiamo il nostro abbraccio, la mia pelle a contatto con la sua mi mette un energia strana. Quando mi prende in braccio e mi porta in camera da letto mi lascia lì delicatamente, ritorna su di me e mentre continua a baciarmi aspetto il domani, con il terrore della sua assenza al mio risveglio.


___spazio autrice___
Arrivati al decimo capitolo è un po' corto mi dispiace..ma è uscito così,spero vi piaccia e recensite! Ringrazio la mia editor Jennifer_Mockingjay e abbraccio tutte le mie tossiche di questa storia,vi adoro! Il titolo è preso dalla canzone "Lady Madonna" dei Beatles,buona lettura. :D
 
  
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