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Autore: _Yozora_    02/07/2014    6 recensioni
[Julie e il segreto della musica ]
Daniel si sedette sul bordo del letto e con una mano le sposto una ciocca di capelli da davanti gli occhi per poi accarezzarle una guancia.
La guardava come se fosse la prima volta che la vedeva.
Osservava ogni particolare con estrema attenzione per imprimerselo bene nella memoria.
Il dolore dolce-amaro tornò a prendere il posto della devastazione e il ragazzo lo accolse con gratitudine.
Si accorse che, intrappolate tra le ciglia della ragazza, c'erano delle lacrime.
Quella vista gli provocò una fitta al cuore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera il cielo era coperto di nuvole, prometteva pioggia rispecchiando alla perfezione l'umore di un ragazzo che se ne stava sdraiato per terra all'interno di un negozio di musica chiuso.

Erano passati appena due giorni da quando lui e i suoi amici avevano lasciato la casa che usavano abitare e da quel momento il suo umore non era stato dei migliori.

In realtà, il suo umore non era dei migliori già da prima.

Aveva pensato di poter far finta di niente, che avrebbe sopportato la vista della ragazza che amava con un altro finché avesse potuto continuare a stare al suo fianco.

Si era sbagliato.

Il dolore diventava sempre più insopportabile man mano che i giorni passavano, invece di affievolirsi.

Non che vederla felice gli dispiacesse, per niente, solo che il pensiero che lui non avrebbe mai potuto avere alcuna possibilità gli spezzava il cuore.

Aveva cercato di non pensarci.

Si era buttato sulla musica con tutto sé stesso cercando una distrazione, ma ogni volta che la vedeva rimaneva senza fiato e i battiti di un cuore che avrebbe dovuto essere fermo da tempo, acceleravano tanto da fargli temere che persino lei potesse sentirli.

Aveva tentato di sopportare finché non era stato troppo.

Finché il dolore non aveva raggiunto livelli talmente alti che neanche la sua chitarra era più riuscita a placarlo.

- Daniel! - esclamò una voce vicino a lui all'improvviso.

Il ragazzo aprì gli occhi lentamente.

Conosceva quella voce.

- Che c'è,Martin? - chiese con voce roca.

- Come sarebbe a dire che c'è? Sei scomparso. Sono ore che ti cerchiamo – sbottò l'interpellato.

Si sedette e si voltò dal lato opposto dell'amico e vi trovò esattamente chi pensava che ci fosse.

Il ragazzo che completava il trio.

Felix lo stava guardando con espressione pensierosa.

- Beh, mi avete trovato – rispose senza cambiare tono.

- Si può sapere cosa ci fai qui? - chiese Martin guardandosi attorno.

- Niente – rispose Daniel.

- Riflettevo -

Martin e Felix si scambiarono un'occhiata.

Sapevano esattamente cosa avesse il loro amico e non avevano la benchè minima idea di come aiutarlo.

Anche perchè non lo avevano mai visto in quelle condizioni prima, neanche da vivo.

- Daniel – cominciò Felix esitando

- Tu...sei proprio sicuro di aver fatto la cosa giusta? -

Il ragazzo si voltò verso di lui fulminandolo con lo sguardo.

- Non so a cosa tu ti riferisca – disse.

L'altro sospirò sconsolato.

Quello era il suo modo di dire che non aveva intenzione di affrontare l'argomento.

Due giorni prima, mentre lui e Martin erano nella rimessa della casa a riscaldarsi un po' suonando, Daniel era tornato dicendo che se ne sarebbe andato.

Così, senza dare una motivazione.

Non che ce ne fosse bisogno.

I due amici sapevano perchè lo stesse facendo, eppure quella decisione li aveva sorpresi.

 

Flashback

- Cosa significa che te ne vai? - aveva chiesto Felix con ancora le bacchette della batteria sollevate.

- Esattamente quello che ho detto – aveva risposto l'altro secco.

Martin aveva posato il basso guardandolo senza capire.

Nonostante tutto le cose stavano andando bene.

Il gruppo andava alla grande e la gente che andava ad ascoltarli era di un numero sempre maggiore.

Julie migliorava sempre di più nel canto e loro con lei.

Perchè all'improvviso voleva mollare tutto?

Ma non era quella la domanda che gli pose.

C'era un'altra cosa che aveva attirato la sua attenzione.

- Quando dici che te ne vai...includi anche noi,giusto? -

Daniel incrociò il suo sguardo.

- Non voglio costringervi a venire con me – aveva detto serio.

- So che siete legati a questa casa quanto me e anche a...- si era interrotto come se anche solo pensare quel nome fosse troppo doloroso

- Alle persone che ci vivono,perciò non vi chiederò di seguirmi. Non stavolta. Siete liberi di scegliere quello che pensate sia meglio per voi. -

I due si erano sorpresi.

Non si aspettavano di certo un discorso del genere da lui.

I due fantasmi si erano scambiati uno sguardo e Felix aveva annuito alzandosi dalla batteria.

Martin si era di nuovo rivolto all'amico.

- Verremo con te -

Daniel aveva abbozzato un sorriso.

- Glielo dirai? - aveva chiesto Felix dopo qualche minuto di silenzio.

L'altro lo aveva guardato negli occhi, poi aveva sospirato e si era seduto sul divano.

- No – aveva concluso dopo qualche altro secondo di silenzio.

- Ma non possiamo andarcene di nuovo senza dire una parola – aveva obiettato.

L'altro aveva preso carta e penna da un mobiletto lì vicino e aveva scritto un biglietto.

Poi si era alzato.

Gli altri due avevano sospirato senza commentare.

Avevano già visto quella scena.

Sembrava passato un secolo.

In silenzio se ne erano andati lasciando alle loro spalle anche gli strumenti.

 

Fine flashback

 

- Va bene. Ho capito – sussurrò Felix avvicinandosi a una batteria.

Daniel lo seguì con lo sguardo, mentre Martin gironzolava tra i bassi, fino a che non si ritrovò a fissare una chitarra in un angolo. Si alzò e, una volta vicino, allungò una mano come a volerla afferrare, ma prima di arrivare a toccarla lasciò cadere la mano lungo il fianco.

In quella casa, insieme alla ragazza di cui era innamorato, aveva lasciato anche la voglia di suonare.

Ormai era tutto finito.

 

 

Tutto finito.

Si ripetè Julie per la millesima volta in due giorni, mentre se ne stava sdraiata sotto le coperte a fissare il soffitto.

In quei due giorni aveva finto che andasse tutto bene per non far preoccupare Nicolas e Bia.

La verità, però, era che, da quando aveva trovato il biglietto nella rimessa, il suo umore era colato a picco, talmente tanto che non riusciva neanche più a godersi i momenti insieme al ragazzo che aveva tanto desiderato.

Ancora non si capacitava di quello che era successo.

Due giorni prima era tornata a casa di corsa dopo essere stata al negozio di Claus, con una buona notizia.

Il proprietario le aveva detto che un amico che lavorava in un pub, li aveva sentiti esibirsi qualche sera prima e che gli erano piaciuti al punto che voleva offrirgli di suonare nel suo locale.

Julie aveva gridato dalla gioia.

Non avrebbe potuto avere successo con una casa discografica, ma non le importava.

La cosa che per lei contava era fare la musica che le piaceva con i suoi tre amici e, anche se avessero dovuto suonare da Claus per tutta la vita e farsi ascoltare dalle solite 30 persone, sarebbe stata felice.

Eppure una occasione per farsi conoscere l'avevano ottenuta comunque.

Aveva salutato Bia e baciato Nicolas dicendo che lo avrebbe chiamato più tardi quella sera, poi era scappata di corsa.

Una volta nella rimessa, però, l'aveva trovata vuota.

Non se ne era insospettita più di tanto.

Era ancora pomeriggio inoltrato e non era una novità che i tre se ne andassero in giro per conto loro, ogni tanto.

Stava per uscire quando, con la coda dell'occhio, aveva notato il foglio poggiato sul divano.

Si era seduta con una sensazione strana alla bocca dello stomaco, in preda ad un deja-vu.

L'ansia si impossessò di lei.

Scosse la testa come a voler scacciare il pensiero che si era fatto prepotentemente spazio nella sua mente.

Con mano tremante afferrò il foglio e lo lesse.

 

Julie,

grazie di tutto, davvero. Senza di te non so se avremmo mai più toccato uno strumento e ripreso a suonare. È stato grandioso e tu sei fantastica. Continua a cantare, sono sicuro che avrai un successo enorme. Ti ringraziamo di cuore. Addio.

 

Aveva riconosciuta quella grafia senza il minimo dubbio.

Al ricordo di quel giorno una lacrima le bagnò il volto.

La lasciò cadere.

Non aveva neanche avuto il tempo di lasciarsi andare più di tanto in quei due giorni, tra la scuola e Nicolas.

Quella era la prima sera che passava a casa da quel giorno, per via del mal tempo.

Per di più era sola.

Suo padre era dovuto andare fuori città per lavoro e suo fratello dormiva da Patric.

Era tutto finito e, ancora una volta, lei non aveva potuto far niente per impedirlo.

Era sconvolta, arrabbiata e triste nello stesso momento.

Se ne erano andati di nuovo.

Avevano promesso che sarebbero rimasti con lei e invece non c'erano.

Stavolta faceva ancora più male della prima e lei non riusciva a capirne il motivo.

- Daniel –

Quel nome gli era uscito sussurrato dalle labbra prima che potesse fermarsi, ma tanto nessun altro l'avrebbe sentita pronunciarlo.

Tanto meno l'interessato.

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Annotazioni : Ciao a tutti io sono Yozora. Non ho molto da dire, in realtà, a parte che ho voluto scrivere una storia su questa coppia perchè mi è piaciuta davvero rispetto alla coppia proposta nel telefilm =) Il rapporto tra Julie e Daniel è di gran lunga superiore secondo me, rispetto a quello che lei ha con Nicolas comunque....spero che la storia vi piaccia. Fatemelo sapere con una recensione se ne avete tempo e voglia =) Grazie a tutti dell'attenzione. Ciau e alla possima ^^
_Yozora_
  
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