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Autore: pintoisreal    03/07/2014    4 recensioni
[Cast Star Trek Reboot]
Skittles e uno strano Chris Pine.
[Chris Pine/Zachary Quinto]
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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NOTE DELLA TRADUTTRICE:
Questa è la prima fan fiction dell’autrice.
Penso che il mondo debba conoscere la coppia Chris Pine/Zachary Quinto nota anche come Pinto. O meglio, l’Italia. Possibile che non ci siano tante fan fiction su questa coppia platealmente canon?
L’autrice mi ha gentilmente concesso di tradurre questa one-shot che personalmente ho trovato dolcissima.
Chiunque voglia leggerla in lingua originale può farlo qui: http://archiveofourown.org/works/1097959

Eventuali recensioni (che ovviamente saranno ben gradite) saranno tradotte e inviate all’autrice.
E’ la prima fan fiction che traduco, se avete dei suggerimenti saranno ben accetti. Ovviamente ho mantenuto il più possibile lo stile dell’autrice, ma come sapete l’inglese è molto più “semplice” dell’italiano, quindi ho evitato alcune ripetizioni e in alcuni casi adattato il costrutto per una migliore resa italiana.
Chiedo anche scusa per eventuali errori, l’ho controllata un paio di volte, ma possono sempre sfuggire, non ho una beta reader.
Un’ultima cosa: per chi non conoscesse le Skittles, vi dico semplicemente che sono un tipo di caramelle.
Buona lettura! :)


 

L’estate, ovunque tu ti trovi, porta con sé una sola regola: non fare nulla. Questo nella vita di Chris significa: restare sveglio tutta la notte a guardare le repliche di “Willy, il principe di Bel-Air” perché, oltre ai film porno, è l’unico programma decente in televisione alle tre del mattino (anche se in realtà l’imitazione di Karl della “Carlton dance” fa in modo che ne valga sempre la pena); vuol dire anche spendere pomeriggi interi mettendo in atto scene epiche di “Star Wars” usando utensili da cucina come spade laser o è anche la bella vecchia attesa di trovarti disteso sulla schiena a guardare il cielo nel cortile dietro casa solo perché ti sembra la cosa giusta da fare. E Chris si trovò proprio in questa situazione durante un particolare pomeriggio estivo a metà luglio.
 
Chris non era sicuro di quanto tempo avesse passato steso lì, ma sapeva di essere stato lì abbastanza a lungo da trovarsi all’ombra invece che all’opprimente caldo del sole che batteva nel punto in cui si trovava in precedenza ed era contento di questo cambiamento. Si sentiva particolarmente pigro anche per gli standard estivi e per il momento non programmava di muoversi. I suoi piani di appisolarsi e vedere quante canzoncine di show televisivi conosceva (anche se non lo avrebbe mai ammesso) canticchiandole silenziosamente furono interrotti dal lieve fruscio dell’erba alla sua destra mentre Zach si sedeva con un debole grugnito.
Quando si è amici da tempo come Zach e Chris e ci si è abituati così tanto alla presenza dell’altro  come nel caso  dei due uomini, il bisogno di attendere un invito o addirittura bussare alla porta risulta diciamo… futile.
Dopo un paio di secondi di silenzio amichevole Chris aprì lentamente gli occhi e volse la testa in direzione di Zach per guardarlo. Strinse gli occhi e studiò l’uomo più grande per un minuto finchè un leggero sorrisetto gli attraversò il viso, poi si girò nuovamente verso il cielo e chiuse gli occhi.
“Sai, nonostante la tua saggezza nella moda e impareggiabile conoscenza di qualsiasi cosa “trendy”, stai senza dubbio compromettendo la tua immagine da uomo GQ indossando quegli Aviators che, mi dispiace ammettere, non ti donano”.
Sentì una lieve risatina al suo fianco.
“Sopravviverò” disse Zach dolcemente.
Chris udì il suono di qualcosa che veniva spiegazzato e un tenue click che lo spinse ad aprire gli occhi e sbirciare alla sua destra. Zach era seduto con le ginocchia al petto e le braccia  che ciondolavano oziosamente da esse. Guardò in basso in direzione di Chris e gli tese una piccola busta.
“Skittle?”
Chris si aprì in un lento e sbilenco sorriso e allungò una mano. Zach rovesciò la busta così da far uscire una manciata di caramelle.
“Grazie” rispose Chris mettendosene in bocca un paio.
Zach si spostò al suo fianco giacendo sulla schiena con gli occhiali abbandonati a terra al suo fianco e sospirò: “L’estate fa schifo”.
Chris sorrise: “Sentiamo un po’, perché Mr. Quinto?”
“Troppo calda”.
Chris scoppiò a ridere: “Davvero? E questo è il motivo per cui parli non usando più di due parole? Fa troppo caldo?”.
Zach grugnì leggermente: “Penso di sì”.
Risero entrambi e contemporaneamente si riempirono la bocca di altre Skittles. Dopo un paio di secondi di silenzio Chris aggrottò le sopracciglia e studiò la sua caramella.
“Perché mi capitano sempre quelle verdi?”.
“Sono quelle rimaste” ribattè Zach alzando le spalle.
“Ma mi piacciono quelle rosse!” si lamentò il biondo.
“Scusa” replicò Zach senza entusiasmo.
Chris fece un sorrisetto. “Non dirmi che sei una di quelle persone che mangia in una volta sola tutte le caramelle di un colore”.
“Forse” disse Zach dopo una piccola pausa aprendo gli occhi per volgerli su Chris che ora si reggeva sul gomito destro e lo guardava dall’alto.
Chris mangiò un’altra Skittle e sorrise: “Bene”.
Zach chiuse nuovamente gli occhi. Chris rimase nella stessa posizione a guardare l’uomo dai capelli neri e studiarlo. Uno sguardo di puro divertimento gli illuminò il viso.
“Tira fuori la lingua”.
“Scusami?” domandò Zach aprendo un occhio per guardare l’amico.
“Mostrami la tua lingua” sorrise Chris.
“Perché?” Il bruno aprì l’altro occhio e fissò Chris confuso.
“Solo mostramela”ribattè il biondo ridendo.
Zach esitò un momento prima di tirare fuori lentamente la lingua.
“Hmm” mormorò Chris fissando la scura tonalità di un qualche colore stranamente indescrivibile sulla lingua dell’amico.
Zach immediatamente ritirò la lingua e congiunse le sopracciglia in un gesto indicante sconcerto. “Perché volevi vedere la mia lingua?”.
Chris alzò le spalle con noncuranza. “Hai mangiato tante Skittle. Volevo solo sapere di che colore fosse diventata”.
Zach guardò Chris con sgomento per un istante prima di scoppiare a ridere e richiudere gli occhi. “Sei così strano, Pine. Lo sai?”.
L’altro rise sommessamente. “Così mi hanno detto!”.
Chris rimase comunque poggiato sul gomito a fissare l’amico. Potè percepire Zach storcere appena il naso mentre si schiariva la voce.. “Che..”
Chris non rispose subito, ma continuò ad analizzare il viso dell’altro uomo. “Oggi sei talmente silenzioso da essere imbarazzante” ammise finalmente.
“Fa caldo”. Borbottò Zach.
“Nessuna scusa”. Chris mosse la lingua all’interno della bocca così da assaporare il retrogusto delle Skittles quando immediatamente gelò sul posto e si accigliò. La concentrazione con la quale stava studiando l’amico divenne più profonda e si domandò vagamente se la bocca di Zach avesse lo stesso gusto.
Da dove diavolo mi è venuto in mente questo? Pensò.
“Che…” ripetè l’uomo più grande avvertendo lo sguardo di Chris ancora fisso su di lui.
Il biondo sobbalzò lievemente al suono della voce dell’amico, ma si rilassò immediatamente  e scosse la testa “Niente”.
“Allora smettila di fissarmi”.
Chris non rispose. Continuò semplicemente a guardare l’amico con un espressione curiosa.
“Non sto scherzando, Pine. Smettila” ribadì con gli occhi ancora chiusi.
Silenzio.
“Christopher, giuro su Dio che se non..” il suo discorso venne meno nel momento in cui, aperti gli occhi, incrociò l’intenso azzurro (appena velato) di quelli dell’amico che lo in quel momento lo stavano penetrando. “Che..” insistè Zach, contorcendosi e guardando Chris con preoccupazione.
Chris  biascicò lentamente. “Mi domandavo soltanto… se… se la tua bocca avesse il sapore delle Skittles”. Il bruno, smarrito, alzò lo sguardo nella sua direzione, ma non proferì parola.
Chris non sapeva cosa lo avesse spinto a dire ciò. Il caldo, si giustificò. Si sentiva brillo. Deve essere il caldo. Si sentì libero, rilassato e a suo agio come solo il sole – o una buona bevanda alcolica- poteva farlo.  Si abbassò lentamente e si leccò le labbra lievemente e senza accorgersene. Lo sguardo di Zach cambiò passando dalla confusione ad un’ allarmata anticipazione.
Chris prese ciò come un buon segno  e con calma annullò lo spazio fra loro fermandosi quando le loro labbra si sfiorarono a malapena. Questo è strano… nuovo..non è sgradevole. A Zach va bene tutto ciò? Non sta dando di matto. Però Zach non dà mai di matto… Che sto facendo?... Questo è strano.. i suoi pensieri si ammassavano mollemente nella sua testa.
I due si guardarono attraverso le palpebre socchiuse  per un secondo, poi Chris premette risolutamente le labbra su quelle di Zach. Il bacio risultò esitante e morbido poiché i due uomini sfiorarono semplicemente le labbra dell’altro con le proprie. Dopo qualche momento Chris premette la sua lingua sul labbro inferiore di Zach  strappando all’uomo sotto di lui un piccolissimo gemito. Questo bastò a Chris per approfondire il bacio, facendosi lentamente strada nella bocca dell’uomo. I loro movimenti erano pigri ed incredibilmente lenti; Chris fece gradualmente scorrere la sua lingua su quella di Zach tracciando ogni curva della bocca dell’uomo.
La mente del più giovane era completamente assente, come se fosse stata tirata una tendina. Tutto era sfocato e avvertiva un lieve ronzio nelle orecchie. Ogni eventuale pensiero coerente aveva abbandonato il suo cervello per fare spazio all’intensità della bocca di Zach, morbida e incredibilmente calda sotto la sua. E per la grande gioia di Chris, un inconfondibile dolcissimo sapore di Skittles si riversò dalla bocca dell’amico. Ricercò il sapore passando lentamente la lingua su quella di Zach, esplorando ancora più a fondo la bocca dell’amico.
Era perso, perso nel sapore e nella sensazione della bocca di Zach.
Il suo sogno ad occhi aperti si interruppe improvvisamente nel momento in cui sentì Zach sospirare quasi impercettibilmente. Chris succhiò con dolcezza il labbro inferiore di Zach mentre si staccava e lentamente aprì gli occhi.
Zach alzò un sopracciglio come sua abitudine – Diamine, era bravo a farlo – e respirò. “E..?”
Chris si lasciò cadere sul prato nella stessa posizione in cui Zach lo aveva trovato. “Ha il sapore delle Skittles” ammise con un ampio sorriso.
  
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