Crossover
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Autore: LunariaScrittrice    03/07/2014    1 recensioni
Aggiornato- capitolo 18 ->Stupore
Prossimo aggiornamento entro due settimane.
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Note: Questa storia è una Cross Over, ha in sé: Ojomajo doremi, Sailor Moon e Mew Mew (dal capitolo 10 )
Tutti non sono inerenti all' anime, è una storia aparte pero' lo tratta come tema per unire tutti alla storia, solo in modo indiretto.
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Avvertenze: La storia presenta scene violente anche a livello psicologico il capitolo 9 presenta una scena leggera di violenza sessuale
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Trama: I FLAT non si conoscono ed invadono la terra che con i loro poteri causano distruzione. Tutti loro non sanno amare ma ci saranno le
loro controparti che li aiuteranno. (Qui non ci sarà Lullaby)
Le Sailor ormai adulte affidano il compito a Chibiusa di cercare le nuove Sailor.
Doremi invece vive la sua vita nella sua monotonomia finchè non incontra Akatsuki, si direbbe perfetto
ma pure Chibiusa lo conosce e finirà col innamorarsersene.
Inoltre poi arrivano le Mew Mew dove gli allieni invaderano la dimensione dei maghi e delle Sailor mentre Strowberry
Si trova ad affrontare le pene dell' amore assieme a Doremi.
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Coppie (Crack e Canon) : Aka/Dore, Fujio/Melody, Bunny/Marzio, Strawberry/Ryan, Leon/Sinfony, Mindy/Shou, Toru/ Strawberry
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Angolo autrice: Questa storia è una Cross Over tra i due anime che potrebbero per voi non avere nessun legame, per me hanno molte cose in similitudine.

Allora, qui le protagoniste saranno tre: Il primo un ragazzo di nome Akatsuki;
il secondo Doremi (diversamente dall' anime originale, qui le amiche di Doremi non hanno mai avuto l'apprendistato tutta via lei conosce le sue amiche.
Per farveli ricordare userò i nomi della serie italiana ) .
la terza è Chibiusa che fa parte dell' anime Sailor Moon. Anche qui userò i nomi dei personaggi italianizzati.


Spero che l'idea possa piacervi.
Scrivo tutto in prima persona interpretandoli, avviso subito che è una OOC! In quanto caratteri sono diversi dall' originale anime, eccetto per alcuni che presenterò più in là.

A volte, metterò delle immagini, pperando che vi possa aiutarvi con il coivolgimento emotivo e l'identificazione dei personaggi rappresentati all' interno della storia.

Diversità

Passa e ripassa, fogli scritti, letture a che non finiscono.
Una Scuola privata, insegnanti severi che istruiscono e poi vedo quei ragazzi dalla finestra della mia stanza che giocano e si divertono. Persone che sognano un futuro roseo che dovrò io stesso realizzare, tra cui un avvenire rispettoso che sia degno del nome di questa famiglia a cui io per disgrazia appartengo...

Sono qui seduto, vicino a questo tavolo, con accanto un bizzarro mago che mi guarda e mi spiega fatti di leggende e poi dopo un ora di storia si passa alla magia con tanto di spiegazioni su come si facciano gli incantesimi e sopratutto la tecnica base del suo uso.
T
utto questo dovrebbe importarmi, eppure non è così, perché, non ce la faccio più a sopportare questa prigionia!

Sono anni che sto rinchiuso in questa stanza, anzi in questo castello, senza uno spiraglio di libertà e vita!
Perché devo essere erede di un luogo che sinceramente non ha nessun legame con me? Cosa c'è qui? Nessuno! Non ho amici, sono esiliato dal resto del mondo giovanile... Insomma, ho solo sedici anni e non ho mai frequentato nessuno, nemmeno una strega o un mago anche se li ho conosciuti, ma parliamo di persone che partono dai cento anni in su. Belle sì, ma non di certo persone che possano adattarsi a un tipo come me!

Vorrei essere libero, spensierato e inoltre sono stufo di concludere missioni dei quali nessuno sa del mio operato. Non ricevo maiun grazie da nessuno, nemmeno da mio padre! Perché?

E
ssere un erede al trono è una tortura per me. Se potessi scapperei, andrei lontano da qui.; Sì ,lo farei!

«
Insomma mi sta ascoltando? » Sbraita il mio professore dal naso lungo ad occhi sbarrati tenendo le ciglia inarcate in segno che sta perdendo la pazienza.
«
Ma sì che la sto ascoltando. Mi ha praticamente spiegato che esiste il regno della luna della principessa Serenity ormai scomparsa da decenni... »Racconto, iniziando a stupirlo di come l'avevo ascoltato, mentre pensavo a tutt'altro. Come ci sono riuscito? È' semplice, ho sentito questa storia miliardi di volte, così tale che potrei io stesso insegnare.
«
Bravo, vedo che mi ascolta, non come gli altri maghi della scuola che mi fanno impazzire. » Inizia a raccontarmi di cosa accade nella scuola dei maghi, quella scuola che io mai potrò toccare, in quanto visto sono costretto a studiare privatamente.
Voi direte " Che pacchia!"
Io direi «"Che tortura!"
Darei molto per uscire da questo guscio, addirittura rinuncerei ai miei poteri... Sì lo farei!
Alla fine che importa agli altri di me? A nessuno. Per questo sto desiderando di voler scappare.

«
Bene la lezione è terminata! » conclude lui dopo avermi riempito la testa di regole su come si parla ad una principessa. C'è ne sono, ma non m'interessano. Ce ne sono di bellissime addirittura quanto una dea, ma a me non attraggono. Se c'è una cosa che non m'interessa sono le principesse! Non sono altro che altezzose, viziate, felici di essere reali nonostante siano senza amici con cui parlare .
«
Arrivederci professore. » Saluto con un sorriso, mentre lui esce dalla porta bianca della mia stanza.
Intanto mi sdraio sul mio letto e con le braccia sulla fronte inizio a riflettere sulla mia vita noiosa, sempre uguale.

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«
Chibiusa, vuoi svegliarti? Cè la tua amica Ottavia che ti sta aspettando! » Acclama il mio nome la mia futura mamma dai capelli biondo accesi, raccolti da due buffe codine lunghe; Buffe non direi, dato che stimo la sua pettinatura!
Lei da sempre li porta così e perciò sono stati tramandati a me. Infatti io amo molto i miei capelli , sopratutto la mia acconciatura che mi fa sembrare una coniglietta dagli occhi rossi accesi! Benché qui sia una ragazza come tutte le altre, io in realtà sono l'erede al trono del regno della luna, in quanto mia madre Bunny e mio padre Marzio ma decideranno in futuro, di governere Cristal Tokyo.


A mia fortunam in questo tempo posso vivere lontana dai miei doveri di principessa! Posso essere libera, divertirmi, giocare e avere tanti splendidi amici.
Sono fortunata, lo ammetto! Ho Bunny che mi vuole bene già da prima che sapesse che fossi sua figlia naturale, e così pure per Marzio. Da sempre mi proteggono sia col cuore che con il corpo.
Perchè ero inseguita da dei brutti ceffi che facevano parte del clan Black Moon. Provenivano dal mio tempo, vale a dire dal XXX secolo, sovrani del pianeta Nemesis. Ma per fortuna ,Sailor Moon che altri non è che nientepopodimeno Bunny, e le sue fedeli amiche; mi avevano salvata!


Adesso ho una nuova amica si chiama Ottavia, le voglio molto bene, quasi quanto una sorella!
«
Scendo!» Annuncio, urlando dalla mia stanza che sta ai piani superiori.
Scendo le scale e le raggiungo fino a vedere la mia migliore amica che appunto si chiama Ottavia.

«
Buon giorno Chibiusa! » Mi saluta, con un dolce sorriso.
Ottavia è molto bella, ha occhi sgranati color viola scuro. La sua chioma e di color nero corvino sono più lunghi rispetto al passato, inoltre possiede voce dolcissima oltreché tenera.
«
Ciao! Allora andiamo al parco! » La prendo per mano e l'accompagno alla porta, mentre Bunny mi urla « E il pranzo lo tengo io!? »
Corro dalla bionda «Grazie! » Prendo il sacco con dentro il cibo per il pranzo, lo infilo nel mio zainetto tutto rosa e poi sfreccio con Ottavia al parco.


Io e lei abbiamo la stessa età: lei sedici e io sedici!
Bunny ora mi sta facendo da mamma, ha ventisei anni e adesso frequenta l'università assieme ad Amy Mizuno, un altra mia amica anche lei una Sailor. Come donna è molto: saggia, paziente una vera bomba negli studi! Non c'è nulla che lei non sappia fare. A volte, spesso per matematica vado da lei a chiederle consigli, e mai mi ha deluso.

«
Wha... Guarda hanno messo dei giochi! » annuncia Ottavia con occhi brillanti mentre io assieme a lei ordino felice «Entriamo! »

Entrambe, siamo patite dai giochi dell' infanzia. Non ci vergognano a giocare con i più piccoli. Anzi, il scoprire la loro fantasia e quanto stimino le guerriere Sailor non ci dispiace affatto.
Da anni le guerriere Sailor sono state riconosciute dalle persone comuni come eroine. Nessuno sa chi siano, ma se le persone le incontrano, iniziano a volere i loro autografi; è buffo lo ammetto! Pero' fortunatamente non ci sono più minacce! Io e Ottavia abbiamo riposto le nostre penne magiche in un bauletto, finché non ci sarà un altro male o minore o maggiore in agguato.


«
Bollicine!! » esclama a un bambino piccolo felice mentre vede Ottavia e me creare bolle di sapone.
Tutti i bambini felici, gioiosi, vengono da noi a parlare ed iniziamo a giocare assieme a loro! Lo ammetto amo la mia vita da ragazza normale!


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Altra giornata dentro il mio palazzo! Altra noiosissima lezione... No basta non ne posso più! Ma sopprimetemi che è meglio! Sono stanco di sentirmi un uccellino in gabbia!
«
Principe ha capito questo simbolo è importante0» Importante? È solamente uno stupido disegno che appare alle apprendiste streghe quando creano un cerchio magico. Cosa rara dato che di apprendiste streghe non ce ne stanno da secoli. Ormai tutti sono confinati nel regno magico. Nessuno tocca quello degli umani per paura di trasformarsi in rana. E poi, se i racconti sono veri, gli umani sarebbero esseri spaventosi, non voglio nemmeno pensare a quanto sangue spargano, a dire il vero, fa paura.
«
Allora, ha capito!?» Strilla insistente il mio insegnante che stavolta è un altro. Ha il naso piccolo ed occhi rotondi resi da quei occhiali della medesima forma alla Harry Potter. Labbra sottili e sopracciglia anche lui inarcate; solo perché lo guardo con espressione vuota e senza rispondergli penso Devo proprio?
«
Ma sì certo.
Il cerchio magico se è creato da umane che amano, può' superare la magia di un mago.
Sì professore, quante volte me lo vuole spiegare? Abbiamo ripassato i simboli magici da anni, adesso potrebbe insegnarmi altro?»
Che pretesa che ho detto.
Mi guarda accigliato, sbigottito. Forse è perché per la prima volta ho espresso un mio giudizio? Ma non me ne importa nulla, ormai ho preso la mia decisione!


Finisce la lezione e finalmente arriva la pausa, e io ne approfitto per camminare fuori dalla mia stanza notando guardie su guardie a sorvegliarmi.
Ma di cosa hanno paura che io me ne vada? Oh sì, fanno bene a temerlo, non m' importa se arrecherò danno in questo mondo, non m'interessa nulla! Non ho nessuno a cui tengo, nemmeno verso mio padre... Perché è un padre colui che non ti parla, e ti tratta come uno straniero? No affatto, io ho sedici anni e voglio divertirmi!

Cammino di nascosto creando con la magia diversivi, per poter scappare, finché non raggiungo la porta del castello! Spezzo la barriera usufruendo del mio potere che nessuno conosce. Ho sempre nascosto la mia potenza per non farmi vedere troppo forte. Ci mancherebbe che mio padre scoprisse che posso batterlo e poi sì che sarei per sempre esiliato; scommetto che nemmeno la luce del cielo immacolato di giallo, arancio e blu mi farebbe più vedere.

Esco dal portone e vedo il giardino che mai ho potuto toccare, pieno di fiori colorati e profumati che inebriano i miei sensi. Ma non mi farò incantare! Ci passo attraverso per poi correre. Per precauzione, nascondo il mio viso incappucciandomi con un mantello. Una cosa che qui tutti fanno, perciò non desterò sospetti su di me.
Corro le viuzze color pietra accantonate dal verde magico acceso di questo paradisiaco mondo che mai ho potuto con mano toccare.

Intravedo un gruppo di maghi, della mia età che iniziano a parlare.
« Fujio, perché ti metti a leggere anche quando siamo in vacanza? » Domanda un ragazzo dai capelli verde acqua con occhi grandi, verdi.
Sembra un ragazzo potente!

«
A me piace sapere la mentalità degli umani, anche se è davvero spaventosa! » Ribatte il suo compagno dai capelli costano chiaro, quasi quanto l'arancio con occhi tondi color tramonto, un miscuglio tra rosso e arancio.
«
Io preferisco di più uscire con delle streghette piuttosto che stare con voi... »
Spiega un ragazzo dai capelli biondi lunghi, raccolti con una coda. Di cui i suoi occhi sono color azzurro cielo intenso anch'essi tondi.

Questi ragazzi sembrano potenti, wow!! Ma allora non sono l'unico mago ad essere forte! Che scoperta, io pensavo che i maghi fossero deboli, rispetto a uno reale!
Cammino osservandoli con i miei occhi rosso magenta, poi inizio a parlare con loro « Salve, scusatemi, potreste aiutarmi a trovare il pozzo dimensionale? » Chiedo con fare altezzoso, cosa che ai tre ragazzi non sfugge. Li vedo alzare le ciglia come per dire «Ma chi è questo? »
Non posso rivelargli chi sono, non devo... Se lo sapessero lo direbbero a tutti e potrebbero non accettarmi...
«
Come mai cerchi quel pozzo? » Chiede il ragazzo dai capelli arancio.
«
Ve ne prego, vi do ciò che volete, ma aiutatemi a trovarlo! Non conosco questa città! » I ragazzi mi guardano sospettosi chiedendomi « Sei un mago vero? Mi sembra strano che non sai orientarti in questa città »
O
vvio che sono un mago, devo fargli sentire ciò che sto trattenendo?
«
È ovvio che sono un mago! Devo dimostrarvelo? » Domando aspettando una loro risposta, o cenno.
« Mmm... » Mi squadrano. Il ragazzo dai capelli verde acqua asserisce.
« Non serve, hai gli occhi rossi, simbolo che sei yuyumolto potente! d'accordo ti accompagniamo, vero ragazzi?»
Non ci credo, seriamente sono così gentili!?
«
Ma sì, in fondo i suoi occhi parlano chiaro che è più potente di noi! Andiamo ti indichiamo la strada! » Annuncia il biondo.
Per la prima volta ho qualcuno con cui parlare, mi sento felicissimo, anche se non eloquio per paura di sbagliare. Sono timido, ed è merito del esilio ingiusto che ho subito tra le mura del mio castello di favole se sono così chiuso col prossimo.

«
Ah senti come ti chiami? » Chiede il ragazzo dai capelli castano chiaro.
«
Akatsuki!» mi tappo la bocca non appena pronuncio il mio nome perché mi sale la paura di essere stato scoperto, infatti si fermano e commentano tutti e tre « Che strano nome... » Io rimango stupito che chiedo «Non vi ricorda nulla? Tipo un principe? » Il biondo risponde con disinteresse « E che vuoi che ci importi del principe di questo regno? Scommetto che è uno che ha tutto. Non lo sai io e il mio gruppo non vediamo di buon occhio il principe! Insomma, non frequenta la scuola! Non si fa vedere, è ovvio che ci reputa dei deboli. »
Non è vero, non più...Non pensavo di essere visto così fra i miei coetanei
«
Gia avete ragione! » Mento, nascondendo la mia vera identità per paura di essere lasciato solo in questa città per me sconosciuta!
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«
Doremi!!!» strilla mia sorella Bibì mentre io finisco di giocare al mio gioco preferito * Dolce Flirt * Parla di una studentessa che interagisce con diversi ragazzi e poi in base alle sue risposte può' far innamorare uno di loro. Accidenti quanto vorrei che capitasse a me una storia del genere! Peccato che non sono per niente carina! Cioè lo sono, ma non così tale da poter avere ragazzi che mi stanno dietro! L'unico è Tetsuya che non fa che rompermi da mattina a sera con scherzi e quant'altro. Solo perché ho un nome buffo anche se a me piace molto...
«
Muoviti!! » Urla dal piano di sotto mia sorella, mentre io rispondo con altrettanto tono alzato « Sta zitta, devo farli baciare questi due! » Se c'è una cosa che non sopporto, è chi mi da fretta. Se dico di aspettare, si aspetta non è che si rompe dopo dieci secondi e s' insiste.

Chiudo il gioco e scendo dicendo «Ma cosa vuoi! » Gli sbraito contro innervosita .
Mia sorella corre verso me e vestita di color porpora abbinata ai suoi capelli ricci rosa ed occhi rossi mi dice « Voglio andare al parco! » Sì mi pare ovvio, là ci sono le sue amiche sedicenni, e dato che lei ha solo dodici anni devo io accompagnarla, perché mamma ha paura che possano rapirla. Un ragionamento logico, peccato che a me infastidisca accompagnarla, quando potrei benissimo leggere: manga, vedermi gli anime e giocare ai miei videogiochi!
«
Andiamo... »Dico seccata.
Lei mi prende per manina e mi trascina fuori correndo con occhi spensierati felici, finché non arriviamo al parco.

Siamo in estate ormai e il sole è in piena a scaldare tutta la città. Fa un caldo bestiale e io come una tonta, sono vestita di nero con il giubbotto facendomi friggere da questo caldo infernale. Solo perché nella mia stanza fa freddo e mai controllo la temperatura fuori dalla mia dimora prima di chiudere la porta di casa.
Per precauzione che non mi rubino le chiavi di casa, non le possiedo tutto perchè Mamma è talmente paranoica che a malapena mi fa uscire dalle 14.00 fino le 18.00. Ditemi perché!? Le mie compagne di classe, stanno fuori fino le 23.00 o notte fonda. Mentre io fino le 18.00 posso stare via! A volte mi sento come un topo in gabbia, anzi no, come un gattino! Uffa che vita. È per questo che sono senza amici in quanto mi reputano una Nerd fuori moda sfigata!

«
Wha! Eccole! » Urla Bibì serena, andando da loro a chiacchierare e io rimango ad osservarla giocare con loro con le bollicine di sapone.

Prendo dalla mia borsa il mio Game Boy e inizio a giocarci. Il gioco si chiama: Pokemoon è il mio preferito! Peccato che arrivi una pallonata sulla mia faccia facendomi cadere il gioco .
« Ma chi mi ha tirato questa palla?!» Arriva un ragazzo dai capelli blu sparati in aria lo vedo e urlo.
« Tetsuya!! » Gli ripasso con tutta la mia forza il pallone da calcio che mi ha lasciato l'impronta sulla mia faccia.

«
Dojimi scusami »
Lo detesto, non la smetterà mai di chiamarmi con quel nome ridicolo
«
Mi chiamo Doremi! hai capito! Smettila di chiamarmi in quel modo odioso!»
Si diverte mentre io mi infurio a inseguirlo, e lui inizia a prendersi gioco di me, ridendo come se fossi la sua amica per la pelle. In realtà siamo nemici e amici da undici anni; esattamente dalla prima elementare!

Mentre lo rincorro, inciampo e senza volerlo spingo già anche un altra ragazza.
« Aaah! » Urla la sua amica che subito si abbassa chiedendo «Chibiusa, tutto ok? » Asserisco « Scusami »

La ragazza dai capelli rosa si rialza dicendo « Che caduta, accidenti non potresti stare più attenta? » Favella a me con tono scontroso.
Ma oltre il scusa che vuole?
« Ti ho chiesto scusa, non serve insistere! » Noto che la ragazza inizia a fulminarmi « E secondo te, un scusa basta per avermi sporcato i vestiti! »
Ma che viziata!
«
Ma che vuoi, mica ho soldi per ripagarteli! » La ragazza ride «Già vedo, sei vestita come una di casa che non esce mai, hai perfino i capelli un po' sporchi lo sai? » Giudizio, paura....
Sto tremando, sta colpendo il centro di ciò che ho paura!


Sto zitta mentre sento la sua amica dire « Chibiusa, non si tratta così la gente... » La rosa risponde « Lo so, ma il vestito che mi hai regalato è rovinato...» L'amica l'abbraccia dicendo «Tranquilla, poi togliamo via le macchie, ok? »
Che invidia, io mai ho avuto una amica così?
Perché ho avuto amiche? Sì tre amiche all' asilo, peccato che non so più nulla di loro.

«
Ok... » Risponde alla sua amica con un sorriso, per poi dire a me «Ciao ragazza senza vita sociale! » Per difesa io la chiamo «Ciao principessina viziata! » La ragazza ribatte « Esatto! Ciao! » Se ne va facendomi riflettere su cosa intendeva dire con quella sua ultima frase.

Passano le ore e arrivano le 17.50, vado da mia sorella che ha già stretto amicizia con dei suoi coetanei
«
Andiamo a casa, c'è il coprifuoco! » Spiego, prendendola per mano.
Lei si dimena lamentandosi «Uffa, volevo giocare ancora un po'....» Poi si rivolge ai suoi cinque amici « Ciao, devo andare a domani! » Poi loro la salutano con un sorriso, mentre io inizio ad invidiare di non avere amici così.

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Pov Akatsuki
Sto nel regno della magia e seguo questi tre ragazzi che mi stanno spingendo ai confini del mio regno. Mi chiedo se faccio bene a fidarmi...
«
Siamo arrivati! » annuncia il castano.

In tutto questo tragitto io e loro non abbiamo parlato, o meglio loro hanno dialogato insieme, escludendomi completamente. Come se io non fossi di quel loro mondo di notizie, ed infatti è così. Ho sentito cose che nei miei libri nemmeno venivano spiegate .
«
Grazie mille! » Ringrazio con voce felice, ma timida.

Inizio a salire sul pozzo, mentre tutti mi avvertono.
« È sigillato, non penso che tu possa entrarci! » Li guardo straniti e rispondo «Non per me! » I ragazzi insospettiti mi riferiscono « Solo un reale potrebbe aprire il sigillo! » Spiega il ragazzo dai capelli verde acqua.

Senza badarci, riesco a trovare con la mia vista il varco dimensionale chiuso da un lucchetto che rende impossibilitata l'entrata al varco in quanto c'è una potente barriera che respinge ogni attacco magico. Ma non di certo i miei...

inizio a chiudere gli occhi e a concentrarmi facendo indietreggiare i ragazzi che stupiti dal mio incantesimo iniziano a chiedersi.
« Ma chi è in realtà? »
Sono stato scoperto, lo so di certo; ma non fermo questo incantesimo che fa tremare la terra stessa.
Si crea sotto di me un cerchio magico, il cerchio che identifica un discendente della stirpe reale...
I ragazzi conoscendo quel simbolo, iniziano a spaventarsi e a guardarmi con dispiacere, forse perché avevano parlato di me male senza saperlo. Non li incolpo di nulla, nemmeno per avermi escluso dai loro discorsi; già, sono io che non so come rivolgermi senza trattare conoscenze e basi scritte e chi di competenza. Non posso farne una colpa se per loro sono risultato strano, nemmeno diverso, ma strano è la parola che più si s'addice per uno chiuso come me.

Ebbene, faccio un grido di battaglia e spazzo la barriera protettiva! Apro il varco dimensionale che si innalza difronte a tutti noi!
«
Vi ringrazio, per avermi aiutato, ora appena me ne andrò il varco si chiuderà, vi chiedo... Volete venire con me? » Mi guardano, come straniti per poi darmi la loro decisione.




Angolo autrice: Spero questo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito, per favore fatemi sapere che ne pensate. È anche una forma di educazione per chi scrive.

Grazie se ci sarà qualcuno ^^ A presto.


   
 
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