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Autore: RoxyDowney    03/07/2014    2 recensioni
"Essere a Parigi per la premiere di questo film è un sogno. Un sogno che “sogno” oramai da troppo tempo. Mancano poche ore e lui arriverà, questo cielo coperto di nuvole non potrà influenzare il mio stato d’animo perché lui illuminerà con la sua energia questo posto e dentro di me sarà come se splendesse il sole." ... "E’ il mio compleanno tra qualche mese, vista la precarietà in cui vivo, visto che nessun regalo potrebbe essere più grande di questa giornata (in cui lo vedrò), ho deciso di regalarmi la possibilità di sorridergli, scattare qualche foto e farmi autografare la raccolta delle mie fan fiction da colui che mi ha ispirata."
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rientriamo a casa e mi rendo conto della stanchezza di Rose direttamente dal suo viso. Non ha bisogno nemmeno di dirlo a parole perché è lì che da bella mostra di se.
Avevo pensato di portarla a cena fuori in quel nuovo locale sulla spiaggia ma considerando il fuso orario e che non so quanto sia riuscita a dormire in aereo le propongo una serata alternativa.
-Che ne dici di cena e film?
La vedo abbassare gli occhi quasi dispiaciuta prima di rispondere
-Perdonami Robert ma, sono un po’ stanca e non me la sento di uscire, finirei per addormentarmi sul piatto tra una portata e l’altra. Però se tu ne hai voglia non preoccuparti per me. Esci e divertiti!
Rido di gusto, mi rendo conto sempre di più quanto le cose non dette possano creare fraintendimenti, ma con Rose questo non succede perché dice chiaramente ciò che pensa.
-Ho detto qualcosa di buffo?
-Non voglio uscire. Voglio stare qui con te. Infatti ti stavo proponendo di passare la serata a casa. Cena e film in tv.
I suoi occhi si illuminano e annuisce. Questa versione alternativa che non aveva preso in considerazione pare le piaccia.
-Vado a farmi una doccia e a mettermi comodo.
-Vengo con te
Mi blocco e la guardo
-Sul serio?
Sorrido e solo allora si rende conto di ciò che ha detto
-Intendo, anche io vado a farmi una doccia e a mettermi comoda.
-Lo immaginavo ma, anche la prima versione non era tanto male!
Ride mentre mi precede lungo il corridoio e sparisce nella sua camera dopo aver accennato un “a dopo”.
Entro nella mia camera e mi butto sul letto. Ho bisogno di un attimo per riordinare le idee. Non mi ricordo nemmeno quando è capitato che mi sia sentito così, in ogni caso devo smetterla o chissà cosa penserà. Mi ci vuole una doccia fredda, anzi gelata. Mi infilo in bagno e cerco di lasciare fuori questi pensieri.
Quando torno in soggiorno Rose è lì seduta sul divano con un abbigliamento molto simile al mio. Pantaloni della tuta e maglia a maniche lunghe. Mi sorride e l’effetto della doccia gelata è andato a farsi friggere! Bene, sarà una lunghissima serata!
-Consuelo stasera non c’è quindi ordiniamo la cena e ce la facciamo portare qui. C’è qualcosa che non ti piace o che vorresti provare?
-Non mi piacciono le cose troppo piccanti
Ok Downey sei fuori dai giochi! Sorrido all’esterno e rido dentro di me per i miei pensieri inappropriati.
-Che altro?
-Niente, mi piace provare cose nuove purché non siano cavallette fritte o cose del genere!
Ridiamo e faccio scorrere la rubrica cercando il numero del “takeaway”. Ordinato restiamo sul divano in attesa della consegna facendo zapping tra i canali della tv, chiacchierando allegramente di cose futili finché lei molto serenamente ruota la testa verso di me, tenendola ancora appoggiata al divano e mi pone una semplice domanda
-Susan non torna a casa? Ho sentito che hai ordinato per due…
-E’ sull’isola di Santa Catalina per un paio di giorni, a proposito la devo chiamare!
-Ciao Sus! Non indovinerai mai chi è qui seduta sul divano con me!
Rido, come sempre indovina
-Sì è arrivata stamattina, …certo che te la saluto, ma penso che sarà ancora qui quando torni quindi la potrai salutare di persona, …certo che sono sicuro!
-Sarai ancora qui vero?
-Sì. Sta annuendo, no non glie lo avevo ancora chiesto, ma avevo ragione! Non ridere! Lì come va? Vi state divertendo? …Bene. …No stasera stiamo a casa, sai il fuso orario… Certo mamma, faremo i bravi. …Sì certo, no, questo non glie lo dico! Buona notte”
-Ti saluta
-E?
-E dice una cosa di me che mi rifiuto di ripetere!
-Me lo devi dire!
Ride e anche io. Suonano alla porta, finalmente la cena è arrivata così posso evitare di rispondere.
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Ceniamo raccontandoci di noi, o forse dovrei dire, ceniamo mentre lui mi racconta di se. Io purtroppo non ho molto da raccontare ed in ogni caso non vorrei portare qui la tristezza della mia vita. Quella so che è a Marsiglia che mi aspetta e vorrei restasse lì dove l’ho lasciata.
E’ davvero molto affascinante nella sua quotidianità, forse più di quanto interpreta il carattere di qualcun altro davanti ad una telecamera. E’ semplice e complesso allo stesso tempo. Pensavo si sarebbe comportato come su una scena, con me qui, recitando un copione, un ruolo, invece è molto naturale e spontaneo. Questo lato di se non lo mostra al pubblico solitamente ma mi piace.
-A cosa stai pensando? Se posso chiedere ovviamente…
-A te.
-Questo mi incuriosisce. Vai avanti.
-Oggi ho visto come vivi la tua quotidianità, sei molto semplice e naturale. Credevo che voi divi del cinema viveste in un modo diverso, fatto di tutto lusso e apparenze, ma
-Ma io no giusto?
Annuisco.
-Questa è una delle cose che tu hai scritto di me nelle tue storie, che nessuno sa, ma che tu hai “visto” in me non so come. Eppure come dici tu, il tuo materiale proviene dalle interviste e da internet… E non è l’unica cosa che hai visto di me.
-Se mi stai chiedendo come ho fatto proprio non so risponderti. Se ti guardavo attraverso una fotografia io ci vedevo te, così come ti ho visto oggi, un uomo comune.
-Non ti ho ancora mostrato il mio garage vero?
Ride mentre si porta il bicchiere alle labbra. So della sua passione per le auto ma non immagino cosa fotografie e interviste non abbiano svelato.
-Devo preoccuparmi?
-No. Sono solo… la mia collezione di farfalle. Forse più tardi potrei chiederti di venire con me per dargli un occhiata! Uhm?
Rido e fatico a smettere. Si diverte un sacco a giocare con i doppi sensi e a lanciare frecciatine, ma penso lo faccia perché ha capito che non sono una fans di quelle che gli salterebbe al collo e gli strapperebbe i vestiti di dosso. Forse una volta lo sarei stata, forse. Ma ora non mi permetterei mai nemmeno di provarci nonostante tutto di lui mi attrae.
-Andiamo abbiamo anche un film che ci aspetta.
Si alza da tavola e lo seguo. Scendiamo le scale e si ferma davanti ad una porta scorrevole chiusa si volta e mi guarda
-Non spaventarti ok?
Immagino che lì dietro ci sia il fatidico garage pieno di auto lussuose, annuisco sorridendo.
Apre la porta e ci troviamo dentro ad una stanza piena di scaffali con riposti ordinatamente centinaia/migliaia di dvd. Resto sbalordita dalla quantità di film catalogati.
-Ti avevo detto di non spaventarti! Che faccia farai quando ti porterò in garage?
Ride e io resto ancora lì, con la stessa espressione sconvolta stampata in faccia. Sono in paradiso.
-Vuoi scegliere tu?
Giro tra gli scaffali e leggo con attenzione i titoli sulle copertine. Sono all’interno della sua collezione di film. Passerei la serata qui a leggere tutti i titoli e sarei già felice così, poi quando lo incrocio alla fine di uno scaffale e mi sorride, capisco che non posso passare così la serata.
-Se vuoi vederlo stasera il film è meglio che ne scelga uno tu. Io dovrei leggere tutti i titoli prima di scegliere!
Sembra intuire ciò che voglio dire e si dirige in una sezione a cui non ero ancora arrivata. Prende una custodia tra le tante e si avvia verso la porta.
-Questo ti piacerà, e sono quasi sicuro che non lo hai mai visto.
Guardo la custodia che tiene in mano e non c’è nessuna copertina. Solo un etichetta con un numero seriale. Risaliamo le scale mentre penso che le scale di questa casa sono inversamente proporzionali alla quantità di energia nel mio corpo e qualche porta più in là rispetto alla mia camera, Robert entra in una stanza e mi aspetta per chiudere la porta dietro di me.
-Accomodati dove vuoi.
Mi perdo a guardare la quantità di gadget che contiene quella stanza. Mi metto a sedere su un divano centrale dalla seduta molto lunga e continuo ad osservare le mensole finché non abbassa totalmente le luci con un telecomando e si viene a sedere vicino a me
-Sono alcuni regali dei fans, quelli a cui sono più affezionato.
Annuisco capisco che non possa tenere tutto. Fa un cenno con l’indice ad un punto ben preciso della parete dietro di noi e lo vedo. Il mio libro.
Preme un tasto del telecomando e inizia la proiezione del film sul megaschermo, si volta verso di me per spiegarmi che non ci sono i titoli iniziali su questa versione ma che inizierà direttamente il film.
Non appena appare il titolo sobbalzo, lo guardo e lui invece di guardare lo schermo sta guardando me e sorride annuendo, rispondendo così alla mia domanda silenziosa. Prendo un bel respiro e mi rimetto a guardare il film pensando che quest’uomo è spietato con il mio cuore. Mi sta concedendo di vedere il suo prossimo film, che sarà nei cinema non prima della prossima primavera e non ha idea del grande dono che mi sta facendo. Sento gli occhi riempirsi di lacrime ma a forza di grandi respiri riesco a ricacciarle da dove sono venute.
Sono pietrificata, vederlo recitare questo ruolo mi sta piacendo tantissimo. Ho anche versato qualche lacrima ma non me ne vergogno, Robert sempre gentile mi passa una scatola di fazzolettini. ... Per mia fortuna lo schermo in questo momento emette poca luce, così il rossore sulle me guance dovuto alla scena di sesso che sta recitando passa inosservato. Era dai tempi di Fur che non vedevo una scena di sesso nei suoi film e ora cerco di non guardarlo anche se, lo vedo ora, come durante tutto il film mentre mi osserva scrutando le mie reazioni. Il film finisce mentre iniziano a scorrere i titoli di coda. Robert mi guarda e sorride in attesa di un commento
-Penso che questo film mieterà molte vittime tra le tue fans!
Scoppia a ridere divertito sapendo perfettamente a cosa alludo
-E tu che ne pensi?
-Io… sono la prima vittima!
Sorride e mi abbraccia schioccandomi un grosso bacio sulla guancia. Sento il mio cuore impazzire e poi rallentare quasi fino a fermarsi quando nello sciogliere l’abbraccio indugia qualche secondo che pare duri un’eternità, fermandosi con le sue labbra a pochi centimetri dalle mie. Tiene lo sguardo basso sulle mie labbra ed ho come l’impressione che voglia baciarmi e aspetti solo di capire se lo voglio anche io. Il suo respiro caldo si infrange sulle mie labbra e il suo profumo entra dentro di me bruciando come se respirassi fuoco.
Inclino la testa e mi muovo nella sua direzione. Bacio la sua guancia e senza indugiare mi alzo
-Grazie è stata una bellissima giornata. Buona notte Robert.
A passi svelti esco da quella stanza senza attendere una sua risposta. Chiudo la porta della mia camera e mi appoggio con la schiena ad essa. Ripeto a me stessa che ho frainteso le sue intenzioni. Non stava succedendo. Probabilmente io stavo travisando i suoi propositi a causa di quelle scene hot viste poco prima. Mi lavo i denti in bagno e mi butto sul letto. Davvero ho solo immaginato?



Note: Io stessa sono senza parole per come questo capitolo ha preso forma. Lascio a voi i commenti :) Questo capitolo ha due titoli, portate pazienza ;)  
 
   
 
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