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Autore: MyungosSmirk    04/07/2014    2 recensioni
A Myungsoo basta un semplice incontro per rendere il giorno in cui nulla gli va per il verso giusto, nel giorno più fortunato di sempre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: L/Kim Myungsoo, Lee Sungjong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KWFD
Allora, ci sarebbero piccole cosette che dovete sapere: ...* cof cof  * .. la storia è narrata dal punto di  vista di Myungsoo e scusate se non è un gran che, o ci sono troppi errori perchè l'ho scritta per noia, sono giorni che la linea internet mi va malissimo, e quindi sono esiliata in pochi piccoli siti. (?) ; u ;
Dunque non avendo altro da fare, ehehehe, mi sono messa a riguardare tutte le immagini di questa bella coppietta che tanto adoro, ehehehe, quando all'improvviso mi sbuca questa davanti agli occhi, ehehehe.
È stato più forte di me, mi ha ispirata, quindi prendetevela con questa foto se adesso sono qui, Muahahahaha * se ne va in un angolino  *.
Beh, detto questo.. buona lettura!


Il giorno peggiore di sempre,
più fortunato che mai.








“ Maledizione, sono in ritardo! ”
Mi misi a correre non appena scesi dall' autobus.
La mia stupida auto ha scelto un giorno perfetto per guastarsi, e con giorno perfetto intendo dire il giorno del mio ultimo esame di questo semestre.
E la cosa peggiore della mia classe è il docente; Il professor Park che non perde mai occasione di mostrarmi " il suo affetto e la sua simpatia " nei miei confronti.
Riesce sempre a trovare il modo di incolparmi di qualcosa anche quando non sono presente, vi lascio solo immaginre cosa possa uscire in risposta a questo dalla sua acida bocca sputasentenze.
Guardai al mio orologio costatando che mancavano esattamente cinque minuti all'inizio dell'esame, e che a me ne servivano ancora dieci per correre alla fermata dell'ennesimo autobus da prendere, e altri cinque per arrivare alla mia classe.
Dannazione! Devo correre più veloce!
Scelsi di attraversare il parco, risparmiando un bel pezzo di strada quando all'improvviso un tonfo contro qualcosa, o meglio qualcuno, mi fece cadere all'indietro sul sedere.
Mi ero imbattuto in una ragazza che trasportava un vassoio con del cibo, cibo che ora se ne stava sulla mia maglietta nera.
“ Mi dispiace, mi dispiace davvero. Sono di fretta, ho un esame e sono in ritardo, mi dispiace per gli spaghetti. ” – Mi scusai con la ragazza senza dimenticarmi di mostrarle la mia migliore espressione.
È in momenti come questi che il mio bel faccino mi aiuta maggiormente, voglio dire.. tutte le ragazze con un minimo di intelligenza fondono in viso non appena mi guardano, non che voglia vantarmi o fare il presuntuoso, ma ci tengo a farvi presente che io sono davvero bello.
“ Non preoccuparti, puoi andare, però dovresti pulirti. ” – Disse passandomi un fazzoletto di tessuto.
Che vi dicevo? Il mio bel aspetto può aiutarmi a sfuggire da questo tipo di situazioni.
“ Grazie, e ancora una volta mi dispiace.” –  Dissi regalandole un occhiolino assassino prima di iniziare a correre di nuovo.
Tentai di pulire la mia maglia al meglio nel mentre che correvo verso la meta, così la macchia non sarebbe stata molto evidente, ma l'odore... ugh, terribile! Riescono a distinguersi chiaramente il manzo e il pomodoro!





Una volta arrivato dinanzi alla mia classe so di essere fregato.
L'esame è cominciato e posso vedere i miei compagni tutti concentrati sui loro fogli, mentre il signor Park guarda tutti circospetto con i suoi occhi d'aquila.
Dopo un piccolo colpo alla porta mi spingo dentro a testa bassa, cercando di non creare un contatto visivo con il demonio.
“ E così ha deciso di onorarci della sua presenza, signor Kim! ” – Mi prese in giro, ovviamente
“ Scommetto che hai perso troppo tempo davanti allo specchio a farti bello, e per questo sei in ritardo. ” – Continuò e sentii alcune risatine da parte di qualcuno nella classe.
Per sua informazione, signore, non ho bisogno di spendere il mio tempo a farmi bello, io sono bello di natura! pensai di rispondergli, senza farlo per davvero.
“ Sai, di solito non tollero i ritardi dei miei studenti agli esami, ma se ora non ti ammettessi in classe non potrai superarlo, quindi dovrei  incontrarti di nuovo il prossimo semestre, e io non credo di poter gestire la cosa. ”
Beh, questo è un bene!
Non mi frega niente di quello che ha detto il mio caro amato professore finchè posso unirmi l'esame, perchè la verità è che neanche io sopporterei l'idea di rivedere la sua brutta faccia.
“ Vieni qui a prendere il tuo test Myungsoo, e prega di saper rispondere in modo corretto ad almeno due domande, a patto che la tua stupidità non te lo impedisca. ” – Si avvicinò a me dalla sua cattedra per consegnarmi il foglio quando per un attimo gli si allargarono le narici più del normale.
“ Che odore è? Proviene da te, Myungsoo? Non posso credere che le ragazze si innamorino di te. ” – Mi calzonò di nuovo.
Il mio livello di imbarazzo è in aumento, sempre di più, fino al punto di spiaccicarmi una mano sulla fronte con lo scopo di coprire almeno gli occhi.
Mi sembra di essere tornato bambino: io non vedo loro, loro non vedono me.
Stupido odore di spaghetti  che mi è rimasto attaccato addosso.
E il condizionatore d'aria in questa stanza non aiutava per niente, lo intensificava.
Carne di manzo e salsa di pomodoro si diffondevano dalla mia maglietta, e adesso potevo perfino distinguere l'odore lieve di formaggio.
Dannazione!
Adesso la ragazza accanto a me si stava coprendo il naso e rideva di me.
Sì, prendimi pure in giro, vorrei vederti però mentre ti ammicco, pensai facendole una smorfia.

Voglio solo finire questo esame e andare a casa.
Voglio solo dimenticare questa brutta giornata.

Così aprii alla prima pagina del mio test leggendo la prima domanda.
.. mh mh, test di aramaico, a quanto pare.
Che diavolo è questo?! sbottai nella mia mente, già in preda alla disperazione.
Improvvisamente rimpinsi di aver trascorso una notte intera davanti ai videogiochi piuttosto che aver studiato per questo esame.
Grande, fottutamente grande!

Dopo circa un'ora e mezza di frustrazione e agonia in cui mi sono graffiato la testa ho solo realizzato una cosa: '' Perché ho come l'impressione che incontrerò il professor Park anche il prossimo semestre? ''
MERDA!
Corsi fuori dalla classe evitando i miei amici e alcune ragazze, volevo solo andare a casa in quel momento, fare un bagno e andare a letto.
Improvvisamente mi manca il mio letto caldo, più del solito.
Raggiunto il piano terra mi resi conto di una cosa.
Stava piovendo.
Sta fottutamente piovendo!
Certo, oggi la giornata non si sarebbe chiusa in bellezza senza la pioggia, perché io odio la pioggia!
Ringhiai arrabbiato per tutto ciò.
Cosa c'è che non va con qusta giornata?
È una ' hidden camera ' o qualcosa del genere?
È in atto una sorta di spettacolo televisivo di varietà, ed io sono la vittima di qualche brutto scherzo? Perchè se lo è, giuro di soffocare l'artefice di questo spettacolo!
Ma purtroppo la sfortuna aveva semplicemente deciso di diventare una mia fan, e a prendersi gioco di me ci si metteva anche la natura, tutto qui.
Seccato dall'attendere che la pioggia si fermasse, mi incamminai verso casa attraverso di essa, coprendomi appena la testa con la mia borsa scolastica rigorosamente nera.
 

 ☂


Arrivai all'incrocio, in attesa che il semaforo diventasse verde.
Oramai i miei vestiti erano già tutti bagnati fradici e cominciai a tremare.
In un momento del genere sarebbe stato fantastico avere un ombrello, cosa che non avevo, quindi nulla era fantastico.
Ma chi è che porterebbe l'ombrello con sè, quando normalmente usa un'auto? Non io, questo è certo.
Dall'altra parte intanto vidi una ragazza con un ombrello giallo, non riuscivo a vedere il suo volto però, perchè coperto da quest'ultimo.
Tutto quello che riuscivo a vedere era la sua figura snella, con le gambe lunghe, che davano l'idea anche di essere molto lisce, perchè indossava dei pantaloncini, e una borsa gialla molto simile alla mia.
Improvvisamente l'ombrello si alzò di un pò, mentre la proprietaria si mise a guardare il cielo, e....  oh cavolo, era un ragazzo!
Non riuscì a guardare il suo volto chiaramente a causa della pioggia, ma giuro su Dio che era un essere perfetto.
Il semaforo scattò sul verde, e tutto ad un tratto sentii come se qualcuno semplicemente premette il pulsante di ' slow motion '.
Avete presente, no?
Quello che rallenta le scene di un video.
Quello grazie al quale riesci a catturare le immagini più belle, e non ti perdi nulla.
E infatti tutto quello che riuscivo a vedere era la sua figura mentre tutto intorno era solo un'immagine sfocata.
Tutto quello che riusciuvo a sentire erano solo i battiti del mio cuore che in modo bizzarro e quasi ridicolo avevano cominciato a suonare una sola volta al secondo, e mi misi a contare il mio battito cardiaco.

" BOOBOOM. " Alzò il viso e guardò in su, al semaforo verde.
" BOOBOOM. " Iniziò a camminare verso di me calpestando le strisce pedonali.
" BOOBOOM. " Ho cominciato a camminargli incontro anche io.
" BOOBOOM. " Ci stavamo avvicinando e potevo vedere più chiaramente quanto pallida e liscia la sua pelle fosse.                        
" BOOBOOM. " Ci incontrammo al centro della strada e lui girò la testa verso di me.

Ed è proprio in quel momento che sentii come se questa volta ad essere stato schiacciato fosse stato il pulsante dello ' stop ', perchè improvvisamente tutto si è fermato.
Il mondo si è fermato.
La terra ha smesso di girare.
L'universo ha cessato di esistere.
E il mio cuore ha smesso di battere.
Tutto ciò che importava in quel momento era solo quel viso così vicino al mio.

Ed è incredibilmente bello.

Non il tipo di bellezza che si può descrivere, ma piuttosto quel tipo che ha la capacità di farti sentire come se stessi fluttuando sotto alla pioggia.

Penso di essermi appena innamorato.

Balzai dal mio stato di trans quando le auto cominciarono a suonare il clacson.
A quanto pare il semaforo stava diventando rosso e io me ne stavo ancora in piedi, fermo, al centro della strada, come una persona senza cervello.

Come se non avessi appena perso per davvero la ragione.

Così invece di camminare in avanti per la mia strada, ho semplicemente girato su me stesso e ho seguito quella bella creatura.
Potevo vedere il suo ombrello giallo da dietro, e per la seconda volta in quella giornata, mi misi a correre di nuovo.
Lo fermai per una spalla, e lui si voltò verso di me, guardandomi con quei suoi occhi incredibilmente luminosi ed innocenti.
“ Il mio nome è Myungsoo, e il tuo è? ”

 
Tutto sommato, sembra che oggi non sia il giorno peggiore di sempre.
In realtà, oggi è il mio giorno più fortunato che mai.
  
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