Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D.
Segui la storia  |       
Autore: Dreamingafantasylife    04/07/2014    1 recensioni
Siamo abituati a vedere i "FitzSimmons" come personaggi secondari, ma se anche loro nascondessero un segreto? Un compito da svolgere? E chi dei due rivelerà per primo il suo amore?
"...I due si erano fermati un momento. Stavano per fare un discorso serio. E quando si trattava di parlarsi i due si fermavano sempre; come se il futuro non riservasse altri momenti per loro."
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jemma Simmons, Leo Fitz, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gli occhi di Fitz erano pieni di lacrime, il suo sguardo era rivolto verso il basso e in mezzo a quel rumore non sentiva altro che l'ovattato suono di ogni speranza andata in frantumi. Le grida che riempivano uno dei quartier generali dello Shield si erano fatte numerose, strazianti e tutto era così violento per lui. Aspettava che qualcuno lo venisse a salvare; come era sempre successo in passato. Ma soprattutto aspettava lei. Seduto, rannicchiato sul pavimento, nascosto da un cumulo di aggeggi scientifici della base, pensava ai suoi sentimenti, in modo da distrarsi da quei rumori. "Dove...dove si è cacciata?" Ripeteva questa frase nella testa piena di domande che vorticavano come la struttura del DNA dentro di lui. Un'altra delle frequenti esplosioni. Fitz cacciò la testa dentro le ginocchia e pianse ancora più forte. Forse non c'era nessuno per lui ed era solamente un altro tassello del puzzle ormai distrutto. La sua voce si sprigionò e uscì dalla gabbia che erano le sue gambe "Dove?" Grido disperato e poi "Jemma..." tra i singhiozzi che avevano seguito la pausa dal suo primo grido. 
Si sentirono dei passi leggeri, di qualcuno impacciato che non è abituato a correre. Fitz sollevòla testa e si guardò intorno frenando per quell'istante le lacrime. Jemma. Era Jemma che stava svoltando L'angolo di quel piano dalle pareti troppo bianche che faceva sembrare tutto un grande ospedale della morte. Aveva il fiatone, ma corse più forte appena i suoi occhi si posarono sul suo compagno di laboratorio. Il suo solito sorriso di commozione e felicità che le si formava sul volto quando qualcosa di troppo grande andava per il verso giusto, ora era sul suo bel viso pallido. I capelli raccolti in una coda che oscillava a destra e a sinistra mentre correva da lui. "Fitz! Oh mio Dio, stai bene?" E si catapultò sopra di lui, analizzandolo profondamente e tenendo il fiato sospeso alla ricerca di qualche ferita. "Ora..." Si sollevò da terra con una smorfia, la situazione gli aveva immobilizzato ogni muscolo. "...sto bene. Non sapevo dove fossi e venirti a cercare in quel carnevale di uomini armati mi sembrava come cercare un ago in un pagliaio." Jemma che ora aveva finito di analizzarlo perché non aveva trovato nessuna ferita sorrise sollevata. "E poi non avevi con te le tue sonde!" Si riferiva alle piccole telecamere che avevano creato che andavano in giro 
a cercare quello che serviva alla squadra. "Già...chissà dove sono ora..." Aggiunse lui con aria di rammarico in volto. Simmons si ridestò e scosse la testa. "Dobbiamo andarcene, ora!" Anche lui sembrò ridestarsi e pensò a quello che stava succedendo intorno a loro. Ma quando c'era lei, Leo si sentiva al sicuro, come se la loro mini squadra fosse sempre all'interno di un laboratorio. "E dove andremo?" Chiese Fitz alzandosi e spolverandosi i pantaloni. "Penso che io e te dovremmo andarcene per un po'. Lo chiameremo il progetto O2" disse Jemma quasi sorridendo e accennando a una piccola risata che soffocò in una lacrima di nostalgia. "Come? Lasceremo l'intera squadra?" Gli occhi di Fitz erano sgranati e ovviamente posati sui suoi. "Leo...non hai visto? Siamo tutti smembrati e quello che ci teneva uniti è ancora più rotto e corrotto. E poi non li abbandoneremo! Continueremo le nostre ricerche in qualche base sicura dello shield, ma ci terremo comunque collegati con loro. Ho creato una linea criptata per comunicare con Skye in caso di pericolo." Lei fece un cenno con la testa che indicava il corridoio davanti a loro e cominciarono a correre. "E questo quando l'avresti fatto?" Chiese Fitz mentre i suoi piedi si muovevano veloci. "Sai...quando l'evenienza lo chiede..." La sua bocca si contorse in una smorfia. Si fermò e appoggiandosi al muro guardò se la via era libera. Ripresero a correre quando videro che il maggior disturbo erano agenti dello shield e dell'hydra morti, a terra. "L'avevi già creata, ma certo!" Fitz sorrise per il genio della sua amica. "Spero non ti dispiaccia fare squadra per un altro po'...insieme a me intendo..." Le guance di Jemma si colorarono di un rosa timido e la sua coda ben ordinata ora le ricadeva lungo la colonna vertebrale, lo sguardo che guardava in basso. "Assolutamente no..." I due si erano fermati un momento. Stavano per fare un discorso serio. E quando si trattava di parlarsi i due si fermavano sempre; come se il futuro non riservasse altri momenti per loro. "...anzi Jemma...è quello che ho sempre fatto e..." Fitz prese la mano di Jemma sperando fosse un gesto abbastanza naturale per tutto quello che si sentiva dentro, aveva la pelle d'oca ma sperava che lei si concentrasse solo sul suo viso anche se lei guardò quel piccolo gesto con gli occhi di chi vede qualcosa per la prima volta. I suoi occhi pieni di stupore che riservava solo per le grandi scoperte ora erano concentrati su quel gesto: un incredibile scoperta. "...che ho sempre desiderato fare." Simmons sollevò lo sguardo e la sua bocca leggermente aperta fece capire a Leo che era sorpresa quanto lui era emozionato e imbarazzato. "Per questo l'ho chiamato progetto "O2", così noi potremo respirare..." Stavolta strinse la mano di Fitz che ancora prendeva timidamente la sua. "...insieme." Fitz sorrise, il suo sorriso rassicuratore e insieme, con le mani unite da quei sentimenti di amicizia e amore corsero in quel corridoio bianco che era diventato metaforicamente nero per le morti di molti soldati e traditori. Dove tutto era morto, corrotto o cattivo, loro due avevano stretto un patto di protezione, amicizia e un pizzico di amore che nessuno dei due voleva rivelare,  o meglio, che volevano cautamente rivelare. E così l'ultima cosa che videro in quella trappola della morte fu per lei il suo sorriso che la rassicurava e le diceva di credere in lei e per lui fu la salvezza di una stratta ricambiata. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D. / Vai alla pagina dell'autore: Dreamingafantasylife