Anime & Manga > Machine Robo Rescue
Segui la storia  |       
Autore: Shora    06/07/2014    3 recensioni
Questa ff si rifà ai nostri eroi dopo la fine dei primi tre anni all'accademia dei MRR, con un fianale altrenativo, infatti i disastri torneranno più forti che mai e una nuova figura arriverà all'accademia. Nuovi amori, emozioni e avventure aspettano i nostri eroi. Spero vi piaccia buona lettura.
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Epilogo:

-Lo sai che non puoi battermi!- disse Asso mentre si metteva in posizione, pronto a correre.
-Lo sai che stai sbagliando di nuovo?- scherzò un’Eveline diciasettenne. Si trovavano al campo dell’accademia e si stavano di nuovo sfidando. Stavolta la gara era di corsa. Chi per primo faceva due giri di campo vinceva. Taiyoh, poco lontano da loro, avrebbe fatto “l’arbitro”.
-Siete pronti?- chiese. I due concorrenti si lanciarono uno sguardo infuocato a vicenda poi, in coro:
-Sì!-
-Bene. Pronti… partenza…- i ragazzi si posizionarono per uno scatto migliore.
-…Via!- gridò il castano. I giovani partirono subito con una buona accelerazione che vide in testa Arias, anche se di poco. Ma come c’era da aspettarsi Eveline non si diede per vinta, il suo orgoglio la spingeva a consumare tutte le sue risorse. Cominciò ad aumentare la velocità. Oramai erano arrivati a tre quanti del secondo giro senza che la situazione cambiasse. Poco dopo, però, la ragazza raggiunse il suo rivale ma tutti i tentativi di staccarlo risultavano inutili. Il traguardo era a pochi metri da loro. La mora consumò le ultime risorse provando ad accelerare per superarlo. Il biondo, però, non si sa come, capì la sua mossa e la raggiunse subito. Tagliarono il traguardo insieme. Una volta raggiunto l’arrivo si lasciarono andare e si piegarono sulle ginocchia.
-Ho vinto io!- disse Asso con il fiatone.
-In quale universo parallelo esistente? E’ palese che ho vinto io!- ribatté Eveline.
-Sei per caso cieca. S’è visto che il traguardo l’ho tagliato io per primo.-
-Caro, forse ha bisogno di occhiali? Te li posso comprare se vuoi.- lo prese in giro la mora. Il ragazzo fece per aprire bocca ma qualcuno lo precedette.
-Saranno passati due anni ma non vi smentite mai, eh?-
-Rin, tu che centri?- chiese Arias, contrariato per la sua apparizione nella loro discussione.
-Passavo di qua.- disse solo lei.
-Comunque siete arrivati pari.- affermò Taiyoh avvicinandosi con il sorriso sulle labbra per la scena precedente. I due sfidanti si guardarono un attimo.
-Te lo avevo detto che non avevi vinto tu!- dissero insieme. Rin e il castano scoppiarono a ridere.
-Non cambierete mai.- sorrise la mora.
-Forse non abbiamo intenzione di farlo.- rise Eveline. Si sedette sull’erba al limite del campo e afferrò la sua bottiglietta d’acqua che aveva precedentemente abbandonato sul terreno. Bevve avidamente consumando più della metà del liquido contenuto.
-Ah, che bella bevuta!- disse poi, sollevata. Si sdraiò e si fece accarezzare dai raggi solari estivi. Gli altri tre si sedettero accanto a lei. Cominciarono a parlare animatamente, sempre con i sorrisi stampati sul volto. Era bello essere così affiatati dopo così tanto tempo.
-Eveline sei pronta per stasera?- chiese la ragazza.
-Rin, dobbiamo solo lanciare una lanterna nel cielo.- rispose confusa la giovane.
-Non è una semplice lanterna. E’ la lanterna.- disse Taiyoh.
-Giusto! Dobbiamo festeggiare un altro anno qui all’accademia.- sopraggiunse Asso.
-Ci divertiremo tutti insieme!- esclamò il castano. A quella affermazione Eveline si rabbuiò. Non erano al completo. Mancava lui.
-Tutto ok?- chiese il ragazzo vedendola improvvisamente triste. Lei sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi falsi e rassicuranti.
-Va tutto bene. Mi era solo tornata in mente una cosa.- I tre si guardarono senza capire.
-Scusate ma ora meglio che vada in camera a riposarmi. Voglio essere in forma per stasera.- detto questo la mora si alzò e si diresse verso la sua stanza. Entrò nel edificio. Non riuscì più a trattenere le lacrime e scoppiò a piangere in mezzo al corridoio.
“Mi manchi Mike.” Pensò tra i singhiozzi.
-Eveline...- si sentì chiamare. Non si voltò. Asso le si avvicinò.
-Guarda che non riesci a scaricarmi facilmente come hai fatto con Taiyoh e Rin. Ho capito cosa pensavi prima ancora che sorridessi in quel modo.- disse lui. A quel punto la ragazza si voltò e gli gettò le braccia al collo, nascondendo il volto nel suo petto continuando il suo pianto imperterrito.
-Mi manca da morire!- sussurrò. Arias le poggiò una mano sul capo. Non sapeva cosa dire ma avere la ragazza dei suoi sogni così vicino gli faceva battere il cuore in maniera folle.
-Tranquilla, Eveline, tornerà.- disse solo, incapace di inventarsi altro.
-Ma sono due anni che è partito.- rispose la giovane.
“In effetti…” pensò Arias. Dopo qualche minuto in cui nessuno dei due aprì bocca la mora cominciò a calmarsi finché il suo pianto non sfumò fino a diventare una serie di sospiri intrisi di tristezza.
-Va… va meglio?- chiese il ragazzo. Lei annuì e lentamente si allontanò dal corpo del biondo. Asso era piuttosto contrario a quelle mossa, ma non lo diede a vedere.
-Scusa, ti ho inzuppato la maglietta.- disse asciugandosi le ultime lacrime. Il giovane si guardò l’indumento che aveva qualche chiazza più scura.
-Oh, non ti preoccupare, sono cose capitano.- sorrise e con lui la ragazza.
-Ti va una fetta di torta?- chiese il biondo.
-E dove la prendiamo?!- chiese lei scioccata per una domanda tanto strana.
-Miracolosamente Taiyoh non se le è mangiate tutte a colazione, ragion per cui…-
-…ne sono avanzate!- finì la mora con l’acquolina in bocca.
-Esatto! Quindi, riformulo: Ti va una fetta di torta?- le porse il braccetto.
-C’è da chiederlo?- disse lei accostandosi al ragazzo.


La sera arrivò in fretta. Così in fretta che Eveline non se ne accorse. Quando capì l’ora che si era fatta si era resa conto di essere estremamente in ritardo. Si lanciò fuori dalla sua stanza. I suoi compagni la stavano senz’altro aspettando per il lancio della lanterna. L’evento si sarebbe tenuto nel cortile sul retro, vicino all’hangar dei Machine Robo, per il semplice fatto che era più ampio e lo spettacolo si sarebbe visto meglio. La ragazza uscì dalla porta principale e fece per correre dai suoi amici quando uno scricchiolio la trattenne. L’ultima volta che era stata sorpresa alle spalle era stata portata in luogo nel quale era quasi morta. Ma chi poteva tentare un agguato nell’accademia dei Machine Robo Rescue? Non era un gesto pericoloso? Si voltò immediatamente allarmata.
-Chi va là?- chiese. Il rumore si ripeté finché un ombra non comparve nella sua visuale. Il cuore della giovane fece una capriola. Che era quel tipo?
-Sempre attenta ai rumori, eh Eveline?- quella voce… le era così estranea ma allo stesso tempo familiare. Lo sconosciuto si mise sotto la luce di un lampione poco distante da lui. La prima cosa che la mora vide furono i suoi capelli neri, ricci. Poi il suo sguardo si spostò ai suoi occhi. Delle bellissime sfere verdi, vivaci, con una nuova felicità. A Eveline mancò il respiro.
-Mike?- chiese incredula.
“E’ di sicurò frutto della mia fantasia…”pensò allibita la ragazza. Quello inclinò la tasta di lato
-Non riconosci più nemmeno tuo fratello?- chiese sorridendo. Il tentativo della giovane per trattenere le lacrime fu inutile così corse incontrò al ragazzo. Lo abbracciò piangendo dalla gioia e nascose il volto nel suo collo. Lui ricambiò la stretta arrossendo leggermente.
-Mike…- singhiozzò Eveline.
-Ora sono qui.- disse lui cercando di far scemare il suo pianto accarezzandole dolcemente i capelli.
-Sei stato un stupido! Lo sai quanto mi sei mancato?!- chiese lei fissandolo negli occhi.
-Posso averne un’idea dalla tua reazione.- rise lui.
-Non sei simpatico!- la ragazza mise il broncio fingendosi offesa. Poi il suo volto si illuminò, come se fosse ritornata improvvisamente alla realtà.
-Vieni Mike! Dobbiamo lanciare una lanterna nel cielo!- gridò euforica.
-U-Una lanterna?!- chiese lui stranito.
-Sì!- rispose Eveline.
-E perché mai?- chiese il giovane.
-Indica la fine la fine di un altro anno in quest’accademia!- senza aspettare la reazione del giovane, sua sorella, lo prese per un polso e lo condusse nel luogo dell’evento. Appena comparve Shoh si voltò verso di lei.
-Eveline, ce l’hai…- la voce gli morì in gola appena vide chi era con lei. Tutti, vedendo la reazione del ragazzo, si voltarono nella direzione della loro compagna e notarono subito Mike. Il giovane sentendosi osservato abbozzò un sorriso e salutò timidamente con la mano. La maggior parte dei cadetti era scioccata.
-Eveline quello è…- cominciò Makoto.
-E’ tornato!- disse lei sorridendo trionfante. Subito si scatenò un delirio, i ragazzi gli si riversarono addosso riempiendolo di attenzioni e domande. Quando, dopo parecchi minuti, gli spiriti si acquetarono decisero che era ora di celebrare un altro anno. Perciò Daichi e Alice presero la lanterna, l’accesero e con una poderosa spinta la mandarono verso l’alto. Quella si librò leggiadra nel cielo. Tutti applaudirono. Arias si sedette vicino a Eveline.
-Bello spettacolo, eh?- disse.
-Già…- rispose lei. Asso la guardò per un attimo, poi, raccogliendo ogni briciola del suo coraggio le disse:
-E-Eveline volevo dirti una cosa…-
-Cosa?- chiese curiosa la ragazza.
-Veramente volevo parlarti in privato.-
-E come mai?- ora la giovane era confusa. Il biondo cominciò a torturarsi le mani. Jay, che stava osservando la scena, si avvicinò furtivo al giovane, sorridendo.
-Avanti Asso! Non fare il timido.- e così dicendo spinse il ragazzo contro Eveline. Prima che lei potesse rendersene conto si era ritrovata con le labbra di lui premute sulle sue. Sentì il ragazzo allontanarsi, probabilmente per chiederle scusa ma lei non glielo permise e prese il suo volto tra le mani. Aprì leggermente la bocca, approfondendo così quel momento.  Per la ragazza fu una sensazione fantastica, si sentiva leggera come una piuma. Le pareva di volare. Per quanto tempo aveva atteso questo momento! Si separarono. Il volto del biondo era paonazzo e anche la mora era un po’ rossa.
-Io… Eveline… scu…- la ragazza non gli fece finire la frase. Gli mise il dito indice sulle labbra.
-Mi chiedevo quanto tempo ci avresti messo ancora.- sorrise. Arias rimase allibito da quella rivelazione.
-Quindi tu l’avevi capito?- chiese.
-Non sono mica scema, sai?- rise lei. Asso arrossì ancora di più. Mike dopo aver visto la scena si era leggermente rabbuiato. Il sentimento che provava per sua sorella non si era ancora estinto anche se erano parenti. Vederla baciarsi con un altro, davanti a lui, lo fece stare male. Ma lei aveva scelto la sua strada e lui avrebbe dovuto cancellare quell'emozione che gli faceva venire le farfalle nello stomaco ogni volta che la vedeva. Eveline si avvicinò a suo fratello e gli sedette accanto. Gli diede un bacio sulla guancia, capendo che si trovava in un momento di inquietudine.
-Ti voglio bene.- gli sussurrò all'orecchio.
-Anche io, Eveline, molto.-  la stinse a sé. Rimasero seduti l’uno vicino all’altra senza aprire bocca, mentre guardavano il simbolo di quell’anno allontanarsi nella notte.



Angolo dell’autore:
… … … *Piange* Ragazzi, sigh, è il momento di salutarci! Questa era la fine della storia che spero sinceramente sia piaciuta! Sono felice di essere arrivata a questo punto. Esattamente come Eveline ha fatto con Asso ho tagliato questo traguardo insieme a voi ma, soprattutto, grazie a voi. Ringrazio principalmente tutti quelli che hanno commentato che mi hanno invogliato nella continuazione della storia. E poi tutti quelli che hanno letto. Solo il primo capitolo è stato letto da ben 1164: grazie di cuore! Spero un giorno di poterci risentire, magari in un’altra storia. Sappiate che questo racconto è il migliore che sono riuscita a fare grazie al vostro supporto. Arrivederci a tutti,
Vostra,
Shora <3
P.S: Mi mancheranno le vostre recensioni ^.^


 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Machine Robo Rescue / Vai alla pagina dell'autore: Shora