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Autore: GiulizTheBat    06/07/2014    2 recensioni
La seconda storia della fan-serie sul Professor Layton.
Dopo gli eventi de "Il patto con il diavolo" Layton incontra una bambina che somiglia molto a Claire: questa bambina è perseguitata da una persona che lei chiama "l'uomo nero". Layton dovrà cercare di aiutarla e proteggerla, ma l'uomo nero non sembra l'unico problema della bambina intenzionata a ritrovare sua madre.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emmy Altava, Flora Reynolds, Hershel Layton, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Laytoniac'
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Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro e si chiamano ricordi, altre ci portano avanti e si chiamano sogni”
-Jeremy Irons

Quella mattina di marzo Layton era in aula ad insegnare archeologia ai suoi studenti.
-Il professore è un po' strano- sussurrò lo studente Gabriel al suo compagno di fianco Alex.
-Già, hai notato come gli trema la mano?- rispose sussurrando anche lui -Hai visto quello che ha scritto? La calligrafica è così tremolante!-
-Che stia invecchiando?- scherzò una studentessa di nome Miriam sempre sussurrando.
-Beh, è un uomo sui 30 anni, non è così vecchio!- rispose Gabriel.
-È da quando ha scoperto quella setta che non sembra più lo stesso- aggiunse Alex.
-A dire il vero quando fa una scoperta non è mai così nervoso- disse Gabriel.
-Hai ragione, forse qualcos'altro lo turba- aggiunse Miriam -che abbia trovato una ragazza e non ha il coraggio di rivelarle i suoi sentimenti?-.
-Gabriel, Miriam e Alex- disse Layton voltandosi -Dato che avete così tanto da parlare perché non rispondete alla mia domanda? Come si può capire se una scultura è una copia romana?-
-Oh cavolo- disse Gabriel -Ora sì che siamo fregati!-
Dopo un'ora Layton si chiuse nel suo ufficio, i suoi studenti avevano però ragione sul fatto che qualcosa non andava bene: da quando Elena gli aveva urlato “Tu non sai che cosa si prova a perdere una persona a te cara!” aveva avuto una sensazione di essere stato insultato. Certo, non poteva biasimarla poiché lei non lo conosceva e in quel momento Elena aveva il cuore lacerato.
-Claire...- pensò Layton rimettendo giù il cappello.
Improvvisamente entrò nel suo ufficio il rettore Stone.
-Signor Layton!- disse il rettore.
-Ehm...qualcosa non va?- chiese Layton come se si fosse improvvisamente ripreso da un coma.
-Ho sentito dai suoi studenti che sembra che faccia fatica ad insegnare-
-Io...?-
-Beh, forse è lo stress-
-Ma ho ripreso a lavorare solo un mese fa-
-Beh, non è né poco né tanto-
Dopo un po' di discussione Layton uscì dal suo ufficio ed incrociò proprio Gabriel, Miriam e Alex che appena lo videro cominciarono subito a chiedere scusa.
-Ci scusi professore!- disse Gabriel.
-Abbiamo detto noi al rettore Stone quelle cose su di lei!- si inchinò ripetutamente Alex.
-Eravamo solo preoccupati!- supplicò Miriam.
Layton era un po' sorpreso poi li calmò -No no, non è nulla.-
-Quindi ci perdona?-
-Se finite la verifica che avete saltato ieri- concluse andandosene.
-Accidenti al karma!- esclamò Alex.
Layton tornò a casa dove incrociò Emmy che stava chiacchierando con Flora e Inès che agitava dei pompon tutta eccitata.
-Datemi una E! Datemi una M! Datemi un'altra M! Datemi una Y! Datemi Emmy!- esclamava Inès saltellando.
-Eh eh, suvvia mi metti in imbarazzo!- disse Emmy.
-Emmy! Emmy! Mi fai un autografo?- gli occhi di Inès erano talmente lucidi che faceva tenerezza.
-Emmy!- esclamò Layton sorpreso di vederla.
-Professore!- esclamò la ragazza felice di rivederlo.
-Ne è passato di tempo- disse Layton -Che fine avevi fatto?-
Emmy tirò fuori dalla tasca il suo biglietto da visita -Detective privata Emmy Altava: se ha problemi non esisti a chiamare!-
-Che motto fa-vo-lo-so!- esclamò eccitata Inès continuando ad agitare i pompon.
Layton prese il tesserino e disse -E così fai la detective privata?-
-Sì, al momento sto indagando sul caso di una persona misteriosa- spiegò Emmy -Ero qui proprio per avere un po' di informazioni. Pare che di recente sia stato avvistato qualcuno girare per le strade di Londra, ma saltando sui tetti-
-Saltando sui tetti?-
-Sì, però solo di notte. Non è chiaro chi fosse, però le persone sono un po' spaventate poiché ogni tanto lo ritrovavano sui terrazzi di casa propria-
-Probabilmente è Don Pablo- pensò Layton.
-Ad ogni modo finché è inoffensivo penso ci sia poco da temere, ma meglio tornare sul posto-
-Non si ferma a cenare con noi?- chiese Flora.
-No, grazie- sorrise Emmy -Ci vediamo professore- e la ragazza ripartì con la moto mentre Inès la salutava con un fazzoletto.
Di notte Layton andò a letto per dormire, ma in quello stesso momento una bambina stava correndo per strada inseguita da qualcuno. Fu un colpo di fortuna quando incrociò un poliziotto.
-Aiuto! L'uomo nero vuole rapirmi!- urlò la piccola.
Il poliziotto fermò l'uomo che la inseguiva e la bambina approfittò della lotta per fuggire via.
-Maledetta mocciosa!- ringhiò l'uomo scappando dal poliziotto.
La mattina dopo era domenica e Layton andò con Flora nel parco nazionale: il posto era pieno di bambini e Flora andò a giocare subito con loro come se fosse tornata piccola, Layton invece si sedette su una panchina a rilassarsi.
La bambina, che era nascosta dietro un salice, sbirciò notando il professore; ciò che la incuriosì di più era il suo cappello.
Poiché il salice si trovava dietro al professore, la bambina si avvicinò lentamente alla panchina, si arrampicò silenziosamente e gli rubò il cappello.
Layton se ne accorse e si voltò di scatto facendo cadere la piccola all'indietro -Ehi!- esclamò lui.
La bambina indietreggiò un momento e disse tremante -L...lei h...ha u...un bel ca...cappello signore-
Layton rimase basito nel vedere l'aspetto della bambina. Era così somigliante a Claire.
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-Non sarò mica impazzito?- pensò il professore.

-Tutto bene?- chiese la bambina.
-Ehm, mi restituisci il cappello per favore?- chiese Layton.
La bambina lo guardò un momento poi glielo ridiede -Chiedo scusa...- disse -È solo che il suo cappello mi piaceva-
Layton si rimise il cappello e sempre osservandola disse -Come ti chiami?-
-Mi chiamo Ginevra e ho 7 anni!- rispose la bambina sedendosi sulla panchina.
-Dove sono i tuoi genitori?-
Ginevra fece scena muta poi però cercò di dire qualcosa -Io abito con lo zio, a dire il vero, sono scappata di casa per cercare la mamma! Aveva detto che sarebbe uscita un momento, poi non è più tornata. È da giorni che aspetto il suo ritorno-
-Sei scappata di casa?-
-Sì, ero stanca di aspettarla, così me ne sono andata lasciando solo una lettera allo zio-
-Cielo- disse Layton -Tuo zio sarà preoccupato! Dov'è che abita?-
-A dire il vero...non lo so-
-Questo è un problema...-
-La prego però! Non mi riporti dallo zio!-
-Ti tratta male?-
-No, solo che io voglio trovare la mamma!-
Layton provò compassione -Senti, come posso aiutarti?-
-Vorrei trovare la mamma da sola, ma c'è l'uomo nero che m'insegue-
-L'uomo nero?-
-Sì, lo chiamo così perché non sono mai riuscita a vedere il suo aspetto, ma da tempo vedo quella persona perseguitarmi ogni notte. Ieri notte infatti mi ha inseguita, ma sono riuscita a scappare-
Layton capì che il caso poteva essere molto serio -Non posso tenerti in casa poiché non sei mia figlia-
-No la supplico! Io non so in quale posto sicuro stare-
-Ma verrei denunciato per sequestro di minori!-
-Ci penserò io a difenderti!-
Layton capì che non c'era verso di farla ragionare, poi gli venne in mente il biglietto da visita di Emmy.
Più tardi Layton tornò a casa con Flora e Ginevra che fecero subito amicizia e telefonò ad Emmy che arrivò in un lampo e il professore le spiegò tutto.
-Dunque questa bambina è perseguitata da un uomo che lei chiama “uomo nero”- disse Emmy prendendo appunti.
-Già, ma non è l'unica cosa che mi turba-
-Che vuole dire?-
Layton abbassò leggermente il capo -Assomiglia molto a Claire-
-Claire?- chiese Emmy -Chi è?-
Layton e mostrò la foto di Claire che era sul suo comodino -Era la mia ragazza, è morta 10 anni fa-
-Oh, mi dispiace- Emmy osservò la foto e poi Ginevra -Effettivamente si assomigliano molto, ma potrebbe essere solo una coincidenza-
-Non credo comunque che la sua somiglianza con Claire sia un problema discutibile, il vero problema è dove abita, chi è sua madre e soprattutto chi è questo uomo nero che la sta perseguitando-
Emmy rifletté -Beh, hai detto che ha 7 anni giusto? Probabilmente l'uomo nero è solo una di quelle visioni che hanno i bambini-
-Però ha detto che nella notte quando era scappata di casa era scappata anche da “l'uomo nero”-
-Indagherò allora anche su questo-
-Dici che l'uomo nero sia lo stesso uomo che stai cercando?-
-Può darsi, ma meglio verificare-

Clive, Crow e Luke: *cantano ubriachi* Cacaaao! Meravigliaaaaooo! Che meraviglia! Sto cacao meravigliao!
Layton: che gli prende?

Giuliz: ieri abbiamo festeggiato l'inizio di questo secondo racconto e i tre cabarellios hanno alzato un po' il gomito.
Layton: A dire il vero nemmeno te sembri sobria.
Image and video hosting by TinyPic Giuliz: Che dici? Sono lucidissima! *cade dalla sedia e si addormenta* Zzzzzzz...
Emmy: Non doveva bere così tanto spumante.
Giuliz: *si risveglia improvvisamente* Ehm...recensite, mettete il racconto tra i seguiti oppure tra i vostri *hic* autori preferiti. E per oggi è tutto da WTHappened *hic* zzzzzzzzzzz...
  
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