ciau a ttt^^
da harry potter a una celebrità londinese.... ben barnes (il principe caspian, per chi non lo conoscesse)
spero vi piaccia^^ e che mi lasciate un commentino.. anche piccolo piccolo^^
Un via vai di
gente, o meglio di ragazze, mi sfilava davanti ogni tre secondi per andare a
provarci con il ragazzo che mi sedeva di fianco, ma che lui sempre sorridente,
senza nascondere minimamente quanto gli facesse piacere, declinava l’offerta di
tutte di scambiarsi i numeri e cose varie; non che fosse un brutto ragazzo, anzi
era davvero bello, capelli castano scuro un po’ lunghi, gli occhi neri come la
pece.
Il fatto che
fossi seduta di fianco a lui in aereo iniziava ad infastidirmi, possibile che
tutte le ragazze si fossero concentrate in quel volo e adesso stessero tutte
provando a sedurre questo ragazzo? Io, dal canto mio, avevo ormai intuito che
non avrebbe accettato nessuna delle loro proposte, nemmeno quando una ragazza
gli chiese molto spudoratamente se volesse andare in bagno con lei, quando anche
quella si fu dileguata lui scoppiò a ridere, ma si ricompose in tempo per
un’altra ragazza, io continuavo ad ascoltare la musica cercando di non sentire
quello che si dicevano, quando ad un certo punto le ragazze smisero di venire:
forse non ce n’erano più, o forse si erano arrese...
Feci un
sospiro di sollievo e mi lasciai cedere un po’ di più nel
sedile.
Allora mi
concessi un’occhiata al ragazzo di fianco a me.
Era serio
adesso, guardava fuori dal finestrino con aria assente, con una mano tirò
indietro i capelli che gli cadevano sul viso e sospirò; era vestito molto bene
per essere ancora un ragazzo, sembrava un modello, anche perché era davvero
bellissimo.
Si voltò verso
di me e mi sorrise tranquillo, forse un po’ stanco.
Risposi al suo
sorriso poi presi il libro che stavo leggendo prima dell’assalto delle galline e
continuai a leggere.
<<
Narnia? >> sentì sopra la musica.
Mi voltai
verso il ragazzo che sembrava un modello e annuii, sorridendo
appena.
<< l’hai
letto? >> chiesi.
<< sì..
sto andando in America per girare il film >> disse,
sorridendo.
<<
davvero? Chi interpreti? >> chiesi incuriosita. << finalmente hanno
capito che William non va bene per fare Peter? >>
Lui scoppiò a
ridere, aveva davvero un bel sorriso. << no, sono il principe Caspian
>>
<<
Caspian? >> ripetei e lo guardai critica mentre lui apriva le braccia e mi
sorrise. << sì, puoi andare.. non male, no.. >> dissi
pensierosa.
<< non
male? >> esclamò lui di risposta. << per caso non hai visto la coda
di ragazze che erano venute a provarci con me? >>
Modesto il
ragazzo.
<< non
ricordavo che sua maestà, il principe Caspian, fosse così modesto.. >>
sbottai tornando a leggere.
<< ups..
scusa.. io sono Benjamin, ma chiamami Ben >> disse porgendomi la
mano.
La tentazione
di dire ‘sì, ormai l’ho capito’ era forte, visto tutte le volte che l’aveva
ripetuto alle ragazze ma mi trattenni.
<<
Eleonora >> dissi prendendo la sua mano e stringendola nella mia. <<
sono italiana >>
<< come
mai vai in America? >> mi chiese.
Ormai avevo
capito che non mi avrebbe più lasciato stare quindi mi tolsi le cuffie, spensi
l’mp3 e chiusi il libro.
<< vado
a trovare la mia migliore amica e a riportarle il suo libro >> dissi
indicando il libro.
<<
quanto ti trattieni? >> chiese sfilandomi il libro dalle mani e
sfogliandolo.
<<
guarda che è in italiano.. >> gli dissi.
<< me
n’ero accorto... quanto resti? >> ripeté la domanda.
<< una
settimana, penso.. >> risposi, << non di più, dopo torno a casa
perché ricomincia la scuola.. >>
<< vai
ancora a scuola? >> mi chiese stupito.
<< no,
cristo! Ho ventitre anni (ho cambiato la mia età per non far sembrare Ben un
pedofilo qui lui ha ventisei anni N.d.A.) vado a lavorarci! >> Dissi
scoppiando a ridere.
<< anche
perché non hai l’aspetto di una studentessa.. >> disse con un mezzo
sorriso.
<< in
che senso scusa? >> chiesi, incuriosita.
Lui alzò una
mano e mi mise dietro l’orecchio una ciocca di capelli che mi era caduta sul
viso, poi sorrise << sembri più una donna >>
Io rimasi
interdetta da quel gesto così confidenziale, la mia pelle bruciava dove lui
aveva inavvertitamente sfiorato il mio viso e sentii le guancia
arrossarsi.
<< che
lavoro fai? >> mi chiese Ben.
<<
assistente di laboratorio, per ora.. sto studiando per diventare insegnante
>> dissi, distogliendo lo sguardo da lui. << e tu?
>>
<< io
cosa? >> mi chiese con un’espressione di educata
incredulità.
<< che
lavoro fai? >> specificai.
<< ah..
l’attore.. >> disse con un sorriso sornione
<< hai
fatto altri film prima d’ora? >> chiesi.
<< sì..
stardust >> disse sorridente, ma quanto era bello quel sorriso, pensai.
<< l’hai visto? >>
<< no, mi dispiace.. >> dissi
mordendomi un labbro.
Lui sorrise
ancora e disse: << non fa niente >> poi voltò il viso e guardò fuori
dal finestrino, mentre io continuavo a fissarlo mentre si portò una mano alla
bocca e sbadigliò.
<< sarai
stanco >> dissi, premurosa. << è meglio che riposi, non vorrai
arrivare stanco alle riprese >> dissi.
Lui mi sorrise
e disse << grazie >> poi chiuse gli occhi.
Io mi misi le
cuffie, accesi di nuovo il lettore mp3 e ricominciai a
leggere.
Dopo una buona
mezzora la testa di Ben scivolò sulla mia spalla nel momento stesso in cui altre
due ragazze passavano di fianco al mio sedile e mi scoccarono occhiate di fuoco,
poi se ne andarono.
Io sbuffai e
mi voltai verso Ben, era così carino mentre dormiva, quasi mi dispiacque doverlo
svegliare, ma in fondo perché non lasciarlo dov’era? Pensai, al diavolo le
galline, se le avessero chiesto qualcosa avrei detto la verità che si era
addormentato e non volevo svegliarlo. Mi voltai di nuovo verso Ben e lentamente,
per non svegliarlo, gli accarezzai i capelli, mi spaventai a morte dopo che al
mio tocco si mosse un attimo per poi tornarsene
tranquillo.
Più o
meno.
Dopo mezzo
secondo in cui io ero tornata al mio libro un braccio di Ben si allungò verso di
me e mi avvolse la vita.
In quel
momento penso di essere diventata color pomodoro maturo.
Eh, no, se ci
vedono messi così mi ammazzano quelle galline.
Presi il
braccio di Ben e lo rimisi delicatamente al suo posto.
Dopo un attimo
il suo braccio tornò attorno alla mia vita.
<< eh,
no >> sbottai, togliendomi le cuffie e mettendo giù il
libro.
Gli spostai
nuovamente la mano e lo chiamai piano per svegliarlo.
<< Ben?
>> dissi, sfiorandogli la testa. << Ben? Benjamin? Svegliati
>>
Girò il viso
poggiando la fronte sulla mia spalla e allungando ancora il
braccio.
<<
Benjamin? Per favore, svegliati, mi stai dormendo addosso.. >> dissi
scuotendolo dolcemente.
Dopo un paio
si bottarelle sulle spalle il ragazzo sembrò svegliarsi, il viso scivolò dalla
mia spalla e si bloccò a mezz’aria con un << ahi! >>
smorzato.
Si tirò su, il
suo viso a pochi centimetri dal mio.
Mi ritrassi
velocemente arrossendo, ma lui fu più veloce di me e con la mano che prima era
attorno alla mia vita mi bloccò il viso impedendomi di
spostarmi.
<< ehm..
>> non sapevo esattamente cosa dire, così tentai di sfilarmi dalla sua
presa prima che passasse un’altra gallina. << Benjamin, che cosa vuoi
fare? >>
Lui si chinò
su di me e mi baciò il collo.
Io ero
arrossita incredibilmente.
Si sollevò e
mi guardò negli occhi, avvicinandosi alle mie labbra, questa volta fui io più
veloce di lui: gli misi un dito sulle labbra fermandolo.
<<
svegliati >> gli dissi fermamente.
<< sono
sveglio >> disse ingenuamente << era per ringraziarti
>>
<<
ringraziarmi... di cosa, scusa? >> dissi.
<< per
avermi dato una scusa per non far ricominciare l’assalto di quelle ragazze..
>> disse.
<<
dovevi per forza baciarmi? >> chiesi intontita.
<< no,
ma.. mi sembrava carino... >> disse togliendo la mano dalla mia guancia.
<< scusa.. >>
<< non è
per quello.. è che.. >> iniziai, ma pensai che era meglio tacere quindi
non terminai la frase.
<< cosa?
>> mi spronò lui.
Come si faceva
a resistere a uno sguardo così perfetto?
<< solo
che... che se baci le ragazze solo per ringraziarle, queste potrebbero illudersi
di.. >> e mi bloccai di nuovo distogliendo lo sguardo, stavo parlando a
vanvera.
<< di?
>> incalzò di nuovo.
<< di
avere delle possibilità con te >> borbottai, ancora senza
guardarlo.
<<
delle... ma io ti piaccio? >> mi chiese, prendendo di nuovo il mio viso e
voltandolo verso di lui.
<< io...
sei davvero molto bello >> ammisi, con me stessa e con lui << e
forse sì.. un po’ mi piaci.. >>
Questa volta
fu lui ad arrossire, anche se molto leggermente.
Per poi
avvicinarsi ancora alle mie labbra.
<< ma
allora non la vuoi capire? >> sbottai, e sinceramente, non so come ho
fatto a rifiutarmi di baciarlo, era assolutamente bellissimo, ed ogni volta che
mi guardava finivo per osservare adorante i suoi bellissimi occhi
neri.
<<
perché? Hai detto che ti piaccio >> rispose lui con tono ingenuo, quanto
era carino quando faceva così.
<<
Benjamin.. >> iniziai.
<< Ben
>> mi corresse lui.
<<
Benjamin >> dissi dando enfasi sul nome << ti ho detto che non
voglio illudermi >>
<< Ben!
>> esclamò lui. << e poi è solo un bacio!
>>
<< no,
Benjamin, non è solo un bacio, io sono una dannata romanticona, per me un bacio
non è una cosa da poco >> esclamai, sfilando la sua mano dal mio viso, ma
lui trattenne la mia nella sua, poi si tastò le tasche e da una tirò fuori una
penna.
<< apri
la mano >> disse, e gli obbedii.
Lui scrisse un
numero di telefono e sotto in gigante ‘Ben’.
Ecco in quel
momento avrei voluto sprofondare.
<<
ecco... adesso se io ti bacio tu mi prometti di chiamarmi? >> disse
divertito, lasciando la mia mano.
Annuii.
Senza sapere
bene il perché, ma annuii.
Lui sorrise,
un sorriso meraviglioso, e riprese per la terza volta il mio viso fra le sue
mani e posò le sue labbra sulle mie in un dolcissimo
bacio.
Mi lasciai
andare.
Misi una mano
tra i suoi capelli accarezzandoli e dischiusi le labbra per permettergli di
approfondire il bacio.
Mi bloccai
quando sentii le sue mani sui miei fianchi e mi ritrassi dolcemente da quel
bacio.
<< un bacio >> dissi per rispondere al suo sguardo incuriosito. << nulla di più >> e tolsi le sue mani dai miei fianchi.
bè? che ve ne pare??
se siete arrivati fino a qui non era così male... me lo lasciate un piccolo commento?