Prologo

Frigga vide Odino entrare con qualcosa, o meglio qualcuno, tra le braccia. Si trattava di una piccola bambina, avvolta in delle coperte. Frigga la prese tra le braccia e guardò Odino.
-E’ apparsa sul Bifrost.- disse l’uomo preoccupato.
-Sappiamo almeno da dove viene?- chiese la moglie.
-Midgard.-
-Cosa hai intenzione di fare?-
Odino guardò la bambina e sospirò, poi guardò il cielo stellato che appariva di fronte a lui.
-La terremo sotto la nostra custodia, crescerà a palazzo. Sarà come se fosse nostra figlia.-
-Come pensi che la prenderanno Thor e Loki?- chiese la donna.
-Non lo so, ma sono sicuro del fatto che loro tre insieme ci faranno diventare matti!-
-Kimberly.- disse Frigga sorridendo.
-Come?-
-La chiameremo Kimberly.-



19 anni dopo…

-Quindi come finisce la storia della sirenetta?- chiese Thor a Kimberly.
-Thor, perché non mi ascolti quando ti parlo!? La sirenetta alla fine si..-
-Trasforma in schiuma di mare.- disse Loki facendo il suo ingresso in biblioteca. –Sai Thor, dovresti ascoltare di più nostra sorella. Te lo avrà ripetuto minimo cinque volte!-
Kimberly si girò verso il moro.
-Grazie, fratello!-
Thor sbuffò e si alzò dalla sedia, iniziando a guardarsi intorno.
-Per i miei gusti, voi due leggete troppo! Il sole fuori è alto! Possiamo..-
-Andare a giocare a nascondino? Thor, non credi di essere un po’ cresciuto?- lo interruppe Loki.
Kimberly ridacchiò e ricevette un’occhiata benevola da Loki.
-Veramente intendevo andare al ruscello, per bearmi di quell’acqua spettacolare..- rispose Thor sognante.
-Bene Thor, tu vai. Noi ti aspetteremo qui!- disse Kimberly sorridendo al biondo.
Thor si avvicinò alla sorella e le stampò un bacio sulla guancia –A volte sai essere più noiosa di Loki. Ci vediamo dopo!- detto ciò, sparì.
Kimberly si buttò sul divano, stremata da quel pomeriggio passato con Thor. Era incredibile il modo in cui quell’enorme palla di muscoli riusciva a farle saltare i nervi. Nemmeno lei riusciva a capire perché non l’aveva ancora picchiato. Gli voleva bene certo, ma a volte sembrava un troglodita, o uno di quei grossi e squamosi pentapalmi! Per fortuna c’era Loki che la aiutava a sopportare il tutto. Kimberly e Loki avevano sempre avuto un rapporto molto legato fin da bambini. Kimberly cercava sempre di vedere del buono in tutte le persone che conosceva e anche con Loki c’era riuscita. Quest’ultimo, era molto geloso di Thor. Ad ogni piccola dolcezza che Thor dimostrava verso Kimberly, Loki lo fulminava con lo sguardo e diventava scontroso con tutti, persino con la sua amata sorella. Che poi lo sapevano tutti e tre che non erano fratelli di sangue! Quello che ne aveva sofferto più di tutti era stato Loki. Voglio dire: era il figlio di un gigante di ghiaccio; figlio di Laufey, il quale lo aveva abbandonato perché diverso da tutti gli altri. Era il figlio di un mostro. Aveva sofferto davvero molto, ma Kimberly lo aveva aiutato a ritornare ad essere quello di sempre.
Kimberly teneva gli occhi chiusi e i lunghi boccoli color carota le ricadevano lungo le spalle, facendole sentire un gran caldo.
Loki si sedette accanto a lei.
-Quanta grazia per essere la principessa di Asgard.- commentò il Dio riferendosi al modo brusco che la sorella aveva utilizzato per sedersi.
La ragazza lo guardò –Colpa tua: mi hai lasciata da sola con Thor! La prossima volta che ha voglia di ascoltare una storia gliela racconti tu!-
-Assolutamente no!-
Kimberly si sedette composta ed incrociò le braccia assumendo un’ espressione imbronciata, cosa che a Loki non sfuggì, visto che lei non era nemmeno tanto brava a nasconderlo.
-Cosa succede?- chiese il moro.
-Niente, sono solo stanca.-
-Ne sei sicura?-
Kimberly guardò il fratello con sfida –Loki, guarda che IO dico sempre la verità.-
-Vedremo, hai ancora tanto tempo per poter mentire un giorno!- rispose il fratello sorridendo.
Kimberly come risposta lo fulminò con lo sguardo, dopo di che si alzò dal divano ancora innervosita dal pomeriggio passato con Thor. Loki la guardò torvo: di solito non era così scontrosa, soprattutto con lui. Era sempre dolce e premurosa. Loki si alzò in piedi e rimase fermo a guardarla.
-Dove stai andando?- chiese il principe.
-A… a giocare a nascondino!- esclamò la sorella smanettando.
-Che?!-
Loki fece qualche passo verso Kimberly, la quale si girò infuriata verso di lui andando a sbattere violentemente contro l’armatura di ferro del fratello che continuava a non capire cosa stesse succedendo. La sentiva tremare contro il suo petto. Stava piangendo? Kimberly non piangeva quasi mai!
-Kimberly, mi vuoi spiegare che succede?- chiese Loki prendendola per i polsi per farla scostare da lui e poterla guardare.
La ragazza rimase a testa bassa per cercare di nascondere le lacrime.
-Kim, non mi puoi mentire. Che cos’hai?-
-Loki non ce la faccio più.. Sono stanchissima, mi sento a pezzi. Sono depressa!!- esclamò la ragazza scoppiando di nuovo in lacrime.
-Cosa è successo? Ti prego spiegami perché stai così male..- disse Loki iniziando a preoccuparsi.
-Sono una donna!!-
-Oh.. Me ne ero accorto..-
Kimberly strattonò via le mani del fratellastro dai suoi polsi.
-No, tu non capisci!! Ho il ciclo!! Fa caldissimo e Thor mi ha fatta innervosire!!-
Loki sorrise avvicinandosi alla ragazza e la abbracciò.
-Stai tranquilla, passerà tutto. Devi solo evitare di pensarci… Andiamo a fare una passeggiata.-
-Sì..-
Tutti i mesi la stessa storia. Ogni volta che Kimberly aveva il ciclo Loki doveva calmarla, altrimenti sarebbe scoppiata una guerra. Non ci aveva ancora fatto l’abitudine, per questo ogni mese ne rimaneva un po’ frastornato. Alla fine Kimberly la scenata la faceva a lui, il quale iniziava subito e preoccuparsi.
Uscirono dalla biblioteca quando incontrarono la Regina Frigga.
-Ragazzi miei, cosa ci fate ancora qui?-
I due si guardarono non capendo cosa intendesse la Regina.
-Ma come, ve ne siete dimenticati?- Frigga li guardò con occhi sgranati –Vostro padre ha dato una cena per la vittoria della battaglia contro Vanaheimr.-
I due si guardarono di nuovo e ricordarono che il padre degli Dei si era raccomandato di non fare assolutamente tardi alla cena.
-Manca mezz’ora all’inizio, andate forza!-
Kimberly prese Loki sottobraccio e sorrise.
-Voliamo!-
In un attimo si ritrovarono davanti le loro stanze, che si trovavano vicine. Si erano teletrasportati?
-Kimberly, quando hai imparato a farlo?- chiese Loki fissando la sorella con gli occhi sgranati.
-…Io credevo che fossi stato tu!-
-No, io non ho fatto niente.. Come accidenti hai fatto?-
-Non lo so! L’ho solo pensato ed è successo!- rispose la ragazza sorridendo.
Forse le lunghe lezioni di Loki stavano iniziando a dare i loro frutti.









Ciao cari lettori! =)
Io sono Rahele, ma per voi sono Rack. Adoro Thor, Loki e tutto quello che riguarda la Marvel. Amo alla follia il bravissimo e fantasticamente perfetto Tom Hiddleston! *-*
Questa è la mia prima ff in questo fandom. Sono mesi che cerco di scriverne una e forse ci sto riuscendo! Spero che vi piaccia e che non vi annoi il mio modo di scrivere, non sono prorprio esperta! Cercherò di pubblicare il più presto possibile!! :D
Recensite, criticatemi, fate quello che volete, ma fatemi sapere cosa ne pensate, vi prego!! =)
Alla prossima,
Rack <3