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Autore: Nick Wilde    07/07/2014    1 recensioni
Il Grande Principe della Foresta sta preparando suo figlio al rito di corteggiamento femminile, e nel fare questo comincia ad accorgersi di quanto è cresciuto suo figlio. Di come sia quasi diventato un cervo adulto, e di come sarà difficile lasciarlo andare alla fine.
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Life is an adventure that never ends.

 

''Avanti, più forte!''

 

Era quasi arrivata la primavera nella Foresta, e in un piccolo antro nascosto da tutti, due cervi stavano lottando furiosamente.

 

''Più forte! Avanti, so che sai fare di meglio!'' urlava il cervo più grande, mentre il più giovane cercava affannosamente di mettere a segno un colpo di testa.

 

Il più giovane, appena un adolescente di circa tre anni con le corna mediamente cresciute, cercava di mandare a segno un colpo di testa contro il più vecchio, un cervo adulto dalle corna alte e possenti, sicuramente le più robuste di tutta la Foresta.

 

Il Cervo più giovane pesto due volte gli zoccoli e caricò alla massima potenza, finendo con uno scontro di parità che durò per pochi secondi, ma inevitabilmente lo fece cadere ansimante a terra sotto la forza del cervo più adulto.

 

''Avanti, cosa sono questi colpetti?'' disse in tono di scherno ''dovrei aver allevato un principe, non una mammoletta''.

 

Il più giovane per tutta risposta si rialzò, inghiottì i sospiri silenziosamente e si lanciò alla carica, anche se questi da parte sua non si scompose minimamente.

 

''Avanti, so che sai fare di meglio!'' lo derise.

 

''Chiudi il becco, vecchietto!'' ridacchiò lui.

 

''Sarò anche un vecchietto, ma riesco sempre a batterti in uno scontro uno ad uno, giovincello'' e così dicendo spinse con tutta la sua forza facendolo cadere rovinosamente al suolo.

 

''Ok .., ti prego … basta per oggi …'' ansimò lui.

 

''Oh, il povero giovincello ne ha abbastanza di prenderle dal povero vecchietto?'' chiese con tono canzonatorio ''che delusione, cosa mai penserà Feline di un povero pappamolla che non sa nemmeno difendere se stesso?''

 

Quelle parole risvegliarono in lui una sorta di rabbia repressa, il cervo più giovane si rialzò, e, con tutta la forza che aveva in corpo si abbatté contro il cervo più vecchio. Questi si ritrovò malgrado sorpreso dalla forza posseduta da quest'ultimo.

 

''Oh, bel colpo! Ma non abbastanza …'' disse respingendolo.

 

Il Cervo più giovane, stava per essere di nuovo schiacciato dalla forza del più adulto, ma non cedette e cercò di resistere.

 

''Avanti'' esclamò l'altro a fatica, si stava stancando e lo si poteva sentire dalla voce ''so che puoi fare di meglio''.

 

''Ci puoi contare'' mormorò l'altro, e prima che potesse anche solo rendersi conto di quello che stava accadendo, il vecchio cervo si ritrovò scaraventato a terra ad almeno due metri di distanza da dove si trovava.

''Sì, yoohooo! Battuto!'' esultò questi.

 

Il Cervo più vecchio si ritrovò suo malgrado a sorridere mentre cominciava ad alzarsi sugli zoccoli ''Bambi!'' lo chiamò costringendolo a voltarsi. ''Mi auguro che tu non voglia esultare così insiema a Feline, anche dopo aver battuto il tuo rivale''.

 

''Eddai padre, stavo solo scherzando'' si giustificò lui.

 

Il Grande Principe sospirò ''Bambi, ceri scherzi potevano andare bene quand'eri ancora un cucciolo, ma ormai sei cresciuto, e presto prenderai il mio posto come Principe della Foresta, e sai bene quanto me che il primo dovere di un principe è …''

 

''Stare a capo della Foresta'' finì Bambi per lui '' lo so padre, lo so''.

 

Il principe ridacchiò ''Bravo Bambi'' constatò con fierezza.

 

Il figlio sorrise, e il Principe capì suo malgrado che ormai il figlio era cresciuto abbastanza, e certo non aveva più bisogno del suo aiuto, ormai era diventato un cervo adulto con tanto di corna, lui e la madre avevano fatto un ottimo lavoro nell'accudirlo.

 

''Ehy padre, guarda!'' disse Bambi avvicinandosi al tronco di un albero.

 

''Cosa c'é figliolo?'' chiese questi avvicinandosi suo malgrado allo stesso punto dove il figlio stava guardando, all'inizio non comprese il motivo di tanta agitazione, ma poi guardando meglio, si ritrovò ad osservare due splendidi gigli, uno più grande dell'altro sbocciati sull'incavo del tronco. Sembravano come stretti in un abbraccio, come se il più grande volesse proteggere quello più piccolo, che tuttavia nel frattempo stava crescendo lasciando alla decadenza l'altro.

 

''Sono bellissimi, non trovi?''chiese con voce sognante.

 

''Già …'' sospirò il padre spostando lo sguardo dai fiori al figlio, si ritrovò suo malgrado a sorridere.

 

Bambi lasciò cadere lo sguardo su di lui, il sorriso cominciò a svanire, lasciando spazio all'incredulità ''Padre … stai piangendo?'' chiese, certo era un evento unico veder piangere il grande principe.

 

''Cosa?'' chiese questi come risvegliatosi da un lungo sonno, non si era accorto della piccola lacrima che aveva cominciato a scendere bagnandogli il volto, doveva avere anche gli occhi lucidi vedendoci sfocato, che cosa imbarazzante.

 

''Cosa c'é?'' chiese Bambi.

 

''Niente, niente'' rispose accennando un sorriso, nascondendosi mentre cercava di asciugarsi gli occhi sulla pelliccia. Gettò un ultima volta lo sguardo sul figlio che continuava a guardarlo con incredulità, era alto quasi quanto lui, dovette constatare, presto avrebbe preso il suo posto come protettore della Foresta e di tutti i suoi abitanti, mentre pensava a questo, capì con una furia arrivata quasi all'improvviso che presto avrebbe dovuto lasciarlo andare, e anche se si stava preparando a questo da tutta una vita forse non ci sarebbe mai riuscito, non del tutto almeno. Ma la natura doveva fare il suo corso, se ne rese conto. Se ci fosse stata sua madre ancora con lui avrebbe di certo saputo cosa fare, cosa dirgli, come consolarlo. Avrebbe dovuto lasciarlo andare, vederlo crearsi una famiglia, vedere i suoi cuccioli e infine prendere il suo posto, poi un giorno sarebbe stato chiamato dai principi suoi predecessori, avrebbe raggiunto la sua compagna, insieme a sua madre, suo padre, e tutti i principi e le principesse della Foresta prima di loro.

 

Questo pensiero lo fece sorridere ''Sai, tua madre sarebbe fiera di te''.

   
 
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