13/07/2014
2 recensioniSalve, prima di iniziare questa fanfiction, volevo dirvi che è ambientata dopo la serata al Victrola di Chuck e Blair. Detto questo, vi auguro una buona lettura.
POV Blair
Driiin Driiin Driiin. Ma cos’è questo rumore? Driiin Driiin Driiin. Ho sonno, non voglio alzarmi. Driiin Driiin Driiin. Ok, ci rinuncio. Che ore sono? Mmm le 7:30…che sonno. Quasi quasi mi rimetto a dormire…mmm…7:30? COSA? Questo vuol dire che ho solo mezz’ora per prepararmi, cavolo devo correre. Mi alzo, vado al bagno, mi vesto e scendo subito per la colazione. Sono le 7:45 e ho già finito di prepararmi, ma è un tempo da record! Mi meraviglio di me. Ho voglia di un croissant al cioccolato, ho una fame!
“Buongiorno mamma!” Dissi a mia madre, intenta a fantasticare chissà su che. Aspetta…mia madre che fantastica? Ma cosa? Dov’è la mia vera madre? Quale razza di alieno può aver rapito una donna con la sensibilità di un orso ? Ok, questa era cattiva, ma in effetti mamma non è sensibile! Basta, io ci riprovo!
“Ehiiii, mammaaa!” Niente, ma si è addormentata con gli occhi aperti?
“Mamma, mamma, MAMMAAAAAAA!” Urlai, infine in preda alla disperazione.
“Blair ma sei matta? Ma cosa gridi? Ma è questo il modo di salutare tua madre?” Era arrabbiata, ma dovevo esserlo io, mi ha ignorata totalmente.
“Mamma, ma cosa dici? Stavi sognando a occhi aperti. Eri incantata. Ma poi si può sapere a che pensavi?”
“Oh niente niente.” Mi rispose, voleva che mi facessi i fatti miei insomma.
Continuai a fare colazione tranquillamente, finché …
“Blair, ma tu vai d’accordo con Charles Bass?” Ma si è impazzita? Che ha oggi? Ma poi che le importa? E soprattutto perché questo nome mi fa uno strano effetto? Ma cosa…aspetta…Nate ama Serena, io lo lascio, Victrola, Chuck Bass, limousine…NOOOO! Ora ricordo tutto! Cosa ho fattoooo! Un attimo… proprio oggi mia madre mi ha fatto questa strana domanda? Questo vuol dire che lo sa, ma come fa a saperlo? E’ successo la notte scorsa, e non penso che Chuck sia andato a dirglielo, ok che è un Bass-tardo, oh come suona bene, BASTARDO. Una parola che dice tutto. Bass è tardo. E’ un Bass-tardo. Come mi vengono in mente queste assurdità? Soprattutto in un momento come questo!
“Blair! Mi vuoi rispondere?” Oh no, e ora che le dico? Ero in stato di infermità mentale ieri, mi ero appena lasciata con Nate e non ero cosciente. Si, certo, se dovessi usare questa scusa, tutte le persone che si lasciano con la persona amata, colte da una profonda solitudine andrebbero a letto con il migliore amico di quest’ultima. Che le dicooo? Guardo il telefono per prendere tempo, sono le 8:00. Le 8:00?!?!?!? Io dovrei essere a scuola!
“Mamma scusa, sono le 8 e dovrei essere già a scuola, ci vediamo dopo!”
“Ok, Blair, ci vediamo dopo, buona giornata!”
Devo sbrigarmi, ecco un taxi, menomale si è fermato. Fortunatamente in prima ora ho educazione fisica, e il professore mi adora, quindi questa volta mi andrà bene. Ecco sono arrivata a scuola, entro e vado subito in palestra. Ah, il professore non è ancora arrivato. Buon per me!
“Ciao B! Come stai? Con Nate tutto bene?” Mi disse la mia migliore amica Serena, certo che proprio di Nate mi doveva chiedere, i fatti suoi mai.
“Ciao S. A meraviglia la mia vita ,e la tua con quello sfigato, com’è che si chiama? Dan?” Mamma mia oltre ad essere brutto e povero, ha anche un nome che fa pena.
“Benissimo anche la mia! Lui è fantastico!” Disse con un sorriso a 32 denti. Mi viene da vomitare al solo pensiero di quell’essere.
Passarono 3 ore di lezioni, noiose come al solito, arrivò l’ora dell’intervallo, ma mentre mi dirigevo con le mie tirapiedi nel cortile qualcosa, o meglio qualcuno mi venne addosso.
“Hey stai più attento, come ti sei permesso?”
“Scusami Blair, sai il mio corpo non riesce a starti lontano.” Chuck. Lo dovevo immaginare. Meglio ignorarlo, dopo ieri per me non esiste più. Ma perché stamattina mia madre mi ha fatto quella domanda? Come fa a saperlo? E io che le rispondo? Che mal di testa! Maledetto Chuck Bass lo odio!
Continuai a farmi mille problemi sul perché mia madre volesse sapere se andavo d’accordo col Bass-tardo, fino alla fine delle lezioni, tornai a casa e decisi di riposarmi, vedendo il mio film preferito: Colazione da Tiffany. Arrivò presto l’ora di cena, e vidi mia madre, la salutai e mi sedetti a tavola.
“Allora Blair? Com’è andata a scuola?” Oggi mia madre è strana, ma che sono tutte queste domande?
“Come al solito mamma.”
“Con le tue amiche?” Ma che le importa.
“Bene anche con loro”
“Con Nathaniel?” E ora che le dico? Se sa che ci siamo lasciati? Non voglio passare per bugiarda. Vabbè, io le dico che va tutto bene, si facesse i cavoli suoi.
“Perfettamente mamma, non potrei chiedere di meglio.”
“E sei amica di Charles Bass?”