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Autore: Victorica    17/07/2014    1 recensioni
Come mai Peter ha deciso di prendere il siero della memoria? E se oltre al volersi rifare una vita, stesse provando a scappare da qualcosa, o meglio da qualcuno?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Peter, Tris
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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ATTENZIONE: SE NON HAI LETTO INSURGENT E ALLEGIANT NON CONTINUARE LA LETTURA. QUESTA FANFICTION CONTINIENE SPOILERS! BEATRICE E' notte fonda e non riesco a dormire. Le lenzuola odorano di sale e sudore. Sento Tobias alzarsi. Vedo i muscoli della sua schiena contratti, il respiro contenuto, i suoi sguardi fugaci che mi scrutano. Faccio finta di dormire ancora, mentre lui abbandona la stanza. Sospiro. Non è la prima volta che Tobias mi lascia sola nel cuore della notte. Forse è turbato, ma non riesco ad accettare che non ne parli con me. Sento dei passi leggeri, poi una mano mi sfiora la spalla. Mi volto di scatto e lo vedo. Occhi verdi, capelli scuri, volto irritante: è Peter. Si avvicina al mio orecchio e mi susssurra -Alzati, ti devo parlare.-. La sua voce così ferma mi spaventa un po'. Mi alzo e lo seguo silenziosamente.E' incredibile: ci muoviamo velocemente, lui ha già memorizzato tutta la planimetria mentre io mi perdo di continuo. Passiamo davanti alla sala dove a breve Caleb si sacrificherà: rabbrivisco. Ci ritroviamo su una specie di balconcino ornato da piante sempre verdi. Mi schiarisco la voce: -Parla- dico con un tono un po' arrogante, lui si appoggia al parapetto e mi rivolge uno sguardo. E' strano, è quasi amichevole, troppo amichevole per lui. -Rigida, credi che io sia una persona che merita di morire?- sgrano gli occhi e sorrido divertita -Come scusa? Tu mi svegli e mi trascini qui, nel cuore della notte, per chiedermi se ti vorrei morto?- scoppio a ridere, ma lui mi guarda freddamente. -Ti ho fatto una domanda.- dice con un tono severo che non gli si addice. -Penso solo che sia difficile che tu possa cambiare. Penso solo che io non ti potrò mai perdonare per quello che mi hai fatto, per i tuoi voltafaccia. Tutti al mondo possono redimersi, ma credo che per prima cosa lo debbano volere.-. Peter abbassa lo sguardo, se non fosse lui, potrei pensare che stesse per piangere. Velocemente si getta ai miei piedi, in lacrime. PETER il ragazzo che mi ha quasi ucciso, che mi ha rubato l'asciugamano, che mi ha tradita, che mi ha salvata è qui ai miei piedi, vunnerabile come una persona comune. -Peter...- dico con un fil di voce, non trovando le parole adatte alla situazione. Mi siedo accanto a lui, guardinga. Sono vunnerabile, penso. -Perchè non ci riesco, Beatrice?- Sentire quel nome, il nome con cui mi chiamavano i miei genitori, mio fratello, e Tobias,detto da lui mi rende nervosa. -Peter, cosa vuoi esattamente da me? Cosa ti aspetti? Io ti avrei predonato, davvero. Lo sai, anche se non sono una Candida mi irrita mentire su queste cose. Ti avrei perdonato se solo... avessi ammesso che mi hai salvato per un altro motivo...-, i suoi occhi lucidi e rossi mi scrutano ora. Non mi ero mai accorta di quanto fosse intenso quel verde, di quanto fossero belli i suoi lineamenti, -Forse, Tris, un altro motivo c'è.- dice schiarendosi la voce, -Io non ti ho mai odiata Tris. In realtà ho solo assecondato Drew e Molly. Un leader di un gruppo non può farsi vedere debole-. mentre parla mi sento il cuore in gola, chi è questo ragazzo? Dov'è Peter? -Non fraintendere, non mi piacevi Rigida. Solo che quando sei saltata per prima ti sei guadagnata la loro invidia.-. Respiro forte. Non posso credere a quelle parole, ma purtroppo non riesco nemmeno a credere che siano bugie, -Perchè sei tornato dagli eruditi?- dico con voce roca. -Perchè? Marcus mi ha allontanato. Non so come, non so perchè, mi sono ritrovato da solo. Mi hanno riconosciuto e preso. Io non mi sono schierato da nessuna parte, la mia nomina mi ha salvato. Avrei dovuto morire? Gridare che gli odiavo per quello che avevano fatto? Tentare una missione suicida per uccidere Jeanine? Come vedi, non è servita a nulla la sua morte.- Aveva ragione. E' strano pensare che lui potesse fare il doppio gioco con i cattivi della situazione. -E mi hai salvata. Perchè? E' stata una missione suicida, solo che è andata bene...- lui mi afferra le mani, vedo nei suoi occhi una scintilla, ira. -Vogliamo parlare di missioni suicide, stupida Rigida? Se non ci fossi stato io, a rischiare per te, a quest'ora saresti sotto tre metri di terra con i vermi nel cervello!- rispondo quasi urlando -Io avevo deciso di sacrificarmi per il bene comune, per qualcuno, per evitare altri morti.. tu perchè?!-. Peter socchiude gli occhi e mi risponde quasi sibilando. -Perchè se ti avessi lasciata morire il tuo fantasma mi avrebbe perseguitato per tutta la vita. Perchè se ti avessi lasciata morire sarei stato condannato tutta la vita. Ti ho salvata perchè ci servi viva, Beatrice Prior, e perchè salvandoti pensavo... che avrei salvato anche me. Ma evidentemente mi sbagliavo. Quello sguardo d'odio che mi riservate tu e Quattro ogni volta. Quella diffidenza. Sei la prima a dire che posso redimermi, ma perchè non lo accetti?.- Mi volto dall'altra parte, mettendomi una mano sulla bocca per non singhiozzare. Lui mi ha ferita ma io... ho fatto altrettanto con lui. -In ogni caso- continua schiarendosi la voce -volevo dirti anche un altra cosa. Non so gli altri chi pensano che tu sia, ma io lo so. Tu non lascerai Caleb morire. Non lascierai che l'ultimo pezzo della tua famiglia muoia per mano tua.- mi giro di scatto, sono rossa e il cuore mi martella nel petto. Come ha fatto a capirlo? Chi è questo ragazzo. Lui mi sorride, è un sorriso dolce, -Ho ragione vero? Sei così ingiusta Rigida. Hai perdonato tuo fratello che ha messo la fazione prima del sangue. E non riesci, per quanto dici di volerlo, a perdonare me.-. Rimaniamo in silenzio. Le parole di Peter mi fanno male, nessuno ha capito le mie intenzioni, neppure Tobias. Devo dire qualcosa, ma le parole mi muoiono in bocca, ha ragione. Caleb non morirà per causa mia. Lo farò io. -Peter- dico con voce leggera -Come hai fatto a capirlo?-, lui mi stringe le mani, e mi risponde -Io ti osservo sempre, Tris. Quando eri imprigionata dagli Eruditi passando ore e ore con te ho avuto modo di conoscerti. Tu sei masochista, sei in tutto e per tutto una Rigida... nel senso buono. A volte, ma solo a volte, mi piacerebbe essere un po' rigido. Ma io non sono un divergente.- Non capisco. Il vecchio Peter sembra essere sparito. Al suo posto c'è un ragazzo triste che ha capito tutto ciò che ho in mente. -Cosa pensi di fare?- dico, mentre guardo i suoi occhi tristi -Sacrificarti al mio posto?- lui scuote la testa e dice -Io, come ti ho detto, non sono Rigido. Io quel giorno ho rischiato la vita perchè sapevo che sarebbe andata bene. Me lo sentivo. Non ho il coraggio di andare a testa alta verso la morte. Ho intenzione di dire tutto a Quattro prima che parta. Ho intenzione di rivelare la tua missione suicida così che qualcuno possa fermarti.-. Cala un silenzio avvolgente, poi ringhio -Non ci provare, giuro che ti sparo qui e subito. Cosa cambia tra me e Caleb? Io posso sopravvivere al siero della morte. Lo so che posso.- Peter mi guarda, poi mi stringe a se e mi sussurra -Beatrice, non lasciarci soli. Troveremo un altro modo, sicuramente ci sarà un altra soluzione.- io lo spingo via con violenza e mi alzo. Ho la faccia rossa, e le lacrime mi pungono gli occhi. -Chi sei tu? Cosa vuoi veramente da me?! Caleb ti ha forse fatto qualcosa mentre eravate dagli Eruditi e gliela vuoi far pagare?! Spiegami o giuro su dio che ti scaravento di sotto!- urlavo. Speravo che arrivasse qualcuno e che portasse via Peter. Si allontana verso l'entrata lasciandomi sola al centro del balcone. -Glielo dirò. E non potrai fare nulla per fermarmi.-. Corro davanti alla finestra e lo spingo scaraventandolo a terra. Sono sulla difensiva, so che vuole attaccarmi, so che cercherà di buttarmi di sotto. Si alza e mi intima di stare ferma. Irrigidisco. Mi si avvicina e mi guarda dritta negli occhi, poi appoggia le sue labbra contro le mie. Piano. Sussurra qualcosa, ma non capisco cosa. Le sue mani prendono le mie e si intrecciano. -Io non voglio che tu muoia.- dice, con una voce calda. -Peter... tu...- mi mancano le parole. Il cuore mi batte veloce, mi sento la testa pesante. -Mi piaci Beatrice. Ti ho salvata perchè mi sono innamorato di te. Tecnicamente non sei una Rigida, quindi non ho nessun rimpianto. Voglio essere perdonato da te, per tutto quello che ti ho fatto. Compreso l'asciugamano. Mi dispiace dirlo, ma hai proprio le fattezze di una bambina.- Arrossisco. Come si permette? ma poi mi viene da sorridere. Sembra successo tutto tanto tempo fa. Ne sono certa, questo Peter non potrebbe mai farmi del male. Ha rischiato la sua vita per la mia. E ora è qui, al posto di Tobias a cercare di dissuadermi. Mi bacia di nuovo, mentre delle calde lacrime gli scorrono sulle gote. -So che tu ami Quattro. Lo vedo. Vedo come lui ti bacia. Non ti preoccupare, non voglio sostituirlo. Voglio solo che tu mi prometta che non ti sacrificherai per nessuno.- anniusco, anche se sto mentendo. Annuisco in modo sicuro, non deve capire che non cambierò mai idea. Gli do un bacio, poi un altro, poi un altro ancora. Sono veloci, incerti, ma devo tenerlo impegnato. Non devo fargli capire le mie vere intenzioni. Poi ci baciamo. Davvero. E' così buffo, così strano, così sbagliato. Io e lui sotto una luna ridente su un balconcino. Non sento le preoccupazioni e l'ansia di morire. Sento solo un caldo simile a quello che provo quando Tobias mi accarezza la schiena. Peter e io torniamo al dormitorio. Mentre io entro lui se ne va. Mi volto, e lui mi sorride. Cerco di seguirlo, ma lui avvicinandosi scuote la testa -Tra poco torna Quattro. Non voglio essere preso a pugni da lui, Rigida. Torna a letto.- il suo tono cerca di essere fermo,ma è ancora imbarazzato per i baci. Annuisco e me ne vado. Mi volto a guardarlo un ultima volta, mi sento una stretta al cuore. Non mi piace Peter, ma se sopravviverò sarà difficile convivere con lui. Bacia molto bene, come Tobias e sa essere dolce. Mi piacerebbe poterlo conoscere meglio. Peter Ho in mano la fiala della memoria. Il suo liquido oscilla nella fialetta. Dimenticherò tutto. Non posso sopportare la morte della Rigida, non dopo aver assaporato il sapore dei suoi baci. Ha pensato di ingannarmi, ma lo so. In questo momento sarà li dentro avvolta dal siero della morte. E io sono qui, distante con il suo ragazzo. Lui non sa che non la rivedrà più, lui non sa che non potrà più baciarla, sentire la sua pelle calda sulla sua, vedere il suo sorriso. Ma non potrei mai tradire Beatrice. Credo che mi abbia perdonato, perchè tradirla di nuovo. Ripercorro ogni istante passato con lei. Voglio cancellare ogni suo ricordo dalla mia mente, voglio cancellare quella ragazza che non sarà mai mia. Non potrei sopportare di vederla felice con Tobias, lagelosia mi farebbe esplodere dicendo che ci siamo baciati, che la amo da molto tempo, che l'ho vista nuda. Forse neanche Quattro ha mai visto quanto è bella, quanto è chiara e perfetta la sua pelle. Io non sono stato alla sua altezza. Non avrei mai potuto andare verso la morte sicura. Non sarò mai degno di lei. Mi tocco le labbra e sorrido. Dopo di che mi porto la fialetta alle labbra. Addio Beatrice Prior, stupida Rigida. Addio Amore mio. Bevo. Ciao a tutti lettori e lettrici. Questa fanfiction è abbastanza particolare... hahaha io adoro questa coppia, questo Odio... a cui ho aggiunto un pizzico d'amore. Io credo davvero che Peter desiderasse il perdono di Tris perchè infondo gli sarebbe piaciuto essere suo amico. Quando parla con Tobias scherzando sul club degli "odiati da Tris" Ho subito pensato a una nota amara nella sua voce. Spero che vi piaccia a presto, Vict <3
  
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