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Autore: Ili91    17/07/2014    3 recensioni
[Post 3B, no spoiler 4° stagione. Accenni espliciti a Danny/OC, accenni impliciti a Derek/Stiles e Greenberg/Coach]
Danny sa cosa nascondono Scott e gli altri e non li invidia proprio! Leggesi anche come: partecipare ad una cena di classe può essere rischioso se si vive a Beacon Hills, Danny flirta con il cameriere, Stiles non può stare tranquillo nemmeno il giorno del suo compleanno e Greeberg vuole solo mangiare un po' di torta.
2° classificata al "Esame di maturità contest", indetto da S_Lily_S sul forum di Efp.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Danny Mahealani, Derek Hale, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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— Nick dell'Autore: Ili91 (sia Efp sia forum)
— Titolo: Ogni cosa al suo posto
— Fandom: Teen Wolf
— Personaggi: Danny, OC, Stiles, Scott, Isaac, Derek (Miguel), Coach, Greenberg
— Prima prova: Goniometro (Commedia, Gender Bender)
— Rating: Verde
— Seconda prova: Frigorifero (Utilizzare il titolo di una fiaba come titolo della storia. Io ho scelto “Ogni cosa al suo posto”, di Andersen)
— Terza prova: Modella (ambientare la storia in una pasticceria/ristorante/cucina e non utilizzare aggettivi legati al gusto. Ho scelto ristorante)
— Introduzione: Danny sa cosa nascondono Scott e gli altri e non li invidia proprio! Leggesi anche come: partecipare ad una cena di classe può essere rischioso se si vive a Beacon Hills, Danny flirta con il cameriere, Stiles non può stare tranquillo nemmeno il giorno del suo compleanno e Greeberg vuole solo mangiare un po' di torta.
— NdA:
- Ambientato in un futuro prossimo, in occasione del diciottesimo compleanno di Stiles. Non tiene ovviamente conto della “sparizione” di Danny nella quarta stagione, mentre diciamo che Isaac è tornato a Beacon Hills.
- Accenni espliciti a Danny/OC, accenni impliciti (bisogna leggere tra le righe) a Sterek e Greenberg/Coach (non ho idea di come sia accaduto).
- N. parole: 1348
- 2° classificata al “Esame di maturità contest”, indetto da S_Lily_S sul forum di Efp.

Ogni cosa al suo posto



Danny avrebbe dovuto essere cieco, sordo e stupido per non rendersi conto che qualcosa non andava a Beacon Hills.
In tutta onestà, non capiva come la licantropia non fosse già di dominio pubblico, visto che nessuno dei diretti interessanti faceva nulla per nasconderla. Né quella né nessuna di quelle altre stranezze soprannaturali, una più preoccupante e assurda dell'altra. Danny non ci teneva proprio a volersi immischiare in quella roba.
L'ultima follia — o almeno credeva fosse l'ultima, visto che il team dei lupi mannari sembrava trovarsi in difficoltà ogni singolo giorno. Non li invidiava proprio — risaliva ad appena una settimana prima.
Se c'era una cosa che ammirava in Scott e Stiles era la nonchalance con cui affrontavano le bizzarrie che si trovavano davanti.

***



Era il diciottesimo compleanno di Stiles.
Danny lo sapeva non tanto perché gli interessasse saperlo o lo ricordasse, ma dato che Stiles non faceva che gridarlo da quella mattina, era diventato qualcosa di difficile da ignorare.
Era il compleanno di Stiles, che casualmente coincideva con la data di una cena in un ristorante in compagnia dei giocatori della squadra di lacrosse. Il coach Finnstock voleva festeggiare la loro vittoria del campionato.
Il problema era che anche una cena tra studenti in un ristorante poteva rivelarsi un evento traumatico, se si viveva a Beacon Hills.

***



«Soffia sulle candeline ed esprimi un desiderio!» sentì esclamare Danny da Scott, in sottofondo.
Erano già arrivati alla torta? Si era distratto perché era troppo impegnato a guardare in direzione della cucina, nella speranza di veder passare di nuovo il cameriere che serviva al loro tavolo. Era biondo, abbronzato e con gli occhi verdi, e gli aveva fatto l'occhiolino giusto cinque minuti prima, quindi non aveva davvero bisogno di sapere altro.
Rivolse l'attenzione al tavolo; la torta era diversa da quella che si aspettava Scott avrebbe ordinato per il suo migliore amico: di medie dimensioni, con glassa alle fragole e una decina di ciliegine posizionate sul contorno, oltre a diciotto candeline spente. Credeva sarebbe stata una bomba al cioccolato, ma era meglio che fosse così, visto che non gli piaceva molto, a parte quello bianco.
Il primo morso fu quello fatale e Stiles, all'improvviso, sembrò perdere qualche centimetro, oltre a qualche chilo di peso, facendo sembrare i suoi abiti ancora più fuori misura.
«Stilinski!» esclamò il coach, guardandolo socchiudendo le palpebre. «Prendi due fette di torta, o anche tre, o non riuscirai a correre nemmeno cento metri, di questo passo.» Si voltò verso Greenberg e gli rubò di sottomano la sua fetta di torta. «Per te basta, invece!» aggiunse, mangiandola al suo posto.
Stiles non replicò ed era pallido di terrore; Danny notò che anche i suoi lineamenti erano cambiati, erano più delicati — femminili, avrebbe detto. Isaac, sconcertato, lasciò cadere la forchetta sul piattino e l'allontanò da sé, mentre Scott e Stiles si fissarono in quel modo inquietante che facevano spesso.
«Mi sembra diverso» affermò Garrett, colpendo il suo vicino di posto con il gomito per attirare la sua attenzione.
Per forza gli sembrava diverso: Stiles era diventato... una donna? Gli sembrò di scorgere un piccolo seno, nascosto dalla maglietta sformata.
Scott si posizionò davanti a Stiles, come per proteggerlo alla vista, mentre quest'ultimo lo prese per un gomito e lo trascinò nel bagno del ristorante.
«Uhm, dove vanno?» chiese il coach, che sembrava stare bene e non essere diventato una professoressa all'improvviso, sputacchiando briciole di torta in giro.
«In bagno. Stiles si è... macchiato i vestiti» spiegò Isaac.
«Insieme?» Il coach scrollò le spalle, riprendendo a mangiare.
Danny fissò il suo piatto con sospetto e prese un boccone guardingo, mentre Greenberg, seduto nel posto davanti al suo, allungava timidamente il braccio verso la torta lasciata da Isaac, cercando di non farsi vedere da nessuno.

***



Danny rise per una battuta di Aaron – il cameriere –, che era simpatico, oltre che sexy.
La cena era finita e il locale si stava svuotando, ma il coach un po' alticcio coinvolse il proprietario e gli fece mettere su un po' di musica – inascoltabile – per rallegrare la serata. Danny aveva preferito appartarsi con Aaron vicino all'ingresso. «Non ti ho mai visto qui. A Beacon Hills, intendo» disse, appoggiandosi al muro alle sue spalle e incrociando le braccia. «Scusa, battuta vecchia.»
Aaron sorrise, scoprendo i denti bianchi e creando una piccola fossetta in una guancia. «No, no, hai ragione! Sono arrivato da poco, qualche settimana fa. Mi sto ancora ambientando.»
«Beh, allora chiamami, se hai bisogno di una guida.» Si staccò dal muro e fece per avvicinarsi all'altro, ma Scott arrivò di corsa, scontrandosi con lui. «Ehi!»
«Scusa» replicò Scott, correndo incontro al nuovo arrivato – Miguel? Evidentemente doveva fare parte anche lui del team stranezze –, con Stiles al seguito, che, da quando era uscito dal bagno, si copriva ostinatamente il petto con le braccia.
«Abbiamo un problema» disse Scott.
«Vedo.» Il sorriso ironico di Miguel fu l'ultima che cosa vide prima che Aaron gli chiedesse di spostarsi in un angolo più tranquillo del locale.
Danny non rimpianse di non poter sentire il resto della conversazione, non era particolarmente interessato al come Stiles fosse diventato una donna, voleva solo arrivare sano alla fine di quella serata e con un numero in più nel cellulare.

***



«Sono tuoi amici?» gli chiese Aaron.
Danny vide il punto in cui indicava e vide Isaac e Scott aggirarsi per il locale, annusando cose e persone, Stiles, intanto, camminava avanti e indietro parlando da solo – lui poté sentire solo parole come: “papà”, “reggiseni” e “nome” – e Miguel conversava con qualcuno al cellulare. «No. Proprio no.»
«Forse dovremo andare via da qui, tra cinque minuti stacco.»
Danny annuì vigorosamente, non chiedeva di meglio. Salutò il coach – il quale stava usando Greenberg come palo per ballare – e i suoi compagni di squadra, poi si diresse verso l'uscita.
«Danny, aspetta!» lo chiamò Stiles a due metri dalla porta.
Danny sospirò e cercò d'ignorarlo, continuando a camminare. Non voleva saperne niente, ogni volta per colpa di Stiles rischiava sempre di finire in qualche casino.
«Il tuo amico ti sta chiamando» fece Aaron, al suo fianco.
Stiles lo raggiunse, aveva un'espressione strana: folle e assassina. Non doveva essere bello essere colpiti da una maledizione o un incantesimo, quello che era, il giorno del proprio compleanno. O qualsiasi altro giorno. «Dove state andando?» chiese, fissando Aaron con sospetto. Oh, dai, non credeva certo che quel ragazzo così simpatico c'entrasse qualcosa?
«Non lo so, via di qui?» replicò Danny con sarcasmo.
«Ma... ehm... così presto? Il coach ha bevuto un po' e sembra voglia proprio fare baldoria.» Rise nervosamente.
«Magari un'altra volta. Andiamo?» fece ad Aaron, spingendolo fuori dal locale.
«Ma...»
Si allontanarono velocemente, proseguendo a piedi lungo la via. «Il tuo amico non dovrà preoccuparsi a lungo.»
Danny inarcò le sopracciglia. «Che vuoi dire?»
«Da dove vengo io, avvengono sempre stranezze – desideri nascosti o cose del genere – il giorno del proprio compleanno, visto che è un giorno magico e speciale, ma hanno breve durata. Domani sarà tutto come prima.» Scrollò le spalle e aggiunse: «Andiamo a bere qualcosa?»
«Solo se mi prometti di non ululare alla luna ogni plenilunio.»
Danny quasi sperò che Aaron gli ridesse in faccia e gli desse del folle, ma questi si limitò a rivolgergli un sorriso enigmatico. «Ci proverò.»
Oddio, perché tutto a Beacon Hills doveva essere strano e perché finiva sempre per essere coinvolto, direttamente o indirettamente, nonostante i suoi sforzi?

***



Il giorno dopo, come predetto da Aaron, Stiles si presentò a scuola come un ragazzo, com'era sempre stato, ma era l'unica cosa ad essere tornata a posto.
Greenberg sorrideva in modo stranamente soddisfatto mentre si aggirava per i corridoi, il Coach Finnstock non rivolgeva a questi più nemmeno una critica e Miguel cominciò a presentarsi all'uscita da scuola per parlare con Stiles sempre più spesso.
Oh, e Aaron era un mago, ma questo Danny lo scoprì solo un mese dopo averlo conosciuto e due settimane di frequentazione. Sospettava anche che ci fosse il suo zampino nell'incantesimo di compleanno che aveva momentaneamente trasformato Stiles, ma non glielo chiese mai direttamente, in fondo, lui con quelle cose non voleva davvero averci a che fare.


Spazio Autrice: Mi rendo conto di quanto questa fic sia un'immane stupidata (e forse dovrei farmi due domande sul contenuto della bottiglietta d'acqua che ho consumato mentre la scrivevo), ma alla fine mi sono divertita a scriverla.
Per questa fic, ho provato diverso cose nuove. Tanto per cominciare: il gender bender. Non avevo mai scritto con questo avvertimento, prima d'ora, non è nelle mie corde, quindi spero sia venuta una cosa carina, almeno. Non è stato semplice far quadrare tutti gli obblighi del contest.
Secondo... stile diverso dal solito. Ho scelto di fare periodi abbastanza brevi e veloci, perché avevo a disposizione solo tre pagine e se mi fossi messa a descrivere ogni dettaglio (quindi ogni passaggio), sarebbe venuta una cosa troppo lunga e forse pure noiosa.
Terzo... Danny e il pov outside. Non ho mai scritto su Danny per Teen Wolf, nemmeno nella mia long compare mai, ma ero rimasta colpita dalla rivelazione alla fine della terza stagione e quindi mi sono detta: “perché no?”. Il pov outside è quando un personaggio descrive gli eventi che non lo riguardano proprio direttamente, infatti Danny (anche se non proprio al cento per cento) e solo uno spettatore del dramma che colpisce Stiles.
Gli accenni Sterek sono venuti fuori perché comunque si tratta della mia OTP, mentre per quanto riguarda quelli di Greenberg e Coach, ripeto, darò la colpa alla mia bottiglietta d'acqua.
Spero vi abbia strappato almeno un sorriso. :)
Grazie di avermi seguito fino a qui.
Ilaria
   
 
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