OLTRE
La sera era calata da un bel pezzo e fra i cespugli cristallini del Bosco di Macalania una ragazzina bionda era intenta a guardare qualcosa…
“Non è carino spiarli…non credi?”
Rikku si spaventò e visto che l’avevano scoperta rimase
anche un po’ in imbarazzo…
“Eddai!” fece con il suo solito sorrisino e mettendo
le braccia dietro alla schiena come una bimba “era una cosa del tutto
innocente!!!”
Poi la ragazza si accovacciò come era solita a fare
“Da quando ti preoccupi di queste cose?”
“Perché dovrei dirlo a te, ragazzina?” fece Auron.
“Ehi!!” fece lei un po’ irritata “ho 15 anni…ma non
sono mica stupida!!! E poi…non sei contento per Tidus? Guarda che Yunie è una
bravissima ragazza!”
Si drizzo in piedi portando le mani ai fianchi quasi
per volere intimorire il guardiano.
“E poi non vedi come si sente solo quel povero
ragazzo!!! Finalmente ha trovato qualcuno che lo consoli e che lo aiuti!!! No?
Non la pensi così?”
Auron era sorpreso…quella ragazzina alta poco più di
un metro e mezzo aveva una bella linguetta! L’aveva sottovalutata…era molto più
adulta di ciò che dava a vedere. Auron sapeva anche che cosa aveva fatto
crescere forte quella ragazzina…il dolore…l’isolamento…e ora anche una casa, la
sua sola casa, distrutta…
“Cos’hai!? Hai perso la lingua?!”
Auron non parlava, continuava a fissarla. Poi, visto
che inconsciamente si divertiva a stuzzicarla disse:
“Guarda che è già mezzanotte passata! La bambine dovrebbero già essere a letto!”
Come previsto Rikku si arrabbiò, e alzò la voce
“Ma allora ti diverti?! Guarda che non mi vai molto
a genio sai?! Se non la pianti ti graffio a morte!!!”
Auron non sapeva perché…ma si divertiva con
Rikku…quella ragazzina era la sola che riusciva…che lo faceva sorridere! Anche
nella piana dei lampi…non lo aveva fatto per cattiveria…ma gli faceva troppo
ridere come si imbronciava!!!
L’uomo allora liberò il braccio che portava fasciato
e ridacchiando le fece cenno di farsi avanti…
La ragazza non se lo fece ripetere e prontamente gli
si scagliò contro…
A vederli così…sembravano proprio padre e figlia…ma
Auron non la pensava così…non aveva mai pensato che Rikku potesse sembrare sua
figlia…sentiva qualcosa di diverso…di sicuro non era amore, era troppa la loro
differenza di età…e poi anche fosse stato…Auron non doveva mai dimenticare che
lui era parte di quel mondo solo per poco tempo ancora…lui apparteneva ad un
altro mondo…
Non era sicuramente amore…era di più simile alla tenerezza…ecco un sentimento adeguato…tenerezza e protezione verso quella ragazza…
A Rikku, nonostante i battibecchi piaceva
quell’uomo, era così misterioso e controllato…un universo completamente opposto
al suo. Per lei era un punto fermo…qualcuno di cui potersi fidare…anche se
certe volte proprio non lo reggeva!
Rikku si buttò a terra e perse respiro…poi fece una delle sue
smorfiette…
“Mi arrendo!” e rise ad occhi chiusi “Sir Auron! Ha
vinto lei!” fece sfinita!
Era davvero fortissimo…era proprio un gran guerriero
con una forza disumana pensava Rikku!
“Dai, vai a letto…domani partiamo all’alba!” fece
serio Auron voltandosi.
“Ma non ho sonnooooo!” fece lagnosa Rikku
Poi si avvicinò silenziosa in punta di piedi fino
alle spalle dell’uomo…
“Tu adesso che fai?”
“Visto che neanche io ho sonno…prendo la mia
borraccia, scaldo un po’ di liquore vicino al fuoco e penso un po’…”
“Pensi???!!” fece stupita Rikku “Guarda che pensare
fa venire vecchi! Guarda me! Io non penso e sono tutta pimpante, no?!” fece
ridacchiando, con la sua vocina.
Auron si fece serio…infondo…quella ragazzina era la
più brava del gruppo ad occultare il proprio dolore.
“Se quello che dici fosse vero…” la guardò
seriamente “saresti una vecchia decrepita…”
Rikku capì il significato di quelle parole e abbassò
il capo, sentiva che le pizzicavano gli occhi…e non era di sicuro colpa del
freddo…
Auron poteva solo vedere i lunghi ciuffi biondi che
nascondevano il viso della ragazza…non vedeva…ma poteva immaginare cosa
provava…
“Non sono….non sono così brava a mentire allora…”
fece Rikku con voce roca.
“Agli altri si….a me no!” poi si sedette accanto al
fuoco “Forza!” fece in tono più sollevato “vai a prendere quelle tazze…se non
beviamo subito ci congeliamo!” fece Auron.
Rikku tornò poco dopo con due tazze, Auron vi versò
il Sakè ancora fumante e si sedettero vicino al fuoco…
“Brrr…cavolo che freddo! E non c’è neanche una
cavolo di coperta” disse la ragazza stringendosi in un abbraccio per cercare un
po’ di calore.
Bevvero una tazza di Sakè e poi Auron si alzò in
piedi.
“Che ti prende?” fece Rikku.
L’uomo sganciò le cinghie che portava a vita, tolse il grosso cinturone
e fece scivolare via le maniche del suo mantello rosso.
“Che fai A-Auron?! Ti spogli?!” gridò Rikku
mettendosi una mano sugli occhi.
“Non credo…” e le buttò sulle spalle il vestito “la
prossima volta vestiti di più!”
“Grazie” fece con una vocina bassa la ragazza…come
per farsi perdonare.
Poi si strinse forte forte dentro quel morbido
mantello
“Com’è caldoooooooo!” fece sorridendo.
Auron non parlava più da alcuni minuti…in quel
freddo andarono altre tre o quattro tazze di liquore.
“Auroooooon…hic! Ah ah ah! Come sei carinooooo senza
mantello!!!!!” Rikku rideva smodatamente.
“Visto ragazza? Non dovevo darti da bere! Adesso sei
ubriaca!” fece lui guardandola pietosamente.
“Non sono ubriacccccaaaaaa!!” fece seriamente la
ragazza…poi scoppiò di nuovo a ridere.
“Adesso ti porto a dormire!” Auron si alzò e spense
il fuoco che ancora ardeva, sistemò le tazze e quando si girò verso Rikku…la
trovò addormentata!
L’uomo le si avvicinò, la avvolse per bene nel
mantello e la prese in braccio. Non sapeva dove adagiarla per la notte: tutti
gli altri si erano addormentati chi steso per terra su delle coperte, chi
contro dei massi. Allora l’uomo vide un largo ramo di un albero apparentemente
comodo e con agilità vi si arrampicò.
Posò la piccola distesa e la coprì bene…allora, e
solo allora, Auron si fermò ad osservarla attentamente.
Respirava piano, silenziosamente addormentata
profondamente dall’effetto dell’alcol. Certo…era giovane…ma molto, molto bella
pensò. Era piccola e minuta…ma il suo viso era molto grazioso e con dei
lineamenti dolcissimi…la si sarebbe potuta guardare per una notte intera…li
sotto la fioca luce azzurrina di quel bosco incantato.
L’uomo non voleva che gli altri pensassero qualcosa
di male e fece per andarsene…però una candida mano afferrò il suo braccio…
“Non andare via…” Rikku evidentemente sognava.
La piccola lo tirò a se…fino a quando non senti il
suo corpo vicino al suo…
“Non lasciarmi sola questa notte…” Auron era un po’
in imbarazzo…non voleva toccarla o cosa…Rikku, nel sonno, continuava a parlare
con voce bassa e sfuggente.
“Fa freddo…” il suo corpo si irrigidì, quasi a
cercare protezione “…scaldami…abbracciami per favore…” l’uomo non sapeva più
cosa fare…ma guidato da non so cosa… la strinse forte a se. Sul volto della
ragazza apparve un sorriso.
Auron pensò che stesse sognando qualcuno a cui
voleva molto bene…addirittura a qualcuno che amava. E lui…nessuno l’aveva mai
amato così…come gli sarebbe piaciuto che qualcuno avesse desiderato il suo
affetto in quel modo così inconscio e profondo…ma lui…lui era sempre fuggito.
Si dava dello stupido ad ammettere queste sue
debolezze solo ora…ora che non era neanche più in vita…
Non aveva mai gioito veramente…inconsciamente…anche
se fra poco tempo il suo viaggio su Spira sarebbe finito…avrebbe voluto
sentirsi amato…invece…lui era quello che creava i problemi!
Rikku si mosse…le sue mani erano serrate al suo
corpo…si muoveva lentamente…accennava dei piccoli gesti con gambe e braccia…e
più si muoveva e più si stringeva al corpo dell’uomo.
Auron sentiva il profumo dei suoi capelli e della
pelle della ragazza…così fresco e dolce…
Sapeva di non provare amore per quella
ragazza…impossibile pensava! Ma la desiderava…o meglio desiderava solo starle
accanto e proteggerla fino alla fine del suo tempo. Non aveva mai dato niente
di se a nessuno…e ora non sapeva perché…ma ciò che poteva…voleva darlo a lei…un
controsenso assurdo…ma possibile.
Sperava anche che quando Yuna l’avrebbe
trapassato…quella ragazza l’avrebbe guardato con occhi lucidi…riconoscente per
la sua calda amicizia…per la sua protezione…
Forse…durante quel viaggio…anche senza farsi
capire…aveva protetto di più la dolce Albhed che l’invocatrice Yuna…
Ora la piccola si era addormentata profondamente e
il suo corpo era completamente in quiete…ora doveva andare…ma come sciogliersi
da quel caldo abbraccio….
Allora…i lunioli cominciarono a roteare accanto al
corpo dell’uomo che in un secondo scomparve e riapparve al di fuori della
stretta della ragazza.
Auron stava scendendo dal basso ramo quando Rikku,
ancora nel sonno, si girò dall’altra parte e disse a voce bassa, quasi
impercettibile
“Ti voglio bene…ti voglio bene Auron!” e cadde
definitivamente fra le braccia di Morfeo.
L’uomo, dopo un espressione di incredulità, sorrise…
“anche io piccola…Rikku grazie”.
Ora era felice…per la prima volta…anche se dopo la
vita…
Ora era sicuro che quando Yuna avrebbe danzato
l’ultima volta per lui…qualcuno avrebbe pianto…e che ogni sera…nei sogni
qualcuno gli avrebbe voluto bene…
Era felice anche se non era amore…era molto di più
infatti…si trattava di quello strano, stranissimo sentimento al quale gli
uomini non hanno ancora saputo dare un nome…