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Autore: AyakoSoul    19/07/2014    4 recensioni
Sul set, tutti hanno apprezzato l'esperienza di collaborare alla produzione di Hello Kitty. Tutti tranne Vanessa, che viene presa in giro per come si veste o per la sua passione per i dolci. Potrà cambiare opinione, stando accanto alla cantante?
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"Hai presente quella ragazza dai capelli color biondo cenere, rasati da un lato con ciocche colorate, un po' bassa ma molto carina, dagli occhi di ghiaccio e la postura da regina che è famosa come cantante? Ecco, io sono quella che le ha portato le borse quando è andata a fare shopping nei più grandi centri commerciali del posto.
Sì, e la dovevo anche difendere quando c'erano delle fan assatanate che cercavano di rincorrerla. E non so perché, mi ha detto di voler firmare gli autografi, così una volta s'è creata una coda di adolescenti giapponesi invaghite della musica J-pop armate di fogli, fazzoletti, o addirittura scontrini, pur di avere un autografo.
-A me piace tantissimo il Giappone!- mi disse, anche se io le rinfacciai (con garbo, non volevo essere licenziata) che aveva dovuto usare tre fazzoletti per una singola fan perché non riusciva a scriverci sopra."
Genere: Commedia, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HELLO KITTY: BEHIND THE SCENES



Ok, mi hanno chiesto di fare un resoconto di quei pazzi momenti che ho passato insieme a Avril, che intanto doveva girare l' Official Music Video di una delle sue canzoni più popolari, Hello Kitty. Ora che è uscito, molti l'hanno accusata di essere stata razzista contro i giapponesi, poveretti.
E pensare che sono stati proprio i giapponesi a dire alla ragazza cosa fare nel video.
Ma come al solito, la gente deve mettere bocca su tutti e tutto, dovendo fare moralismi del cavolo (sono arrabbiata in questo momento, ma mi hanno detto di non usare parole offensive mentre scrivo).
Ora, ti starai chiedendo, tu povero lettore straniero che starà leggendo questo testo da tradotto, o starà cercando di tradurlo a fatica cercando di usare le conoscenze del suo 6 in inglese perché il sito della tua nazionalità non ha aperto il dizionario su questa 'lettera', chi sono io.
Hai presente quella ragazza dai capelli color biondo cenere, rasati da un lato con ciocche colorate, un po' bassa ma molto carina, dagli occhi di ghiaccio e la postura da regina che è famosa come cantante? Ecco, io sono quella che le ha portato le borse quando è andata a fare shopping nei più grandi centri commerciali del posto.
Sì, e la dovevo anche difendere quando c'erano delle fan assatanate che cercavano di rincorrerla. E non so perché, mi ha detto di voler firmare gli autografi, così una volta è creata una coda di adolescenti giapponesi invaghite della musica J-pop armate di fogli, fazzoletti, o addirittura scontrini, pur di avere un autografo.
-A me piace tantissimo il Giappone!- mi disse, anche se io le rinfacciai (con garbo, non volevo essere licenziata) che aveva dovuto usare tre fazzoletti per una singola fan perché non riusciva a scriverci sopra.
E poi le aveva chiesto di farne un altro, per una sua amica.
Se a me piace il video di Avril? Tantissimo, a me piace lei e mi è piaciuto molto anche quel video pazzo e colorato. Anche se c'erano le giapponesi col caschetto rosso che facevano finta di essere le guardie quel corpo che mi inquietavano non poco.
Diciamocelo, sprizzavano gioia da tutti i pori, ve ne siete accorti anche voi, no?
Bene, mi avevano detto di fare un'introduzione corta ma ho finito per farla enorme. Mi hanno detto “racconta tutto, eh, mi raccomando!” Che palle...
Tranquilli, io non detesto Avril, anzi, la trovo molto simpatica, anche se all'inizio mi sembrava così eccentrica e mi stava un po' sulle scatole.
Ma poi, mi sono accorta che è molto di più.
Solo che voi non sapete com'è che sto scrivendo adesso...
Vabbè, ora vi racconterò come ho conosciuto la famosa Avril Ramona Lavigne.



 

Quasi non ci credevo, quando mi dissero che avrei dovuto accompagnare Avril nel suo viaggetto in Giappone e ricordarle i suoi impegni tramite email o agende traboccanti bigliettini o promemoria.
L'uomo che me lo chiese era molto tirchio, secondo me mi aveva notato perché a lavoro sembravo quella che voleva meno soldi, quella che si lamentava di meno.
Infatti la paga era veramente una schifezza.
E io avevo bisogno di soldi, fino a prova contraria.
Non chiedetemi che lavoro facevo prima, mi vengono i brividi al solo pensiero...
Comunque, l'ho conosciuta dopo che fu arrivata sul set.
L'ho vista alzare indice e mignolo alla telecamera con un sorriso, per poi avviarsi verso di me.
-Ciao...- le dissi, un po' intimidita.
Non solo perché, in fondo, mi piacciono le sue canzoni e appena la incontrai quasi le chiesi l'autografo.
Ma anche perché mi si parò davanti una ragazza che, malgrado lo sguardo dolce, aveva una canottiera fucsia sotto la giacca nera che irritava le iridi, una gonna coi muffin da anime* di ultima categoria, il taglio di capelli che sembrava uscito dalla locandina di una Pretty Guardian** e che, a prima vista, pareva veramente eccentrica.
E aveva due energumeni al suo fianco che se avessero avuto un caschetto rosso mi avrebbero inquietato quanto le giapponesine.
Sono stata un po' in pena per loro, perché scoprii che erano veramente brave a recitare, e fuori dal set erano davvero delle persone dolci e gentili (e, a detta mia, anche più carine).
-Ehilà!- esclamò la cantante con fare ilare, stringendomi la mano -Io sono Avril Lavigne, ma tu chiamami pure Avril. Sei la nuova accompagnatrice, giusto?-
-Sì...- borbottai io.
-Okay, e come ti chiami?- continuò quella, guardandomi in modo strano e ridendosela sotto i baffi.
Davvero, se non ci fossero stati gli omaccioni alle sue spalle le avrei dato un pugno.
-Vanessa Deneair...- borbottai.
In effetti, più che sul set di quel video da strapazzo colorato e zuccheroso, sembravo pronta per il funerale del prossimo addetto alle luci a cui sarebbe potuto cascare il riflettore in testa.
E lei ci rise sopra!
-Sembri un po' giù, dai che dopo si va a fare shopping e ti togli quella giacca e quella gonna enorme che ti danno un'aria da vecchia strega!- esclamò, poi mi salutò agitando le dita e avviandosi verso il set.
Vecchia strega a chi?! Praticamente mi ero messa il mio vestito più formale, una sobria maglietta con giacca nera in tinta con la gonna lunga fino ai ginocchi, scarpe col tacco, crocchia e occhiali con tanto di taccuino, agenda e penna solo per essere quasi insultata da una ragazza che sembrava uscita da un cartone animato giapponese!
Cercai di controllarmi, anche se stavo per crollare, e mi diressi anche io verso il set, distanziandomi un poco dall'energumeno pelato con gli occhiali da sole che, affiancato alla cantante un po' bassina, sembrava alto quanto una scala antincendio e mi metteva sempre più soggezione.
Appena entrai vidi una chiccheria enorme, di quelle coi barattoli pieni di caramelle fino al soffitto, cupcakes, muffin, cioccolata e altri dolciumi dappertutto, colorati o meno, e grandi insegne che incitavano a comprarli.
Mi venne da svaligiare quel posto, perché io ho una passione sfrenata per i dolci.
E, tra un'osservazione e l'altra, vidi tutte le LENTE preparazioni di Avril.
Prima fu truccata a dovere, ovviamente, poi vidi un uomo dire alla cantante che mosse fare per i iniziare, lei ci provò finché non riuscì a fare come le avevano chiesto e riprodusse le mosse davanti alla telecamera alla perfezione, con la musica messa a palla.
Era dietro un bancone con dei lecca lecca giganti, mi saliva la fame da dolci.
Guardò le riprese, lo ritenne davvero figo.
Non seguii molto quello che disse perché ancora guardavo il lecca lecca colorato.
Sentii delle mani posarsi sulle mie spalle, io sussultai con un piccolo urletto.
Avril, accanto a me, ridacchiò.
Prese il lecca lecca, indicandolo ai produttori che fecero un cenno col capo, e me lo porse, facendo illuminare i miei occhi (e il mio stomaco) dalla gioia.
Le ero davvero grata.
-Certo che essere vestita in modo così serio stona davvero con la tua voglia di caramelle!- affermò ridacchiando e facendomi l'occhiolino, facendosi sentire da tutti, così io abbassai il capo imbarazzata, ritirando tutta la mia gratitudine (ma cominciando a gustarmi il dolce).
La vidi passeggiare tra i dolciumi, io la seguivo con lo sguardo cercando di scagliarle qualche sorta di maledizione silenziosa addosso.
Poi, guardarono nuovamente le riprese.
-Ma è una figata! Lo amo!- esclamò, guardando le riprese, mentre i produttori le spiegavano tutto.
Sbirciai anche io, con lecca lecca ancora in bocca, ed era veramente venuto bene.
La sua risata è veramente carina, e lo so perché l'ho sentita mentre si divertiva a guardare le riprese.
E poi, la scena che odio di più.
Quella del cupcake gigante e colorato, che poi viene buttato senta ritegno per terra.
Mi scesero quasi le lacrime, quando vidi cosa fece.
Poi, lei si mise per strada, con tutte le telecamere intorno, a salutare le fan che la inseguivano.
Mi dissero che se non avessi avuto quei vestiti sarei potuta andare anche io.
Ovviamente li mandai mentalmente a quel paese.
Però ho sentito tutte quelle ragazze giapponesi che, alla vista di Avril, gridavano 'kawaii!'
Erano carine anche loro, se proprio vogliamo dirla tutta, e di sicuro alcune sono apparse nel video.
Poi fece la parte in cui doveva scattare una foto alle ragazze/guardie del corpo. Io e i colleghi del posto ce la ridevamo sotto i baffi, credo che uno sia stato anche ripreso nel video su YouTube.
Quindi, come potete vedere la giornata trascorse in modo alquanto tranquillo, anche sotto l'agitazione generale dei produttori, e anche io mi divertii.
Alla fine, secondo me, il risultato è venuto una meraviglia, anche se pesantemente criticato.
E, come tragicamente mi aveva promesso, Avril mi portò a fare shopping.
-Andiamo, così ti togli quella giacca da segretaria di mezza età!- mi disse, e io quasi mi rifiutai.
Ma non potevo.
Povera me, pensavo.
Entrammo in un negozio di vestiti e subito lei avvistò una giacca in pelle, una maglietta rossa coi teschi, dei jeans attillati con le borchie sui lati e degli occhiali a specchio rotondi.
La guardavo trafficare da un reparto all'altro, non avrei mai pensato che per i vestiti si indemoniasse così.
E ovviamente ho dovuto fermare le fan, se no tra loro e la cantante svampita sapete che guaio sarebbe stato....
Tralasciando il fatto che erano giapponesi e l'unica cosa che capii fu -Minna saiko, arigato!- e non sono nemmeno sicura di quello che dissero in quel momento, figurati il resto. Ma penso che sia una parte della canzone.
-Allora?- mi chiese.
-Cosa?-
-Non compri niente?-
Io scossi la testa. -Sto bene così, grazie.-
La mia affermazione non le piacque.
Mi prese per la collottola e mi trascinò a prendere degli articoli del negozio, così mi prese una maglietta un po' scollata nera con disegnati de lucchetti bianchi attorno a un cuore, dei jeans attillati come i suoi, ma senza le borchie, e scarpe che non fossero col tacco (che intanto, mentre mi portava da una parte all'altra del reparto, mi maciullavano i piedi).
Poi mi spiattellò nel camerino e chiuse la tenda.
Io fui costretta a cambiarmi, così guardai allo specchio quel che ne era venuto fuori, e mi dovetti anche sciogliere la coda lasciando liberi i miei fastidiosi capelli castani.
No, non sembravo affatto una che regge taccuini e agende piene di impegni.
Appena mi vide, Avril scoppiò dalla gioia.
-Ci vorrebbe un po' di trucco...- affermò pensosa, prendendo dei trucchi dalla sua borsetta.
E che trucco! Trenta chili in più di matita e mascara nero, ero irriconoscibile.
Però era davvero carina, o almeno mi sembrava. Tanto la cosa fu confermata dall'esaltazione di Avril che intanto si elogiava da sola dicendo che era stata davvero brava.
E ora vi risparmio il resto, che a detta mia è davvero noioso.
Siamo andati (con mia grande gioia) a mangiare, cenando a suon di caramelle, siamo andati in albergo, ci siamo divise nelle nostre rispettive stanze...insomma, cose ben poco normali, se si pensa alla cantante per cui sto scrivendo questa roba. Anche se, miracolosamente, mi ha fatto sorridere per tutto il tempo.
Prima di andare ognuna nelle rispettive stanze, ci fermammo a parlare.
Tra l'offerta di dolciumi, lo shopping e il resto comunque, in quel momento pensai che in fondo non era così male.
Mi diede il suo numero di cellulare, quindi io le diedi il mio.
-Allora io vado!- esclamai, e feci per andarmene, ma lei mi abbracciò fortemente.
-Grazie per essermi stata accanto- mi disse, sciogliendo il mio abbraccio -Lo sai, forse non sei così male, anzi, mettiti più spesso quel che ti ho comprato!- mi suggerì, ed io ridacchiai.
Poi, si ritirò nella sua stanza.
Prendetemi pure per persona frivola, ma quasi mi dispiacque andarmene.
Ma ehi, non vi ho detto una cosa: ricordatevi il mio nome, perché ora sono una delle migliori amiche di Avril Lavigne!

Un abbraccio a tutti,

Vanessa.

P.S. Mai prendere lecca lecca giganti e colorati, a meno che non vogliate fare una bella seduta in bagno.
Ed ora, indovinate da dove sto scrivendo.


Note:
*Cartoni animati giapponesi. Oh, il contesto era quello, o almeno sembrava.
**Sailor Moon, per dire le cose come stanno, quel cartone che davano il pomeriggio in televisione...no?



…...........Messaggio dell'Autrice................
Già, ho scritto questa storia e mi sono distaccata un po' da “Welcome to Nemes-Y”.
Anche perché dopo essermi vista il video “Avril Lavigne - Behind the Scenes of Hello Kitty – Part 1” non potevo non farci niente.
Mi scuso in anticipo perché magari il risultato è banale.
Ma mi andava troppo, chiedo venia.
Anche per il discorso dell'accompagnatrice, che ci incastra pochissimo, e per il fatto di aver accorciato il tutto. ^^”
Mi sa che l'ho scritto frettolosamente, ma penso che sia perché Vanessa (la protagonista, mettiamo le cose in chiaro) dovesse anche fare altro...(scusa del secolo).
Quindi, ringrazio chi leggerà e magari vorrà recensire! (Anche critiche, volendo. A me basta che servino a migliorare la storia.)
Miss me, miss me, now you want to kiss me (altra canzone, ci stava troppo),

AyakoSoul
  
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