20/07/2014
2 recensioniLA STELLA MARY-JULIA
Tutto iniziò il 6 luglio 1925
Mary McCartney era una ragazza di origini irlandesi, dotata di una naturale raffinatezza, da grande voleva fare l'infermiera professionista per poi diventare un'ostetrica a domicilio, visto che adorava i bambini.
Lei aveva dei capelli neri, formati da mille boccoli che la rendevano molto bella, quasi come se fosse una piccola francesina. Inoltre era di altezza media, con degli occhi che andavano su un verde e che facevano pensare alla speranza, delle labbra a forma di cuoricino, rosse e una pelle molto delicata.
Il suo carattere era molto forte, ma sapeva sempre essere dolce e incoraggiare chiunque a seguire le proprie passioni.
Julia Stanley, invece, figlia di quattro sorelle, era molto dotata nel canto, aveva persino imparato a suonare grazie a suo nonno. Anche lei era molto bella, aveva i capelli rossi, che andavano sfumati grazie a delle ciocche bionde, gli occhi erano di un dolce castano, quasi fosse miele, le labbra erano rosse e carnose. Inoltre aveva la pelle leggermente abbronzata, nonostante non ci fosse quasi mai il sole in Inghilterra.
Lei era molto solare, anche quando incontrava degli sconosciuti riusciva ad essere in confidenza ed allegra, sebbene fosse di rango sociale superiore grazie a suo padre che si occupava di merce mercantile.
Queste due ragazze, apparentemente diverse, si incontrarono un giorno, mentre andavano a scuola e fecero subito amicizia.
Lei aveva dei capelli neri, formati da mille boccoli che la rendevano molto bella, quasi come se fosse una piccola francesina. Inoltre era di altezza media, con degli occhi che andavano su un verde e che facevano pensare alla speranza, delle labbra a forma di cuoricino, rosse e una pelle molto delicata.
Il suo carattere era molto forte, ma sapeva sempre essere dolce e incoraggiare chiunque a seguire le proprie passioni.
Julia Stanley, invece, figlia di quattro sorelle, era molto dotata nel canto, aveva persino imparato a suonare grazie a suo nonno. Anche lei era molto bella, aveva i capelli rossi, che andavano sfumati grazie a delle ciocche bionde, gli occhi erano di un dolce castano, quasi fosse miele, le labbra erano rosse e carnose. Inoltre aveva la pelle leggermente abbronzata, nonostante non ci fosse quasi mai il sole in Inghilterra.
Lei era molto solare, anche quando incontrava degli sconosciuti riusciva ad essere in confidenza ed allegra, sebbene fosse di rango sociale superiore grazie a suo padre che si occupava di merce mercantile.
Queste due ragazze, apparentemente diverse, si incontrarono un giorno, mentre andavano a scuola e fecero subito amicizia.
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-Saremo amiche per sempre non è vero?- chiese Mary in modo timido, sì perché nonostante il carattere autoritario e diplomatico, con Julia riusciva sempre a diventare rossa in viso, come i capelli della sua amica ed apparire impacciata.
-Certo che sì! Noi abbiamo molte cose in comune, a cominciare dalla musica, ricordi? è per questo che quel giorno, andando verso la mia scuola mi hai parlato dopo avermi sentita canticchiare- rispose Julia mettendo il braccio dietro la schiena della ragazza accanto, facendola avvicinare di più a sé e facendo scoppiare Mary in una grande risata.
-Sì, è vero, da grndi sposeremo dei musicisti e i nostri figli suoneranno per noi- aggiunse annuendo la ragazza dai capelli corvini guardando il cielo stellato.
Julia non disse niente a voce a tal proposito, perché sapeva già la risposta nel suo cuore. Loro erano uguali anche nei sogni.
La rossa, anzi, per tutta risposta alzò un braccio e indicò una stella.
-La vedi quella? Quella stella più luminosa? Quella è la nostra meta, la chiameremo Mary-Julia, così quando ce ne andremo i nostri figli la guarderanno e penseranno sempre a noi ed in più tu, penserai a me-
Mary guardò la sua amica sognante e dentro di sè esplosero un mare di emozioni, ma quelle più forti erano: gioia, paura, speranza e amore...
-E tu pure penserai a me- aggiunse per concludere.
-Certo che sì! Noi abbiamo molte cose in comune, a cominciare dalla musica, ricordi? è per questo che quel giorno, andando verso la mia scuola mi hai parlato dopo avermi sentita canticchiare- rispose Julia mettendo il braccio dietro la schiena della ragazza accanto, facendola avvicinare di più a sé e facendo scoppiare Mary in una grande risata.
-Sì, è vero, da grndi sposeremo dei musicisti e i nostri figli suoneranno per noi- aggiunse annuendo la ragazza dai capelli corvini guardando il cielo stellato.
Julia non disse niente a voce a tal proposito, perché sapeva già la risposta nel suo cuore. Loro erano uguali anche nei sogni.
La rossa, anzi, per tutta risposta alzò un braccio e indicò una stella.
-La vedi quella? Quella stella più luminosa? Quella è la nostra meta, la chiameremo Mary-Julia, così quando ce ne andremo i nostri figli la guarderanno e penseranno sempre a noi ed in più tu, penserai a me-
Mary guardò la sua amica sognante e dentro di sè esplosero un mare di emozioni, ma quelle più forti erano: gioia, paura, speranza e amore...
-E tu pure penserai a me- aggiunse per concludere.
Tutto iniziò il 6 luglio 1957
In una calda e afosa estate, due ragazzi si incontrarono dopo che uno di questi aveva appena finito di cantare una canzone davanti a tanta gente.
Erano Paul McCartney e John Lennon.
Paul aveva il viso da bambino, occhi grandi e verdi, come sua madre, labbra a forma di cuoricino, un naso delicato, quasi femminile, che finiva all'insu, capelli neri, lisci che finivano con un bel ciuffo boccolato davanti, altezza sulla media e con un carattere dolce e diplomatico. Era la copia spuntata della sua mamma.
John invece, era l'opposto di Paul, ma allo stesso tempo era la metà di sua madre, sembrava che lo avessero clonato per quanto fosse uguale a lei, era solare, giocoso, ma sapeva dare anche una bella lezione a parole, nonostante dentro fosse insicuro ed era proprio questo che aveva colpito Paul.
Per il bassista, John, era come il suo strumento preferito. Poteva scrivere mille canzoni con esso, poteva suonarlo mille volte, ma non si stancava mai ed aveva bisogno sempre di lui. Certo, a volte qualche accordo non funzionava, ma bastava qualche piccolo bacino a calmare le cose ed a fare una bellissima musica.
Le loro madri avevano ragione sul futuro, i loro figli si volevano bene a vicenda, anzi si amavano, come loro da giovani ed erano dei bravissimi musicisti, che chissà..avrebbero fatto anche la storia della musica.
I ragazzi si incontrarono una notte, soli, sotto un cielo stellato, come quella notte in cui vi erano protagoniste le loro madri..
-John te la ricordi la storia di quella stella?- disse Paul indicandola.
-Sì, ma ora sarà anche la stella..mhm.. McLennon- rispose John ridacchiando sul nomignolo che si era appena inventato.
-McLennon? Ahaha ok, sarà la nostra stella John- disse il minore prendendogli la mano.
-Qualunque sia la stella Paul, io ne avrò sempre una qui con me- sussurrò il maggiore ricambiando la sua stretta -Tu, Paul- aggiunse chiudendo gli occhi.
Eccomi qui! Non mi uccidete per questa OS , ci ho provato.
Vi avviso che qualcosina sul carattere di questi personaggi me la sono inventata di sana pianta.
Volevo dimostrare l'amore che chissà mai, avrà unito Mary e Julia in una grazie amicizia, che poi è ricaduta sui loro figli, ossia i nostri John e Paul.
Ringrazio Kia85 e Chiara Lennongirl06 che sono i miei angeli custodi e anche chi ha letto semplicemente. <3
Spero vi sia piaciuta, baci e a presto.
Erano Paul McCartney e John Lennon.
Paul aveva il viso da bambino, occhi grandi e verdi, come sua madre, labbra a forma di cuoricino, un naso delicato, quasi femminile, che finiva all'insu, capelli neri, lisci che finivano con un bel ciuffo boccolato davanti, altezza sulla media e con un carattere dolce e diplomatico. Era la copia spuntata della sua mamma.
John invece, era l'opposto di Paul, ma allo stesso tempo era la metà di sua madre, sembrava che lo avessero clonato per quanto fosse uguale a lei, era solare, giocoso, ma sapeva dare anche una bella lezione a parole, nonostante dentro fosse insicuro ed era proprio questo che aveva colpito Paul.
Per il bassista, John, era come il suo strumento preferito. Poteva scrivere mille canzoni con esso, poteva suonarlo mille volte, ma non si stancava mai ed aveva bisogno sempre di lui. Certo, a volte qualche accordo non funzionava, ma bastava qualche piccolo bacino a calmare le cose ed a fare una bellissima musica.
Le loro madri avevano ragione sul futuro, i loro figli si volevano bene a vicenda, anzi si amavano, come loro da giovani ed erano dei bravissimi musicisti, che chissà..avrebbero fatto anche la storia della musica.
I ragazzi si incontrarono una notte, soli, sotto un cielo stellato, come quella notte in cui vi erano protagoniste le loro madri..
-John te la ricordi la storia di quella stella?- disse Paul indicandola.
-Sì, ma ora sarà anche la stella..mhm.. McLennon- rispose John ridacchiando sul nomignolo che si era appena inventato.
-McLennon? Ahaha ok, sarà la nostra stella John- disse il minore prendendogli la mano.
-Qualunque sia la stella Paul, io ne avrò sempre una qui con me- sussurrò il maggiore ricambiando la sua stretta -Tu, Paul- aggiunse chiudendo gli occhi.
Eccomi qui! Non mi uccidete per questa OS , ci ho provato.
Vi avviso che qualcosina sul carattere di questi personaggi me la sono inventata di sana pianta.
Volevo dimostrare l'amore che chissà mai, avrà unito Mary e Julia in una grazie amicizia, che poi è ricaduta sui loro figli, ossia i nostri John e Paul.
Ringrazio Kia85 e Chiara Lennongirl06 che sono i miei angeli custodi e anche chi ha letto semplicemente. <3
Spero vi sia piaciuta, baci e a presto.