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Autore: Giuliacassy    21/07/2014    1 recensioni
Com’era iniziata quella folle relazione ?
Ricacciai indietro le lacrime che minacciavano di uscire, per lui ero solo uno stupido giochetto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi avvolsi il lenzuolo addosso, non riuscivo più a stare nel letto con Mattia. Andai a fumare in balcone la solita sigaretta post-sesso. 
Ero la solita sciocca, continuavo a fare l’amore con lui nonostante che non fossi minimante ricambiata. 
Com’era iniziata quella folle relazione ? 
Ricacciai indietro le lacrime che minacciavano di uscire, per lui ero solo uno stupido giochetto. 
Fumavo nervosamente appoggiata sulla ringhiera la seconda sigaretta quando le sue braccia mi avvolsero la vita da dietro e le sue labbra si posarono tra il collo e la spalla. Sospirai. 
Quella sarebbe stata l’ ultima notte, non potevo più reggere quella situazione. 
- Cos’ hai Giulia? Qualcosa non va ? - chiese dolcemente. Mi liberai dalla sua presa per riuscire a ordinare i pensieri che avevano già iniziato a ingarbugliarsi.
- Si Mattia, noi non andiamo più. - Mormorai spegnendo la sigaretta e lanciandola via.
Lui sbiancò un secondo poi mi guardò scosso.
- Come non andiamo ? 
- scusami, non ce la faccio più a reggere tutto questo. - Potevo sentire il mio corpo che cadeva a pezzi nel pronunciare quelle parole, respinsi di nuovo le lacrime. Le mie parole lo investirono come un fiume. 
- Non vuoi più fare l’amore con me ? - chiese preoccupato. Gli scoppiai a ridere in faccia, una risata amara carica di risentimento.
- Non hai capito, non ti voglio proprio più vedere. - spiegai bruscamente.
- Ma io credevo che ti andasse bene tutto ciò ! - provò a spiegare lui. Gli puntai il dito contro il petto.
- No, andava bene a te. - sibilai. Stavo per esplodere. 
- Mattia io per te sono sempre stata un misero giocattolo sessuale. Uno “svuotatoio”.  Sputai quasi quella parole. Ormai avevo iniziato e glia avrei detto tutto.
- Con quante ragazze ti senti mentre fai sesso con me? Quante labbra hai baciato prima di vedermi ogni volta ? Quanti corpi sono passati sotto le tue mani prima del mio ? Io non ci riesco più a tenere su questa relazione vuota. - Mattia boccheggiò cercando le parole ma lo bloccai subito.
- Mi hai sfruttata a tuo piacimento. Tanto io alla fine ci sono sempre, no ? Una bambina alla tua mercé. Beh scusa, non voglio più esserlo. - respirai a fondo. Tutte il dolore era salito a galla investendomi ed io lo stavo riversando sulla stessa persona che me lo stava provocando. Rientrai in casa per vestirmi ma Mattia mi bloccò per un braccio. Sembrava furente e la mia collera si ridimensionò all’istante.
- Non mi merito tutte le cattiverie che mi hai detto ! Non sono più andato con nessuna dalla prima notte che abbiamo passato insieme e questa storia fino ad adesso è andata bene anche a te, se non volevi iniziare potevi pensarci prima ! - aveva urlato tutto il tempo e la sua presa iniziava a farmi male.
- Puoi mollarmi ? Mi stai facendo del male … - dissi un po’ spaventata dalla sua reazione così violenta. Sembrò calmarsi un attimo e mi lasciò andare.
- Hai ragione, avrei dovuto pensarci prima di iniziare tutto ciò. Credevo che alla lunga quello che provavo per te sarebbe andato scemando ma purtroppo non è stato così. Pensavo anche che mi sarei potuta accontentare di questo ma ora non ce la faccio più. - Una stupida lacrima mi scivolò dall’ occhio e me l’ asciugai frettolosamente. Entrai in casa e mi vestii in fretta. Mattia mi seguì e mi prese ancora una volta tra le sue braccia.
- Ti prego non andartene … - non capivo la sua reazione, quella usata ero io, non lui. Gli accarezzai piano il viso e lo baciai un ultima volta.
- Addio. 
Chiusi la porta dietro di me e scappai in strada il più velocemente possibile. Corsi fino a perdifiato, fino a non sentire più i polmoni. Arrivai a casa, fortunatamente deserta, mi accasciai sul letto e piansi le mie lacrime. Lo amavo da morire e non lo avrei più rivisto.
  
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