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Autore: Alecraft Mounts    21/07/2014    4 recensioni
Ed ora, Amy, si ritrovava lì, su quella panchina, con la testa fra le ginocchia, a piangere per la tristezza e per la millesima delusione infertagli. La pioggia non era per niente diminuita, sembrava che il cielo stesse piangendo con lei.
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Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Rose, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Correva, correva sotto quella pioggia che le inzuppava i corti aculei rosa a caschetto, il suo ciuffo, ormai bagnato fradicio, le ricopriva un occhio, gonfio e arrossato dalle copiose lacrime bollenti e salate che le rigavano il suo dolce viso.

Correva, non sapeva dove stesse andando, doveva sfogarsi, trovare un posto tranquillo per rilassarsi e scacciare lo stress. Forse la sua meta era la sua piccola e calda dimora? No, non aveva la minima intenzione di rinchiudersi in casa, nonostante stesse piovendo a dirotto. Giunse in uno dei piccoli parchetti di Green Hill, si sedette su una panchina, sotto ad un grande albero, si sarebbe riparata almeno un po' dalla pioggia che continuava a picchiare forte sul terreno ininterrottamente. Pensava, pensava di nuovo a quanto fosse stupido quel riccio blu. E a quanto fosse stupida lei. Era l'ennesima volta che si sentiva come se avesse appena ricevuto una pugnalata al cuore. Un cuore frantumato come un piatto di vetro che cade al suolo, spaccandosi in mille pezzi. Un piatto che non può più essere riparato. Proprio come il cuore di Amy Rose.

 

Era un pomeriggio come tanti, dove splendeva un bel sole che riscaldava Green Hill con i suoi raggi. La piccola Amy Rose cercava il suo riccio blu, come sempre d'altronde. Lo cercava, non solo per trascorrere del tempo in sua compagnia, ma soprattutto per scusarsi. Scusarsi per i comportamenti che aveva avuto con lui per tutti quegli anni. Si era resa conto di essersi resa una riccia quasi insopportabile e antipatica con quei suoi modi di fare. L'aveva capito troppo tardi, ma decise comunque di fare una prova e vedere cosa sarebbe successo scusandosi, poteva darsi che Sonic iniziasse a provare del bene vero per lei e, chissà, magari si sarebbe anche innamorato! Fatto sta che, la riccia rosa, passò quasi un intero pomeriggio solo per rintracciare il riccio che era impegnato in una delle sue corse supersoniche, come tutti i pomeriggi. Riuscì a trovarlo dopo delle orette, che sfrecciava veloce percorrendo una delle stradine di Green Hill. La riccia colse subito l'occasione per richiamare la sua attenzione, piazzandosi nel bel mezzo del vialetto e agitando la mano destra, per salutare il riccio che subito si fermò di colpo per non investirla.

-Ciao Sonic!- lo salutò Amy abbracciandolo affettuosamente e evitando di “stritolarlo”.

-Yo, Amy!- il riccio la salutò un po' scocciato.

-Volevo parlarti, posso?- gli chiese gentilmente la riccia.

-Basta che non sia una cosa noiosa come sempre- disse con nonchalance, facendo un po' offendere la riccia rosa che perse il piccolo sorriso che le si era creato sulle labbra un momento prima di abbracciarlo.

-Oh, bhe, pensavo ti facesse piacere parlare con me!- commentò Amy, guardandolo con un espressone a metà tra l'offeso e l'arrabbiato.

-Vai dritta al punto, Amy! Non ho tutto il pomeriggio!- il riccio blu la rispose in modo annoiato e leggermente arrabbiato.

-... Perché ti comporti sempre così con me?-

-Eh? Che vuoi dire?

-Ogni volta che ti rivolgo la parola, mi rispondi sempre in modo annoiato e sembra quasi che ti scocci il fatto di vedermi davanti a te.- Amy aveva cambiato discorso, voleva scusarsi ma iniziò leggermente ad irritarsi notando come le si rivolgeva. Cominciava quasi a ritenerlo antipatico. Insomma, lei non aveva nulla che non andava. E' vero, spesso era sempre stata molto “appiccicosa” con lui, e questo l'aveva capito e mai lo negherà, ma forse, se solo avesse sentito le sue scuse, l'avrebbe perdonata e avrebbero ricominciato da zero. Ma...

-Ma insomma! Se dovevi interrompere la mia corsa pomeridiana solo per questa stupida domanda allora non lo facevi proprio! Cosa ti dovrei rispondere?

-Scusami se interrompo sempre le tue corse perdifiato, ma a me assai importa quello che fai!

-E a me assai importa di te!

La riccia rosa aveva sgranato gli occhi a quella affermazione. Quasi si sentiva come se un coltello l'avesse trapassata. Sentiva gli occhi inumidirsi, voleva piangere, ma riuscì a trattenersi per chissà quale miracolo. Si era stancata di versare lacrime per le delusioni che il riccio blu le provocava.

-... Quindi così stanno le cose...- disse flebilmente, la voce le tremava, abbassò lo sguardo per evitare di incrociarlo con quello di Sonic.

-Si Amy. La verità? E' che sono stufo di questi tuoi comportamenti immaturi, e soprattutto, tu non mi piaci per niente.- Sonic pronunciò quelle parole senza nemmeno esitare per un attimo.

La riccia rosa si sentiva malissimo, voleva scappare di lì, ma era come paralizzata, non riusciva a muovere le gambe. Si limitò a stringere i pugni, come per sfogarsi e cercare di mantenere la calma. Dopo qualche minuto, Amy alzò lo sguardo, fissando con odio, rabbia, tristezza e amarezza, le iridi verde smeraldo del riccio blu, che la guardava con sguardo indecifrabile, sembrava che non provasse alcune emozioni in quel momento, come se fosse stato uno dei robot di Eggman. Prima di correre via, la riccia rosa colpì la guancia destra del riccio con una sberla, per poi urlare, in preda alla tristezza:

-TI ODIO! BRUTTO SCHIFOSO!

Il riccio blu rimase lì, impalato, ad osservarla mentre correva via da lui, in lacrime, per l'ennesima volta. Si limitava semplicemente a massaggiarsi la guancia offesa.

 

Ed ora, Amy, si ritrovava lì, su quella panchina, con la testa fra le ginocchia, a piangere per la tristezza e per la millesima delusione infertagli. La pioggia non era per niente diminuita, sembrava che il cielo stesse piangendo con lei.

-Perché? Perché tutto a me? Perché tutto succede sempre e solo a me? Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?- disse sempre con la testa fra le ginocchia che aveva piegato all'altezza del petto.

-Tu non hai fatto niente.-

La riccia sobbalzò nel sentire quella voce calda e cupa dietro di lei. Le sembrava di averla già sentita da qualche parte, ma non riusciva a collegarla a nessuno.

-Ho sempre pensato che quel riccio fosse uno stupido e adesso ne sono ancora più sicuro.-

Amy si girò lentamente nella direzione da dove proveniva quella voce.

-Chi sei? Fatti vedere!- urlò in preda ai singhiozzi che continuavano a scuoterle le spalle.

La figura si avvicinò ad Amy, rivelandosi. La riccia era a dir poco stupita. Cosa ci faceva Shadow, in quel parco, sotto quella pioggia terribile? Il riccio nero dalle striature rosso sangue si sedette affianco alla riccia, squadrandola, per poi posare lo sguardo sulle sue iridi verdi e luminose, che trasmettevano tristezza e delusione. Aveva capito subito il perché di quel cattivo umore, ed era deciso a tirarle su il morale, dopotutto, era stata lei a farlo ragionare quella volta che si incontrarono, quella volta che voleva vendicarsi per ciò che avevano fatto a Maria.*

-Shadow? Cosa ci fai qui?-

-Potrei chiederti la stessa cosa.-

-Beh, penso che tu abbia intuito il perché mi trovi qui, sotto questa pioggia. Ma io non capisco il tuo. Non ti ho mai visto da queste parti.

-Camminavo per fatti dei miei quando ti ho vista piangere su questa panchina.-

-Oh... Beh allora vai, non vorrai sprecare tempo con un'immatura come me, vero?-

-Non sei immatura. Ti comporti così con lui solo perché vuoi dimostrargli il tuo affetto, ma non lo capisce, non capisce nulla, pensa solo alle sue stupide corse.-

-So perché mi comportavo così con lui, non ci voleva un genio per farmelo capire.

-Però non hai capito che quel riccio non ti comprende.-

-Forse devo solo cambiare, dopotutto il mio comportamento è immaturo, è per questo che mi allontana...-

-Tu non devi cambiare per piacere alle persone. Tu devi essere apprezzata dagli altri per quello che sei. Non devi mai farti condizionare dalle persone che ti stanno accanto, e tanto meno cambiare.-

-Hai ragione... Sono stata una stupida...-

-Tutti possono sbagliare nella vita, e dagli errori si impara sempre qualcosa di nuovo che ti permette di andare avanti. Quindi adesso non devi nemmeno sentirti un schifo per lui. Non lo merita, per niente.-

-Questo lo so... M-Ma... Ma fa male comunque...-

La riccia rosa era di nuovo in preda ai singhiozzi,le lacrime iniziarono nuovamente a sgorgare fuori, rigandole copiosamente le guance e, quasi d'istinto, abbracciò Shadow, poggiando la testa sul suo petto. All'inizio, il riccio nero si irrigidì parecchio a quel contatto, ma poi, con sorpresa di Amy, ricambiò l'abbraccio, circondandole i fianchi con le braccia e poggiando il mento sulla testa di lei. Restarono così per un bel po' di tempo, nemmeno loro sapevano per quanto, ma entrami volevano che quell'abbraccio non finisse mai. Amy si era calmata, le sue spalle venivano scosse di tanto in tanto da alcuni singhiozzi, ma sembrava non importarsene, la sua mente era catturata da quell'abbraccio. Si sentiva a suo agio tra le braccia di Shadow, si sentiva protetta. In pochi istanti dimenticò quello che era successo con Sonic. Entrambi si separarono di malavoglia, poi si fissarono incostantemente negli occhi. Amy si sentiva come catturata da quelle iridi rosso fuoco inquietanti, eppure così belle e lucenti, che risplendevano nell'ombra. Shadow fu catturato da un desiderio incontrollabile. Lentamente, avvicinò il suo viso a quello della riccia rosa, socchiuse gli occhi e poggiò le sue labbra su quelle di lei, in un piccolo, casto, bacio che, stranamente per lui, fu anche ricambiato. La riccia lo guardava intensamente, i loro visi erano a pochi centimetri di distanza, sentiva il respiro del riccio nero sul suo viso. Non capiva perché avesse ricambiato il bacio, questo proprio non riusciva a comprenderlo, però le era piaciuto molto come primo bacio. Sentiva il sapore delle labbra di lui mentre veniva invasa da sentimenti che le fecero battere forte il cuore. Si sentiva stranamente leggera, completa, non lo sapeva con certezza, i sentimenti che provava erano così confusi e piacevoli nello stesso momento. D'un tratto, capì cosa le stava succedendo: stava provando gli stessi sentimenti che un tempo provava per Sonic, si era innamorata di Shadow. Shadow The Hedgehog. Quel Shadow. Non si sarebbe mai aspettata di provare tali sentimenti per quel riccio striato, ma dovette ricredersi. Anche Shadow si sentiva esattamente come Amy. Gli piaceva quella sensazione che aveva avvertito baciandola, lo rilassava quasi, e lo faceva sentire completo, soddisfatto. Non sapeva come definire ciò che provava in quel momento, non aveva mai provato tali emozioni in vita sua. Forse, disse tra se e se, forse è quel sentimento che tutti chiamano “amore”. Non si sa cosa sia, si avverte quando si è in compagnia con la persona che ti sta particolarmente simpatica. Forse, si era innamorato di Amy. Possibile? Possibile che anche lui, Shadow The Hedgehog, si fosse innamorato? Stentava a crederci. Subito i suoi pensieri furono interrotti da un altro bacio, stavolta da parte della riccia. Eh sì, si era proprio innamorato di Amy Rose. Ricambiò il gesto della riccia, che stavolta fu più profondo. Abbandonarono il bacio dopo un po' di tempo, anche se di malavoglia. Si ritrovarono di nuovo a guardarsi negli occhi. Sembrava che si stessero mangiando a vicenda con il solo sguardo. Non proferirono parola per alcuni minuti che, da parte dei ricci, sembravano interminabili. A rompere il ghiaccio fu Shadow:

-S-Scusa Amy, non so cosa mi sia preso...- le disse leggermente imbarazzato, cercava di non darlo a vedere, ma con scarsi risultati.

-Non scusarti... Non ce n'è bisogno...-

-I-Io... Davvero... Non...-

-Mi piaci.-

Shadow sgranò gli occhi a quell'affermazione. Il suo cuore cominciò a battere forte, sentiva le sue guance avvampare. Non ci mise molto nel realizzare che stesse arrossendo. Cavolo, quella riccia era stata capace di metterlo in imbarazzo così facilmente! Però, nonostante ciò, si sentiva... Felice... Era felice di aver sentito quelle due parole, quelle sette lettere, pronunciate da Amy.

-Anche tu... Non capisco come tu non possa piacere a Sonic...-

-E' solo uno stupido... Dopotutto, stesso tu l'hai detto.-

-Si, è vero...-

I due si avvicinarono di nuovo, baciandosi intensamente.

A quanto pare, il cuore di Amy, spaccato in mille pezzi come un piatto di vetro, era rinato, solo grazie a Shadow. Non sempre un cuore frantumato resta così per tutta la vita.

 

*Non so se ho riportato per bene l'evento, l'ultima volta che ho visto Sonic X è stato qualche anno fa, e non ricordo per bene la versione dei fatti, quindi spero possiate perdonarmi se ho sbagliato qualcosa.

 

Ehhhh..... Salve gente! Rieccomi di nuovo qui dopo mesi e mesi, con, stranamente, una Shadamy. Non so per quante notti di seguito ho sognato quest'episodio, fatto sta che mi son detta:

-Ora basta! Devo assolutamente scriverla prima che esca di testa!

Et Voilà! Tale e quale a come l'ho sognato. Non so come possa essere venuta, infondo è la prima One-Shot che scrivo e sinceramente ho una paura cane! Riguardo “Un anno di Sonamy”il prossimo capitolo verrà pubblicato a breve, non so come scusarmi perché è passato decisamente troppo tempo dall'ultima che ho aggiornato, però avevo avuto il blocco dello scrittore T.T Ehh bene ragazzi, adesso mi dileguo prima che venga accoltellata come un Clicker dai fan della Sonamy! Ciauu! *zompa via inseguita dai fan della Sonamy*

   
 
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