{ Da leggere preferibilmente con questo sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=ObgBVeJxcdk




E’ ingabbiato da sé stesso, tra quattro pareti in realtà invisibili ma che lui immagina di toccare perché di fronte ai suoi sensi sono concrete. C’è uno specchio sotto il suo corpo schiacciato per il minuto spazio in cui è costretto a stare, oppresso dal proprio ego o forse dalla sconfitta imminente della sua personalità.
Il cuore tamburella veloce nel petto, il battito è talmente amplificato e via via accelerato che si può sentire direttamente alle orecchie come se sanguinante e strappato dal petto fosse stato sistemato su un delicato vassoio in argento.
Tutto si arresta.

Nota stonata.

«Cosa sei?»

Una domanda rivolta al vuoto, detta un po’ con timore, un po’ per innata curiosità, caratteristica di Light Yagami.
Silenzio.
Un ghigno.
Un crescendo improvviso.
«Sono soltanto te…»
Una risposta che giunge qualche secondo dopo, sotto tuoni astratti e assordanti: li sente solo il castano con la bocca spalancata di fronte al suo riflesso.
Occhi color sangue, capelli color sangue, cravatta color sangue.
Tristemente i rivoli di quel liquido scarlatto scendono vicino a lui, impreziosendo le pareti: i martiri sollevano le loro mani dalla cupa tomba che li rinchiude, portando le dita spasmodiche fuori dalla terra che li imprigiona nell'oltretomba.

Ora no.
Deve regnare la Giustizia.
Anzi, la Sua Giustizia.
Non siete martiri, ma persone che dovevano perire.
Le croci scompaiono, sotto il sorriso soddisfatto del Dio.

Il buio intorno a lui, plasmato dalle sue mani che giudicano.
Mani che sostengono la falce del cupo mietitore.
Mani divine.
 

Orsù!
Un inno a Kira!
Veneratelo,
prostratevi al suo cospetto,
non siete al suo livello,
non potete nemmeno allacciargli i sandali.

[ … ]



Di nuovo tutto tace.
Lieve è il brusio tra le genti intorno a quel salvatore, mentre si incrementa l’astio e la disapprovazione di qualcuno di troppo pavido per urlarlo al mondo.  Però i canti di adorazione di tante genti coi mantelli addosso, candela alla mano predominano.

Luce.

Kira ha illuminato il mondo con la sua potenza.
Light, l’altra personalità, ha favorito il ritorno delle tenebre, eseguendo l’ultima mossa, stabilendo lo scacco matto. Fuori il re nero.

Ha vinto il bianco.
Contrasto col Nulla.
 

E così sia.