22/07/2014
4 recensioniNon è così strano per due amici uscire… da soli, vero? Neppure se i sopraccitati amici avevano avuto, anni prima, un principio di relazione romantica terminata con un bacio amaro, troppe parole non dette e due “ti amo” sussurrati.
Sam cercava con tutto il suo cuore di credere che una situazione simile si potesse sistemare, ma da quando Carly se n’era andata le cose tra lei e Freddie erano inevitabilmente cambiate. Si vedevano solo a scuola, scambiavano poche frasi di circostanza ed ora lui se ne usciva con un invito in gelateria, solo un gelato, ma pur sempre un appuntamento e la ragazza presa dal panico aveva passato quasi tre giorni a cercare qualcosa di adatto da indossare per non sembrare troppo disponibile o fredda o amica. L’ultima eventualità era quella più spaventosa anche se non voleva ammetterlo, voleva essere attraente, ma non volgare. Che poi a Freddie lei piaceva così com’era, ma in quel momento il pensiero non l’aveva neppure sfiorata.
Lo amava ancora. Lo amava come la prima volta che le loro labbra si erano incontrate ed avevano mascherato i loro sentimenti con dei “ti odio”. Era sempre così dannatamente difficile tra loro! Era tutto bianco o nero, sembrava impossibile venirsi in contro per loro.
Freddie non sapeva cosa pensare, Carly era sempre stata il suo punto fermo, la sua migliore amica ed il suo grande amore e poi c’era Sam, che lo maltrattava, picchiava e gli faceva sentire le farfalle nello stomaco con un solo sguardo. Fin dal loro primo bacio aveva sentito che qualcosa in lui era cambiato radicalmente ed ora, di notte, al sicuro nel suo letto, sognava le labbra calde di Sam e non più il profumo fruttato di Carly. Ovviamente non l’avrebbe mai ammesso e ci erano voluti anni prima di provare nuovamente quella sensazione e rendere i suoi sogni molto più reali. E poi si erano infranti.
Si era convinto così fortemente che le cose sarebbero cambiate con la partenza dell’amica che aveva fatto in modo che cambiassero. Si era allontanato dall’unica persona che ancora aveva. Si era sentito perso in un primo periodo e solo, aveva capito che l’unico modo era chiederle di uscire e l’aveva fatto. Alla sua risposta affermativa aveva sentito il suo cuore scaldarsi, forse la loro amicizia non era completamente compromessa.
Sam cercava con tutto il suo cuore di credere che una situazione simile si potesse sistemare, ma da quando Carly se n’era andata le cose tra lei e Freddie erano inevitabilmente cambiate. Si vedevano solo a scuola, scambiavano poche frasi di circostanza ed ora lui se ne usciva con un invito in gelateria, solo un gelato, ma pur sempre un appuntamento e la ragazza presa dal panico aveva passato quasi tre giorni a cercare qualcosa di adatto da indossare per non sembrare troppo disponibile o fredda o amica. L’ultima eventualità era quella più spaventosa anche se non voleva ammetterlo, voleva essere attraente, ma non volgare. Che poi a Freddie lei piaceva così com’era, ma in quel momento il pensiero non l’aveva neppure sfiorata.
Lo amava ancora. Lo amava come la prima volta che le loro labbra si erano incontrate ed avevano mascherato i loro sentimenti con dei “ti odio”. Era sempre così dannatamente difficile tra loro! Era tutto bianco o nero, sembrava impossibile venirsi in contro per loro.
Freddie non sapeva cosa pensare, Carly era sempre stata il suo punto fermo, la sua migliore amica ed il suo grande amore e poi c’era Sam, che lo maltrattava, picchiava e gli faceva sentire le farfalle nello stomaco con un solo sguardo. Fin dal loro primo bacio aveva sentito che qualcosa in lui era cambiato radicalmente ed ora, di notte, al sicuro nel suo letto, sognava le labbra calde di Sam e non più il profumo fruttato di Carly. Ovviamente non l’avrebbe mai ammesso e ci erano voluti anni prima di provare nuovamente quella sensazione e rendere i suoi sogni molto più reali. E poi si erano infranti.
Si era convinto così fortemente che le cose sarebbero cambiate con la partenza dell’amica che aveva fatto in modo che cambiassero. Si era allontanato dall’unica persona che ancora aveva. Si era sentito perso in un primo periodo e solo, aveva capito che l’unico modo era chiederle di uscire e l’aveva fatto. Alla sua risposta affermativa aveva sentito il suo cuore scaldarsi, forse la loro amicizia non era completamente compromessa.
***
Si erano trovati davanti alla gelateria, da quando Carly era partita Sam non aveva più voluto saperne di avvicinarsi al palazzo, le faceva male ricordare che aveva perso anche lei, una delle poche persone su cui pensava di poter contare e l’ipotesi di farsi venire a prendere a casa non era contemplabile, quindi quella era l’unica soluzione rimasta.
Il cuore del ragazzo si fermò e poi accelerò, non l’aveva mai vista così… femminile. Un vestito azzurro, aderente sul busto si allargava sui fianchi, metteva in evidenza le sue curve in modo elegante e raffinato, era davvero magnifica.
Davvero quella era Sam?
La sua Sam?
Automaticamente raddrizzò il busto e si schiarì la gola per rendere la sua voce più profonda e maschile, voleva sembrare un uomo. Solo ora si era reso conto che lei era una donna, una donna bellissima che presto avrebbe fatto girare la testa ad ogni essere di genere maschile sulla faccia della Terra.
Sentì una leggera punta di fastidio al pensiero che qualcun altro potesse baciare quelle labbra morbide ed accarezzare la sua pelle liscia.
-Ciao.
Pessimo inizio, si diede dello stupido, ma sorrise a Sam in risposta al suo sguardo.
-Ciao Freddie. Vuoi rimanere tutto il giorno qui fuori?
Pungente. Sempre la stessa, certe persone non cambiano mai fortunatamente.
-No, aspetta, prendi un tavolo e io vado ad ordinare i gelati. Solito?
-Bacio e stracciatella.
Avrebbe giurato di averla visto ammiccare ed arricciare le labbra come in attesa di un vero bacio, ma si limitò a sorriderle ed allontanarsi verso il bancone. Aveva la vaga sensazione di star facendo la figura del pesce lesso; lei l’aveva notato, ma aveva deciso di far finta di nulla e approfittare della situazione in un momento più adatto.
-Posso assaggiare… quello?
-Vaniglia.- Le porse il gelato e come al rallentatore la vide leccarlo lentamente, gli occhi socchiusi in un’espressione di puro piacere. Freddie sentì le gambe tremare.
-Tutto bene? Sembri accaldato.- Il suo tono innocente contrastava con la sua espressione, le labbra della ragazza gli sfiorarono l’orecchio mentre sentiva il respiro solleticarlo. Quando era diventata così sensuale senza che lui se ne accorgesse?
-S-sì, sto bene. Com’è il tuo gelato?
-Buono. Vuoi?
Voleva ripagarla con la sua stessa moneta. Voleva giocare? Lui non si sarebbe di certo tirato indietro, il gioco si stava dimostrando davvero interessante.
-Voglio il bacio.
Si avvicinò alla sua bocca, così vicino che poteva sentire i loro respiri fondersi, mischiarsi e scontrarsi sulla loro pelle. All’improvviso si girò e leccò il gelato lasciando Sam stupita e leggermente contrariata, forse delusa.
-Volevi qualcosa, Sam?
-No.- Il suo sguardo risoluto si scontrò con quello allusivo di Freddie.
-Neppure questo?
Appoggiò le labbra su quelle della ragazza, lo sfioramento iniziale si trasformò in un bacio passionale quando i gelati vennero dimenticati sulla panchina e le mani salirono a stringere i capelli dell’altro e ad accarezzare ogni lembo di pelle disponibile. Quando si allontanarono rimasero appoggiati, fronte contro fronte.
-Questo cosa vuol dire?
-Vuol dire che ti amo, che mi sei mancata e voglio tornare a stare con te.
-Ti amo anche io.