Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: toolazytodiee    22/07/2014    8 recensioni
"E se Fairy tail fosse una gilda di pirati incaricati di cercare tesori in lungo e in largo per i mari?" ecco da cosa è nata questa storia in cui i nostri amati personaggi sono degli strampalati pirati pronti a creare guai e divertirsi.
Spero che possa piacervi ^^
(Avviso che essendo un AU i personaggi potrebbero essere OCC, e anche che apporterò alcune modifiche relative ad un paio di personaggi)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza/Gerard, Gray/Lluvia, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo uno
 
Era una fresca sera d’estate e una ragazza dai capelli biondi come grano era intenta a non farsi scoprire mentre apriva la cassaforte posta dietro un finto pannello nello studio del padre, con l’intenzione di prendere la quantità di jewels che le sarebbero serviti per arrivare fino alla città più vicina e trovare una sistemazione.
Lucy Hertphilia era stanca di quella vita monotona e piena di falsità che viveva ormai da anni, non sentiva di appartenerle. Lei non era fatta per le feste di nobili, dove non si faceva altro che mentire pur di salvare le apparenze che li accompagnavano. Lucy li odiava, ma più di tutti loro, odiava suo padre che la costringeva a fare ciò che lei odiava senza curarsi minimamente di cosa provasse.
Dalla morte della madre, avvenuta quando la ragazza era ancora piccola, si sentiva perennemente sola, chiusa in una gabbia fatta di mura e alti cancelli, e nonostante il padre notasse lo stato d’animo della giovane, rimaneva impassibile, sempre con il suo solito atteggiamento inflessibile. Lucy lo avrebbe volentieri preso a pugni, lui e il suo essere distaccato. 
Presi i jewels necessari, uscì furtivamente dalla residenza portando con se solo un piccolo zainetto con dentro lo stretto indispensabile che le serviva per iniziare il suo lungo viaggio; sentiva di poter iniziare una nuova vita, una vera vita, lontano dalla falsità che l’aveva accompagnata fino ad ora. Decise di fare una piccola sosta in spiaggia, ormai il sole era tramontato e lì non avrebbe incontrato nessuno. Così iniziò a camminare per una stradina poco affollata, fermandosi ogni tanto per sbirciare le grandi vetrine dei negozi.
Era quasi notte fonda quando arrivò al tratto di strada che passava di fianco al grande porto. Girò il volto verso il mare, notando le luci delle grandi navi in lontananza brillare sull’acqua, ma la cosa che attirò maggiormente la sua attenzione fu una gigantesca nave ancorata di fianco al pontile e da cui provenivano urla e schiamazzi di ogni tipo, rise nel sentire alcune frasi provenire dal ponte di quell’assurda nave. Incuriosita, si avvicinò maggiormente, ma si fermò di colpo nel vedere quella che doveva essere una persona volare –letteralmente- giù dal ponte e cadere dritto nella sua direzione. Rimase immobile, non riuscendo a muoversi per quanto era surreale la scena che le si presentava davanti.
L’ultima cosa che vide prima di cadere rovinosamente a terra fu un ammasso di capelli disordinati color rosa, che spiccavano anche grazie ai raggi della luna.
Si ritrovò per terra, con la schiena sulle assi di legno del pontile e quella strana persona dai capelli rosa distesa su di lei, e aveva la testa sul suo seno! Alzando di scatto il busto da terra fece finire la testa del malcapitato sulle sue gambe e con un altro scatto veloce scivolò indietro credendo che la testa rosata finisse sul pontile, ma non accadde. A due centimetri dal legno, la persona si fermò e si alzò mettendosi a sedere a gambe incrociate sul pontile, passandosi una mano tra i capelli per buttarli indietro prima di grattarsi leggermente la nuca. Indossava una giacchetta nera senza maniche, dei larghi pantaloni bianchi con un pezzo di stoffa nero che li copriva tenuto su con una cintura alla vita e dei sandali neri. Da come si presentava, sembrava essere abbastanza alto, e aveva un corpo davvero tonico; la ragazza non poté far altro che pensare a quanto fosse bello quel ragazzo mentre piano risaliva i muscoli del torace, passando per le grandi spalle e soffermandosi poi sul suo volto. La testa era china, rivolta verso il basso, non riuscì a vedergli gli occhi, ma sono una massa informe di capelli rosa chiaro. Trattenne a stento una risatina nel pensare che quel ragazzo tanto attraente avesse dei capelli così assurdi, e questo attirò l’attenzione del rosato su di lei. In quel momento notò gli occhi verdi del ragazzo, di uno strano colore visto che erano illuminati solo dai raggi della luna e dalle poche luci di fianco ai lati del pontile. La stava osservando, proprio come lei aveva fatto poco prima con lui.
Era stato attirato dalla risata trattenuta della ragazza e subito aveva alzato lo sguardo. Probabilmente era una delle ragazze più belle che avesse mai visto. Indossava una maglietta bianca senza maniche che si chiudeva con una zip sul davanti, con delle strisce blu di fianco alla chiusura e attorno alle spazio dove sarebbero iniziate un paio di maniche, una gonna blu e degli stivaletti neri. Al ragazzo non sfuggirono le gambe snelle e il seno prosperoso che aveva, ma decise di non soffermarsi lì, dopotutto non voleva passare per pervertito; passò invece al volto della ragazza e adesso pensò che fosse senza alcun dubbio la ragazza più bella che avesse mai visto. I capelli lisci e biondi color grano le ricadevano sulle spalle, fasciandole perfettamente il contorno del viso, alcune ciocche erano legate in un nastro sul lato destro, le sue labbra erano leggermente schiuse e carnose, ma non troppo, infine gli occhi, erano di un color cioccolato, leggermente più grandi del normale e lo stavano guardando, come lui stava facendo con i suoi.
All’improvviso si sentirono come incatenati l’uno negli occhi dell’altra, una sensazione strana che nessuno dei due capiva a fondo poiché non avevano mai provato nulla di simile; per scacciare quel silenzio orribile che li stava opprimendo, il ragazzo le rivolse un enorme sorriso, lasciando intravedere i canini appuntiti più del normale, facendo sorridere anche la ragazza.
 
Ehm … mi spiace tanto per esserti caduto addosso, non era assolutamente mia intenzione” le disse in tono gentile, tuttavia il timbro leggermente roco della sua foce fece rimanere per qualche secondo la ragazza incantata, poi si riprese e distolse lo sguardo dal ragazzo guardando la nave dietro di lui con occhi colmi di curiosità
 
Il ragazzo parve rendersi conto del significato di quello sguardo e si girò a guardare la sua nave. Sorrise prima di alzarsi e tendere un braccio verso la ragazza per aiutarla ad alzarsi, lei afferrò la sua mano e gli parve di andare in fiamme, e probabilmente non capitava solo a lui visto che la ragazza gli lasciò subito la mano, lasciandogli una strana sensazione di vuoto avendola di nuovo lungo il suo fianco.
 
T’incuriosisce quella nave?” le disse divertito e indicandola con in pollice portando la mano alla sua spalla
Non capita tutti i giorni di vedere un ragazzo dai capelli rosa cadere da una nave tanto grande, sai?” rispose divertita annuendo, e questa volta fu il turno del ragazzo di incantarsi al suono della sua voce, era così sottile e delicata, nulla a che vedere con quella stridula di alcune ragazze che aveva avuto il dispiacere di sentire poco prima facendo il suo solito giro di esplorazione
T’inviterei a salire con me, ma credo che data l’ora tu debba tornare a cas-“ non riuscì a finire la frase che la ragazza lo interruppe bruscamente prendendogli una mano tra le sue e portandole poi all’altezza del petto, poco distante dal suo seno; a quel gesto deglutì cercando in ogni modo di non far cadere lo sguardo sul seno prosperoso e abbastanza scoperto della bionda
Se sono qui a quest’ora è proprio perché non ho nessuna intenzione di tornare a casa mia” disse veloce, tutto d’un fiato per poi continuare abbassando leggermente il capo e facendole ricadere delle ciocche sulla fronte “Ti prego, portami con te” aggiunse poi con voce tremante e ad un tono più basso
Devi sapere che è una nave di pirati, se Sali poi dovrai entrare a far parte della nostra ciurma” le disse alzandole il viso portando due dita sotto il suo mento e, notando i suoi occhi lucidi, le sorrise “Sicura di volerlo fare?” le chiese infine piegando leggermente la testa di lato continuando a sorriderle dolcemente
Pirati hai detto?” disse retoricamente la ragazza fingendo di pensarci su prima di rispondergli “Mi sembra divertente come cosa, sono eccitata solo all’idea di entrare a far parte di una ciurma di pirati” ammise poi facendo un paio di saltelli allegra “Piuttosto, tu sei sicuro che io possa venire?” si fermò diventando di nuovo seria e avvicinando il suo volto a quello del ragazzo, che non si mosse dalla sua posizione, divertito
Certo che puoi! Più si è e più ci si diverte; dai vieni!” e così dicendo le prese la mano iniziando a salire per la piccola scaletta che portava sul ponte “Yo Master, abbiamo una ragazza che vuole entrare far parte della nostra gilda” disse entusiasta tenendo ancora per mano la ragazza, che arrivata di fronte a tutti i compagni del ragazzo arrossì leggermente
 
Poi alzando lo sguardò notò com’era realmente quel gruppo: gente ubriaca che dava di matto, altra gente ubriaca che invece se ne stava tranquilla continuando a bere e sfogando le proprie pene scoppiando in lacrime, ragazzi che si azzuffavano come se non ci fosse un domani, altri intenti a fumare sorseggiando enormi boccali di birra, alcune ragazze che mangiavano e parlavano al bancone e infine una minuta ragazza dai capelli azzurri catturò la sua attenzione, in tutta quella confusione quella ragazza riusciva a leggere il grosso libro che aveva davanti e sembrava che niente riuscisse a distrarla; poi rivolse lo sguardo verso il ragazzo dai capelli rosa di fianco a lei che nel frattempo le stava sorridendo come ad incoraggiarla a parlare al così detto master. Imbarazzata chiese dove fosse poiché non lo riconosceva e a quel punto sentì un colpo di tosse provenire da qualche parte davanti a lei.
 
In basso” la richiamò una voce adulta, quasi da anziano e lei abbassò lo sguardo
Kyaaah!” urlò colta di sorpresa. Un basso vecchietto le era davanti, con uno strambo cappello con orecchie da giullare a strisce e strane scarpe dalla punta leggermente rivolta all’insù “Mi scusi, non volevo, mi ha .. ecco … colta alla sprovvista” cercò di scusarsi la ragazza portando le mani sulle ginocchia e abbassandosi leggermente in segno di scuse
Ohi nonnetto, lei ora è dei nostri vero?” disse in rosato sorridendo alla bassa figura davanti a se
Come ti chiami ragazzina?” le chiese quest’ultimo facendole cenno di alzarsi
Mi chiamo Lucy” rispose sorridendo leggermente
Solo Lucy?” le chiese ancora il vecchietto con fare indagatore
Sì, ormai il mio vecchio cognome non mi appartiene più” continuò facendo sparire il suo sorriso
Bene allora” con un colpo di tosse si schiarì la voce per poi girarsi verso il resto della ciurma e arrivando con un salto sul bancone del bar prima di sedersi su di esso a gambe incrociate “Statemi a sentire banda di idioti!” iniziò sbattendo un pugno sul tavolo per attirare l’attenzione di tutti “Abbiamo una nuova nakama qui con noi questa sera, quindi almeno ora cerchiamo di fare bella figura e di non farla scappare a gambe levate” le risate delle persone ubriache non tardarono ad arrivare, come i rimproveri del master che gli urlava di essere dei cretini e fingendosi offeso per aver interrotto il suo discorso “Il suo nome è Lucy, ed è la bella ragazza bionda vicino a Natsu” continuò la sua presentazione, facendo girare tutti verso di lei che, sentendosi fin troppo osservata, abbassò lo sguardo notando solo ora di avere ancora la mano in quella del ragazzo,  quel contatto era talmente naturale che non la sentiva nemmeno più la mano del ragazzo, così subito la liberò dalla sua presa e quest’ultimo parve stupirsi quando le loro mani si separarono, probabilmente aveva provato la stessa sensazione della ragazza e aveva dimenticato di averle ancora unite “Mirajane! Prendi il timbro magico!” urlò poi il master ad una ragazza albina e con un sorriso mozzafiato che era dietro al bancone, mentre faceva cenno alla bionda di avvicinarsi
Forza, vai. Ora sarai a tutti gli effetti una di noi” disse il ragazzo che le era di fianco e che avrebbe dovuto chiamarsi Natsu, e sorridendogli si diresse al bancone dal master, sotto gli occhi curiosi della gilda e quelli un po’ perversi di alcuni ragazzi intenti a guardare le sue curve
Dove e di che colore lo vuoi Lucy?” le chiese gentilmente Mirajane sorridendole e tenendo il timbro a mezz’aria
Qui” disse indicando il dorso della mano destra “Mh, direi che va bene rosa” continuò ricambiando il sorriso dell’albina
Va bene allora” e così dicendo premette leggermente il timbro sulla mano della bionda su cui poco dopo comparve lo stemma della gilda di un tenero rosa
 
Ringraziò il master e Mirajane prima di dirigersi verso Natsu e sorridergli entusiasta, un sorriso che il rosato non tardò a ricambiare. 
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: toolazytodiee