Prima che leggiate, do un piccolo avvertimento: questa one shot mi è venuta in mente l'anno scorso in un momento di sclero totale, non ha senso, è ideata per far ridere e non per offendere i due personaggi coinvolti. Detto questo, spero di ricevere qualche recensione ç.ç
Prometto a tutti coloro che già mi seguono che mi farò viva al più presto con qualcosa di più serio.
Goodbye :3 buon divertimento.



Chris riaprì gli occhi, ansimando. Provò a muoversi, ma si rese conto di essere legato; alle braccia e le gambe, a due estremità ben distanti fra loro. Non ricordava come fosse finito lì, l’ultimo ricordo che aveva era di essersi fatto convincere da Josh ad andare in quella stupida discoteca. Poi aveva incontrato per caso Ronnie Radke, si erano salutati, e l’altro gli aveva offerto di bere qualcosa. E poi... l’oblio.
D’un tratto qualcuno accese la luce, e sussultò visibilmente:  quale non fu la sua sorpresa nel trovarsi nella propria stanza, circondato dalla rassicurante presenza dei suoi oggetti e della mobilia. Davanti a lui vi era proprio lui, Ronnie, che lo guardava sghignazzando appena.
“Ti sei ripreso, Chris?”
“Tu?! Si può sapere perché mi hai legato qui?!”  strepitò il ragazzo, cercando furiosamente di dimenarsi. Tutto inutile, le corde erano strette a dovere. Chris si guardò intorno, alla ricerca di un'impossibile via di fuga, ma l’altro aveva tolto dalle vicinanze qualsiasi oggetto che potesse aiutarlo.
Ronnie ridacchiò, senza rispondergli, e si avvicinò con calma al letto.  Chris capì non appena lo vide togliersi la cintura e abbassare la cerniera dei jeans, e aborrì in ogni modo quel pensiero:  lui non poteva essere umiliato a quel modo, era l’indiscusso leader della sua band, come poteva concepirlo?!
“Non pensarci nemmeno! Stammi lontano! Cosa cazzo vuoi fare?! Come hai fatto a portarmi qui?!”
“Io avrò pure finito con la droga, ma so come usarla... e per venire qui, è stato facile; Josh era troppo ubriaco per discutere quando gli ho detto che essendo sobrio ti avrei riportato io in braccio. Ora penso che lui sia di là a smaltire la sbornia.”  rise il cantante dei Falling in Reverse, abbassandosi quanto bastava i pantaloni e inginocchiandosi fra le sue cosce aperte. Chris cercò ancora di agitarsi, senza successo, e per poco non urlò quando lo vide trafficare con i suoi indumenti.
“Non ti permettere! Non lo fare, te la farò pagare! Io sono Chris Motionless! Non hai nemmeno idea di quanto io sia maschio!”.
Ronnie si fermò, rivolgendogli un sorriso smagliante:  “Calmati, Chris, ti piacerà da morire. Ora rilassati e fammi fare.”.  Non prestò attenzione alle rimostranze del compagno, e così gli abbassò i pantaloni ed entrò in lui con una bella spinta decisa. Chris contrasse gli occhi in una smorfia, si morse le labbra, poi ripetè di lasciarlo, ma la sua voce era sempre meno convincente.  Spinta dopo spinta, in effetti, si rese conto che non era così male. Ronnie continuava a muoversi su di lui, ad un ritmo costante e sensuale, e le sue temibili minacce finirono per trasformarsi in gemiti goduriosi.
D’un tratto la porta della camera si aprì, ed entrò Ricky con un vassoio con due bicchieri d’acqua.
“E’ da molto che siete quassù, pensavo che-“  li vide, “AH!”.
Chris impallidì e cercò di protendersi verso di lui, mentre Ronnie ignorò del tutto l’intrusione e continuò a spingere indisturbato.  “Rick, non è come-“
Ricky lasciò cadere il vassoio, i vetri si sparsero ovunque, corse via dalla stanza piangendo, ma mentre era ancora nel corridoio che dava sul salotto, Ryan lo fermò:
“Ricky, Ricky, che succede?!”
Ricky si fermò. Lo guardò, guardò tutti gli altri nel salotto, poi proruppe in un grido disperato:
“Chris è PASSIVO!”
 
 
 
 
Fine.