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Autore: Felpato_394    24/07/2014    1 recensioni
Dovete immaginare che tutto abbia inizio un paio di anni fa, nell’estate tra la seconda e la terza media: abbronzate per il sole preso in riva al mare, addosso avete un adorabile costume a pois comprato in Italia da Calzedonia, mentre fantasticate sull’ultima cotta per quel ragazzo che frequentava l’ultimo anno della vostra scuola e che nel tempo libero ripiega jeans da Abercrombie. Siete sul vostro comodo divano, mangiando gelato alla panna con la metà dei grassi e guardate la televisione. Appare il volto di una ragazza. La scritta SCOMPARSA sotto esso. È carina – probabilmente più di voi – e ha un’espressione arrogante negli occhi. Probabilmente penserete: Hmm, chissà se anche a lei piace il gelato alla panna. Sei sicura che pure lei troverebbe il ragazzo di Abercrombie un gran figo. E vi chiedete come sia possibile che qualcuno così…be’, così simile a voi sia scomparso. In effetti, avete sempre pensato che a finire nei notiziari fossero soltanto ragazze da copertina.
Be’, ripensateci.
-Questa storia è ispirata ai romanzi Giovani, Carine e Bugiarde. I personaggi sono quasi tutti quelli che si trovano nei libri o nella serie tv, con l'aggiunta dei 5SOS, è leggermente modificata. Buona Lettura.
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Dovete immaginare che tutto abbia inizio un paio di anni fa, nell’estate tra la seconda e la terza media: abbronzate per il sole preso in riva al mare, addosso avete un adorabile costume a pois comprato in Italia da Calzedonia, mentre fantasticate sull’ultima cotta per quel ragazzo che frequentava l’ultimo anno della vostra scuola e che nel tempo libero ripiega jeans da Abercrombie. Siete sul vostro comodo divano, mangiando gelato alla panna con la metà dei grassi e guardate la televisione. Appare il volto di una ragazza. La scritta SCOMPARSA sotto esso. È carina – probabilmente più di voi – e ha un’espressione arrogante negli occhi. Probabilmente penserete: Hmm, chissà se anche a lei piace il gelato alla panna. Sei sicura che pure lei troverebbe il ragazzo di Abercrombie un gran figo. E vi chiedete come sia possibile che qualcuno così…be’, così simile a voi sia scomparso. In effetti, avete sempre pensato che a finire nei notiziari fossero soltanto ragazze da copertina.
Be’, ripensateci.
 
Domenica 16 giugno. Una calda giornata che segnava l’inizio dell’estate nonché tredicesimo compleanno della bellissima Alison DiLaurentis.
Quell’anno aveva deciso di non fare una grande festa con tanti, o troppi, invitati. Così aveva organizzato una semplice festicciola in cortile insieme alle sue migliori amiche.
Aria Montgomery arrivò per prima a casa dei DiLaurentis. Lei era la strana del gruppo. Aveva mossi capelli rossi lunghi fino a meta schiena, grandi occhi azzurri cielo e un fisico invidiato da tutte le altre. Be’ quasi da tutte… Ali era indifferente al fisico di Aria.
Quel giorno portava dei jeans logori e strappati sul fondo, una maglia comprata il giorno prima da H&M con il numero 23 stampato sopra e delle vecchie – per non dire vecchissime – Vans nere. I capelli rossi le erano stati piastrati dalla madre e sembravano più lunghi. In mano aveva il regalo per Alison. Le aveva comprato la collana che aveva addocchiato un paio di settimane prima da Tiffany. Era d’argento e con una A ricoperta di minuscoli brillantini.
Aria bussò alla porta della casa dei DiLaurentis. Poco dopo le venne ad aprire Ali.
Era bellissima come sempre. I morbidi capelli biondi le incorniciavano perfettamente il viso a forma di cuore. Il pacchetto era completato da un paio di grandi occhi azzurri. Portava un bellissimo prendisole bianco con ricamature gialle, regalatole dai genitori per gli ottimi risultati raggiunti a scuola. Ai piedi, delle semplici ballerine gialle, che – ovviamente – si abbinavano all’abito.
Ciao, Aria” la salutò sorridendo.
Aria la abbracciò.
Auguri Ali” le disse sciogliendo l’abbraccio e dandole il piccolo pacchetto che aveva in mano. Ali fece un sorriso ancora più grande quando notò che sul pacchetto c’era il logo di Tiffany.
Oh Aria, grazie” le disse, scostandosi un po’ per permettere all’amica di entrare.
Proprio mentre stava per richiudere la porta qualcuno la chiamò. Le ragazze si voltarono per vedere chi fosse e videro la loro amica Emily Fields che correva verso di loro.
Emily era una nuotatrice con un fisico da paura, che però nascondeva sotto larghe felpe e jeans di taglie più grandi.
Aveva lunghi capelli castani bruciati dal cloro, che gli fecero assumere un colore rossiccio o talvolta verdognolo.
Ciao Aria, buon compleanno Ali” disse Emily, una volta raggiunta la porta.
Consegnò un piccolo pacchetto alla festeggiata, che la ringrazio e la fece entrare.
Le ragazze andarono nel giardino dei DiLaurentis, sul retro dell’abitazione.
Da lì si poteva ammirare l’imponente casa di Spencer Hastings che sbucò fuori dalla siepe di Ali, che divideva le case delle due amiche.
Spencer era una ragazza semplice, molto impegnata nello studio e amava vincere. Ali e lei si trovavano spesso in competizione. A scuola, nelle discussioni, sul campo di hokey su prato.
Aria agitò una mano in segno di saluto, che Spencer ricambiò immediatamente, come se infondo sapesse che la avrebbe salutata in quel modo.
Ciao a tutte” salutò le amiche, poi si rivolse ad Alison e le consegnò un pacchetto con su scritto “Auguri, Ali”
Buon compleanno!” le disse e prese posto al tavolo da giardino, come capotavola tra Emily e Aria.
Ali poggiò il regalo sul tavolo insieme a quelli delle altre due amiche.
Li aprirò una volta che sarà arrivata anche Hanna” disse loro, prendendo posto al tavolo. Anche lei era a capotavola.
Scusate il ritardo” mormorò Hanna Marin entrando in giardino “Auguri Ali” disse alla festeggiata. Lei si alzò e prese il regalo che Hanna le stava porgendo, ringraziandola e invitandola a sedere.
Hanna aveva i capelli biondi, gli occhi verdi ed era…be’ era grassa. E Ali non perdeva mai occasione di deriderla per il suo peso eccessivo.
Hanna aveva sempre invidiato il bel viso di Ali, gli occhi di Aria, l’intelligenza di Spencer e il corpo di Emily. Si sentiva così fuori posto quando era con loro.
Comunque prese posto di fianco ad Aria e tutte si misero ad osservare Ali aprire i loro regali.
Il primo che aprì fu proprio quello di Hanna.
Le aveva regalato il costume nero con il pizzo che Ali aveva visto pochi giorni prima da Tezenis e che le era piaciuto subito. Però non aveva portato i soldi per comprarlo così dovette rimetterlo giù.
Ma appena lei era uscita Hanna lo aveva acquistato. Sapeva che sarebbe stato il regalo perfetto.
E infatti Ali la abbracciò dicendole che era fantastico.
Poi aprì quello di Emily. Le aveva regalato un bracciale con dei ciondoli – le loro iniziali A,S,E,H,A – d’argento puro. Ali lo infilò subito e strinse la mano di Emily in segno di ringraziamento.
Successivamente scartò quello di Spencer, che le aveva regalato un bellissimo vestito semi-aderente color panna, con abbinate delle adorabili ballerine con un po’ di tacco. Spencer aveva gusto nel vestire e si vedeva. Ali le mandò un bacio dall’altra parte del tavolo e la ringraziò.
Infine aprì quello di Aria. La collana splendeva alla luce del sole ed Ali non perse tempo ad indossarla.
Andò da colei che gliela aveva regalata e le chiese di chiudergliela dietro il collo. Aria lo fece e quando Ali si volto le sorrise.
Ti sta molto bene” le disse.
Grazie. E grazie ancora anche a voi ragazze. Sono così felice che siate qui!” esclamò tornando a sedersi.
Le ragazze si erano conosciute la scorsa estate ad un noiosissimo campo estivo al quale i genitori le avevano obbligate a partecipare. Solo Spencer ci era andata di sua spontanea volontà.
Ripresa la scuola erano diventate Le ragazze della Rosewood Day. Essere amico o amica di Alison D ti faceva diventare popolare in una frazione di secondo.
Alison, ho una notizia grandiosa!” esclamò Spencer, balzando in piedi “Possiamo fare il pigiama party nel…” ma venne interrotta dalla voce di sua sorella Melissa. Lei e Spencer non erano mai state in buoni rapporti. Melissa eccelleva in tutto e anche se la sorella minore provava a raggiungerla non ci riusciva – mai. Spencer la considerava una vile troietta.
Melissa era al telefono e stava rientrando in casa.
Alison si alzò dalla sedia e fece un passo verso la casa degli Hastings.
Ciao Melissa!” esclamò salutandola con la mano.
Lei, colta di sorpresa, fece cadere il telefono e le chiavi di casa.
Ma che dia…?” chiese ma si fermò non appena notò sua sorella e le amiche “Oh…Ciao ragazze” le salutò sorridendo.
Tutto bene con Ian?” chiese Ali. Ian Thomas era il fidanzato di Melissa. Ed era anche il ragazzo per cui Spencer aveva una cotta…e Ali lo sapeva benissimo.
Melissa le lanciò uno sguardo perplesso, poi si riscosse e ripose con un semplice “Tutto bene”, raccolse gli oggetti a terra e poi entrò in casa.
Spencer si avvicinò ad Ali.
Cosa ti è saltato in mente?” le domandò a bassa voce. Ali si strinse nelle spalle e tornò a sedersi senza rispondere alla domanda.
Allora, ci stavi dicendo Spence?” le chiese a sua volta.
Spencer ritornò al tavolo e – molto meno entusiasta di prima – rincominciò a parlare.
Mia madre ha detto che possiamo organizzare il pigiama party nel fienile!” disse battendo le mani. Le ragazze, in modo particolare Aria, esultarono.
Il fienile degli Hastings era stato decorato per diventare un piccolo loft. Era maledettamente confortevole e sua madre era stata molto gentile a consentire loro di fare il pigiama party lì.
Non vedo l’ora che sia domani! Ci divertiremo tantissimo, ne sono certa!” disse Hanna, con voce squillante.
Le cinque amiche annuirono e iniziarono a parlare del pigiama party. Ancora non sapevano che presto si sarebbero ritrovate in quattro.
 
Il giorno successivo, verso le 20, Alison, Aria, Hanna e Emily stavano camminando per le vie di Rosewood dirette alla casa degli Hastings. Ali si era offerta di passare a prendere le amiche a piedi.
Improvvisamente sentirono una voce stridula alle loro spalle “Alison! Ehi Alison! Ragazze!
Non questo” disse Ali sghignazzando.
Non questo!” ripeterono le altre ridendo.
Era un giochetto che aveva imparato da suo fratello Jason, solo che loro lo utilizzavano in maniera diverso, dicendo “Non questo” tutte le volte in cui compariva qualcuno di brutto, sfigato o fuori moda.
Il “non questo” di quel giorno era Mona Vanderwal e alle sue compagne Chassey Bledsoe e Phi Templenton.
Mona era una stupida che passava la maggior parte del suo tempo a cercare di diventare amica di Spencer e Ali. Chassey era nota per essere entrata nel sistema informatico della scuola e aver detto al preside come rafforzarlo, Phi invece era una sfigata che girava sempre con uno yo-yo in mano, e non aggiungeremo altro.
Le ragazze continuarono a camminare facendo finta di niente. Ma Mona insistette.
Volete venire a casa di Chassey a guardare Killer Karaoke?” chiese seguendole.
Alison si voltò.
No grazie” disse gentilmente.
Ma come…non volete vedere quando devono immergersi nelle vasche con i cuccioli di coccodrillo?” chiese Phi. Emily si avvicinò ad Aria e le sussurrò “Oh cielo”.
Mi dispiace” disse Alison “Stiamo organizzando questa serata da così tanto! Sarà per la prossima volta”.
Mona abbassò lo sguardo e si sistemò meglio gli occhiali sul naso.
Oh…Okay
Detto questo Ali si voltò verso le amiche e se ne andarono.
Pochi minuti dopo erano arrivate a casa di Spencer. Bussarono e attesero che uno degli Hastings le andasse ad aprire la porta.
Ciao ragazze” le salutò la madre di Spencer “Spence è in cucina, divertitevi” disse poi facendole entrare.
Ringraziando la signora Hastings si diressero in cucina, dove Spencer stava bevendo un bicchiere d’acqua. Appena le vide mise il bicchiere nel lavello e le salutò.
Andiamo?” chiese alle amiche. Loro annuirono, eccitate.
Uscirono dal retro e si ritrovarono nel giardino. Alla sinistra si trovava la casa di Alison. I genitori di Ali stavano facendo costruire un gazebo per i loro suntuosi pic-nic di famiglia e gli operai spesso disturbavano la quiete del vicinato.
Praticamente corsero verso il fienile ma si fermarono di botto quando sentirono delle voci.
Cosa ci fa lei qua?” domandò Spencer alludendo alla sorella che si trovava dentro il fienile con…Ian.
Spencer entrò e le altre la seguirono.
Cosa sta…?” disse Melissa. Poi notò le ragazze e sorrise “Ciao” le salutò.
Ciao e ciao Ian” salutò Spencer con un tono di voce molto più squillante. “Ehi” le disse lui.
Sta sera il fienile è nostro” disse Spencer rivolta alla sorella.
Melissa annuì e si alzò dal divano con Ian.
Melissa, tu ed Ian state davvero bene insieme. Anche se non ve l’ho mai detto lo penso da sempre. Non è vero, Spencer?” domandò Alison.
Spencer abbassò lo sguardo e mormorò un “Hmmm” appena percettibile.
Melissa la guardò perplessa poi si voltò verso Ian.
Dobbiamo parlare” disse uscendo.
Ian finì la sua Corona e la seguì fuori dal fienile, salutando le ragazze con un sorriso.
Ian è così figo, quasi più figo di Sean” esclamò Hanna andando verso la ciotola di pop corn abbandonata e prendendone una generosa manciata. Sean Ackard, uno dei ragazzi più carini della loro classe, era oggetto continuo delle fantasie di Hanna.
Sai cosa ho sentito dire?” chiese Ali, lasciandosi cadere sul divano “Che a Sean piacciono le ragazze che amano mangiare
Lo sguardo di Hanna si illuminò “Davvero?
No” sbuffò Ali.
Hanna rimise i pop corn nella ciotola.
 “Ma perché giri sempre con quel pupazzo?” chiese Ali ad Aria, riferendosi al maiale di peluche che spuntava dalla borsa di Aria.
Aria lo prese “Mio padre mi ha comprato Pigtunia in Germania: mi da consigli sulla mia vita sentimentale”. Infilò una mano nella marionetta.
Le stai ficcando la mano su per le chiappe!” strillò Ali. Emily ridacchio.
E poi vuoi davvero portarti dietro una cosa che ti ha regalato tuo padre?
Non è divertente” sbottò Aria, voltandosi.
Trascorsero alcuni secondi in silenzio. Era da un po’ che qualcuna (solitamente Alison) diceva qualcosa che turbava un’altra. Il resto delle ragazze erano troppo timide per chiedere cosa stesse succedendo.
Alla fine Spencer ruppe il silenzio invitando le ragazze a sedersi.
Così si accomodarono chi sul divano chi per terra ed iniziarono a parlare.
Si raccontavano pettegolezzi che avevano sentito a scuola. Anche i più improbabili.
Qualcuna aveva detto che Mona in realtà fosse un alieno e che, da quanto era sfigata, il suo popolo la aveva mandata sulla terra.
Prendevano in giro Lucas, uno figo che era diventato sfigato da quando si era sparsa la voce che volesse regalare dei cioccolatini ad Hanna.
Le ragazze risero tutta la sera, si scambiarono un paio di segreti e verso l’una si addormentarono.
Era una notte tranquilla e l’unico rumore che veniva da fuori era il cantare dei grilli.
Spencer si era svegliata di colpo, aveva fatto un incubo. Ma non se lo ricordava. Si alzò e notò che il posto che prima occupava Alison ora era vuoto.
Si guardò in torno chiedendosi dove fosse. Poi vide la porta del fienile aperta. Decise di non svegliare le altre e andarla a cercare.
 
Il vento si alzò e fece sbattere la porta rimasta aperta. Aria sussultò “Ragazze” chiamò “Ragazze?”. Nessuna risposta. Si guardò intorno e vide Hanna e Emily sedute sul tappeto che si stropicciavano gli occhi. Aria notò che mancava Alison. E anche Spencer.
Dove sono Ali e Spencer?” domandò. Hanna guardò Emily e poi alzò le spalle.
Non lo so” risposero in coro.
Subito dopo si spalancò la porta del fienile e ci fece irruzione Spencer. Era pallida.
Dov’è Ali?” chiesero. Spencer scosse la testa.
Non saprei”, sussurrò Spencer “Io pensavo che…non lo so
Le ragazze si ammutolirono. L’unico rumore era quello dei rami degli alberi che sbattevano contro le finestre. Questo rendeva l’atmosfera molto inquietante.
Forse è meglio andare a casa” disse Emily.
 
Il mattino dopo non si avevano ancora notizie di Alison.
Le ragazze si chiamavano, facendo una conversazione a quattro e non più a cinque. Erano spaventate e pensavano che il comportamento strano che Ali aveva in quei giorni dipendeva da loro.
Però le quattro amiche continuavano a sperare che Ali in realtà fosse a divertirsi, magari da qualche sua amica di hokey o forse si trovava da Tiffany la ragazza conosciuta al campeggio.
Cercavano disperatamente di convincersi che Ali stava bene e che presto o tardi sarebbe tornata a casa.
La signora DiLaurentis chiamava le ragazze per sapere se Ali le aveva contattate in qualche modo: loro cercavano di coprirla. Proprio come avevano fatto quando Spencer aveva preso il giaccone di Melissa e poi lo aveva dimenticato sul treno, o quando Emily rientrava dopo il coprifuoco delle 11 pm e così via. Questa volta però, le ragazze, una volta riagganciato con la signora D sentirono una sensazione di amarezza.
La signora le richiamo anche il pomeriggio, sta volta in preda al panico. Entro la fine della giornata i DiLaurentis avevano chiamato la polizia.
Il mattino successivo il bellissimo prato inglese dei DiLaurentis era invaso da giornalisti e auto della polizia.
Sei già stata interrogata dalla  polizia?” domandò Hanna – era al telefono con Emily.
Si” rispose sospirando l’amica.
E…hai parlato dell’affare Jenna?” le chiese deglutendo.
No!” urlò Emily “E tu?
Neanche io” qui terminò la telefonata.
Quella doveva essere l’estate in cui si sarebbero divertite, avrebbero fatto shopping, avrebbero filtrato con i  ragazzi più grandi e fatto pigiama party. Invece passavano le loro giornate piangendo nei loro letti a baldacchino.
Finirono per chiamarsi sempre meno, scriversi ogni tanto e a non vedersi più.
L’estate passò e l’anno scolastico riprese. Nessuna notizia di Alison.
I DiLaurentis si trasferirono e le ricerche cessarono.
Ma adesso quando le ragazze passavano davanti alla casa di Ali non provavano più tristezza o malinconia.
Provavano quasi…sollievo.
Si perché infondo senza Ali i loro segreti erano al sicuro.
O almeno lo rimasero per i successivi tre anni.
 
  
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